| inviato il 07 Novembre 2022 ore 11:52
Tieni conto che con i vecchi ai, se imposti il controllo diaframmi sulla ghiera dell'obiettivo e non da rotella, non puoi usare la priorita' dei tempi; percio' o vai a priorita' di diaframmi o in manuale. E se monti vecchiume in maniera coerente, metti in funzione la splendida ghiera dell'obiettivo Son d'accordo sulla compensazione per roba che si muove veloce e non hai tempo di stare li' a fare il raffinato (o vai in manuale e hai buon occhio, come sto malamente tentando di fare); invece per soggetti statici adopero la modalita' spot: becco la luce nel punto giusto per l'esposizione che desidero, ricompongo tenendo premuto a meta' corsa il pulsante otturatore e scatto. Solitamente punto ad una zona ricca di gradazioni: tutta la curva degli zigomi oppure la palpebra. |
| inviato il 07 Novembre 2022 ore 13:48
mah, a me viene naturale zoomare, e raramente perdo l'attimo Infatti. Del resto lo zoom serve a questo... |
| inviato il 07 Novembre 2022 ore 13:53
E se monti vecchiume in maniera coerente, metti in funzione la splendida ghiera dell'obiettivo Appunto Jacopo! In mezzo a cotanto vecchiume quello che non c'entra affatto è il corpo digitale. Vecchiume per vecchiume, foto d'epoca per foto d'epoca, adopera la pellicola... dopo mi ringrazierai |
| inviato il 07 Novembre 2022 ore 14:00
Non passero' mai al lato oscuro ! |
| inviato il 07 Novembre 2022 ore 14:03
quale? |
| inviato il 07 Novembre 2022 ore 14:36
Quello della camera oscura, è solo lì che lo trovi |
| inviato il 07 Novembre 2022 ore 15:20
In questo do ragione a Jacopo. Dopo aver sviluppato e stampato per tanti anni in bianconero ( stampavo per me e ci facevo anche stampe di - non inorridite! - sezioni di intestino di ratto per pubblicazioni scientifiche. E poi sviluppavo da me le diapositive e stampavo ( poco perché costoso e dai risultati altalenanti) le dia a colori col Cibachrome. Ma non tornerei mai indietro: finalmente riesco a stampare in proprio a colori con relativa facilità |
| inviato il 07 Novembre 2022 ore 15:38
Nei vecchi manuali il consiglio banalotto ma sensato era di fare riprese di fronte e non di profilo ai soggetti in movimento per minimizzare il mosso, poi ovviamente il panning. Questi consigli però sono come quelli di zoomare con i fissi avvicinandoti e allontanandoti, se non hai spazio e libertà di movimento ti tocca arrampicarti sui muri |
| inviato il 07 Novembre 2022 ore 15:47
Ogni consiglio e' valido per la mia sperimentazione |
| inviato il 07 Novembre 2022 ore 18:10
ma con i "micronauti" hai finito? |
| inviato il 07 Novembre 2022 ore 19:02
Bè, Jacopo Nel 1964 non so, andavo in seconda elementare, ma nel decennio dopo, nei '70 fotografare sport anche difficiletti (rally di notte, basket in palazzetto ed altri) a mio parere provato facendolo ,non era poi così complicato, né così diverso da adesso. Perlomeno facendo due conti con i numeri guida dei flash disponibili e focheggiando anche ad occhio se era buio, ci riuscivamo. Probabilmente sui dettagli eravamo un po' più di “bocca buona” di adesso, questo è vero. Un confronto tra "allora nei '70" e oggi
 Attrezzatura '70, una Pentax Spotmatic con un cinquantino originale attacco a vite e (di notte) un flash a torcia con accumulatore a spalla (te la segava) e una tascata piena di rullini Ilford 800 ISO autobobinati (li compravamo a metro) e soltanto per i luminosi giorni di festa e di scialo , qualche contato rullino dia Echtachrome, le rare volte che ce li potevamo permettere.
 La cosa strana sul serio è che tornando a fotografare sport dopo diversi anni da quei '70, con il digitale non ho trovato differenze poi così grandi. La terna non mi risulta sia cambiata, devi fotografare ogni sportivo (macchina, bici, podista, altro) che ti passa davanti o le scene dinamiche più significative, con quello che hai ti arrangi al tuo meglio.
 In sostanza, quello per cui mi sento strano ogni volta che leggo di queste grandi differenze tra allora ed oggi è che sì, con qualche comodità in più, soprattutto poter fornire e diffondere un servizio entro un paio d'ore dalla fine della manifestazione invece che macchinosi invii di rullini e/o più ore in camera oscura, ma in ripresa mi pare che nelle foto in azione conti sempre molto di più la conoscenza di quanto vai a riprendere, comunemente chiamata in veneto “soramanego” del mezzo più o meno moderno che usi. Limitatamente ai miei scatti, sono mediocri adesso più o meno come lo erano allora. Non vedo grandi differenze. Vengono appunto utilizzati più o meno nella stessa misura, anche se su canali ovviamente molto diversi. |
| inviato il 07 Novembre 2022 ore 20:55
Se provi a far foto col flash in un campetto di calcetto a 5 al chiuso, dopo le prime 10 flashate vengono a toglierti l'attrezzatura... e con gli ISO che voleva usare e l'apertura dell'obiettivo che aveva, i tempi di sicurezza erano irraggiungibili |
| inviato il 07 Novembre 2022 ore 21:05
Eggia'. Comunque le foto sono una gran ficata, e anche le macchine !!! |
| inviato il 07 Novembre 2022 ore 23:07
La Lancia Stratos è mitica, praticamente un aereo da caccia con 4 ruote |
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