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Il riciclo della plastica è una bufala?


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avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 12:03

Il vero problema è che se si va al supermercato quasi tutto è imballato in plastica, dai detersivi, al latte, ai salumi, alla pasta pronta, ai dolci ecc.
E per molti di questi prodotti o non esiste una confezione alternativa, oppure (salumi) è necessaria la coda al banco.
Quindi prevenire è molto molto difficile.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 12:08

L'orologio e il busines dettano legge e si "nutrono di umani"Cool

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 12:24

È il sistema che detta legge: un sistema che è stato generato senza tenere conto del bene di molti ma solo di alcuni e che sta divorando anche gli "alcuni".

sposti il problema ma quello rimane,

Appunto perché non si elimina la causa del problema, ossia il ragno, ma solo la ragnatela.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 12:30

Ancora la baggianata del "siamo troppi"?
Basta, veramente non se ne può più.
Eppure basta niente per capire che non è questo il problema.
La popolazione che aumenta è quella che impatta per il 30% delle risorse globali mentre quella che non cresce (il cosiddetto primo mondo) impatta per il 70%.
Quindi chi sta sprecando le risorse è convinto che chi non lo dissipa debba morire o smettere di nascere.

Tornando in topic, molti imballaggi sono obbligatori a causa delle normative di legge.
Secondo me si sta osservando il problema dal punto di vista sbagliato. Gli imballaggi sono l'effetto della richiesta degli acquirenti di prodotti già pronti.
La riduzione degli imballaggi si otterrebbe automaticamente come una diretta conseguenza del cambiamento delle abitudini e della cultura alimentare.
Questo per il cibo, che, se ci fate caso, è l'unica tipologia di bene di cui si è discusso.

Altre considerazioni possono essere fatte sulla quantità di cose che vogliamo acquistare (consumismo).

Prima di pensare a "criminali speculatori imprenditori" che ci succhiano le risorse economiche, penserei al nostro modo di vivere. Penso infatti che è molto facile e COMODO trovare alibi fuori da noi.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 12:45

Ancora la baggianata del "siamo troppi"?
Basta, veramente non se ne può più.
Eppure basta niente per capire che non è questo il problema.

Pensiero personale questo.

La riduzione degli imballaggi si otterrebbe automaticamente come una diretta conseguenza del cambiamento delle abitudini e della cultura alimentare.


Lasciando stare quei pochi che mangiano formiche e serpenti o che rincorrono la preda a sassate dimmi come fai a portare un cambiamento simile sulle grosse città, per fare questo devi stravolgere agricoltura e industria, ho detto "stravolgere" per non dire rendere azione impossibile allo stato attuale.

La realtà é una cosa e le ipotesi sono altro.

Ripeto il numero degli abitanti va alimentato e lo stesso deve muoversi di conseguenza per alimentarsi,

se poi pensiamo che tutti si possano fare l'orto sul balcone e allevare le galline in soggiorno allora proviamoci.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 13:02

Sono d'accordo con Luinge. Siamo in un sistema dove e' difficile imporre delle leggi, tantomeno il sistema economico viene messo in discussione, ma..pricipalmente credo si tratti di un fatto culturale. Dobbiamo ammettere che l'uso della plastica abbinato al "usa e getta" (quindi non le protesi, nemmeno le racchette da tennis) si e' diffuso quando non avevamo ancora una coscienza ecologica.

Cambiare piccole abitudini non sposta solo il problema, lo riduce.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 13:21

Ultimamente ho ridotto di molto l'uso di plastiche, compro alla fonte e non in supermercati. Negozzi che vendono senza imballaggio e altri accorgimenti. Anche saponi e detersivi ci sono marche che vendono in cartone e disidratati. Poi a casa si aggiunge acqua.
Non solo oggetti usa e getta ma tendenzialmente anche tutti i altri oggetti che uso per più volte. Costano di più, ma alla fine sono anche più belli da vedere.

Aggiungo una curiosità che forse non tutti sanno: Mediamente in Europa si mangia un quantitativo equivalente di una carta di credito di microplastiche al mese per persona. Personalmente credo sia in parte anche dovuto alla polvere inalata che lasciano i vestiti, che la maggior parte contengono anche prodotti sintetici.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 13:23

Io mi immetto nel traffico tutti i giorni pero' non mi e' costato molto cambiare piccole abitudini: colazione a casa, al lavoro acqua dal distributore e caffe' con cialde, bottiglia e tazzina di vetro anziche' di plastica usa e getta. Per fare la coda al banco x affettati e ravioli dedico 10 min /settima del mio tempo.


Ma c'è chi può fare anche molto di più, ma quanti? Guardiamo i numeri e non le singolarità.
Pure io schiaccio gli imballi per appiattirli e faccio uscire l'aria dal sacco per farcene stare di più e consumarne meno ma solo inezie,

ogni giorno il genere umano "comune" si muove come una immane colonna di formiche legionarie che non ha il tempo per andare al distributore con la tazzina personale o andare in negozio con contenitori da farsi riempire.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 13:32

Saro è anche una questione di abitudine, se si ha a cuore la questione ecologica, tempo e sforzi per impattare meno si trovano.
I ragazzi giovani sono più sensibili all'argomento e si impegnano di più a impattare meno rispetto a chi ha 50 anni o più (e piccolo over topic: lo stesso discorso vale per il nero, non mi è mai capitato che arrivasse un giovane a dirmi se pago in contanti mi fa uno sconto, mentre di over 50 che me lo chiedono ho perso il conto).

L'essere umano è l'animale con il più forte spirito di adattamento, si abitua al caldo come al freddo, al lusso come alla povertà, alla carenza di cibo, alla guerra, insomma si adegua anche a situazioni orribili, quindi direi che portarsi qualche contenitore vuoto per fare la spesa non dovrebbe rappresentare un grosso ostacolo. ;-)

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 14:08

Sono stato per diversi anni un attivista e la mancanza di tempo è soltanto una scusa.
Rassegnazione, ignoranza, passività, stupidità, egoismo, pigrizia.
Tutti bravi a lamentarsi ma quandoc'è da muovere il culo ed essere responsabili spariscono tutti.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 14:14

Piano piano si risolverà: i vecchi moriranno, assistiti male (non ci sono i soldi) o uccisi direttamente per "dargli un fine vita dignitoso". Queste novità si stanno diffondendo sempre di più nei paesi più ricchi ed "evoluti". Di giovani ce ne sono sempre meno e sono sempre peggio scolarizzati (studi PISA) e sempre più inquadrati, mangeranno insetti nel cartone e salveranno il pianeta.
Si potrebbe anche organizzare una bella carestia: eliminata un sacco di popolazione, la natura potrà tornare a respirare a beneficio dei pochi superstiti.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 14:28

L'essere umano è l'animale con il più forte spirito di adattamento, si abitua al caldo come al freddo, al lusso come alla povertà, alla carenza di cibo, alla guerra, insomma si adegua anche a situazioni orribili, quindi direi che portarsi qualche contenitore vuoto per fare la spesa non dovrebbe rappresentare un grosso ostacolo.


Chiaro che si può farlo o meglio chi può farlo, tipo le borse della spesa sia le vecchie in plastica che ora quelle "bio" saranno vent'anni che non le uso, ho delle cassette ( sempre le stesse da tempo ) dove dal carrello ci metto dentro tutto per metterle in macchina ma non tutti lo possono fare, anzi son pochi rispetto alla massa, ma molti alimenti che prendo non potrebbero essere collocati sugli scaffali in maniera differente a come lo sono ora, paste, risi, detersivi, latticini, insaccati vari, molte carni anche per un motivo igienico, surgelati ( che vanno alla grande), li non ci scappi, se tutto questo venisse portato a regime di fresco e sfuso i prezzi sarebbero insostenibili per il consumatore ( già lo sono ),

il piccolo è presto arginabile ma sul grosso è pura utopia.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 14:32

Peda l'uomo si abituerà a tutto ma soprattutto alle comodità e allo spreco.

Si abitua al caldo e al freddo ma accende il riscaldamento in inverno e il condizionatore in estate, alla povertà ma soprattutto al lusso ( nessuno desidera essere povero viceversa molti vogliono il lusso a tutti i costi), alla carenza di cibo ma poi si abbuffa appena possibile.
Inoltre non so se ci si possa abituare alle guerre ma se così fosse sarebbe un bel problema perché la pace non avrebbe più alcun valore.
Questo per dire che ci si può anche abituare a qualcosa ma appena possibile la abitudini si perdono subito.

Si può anche avere a cuore il discorso ecologico e di contro rimanere fortemente delusi di fronte alla realtà di quanto sia impossibile imporre gli stessi valori a tutti, soprattutto se un valore comincia ad avere il suo effetto se diventa universalmente condiviso. In un mondo individualista, in cui il discorso economico e il valore del denaro hanno la precedenza, che il discorso ecologico diventi virale la vedo un'utopia.

Questo non toglie che ognuno di noi faccia del suo meglio ma senza /pur non, aspettandosi grossi risultati.

avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 14:34

Ancora la baggianata del "siamo troppi"?
Basta, veramente non se ne può più.


Si, infatti non se ne può più di chi proprio non vuole vedere il problema dell'enorme sovrappopolazione del pianeta.


avatarsenior
inviato il 27 Maggio 2022 ore 14:38

Alvar il problema non è che siamo in molti ma che sono in molti ad avere valori sbagliati: questo nel tempo ha prodotto un sistema economico, che ora ci sta danneggiando irreparabilmente.


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