| inviato il 20 Luglio 2022 ore 12:26
Come dimostra la foto caricata nel mio messaggio precedente, anche i punti af periferici della 6d funzionano: che poi le prestazioni dell'autofocus non siano a livello di una 5d mark III/IV è cosa nota, anche perché sono fotocamere con prezzi di listino ben superiori (e da qualche parte devono tagliare i costi, su modelli come la 6d). |
| inviato il 20 Luglio 2022 ore 13:51
I punti periferici funzionano bene, ma non bene come il centrale che era nettamente più performante rispetto a 5D2 e 5D3. Il vero salto, parlando di autofocus, c'è stato con l'introduzione del live view e successivamente nell'avvento delle mirrorless: le reflex hanno i punti AF solamente nella zona centrale del fotogramma mentre con le ML o in live view si può focheggiare in qualsiasi punto del fotogramma. La 6D e la 5D3 in live view sono praticamente delle ML, anche se meno performanti rispetto alle ML "pure" più recenti. |
| inviato il 20 Luglio 2022 ore 13:57
La 5d3 in live view è una lumaca |
| inviato il 20 Luglio 2022 ore 14:01
Per i tempi era innovativa a manetta, lo è adesso che siamo abituati a ben altre prestazioni Ricordo che per la 5D2 avevo comprato il vetro smerigliato per avere una maf manuale più precisa. |
| inviato il 20 Luglio 2022 ore 14:21
“ I punti periferici funzionano bene, ma non bene come il centrale che era nettamente più performante rispetto a 5D2 e 5D3. „ La 6d ha prestazioni migliori con il punto af centrale solo in condizioni di bassa luce, rispetto alla 5d mark III. Tuttavia, se vi è sufficiente luce, a livello di velocità, accuratezza e precisione della messa a fuoco la 5d mark III supera la 6d. Con soggetti in movimento, poi, non vi è paragone. “ Il vero salto, parlando di autofocus, c'è stato con l'introduzione del live view e successivamente nell'avvento delle mirrorless: le reflex hanno i punti AF solamente nella zona centrale del fotogramma mentre con le ML o in live view si può focheggiare in qualsiasi punto del fotogramma. La 6D e la 5D3 in live view sono praticamente delle ML, anche se meno performanti rispetto alle ML "pure" più recenti. „ In realtà non è proprio così. Le 6d e 5d mark III hanno un autofocus a rilevamento di contrasto, con tempi di messa a fuoco che si possono misurare con un calendario, e funziona solamente con soggetti statici. Non a caso, esisteva una "modalità veloce", in live view, dove la fotocamera sollevava lo specchio e attivava l'af ttl-sir: tuttavia era comunque meglio, rispetto a dover attendere diversi secondi per l'af a rilevamento di contrasto che, anche per l'epoca, aveva prestazioni alquanto scarse in termini di velocità, ed era del tutto inutilizzabile per soggetti in movimento. La limitazione sulla copertura dell'autofocus delle reflex è una mera questione di ingombri: per avere una copertura del 100% il sensore autofocus dovrebbe essere grande quanto quello d'immagine, ovvero 36mmx24mm, e fisicamente non vi è spazio per alloggiare un sensore di tali dimensioni all'interno della fotocamera, considerato anche che dovrebbero aumentare notevolmente gli ingombri dello specchio secondario. Questo spiega la ragione per cui una 7d mark II ha un sensore af ttl-sir con copertura maggiore di quello di una 1dx mark III: il sensore af è fisicamente più piccolo di quello della 1dx mark III, ma un sensore full-frame pari 2,6 volte quella di un sensore aps-c, e quindi la copertura del fotogramma risulta maggiore sulla 7d mark II. Anche le versioni più recenti di dual pixel cmos hanno delle limitazioni d'uso, come non poter rilevare pattern con linee orizzontali, mentre qualsiasi reflex eos ha almeno un punto di messa a fuoco con sensori disposti a croce. Insomma, l'af ttl-sir ha ancora la sua ragion d'essere, soprattutto quello dei modelli di fascia medio alta, come 5d mark IV, 1dx mark II e, soprattutto, 1dx mark III, che rappresenta un discreto salto qualitativo rispetto all'autofocus del modello precedente. Infine, anche con le mirrorless vi è un calo di prestazioni dell'autofocus, spostandosi in aree periferiche del fotogramma: questo è dovuto alla vignettatura dell'ottica, che fa arrivare meno luce al sensore, rispetto al centro. Infatti, anche le specifiche delle mirrorless fanno riferimento al punto af centrale e alla modalità one-shot, per quanto riguarda le prestazioni in condizioni di scarsa luce. |
| inviato il 20 Luglio 2022 ore 14:23
@zentropa, i prezzi dell'usato che hai indicato non esistono, le 6d si trovano a 400 con almeno 70k scatti all'attivo e corpo abbastanza segnato, le 1dx stanno molto più su di quotazione. Non so dove tu abbia trovato quei prezzi. |
| inviato il 20 Luglio 2022 ore 14:28
Zen, che è un carissimo ragazzo, purtroppo vive in un mondo parallelo, tutto rosa e al sapore di zucchero filato, e, là dove vive lui, le R5 si trovano nell'ovetto Kinder ... (il 500 F4 no ma solo perché fisicamente non ci sta, nonostante là gli ovetrti Kinder abbiano le dimensioni delle uovba di Pasqua grandi di qui da noi). Di conseguenza indica i prezzi dell'usato del suo mondo ... |
| inviato il 20 Luglio 2022 ore 15:30
Zen si è ridimensionato, fino a poco tempo fa regalava 1DX3 a chiunque. Ne son rimasti pochi di generosi come lui. Peccato abbia finito lo stock, se no... io comunque l'avrei rifiutata, per me i corpi 1D sono troppo grossi e pesanti. |
| inviato il 20 Luglio 2022 ore 16:11
Beh un viaggetto nel mondo di zentropa si può fare e ce ne torniamo con una 1dx! |
| inviato il 20 Luglio 2022 ore 16:45
“ Ric, non mettere "6D" e "analogico" nella stessa frase o qui qualcuno va nei matti MrGreen „ SACRILEGIOH! “ Io limitavo i punti af della 5D3 a 9 che erano i più affidabili, e anche perché facevo prima a cambiarli col joystick. „ Anche io anche perché venendo dalla 6D mi veniva più facile ed immediato. Poi son passato alle zone per i teleobiettivi, per il 50L invece la svolta è arrivata con la IV. |
| inviato il 20 Luglio 2022 ore 16:55
Con i superluminosi è stata un'escalation incredibile passare da 6D/5D3 a 5D4, poi R, poi R6. Non che andassero male, ci ho lavorato per anni e ho sempre portato a casa ciascun servizio, ma ciascun upgrade migliorava l'affidabilità e soprattutto diminuiva la fatica di portare a casa foto perfettamente a fuoco. Son passato a ML per l'affidabilità dell'autofocus e per l'istogramma a mirino. |
| inviato il 20 Luglio 2022 ore 17:11
Sono del tuo stesso parere Zen, neanche io riprenderei mai una reflex. Però dipende quanto, da come le usi e soprattutto dal budget: una 6D a 400€ è un best buy. Una RP sarebbe già un bel passo avanti ma usata la si trova da 600€ in su, per me sarebbero 200€ ben spesi ma qualcun altro potrebbe investirli in un 35 f2 old o in un 28 + 50 manual focus. Hai citato i retrogames: abbiamo appena lanciato un progetto proprio su di loro, cerca @videoludica.doc, se ti va. Le foto le ho fatte io. |
| inviato il 20 Luglio 2022 ore 17:43
Dipende molto dal tipo di foto: nel caso di scenari a elevato contrasto in cui si utilizzino dei flash, saltano immediatamente fuori i limiti di gamma dinamica dell'evf, per cui i soggetti diventano delle silhouette. Se poi oltre all'elevato contrasto si aggiunge la scarsità di luce (es. fotografia di avifauna verso il crepusclo/ora blu, avendo il cielo come sfondo e i soggetti su un albero), l'evf può avere dei drastici cali di frame rate, con il risultato che va a scatti e la cosa non è di certo ottimale per soggetti che si muovono. Quest'ultimo problema si può parzialmente tamponare con l'impostazione "elimina frame rate bassi" (che non è disponibile su tutti i modelli), ma il rovescio della medaglia è che le prestazioni dell'autofocus in bassa luce calano drasticamente. Il che spiega perché l'opzione non sia attiva di default: se lo fosse non potrebbero dichiarare delle specifiche altrettanto buone, per la messa a fuoco in bassa luce. Ad esempio, le specifiche per la messa a fuoco in bassa luce della r3, nella modalità video, sono di 3 stop peggiori di quelle fotografiche: questo non mi sorprende, dato che nei video la fotocamera deve registrare un segnale video con le impostazioni selezionate, e non può cambiare il frame rate a piacimento. Il punto chiave è che il sensore deve sia effettuare la messa a fuoco che generare un segnale video da inviare al mirino, per cui vi sono dei compromessi tra la fluidità del mirino e le prestazioni dell'autofocus. Insomma, è come la questione delle auto elettriche: per certi tipi di utilizzo hanno dei notevoli vantaggi rispetto a quelle a motore termico (es percorsi urbani), mentre in altre la situazione si ribalta (percorsi autostradali di lunghezza molto elevata, senza soste o comunque fermandosi il meno possibile). Tuttavia, per questioni commerciali (anzi, per le auto la cosa è anche politica, viste le imposizioni della ue) le case si stanno orientando verso l'elettrico, anche non è una soluzione ottimale per tutti: parimenti, Canon e altri costruttori stanno spingendo verso le mirrorless, ma per certi tipi di utilizzo non vi è ancora la tecnologia per sostituire in toto una reflex di una certa fascia. Personalmente sono sistemi che vedo come complementari, e infatti utilizzo sia le reflex che le mirrorless (oltre a camcorder professionali, che hanno dei vantaggi di altro tipo). |
| inviato il 20 Luglio 2022 ore 22:09
Con la 1ds3 si scattava la formula uno durante il primo mondiale vinto da hamilton. A leggere qui, oggi, non è buona nemmeno per scattare al proprio figlio in triciclo. Sono perplesso |
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