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Il PO con sempre meno acqua....3

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Old_pentax

inviato il 04 Luglio 2022 ore 19:04

E io ho il pozzo che va a singhiozzo.
Mai successo da 90 anni.

Eeeek!!!

Simone Rota

inviato il 04 Luglio 2022 ore 19:59

Nel frattempo il cuneo salino del Po si e' spinto nell'entroterra per 30-40 km. Questo significa purtroppo l' "avvelenamento" delle falde acquifere (l'acqua salata, piu' densa, scorre in basso..). Quell' acqua non sara' piu' utilizzabile per uso agricolo.
Stessa sorte per gli acquedotti nelle aree che verranno coinvolti dal fenomeno. Essendo sprovvisti di dissalatori, addio acqua per uso civile.
La causa nefasta e' l'assenza di nevicate invernali e l' innalzamento dello zero termico che ha quasi sciolto i nostri ghiacciai millenari. Gli equilibri della montagna sono completamente saltati, non c'e' piu' il periodo del disgelo.

SaroGrey

inviato il 04 Luglio 2022 ore 20:10

E incominciare a stoccarla su questa acqua dolce?

L'alternativa è annullare la gravità in modo che non scenda a valle.

I.Felix

inviato il 04 Luglio 2022 ore 20:39

..a me pare che stia accadendo qualcosa
e in modo repentino.

Salt	inviato il 04 Luglio 2022 ore 20:51 occhio che stoccare l'acqua in alto significa toglierla in basso. Peggiorare la situazione alla foce.

Salt

inviato il 04 Luglio 2022 ore 20:53

bisognerebbe fermare il prelievo, sopratutto quello agricolo. Il mais non e' coltivabile oltre ad una certa quantita' in pianura padana.

Se fossero i ghiacciai (che comunque si ritirano) anche la Svizzera dovrebbe essere senza acqua.
invece il problema e' localizzato attorno al Po ...

CesareCallisto

inviato il 04 Luglio 2022 ore 20:59

La Sardegna, che ha i problemi di siccità da sempre, quest'anno ha addirittura un surplus di scorte.

Continuo a dire che dobbiamo utilizzare bene ciò che realmente abbiamo, la dispersione diretta in mare non è il miglior metodo.

SaroGrey

inviato il 04 Luglio 2022 ore 21:14

“ Continuo a dire che dobbiamo utilizzare bene ciò che realmente abbiamo, la dispersione diretta in mare non è il miglior metodo. „

E si che non è un concetto complicato da comprendere. Cool

“ bisognerebbe fermare il prelievo, sopratutto quello agricolo. „

Ma allora importiamo tutto?
E agli agricoltori che diamo? Reddito di cittadinanza?

“ occhio che stoccare l'acqua in alto significa toglierla in basso. Peggiorare la situazione alla foce. „

Però farla scorrere inutilmente e come lasciare lo sciacquone del cesso sempre aperto.

CesareCallisto

inviato il 04 Luglio 2022 ore 21:25

Infatti, le precipitazioni in inverno mica vengono trattenute... Basterebbe quello... Manco tutte, una piccola parte!

user126772

inviato il 04 Luglio 2022 ore 21:30

www.usgs.gov/special-topics/water-science-school/science/il-ciclo-dell
Si e' inceppato qualcosa.

Salt	inviato il 04 Luglio 2022 ore 21:37 non e' necessaria la monocoltura di mais... si puo' coltivare grano che non ha bisogno di essere irrigato. Colza, fagioli o altro. la verita' e' che il mais e' una mezza maledizione per l'ambiente. Le risaie pure...

Old_pentax

inviato il 04 Luglio 2022 ore 22:04

La questione è che gli agricoli nella media sono zotici e incolti e sono convinti che il mais sia più redditizio.
Se fai i conti in realtà si va quasi a pari con il grano.
I costi di produzione del mais sono molto alti.
Parlo delle mie zone dove si producono circa q/ha 60-70 di grano e q/ha 120-130 di mais ibrido SENZA IRRIGARE.

Old_pentax

inviato il 04 Luglio 2022 ore 22:07

Un tempo c'era la rotazione agraria.
Adesso seminano anche per 10-12 anni di fila il mais.
Un delitto sotto ogni aspetto.

Simone Rota

inviato il 04 Luglio 2022 ore 22:18

Fermo restando ci sia molto da impare dagli svizzeri, per lo stato attuale delle cose (da rivedere x noi, inevitabilmente) il paragone non regge.
Per ora la Svizzera risente un pochino meno della tropicalizzazione del clima in atto su tutta l'area mediterranea, e' un territorio prevalentemente alpino, con 8-9 milioni di abitanti.
Le nostre montagne, che soffrono maggiormente la mutazione climatica, vanno ad alimentare una delle pianure piu' densamente popolate al mondo, con piu' di 27 milioni di abitanti

Old_pentax

inviato il 04 Luglio 2022 ore 22:59

Il sistema idrogeologico della pianura padana si basa sul livello dei fiumi.
Le falde vengono fondamentalmente alimentate secondo il principio dei vasi comunicanti.
Le prime falde si trovano a profondità superiore variabile tra m 4 e m 10 circa e hanno una profondità variabile da m 10 a m 30-40.
Questo nella media.
Le falde sono costituite da ghiaia di varia granulometria che permette il flusso delle acque.
Quindi continuano in maniera estesa dal letto del fiume al territorio circostante.
Questa ghiaia si è depositata durante l'ultima glaciazione.
Il terreno soprastante si è depositato nel periodo successivo portato fondamentalmente dai fiumi che nei millenni hanno cambiato sovente il loro corso lasciando appunto i depositi che si sono trasformati in terreno.
Il meccanismo è semplice: il fiume scorre sempre nella quota minore. Con il tempo costipa di detriti il letto che si alza di quota. A quel punto cambia corso e si sposta in una quota inferiore.
I terreni sedimentati solitamente sono a medio impasto ma possono essere più sabbiosi o limosi.
I terreni descritti sono "permeabili" e permettono anche alle acque piovane di raggiungere le prime falde acquifere.
Ovviamente sia nel primo che nel secondo caso il ciclo è lunghetto.
Vale a dire che per riportare in quota l'acqua nella prima falda anche in presenza di precipitazioni estese con durata di diversi giorni servono almeno 7-15 giorni.
Poi ci sono falde più antiche e molto più profonde.
Vale a dire che sono collocate a diverse decine di metri di profondità (m 40-70 e forse di più).
Solitamente sono separate dalle prime da strati impermeabili.
Queste sono le acque che vengono utilizzate per l'acqua potabile.

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