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Il linguagggio delle focali fotografiche, nel ritratto ambientato


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avatarsenior
inviato il 11 Aprile 2022 ore 7:59

Secondo me vale sempre il discorso distanza prima della focale. Un particolare occhio-bocca dello stesso neonato, ripreso sempre dalla stessa distanza ma con un campo più stretto probabilmente funzionerebbe allo stesso modo. I neonati poi si tengono in braccio, li guardiamo da distanze molto ravvicinate anche dal vivo

avatarsenior
inviato il 11 Aprile 2022 ore 11:25

Secondo me vale sempre il discorso distanza prima della focale


Certo, sarebbe bene scegliere prima la distanza dalla quale vogliamo fotografare, in funzione delle proporzioni che vogliamo dare alla figura del soggetto, e in conseguenza di quella scelta usare la focale che ci permetta di mettere nel fotogramma quel che vogliamo che ci stia.
Cioè bisognerebbe ragionare pensando "voglio ritrarre questa persona da, poniamo, un metro" e non "voglio fotografarla col 24mm".
Questo ci fa capire l'importanza di osservare bene il soggetto prima di mettere mano alla fotocamera, gironzolando per trovare il punto di ripresa migliore, invece di guardarlo subito nel mirino e smanettare lo zoom per adattare l'inquadratura senza spostarci.
Poi però c'è anche la resa dell'ambiente e qui invece mi pare che la focale conti parecchio e vada presa in considerazione subito: più si "grandangola" più le piazze e le stanze diventano grandi, cosa che può essere piacevole, ma se si esagera l'ambiente diventa strano, con oggetti che magari dovrebbero essere importanti troppo piccoli e troppo lontani, cosa che, se per esempio vogliamo ritrarre un artigiano nel suo laboratorio, non fa un buon effetto, mentre una focale parecchio corta mi pare funzioni meglio se lo sfondo è una piazza o la campagna.
Per questi motivi secondo me col 24mm siamo al limite, è una focale da prendere con cautela, mentre col 28 e col 35 (ma anche col 50) si va più sul sicuro. Se dovessi prendermi un solo obiettivo per fare ritratti ambientati probabilmente prenderei il 28, anche se trovo che per il paesaggio invece questa sia una focale un po' insipida.

avatarsenior
inviato il 11 Aprile 2022 ore 11:37

Usare grandangoli spinti per i ritratti sfruttandone le deformazioni è chiaro che portano a percezioni molto diverse:
external-preview.redd.it/yILV9KuYKd0UGLk3sWOvfyKGpcZAO2_3Ss7rJvDPaTc.j
i.pinimg.com/originals/d9/58/11/d958115eef190af7bf74402c63eacb03.jpg
storage.keepsnap.com/img/articles/54a5a306626a6.jpeg

tutto è tendenzialmente un po' estremizzato e si punta a un coinvolgimento diverso dell'osservatore all'interno della scena, se poi la foto è stampata anche in una certa dimensione l'effetto è ancora più coinvolgente.

P.s. in pittura gran parte dei ritratti sono idealizzati o legati a caratteristiche del ruolo o del carattere della persona che non erano necessariamente reali, anzi molto spesso non lo erano. questo per concludere la questione ritratto

avatarsenior
inviato il 11 Aprile 2022 ore 11:46

Premetto che io non sono un ritrattista, io fotografo persone che fanno cose: suonano, si abbracciano, si sposano, fanno cose.

Ho iniziato proprio col 24mm perchè ambienta un casino, distorce il giusto e se si spalanca a f1,4 non spalma lo sfondo
www.instagram.com/p/CUfgeECKGX7/
www.instagram.com/p/Bs_JlMjnXzJ/
www.instagram.com/p/BtgATDenl1b/
www.instagram.com/p/CIlKHNDFj6T/
L'ho utilizzato per anni spesso accoppiato al 50mm che usavo quando mi serviva una prospettiva meno spinta e più naturale.

Poi mi sono un po' stancato e la stagione scorsa l'ho fatta quasi tutta col 35 e ogni tanto il 50.
www.instagram.com/p/CZ9DE4DtD2o/
www.instagram.com/p/CVxaou3Nd6b/
www.instagram.com/p/CWDwwDnt2n-/

A dicembre ho venduto tutto e mi son preso un 28-70 f2, così evito di interrogarmi su quale sia la focale che preferisco e mi concentro di più sulle foto che devo fare MrGreen
Per le volte in cui mi mancano davvero i mm gli affianco un 16mm da usare in crop alla bisogna.

La settimana scorsa mi ha chiamato una fotografa con cui collaboro per chiedermi consiglio, usa da anni 35 + 85 ma vedendo i matrimoni che ho scattato per lei con 24 + 50 le è venuto il voglino del 24. Ieri guardavo una youtuber che è passata dal 35 al 40mm e le è cambiata la vita professionale. Per le uscite fotografiche di cazzeggio/famiglia uso un sacco la combo 16 + 35 e poi ritaglio in 16:9 in modo da rendere meno evidente la distorsione e avere un mood più cinematografico.
Penso che sia una bella cosa questa evoluzione nei gusti che alla fine modificano il proprio stile, sembrano pochi millimetri ma cambiano più o meno radicalmente approccio e resa finale.
E' il bello degli obbiettivi <50mm, su quelli >50mm non mi esprimo perchè se posso li evito :-P

avatarsenior
inviato il 11 Aprile 2022 ore 12:15

in pittura gran parte dei ritratti sono idealizzati o legati a caratteristiche del ruolo o del carattere della persona che non erano necessariamente reali, anzi molto spesso non lo erano.


Non so più chi ha detto "Il ritratto è un'antichissima forma di adulazione", o qualcosa del genere.

avatarsenior
inviato il 11 Aprile 2022 ore 13:15

E' il bello degli obbiettivi <50mm, su quelli >50mm non mi esprimo perchè se posso li evito


Sono d'accordo, anche perché secondo me per i grandangoli è meglio avere dei fissi, mentre per il tele va bene anche uno zoom, visto che comunque a una resa decente ci si arriva facilmente, e poi se pensi di portarti un 80mm, un 150mm e un 300mm ti ci vuole lo sherpa, mentre con un 70/200 (o 70/300, a seconda di quel che fotografi) te la cavi sempre. Gli zoom corti invece... mah...

avatarsenior
inviato il 11 Aprile 2022 ore 13:46

Anche per me è preferibile avere dei fissi per quanto riguarda i <50mm, soprattutto per via della luminosità maggiore ma anche perchè mi sembra che la resa generale di un obbiettivo venga fuori meglio rispetto ai >50mm, forse perchè distanziando i piani di fuoco si accentua il carattere dell'obbiettivo. Non lo so eh, vado a sensazione.
Sono passato allo zoom per via della sua praticità ma spesso mantengo la mentalità da fisso, imposto la focale in base alla prospettiva che voglio ottenere e non la cambio più. Dico "spesso" perchè in occasioni concitate me ne frego e penso solo a portare a casa lo scatto.

avatarsenior
inviato il 11 Aprile 2022 ore 17:14

Checco79 le tue foto sono spettacolari! Lo dico sinceramente. Sorriso

Penso che sia una bella cosa questa evoluzione nei gusti che alla fine modificano il proprio stile, sembrano pochi millimetri ma cambiano più o meno radicalmente approccio e resa finale.


Questo è esattamente quello che sto cercando di dimostrare con questa discussione.

avatarsenior
inviato il 11 Aprile 2022 ore 22:55

Ho scattato con tutte e 3 e sinceramente il 28 è quello che ho apprezzato meno
Con il 24 ci sto facendo ancora amicizia a distanza di un anno
Il 35, dopo il 24, è nè carne nè pesce ma allo stesso modo evasione dalle due precedenti e insostituibile in corredo
Uso anche il 50

È un casino

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2022 ore 12:11

Grazie Edobette, sono solo bravo a cancellare quelle che non vengono come voglio io ;-)

Con il 24 ci sto facendo ancora amicizia a distanza di un anno

Il 24 per me è il più ostico tra gli altri citati, bisogna usare molto di più le gambe, abbassarsi col corpo. Tira dentro di tutto nell'inquadratura e non perdona se non si sta perfettamente in asse con ciò che si sta fotografando.
Come tutti i grandangoli, del resto.
Ma per me è stata un'ottima scuola di fotografia, il giusto compromesso tra grandangolo e distorsione. E' un'ottima scuola anche perchè per portare a casa certe foto bisogna avere un certo tipo di approccio, in un certo senso forma il carattere. Bisogna essere molto più dentro alla scena rispetto a focali più lunghe, ma almeno sei sicuro che nessuno ti impallerà la foto mettendosi tra te e il soggetto. Perchè non c'è lo spazio fisico per farlo MrGreen
www.instagram.com/p/BrUrbfVH32B/
www.instagram.com/p/BZ9X1yJnJ-M/

Il 35 è già più "domestico", per me è l'obbiettivo che salva in qualunque situazione (parlo per eventi - reportage - matrimonio). Me ne sono innamorato quest'anno, prima non mi diceva proprio nulla. Gli ho sempre preferito il 50 ma a volte è troppo lungo.

Ammetto di avere anche un 100mm ma lo uso quando non posso proprio avvicinarmi alle persone, secondo me con le focali >50mm si avverte troppo la distanza tra fotografo e soggetto. Se usi un 16 - 50 non solo ti tocca essere fisicamente dentro alla scena, ma trasmetti la stessa sensazione anche a chi guarderà le foto. E' vero, ci sono le distorsioni, ma preferisco la sensazione di immersività al rigore estetico. Alla fine le foto non sono fotocopie, devono coinvolgere chi le guarda, trasmettergli qualcosa anche se non c'era. Per me la fotografia è un dialogo, se devo dire qualcosa di importante a qualcuno cerco di stargli più vicino possibile. Le foto si fanno insieme, soggetto e fotografo. Uno dà, l'altro restituisce. Fine del pippone.

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2022 ore 13:14

Hai ragione. Come molti anche io ho letto libri di composizione, in cui si spiega di porre il soggetto sui terzi. Di evitare di porlo al centro, come fosse un bersaglio.
Poi, osservando alcuni splendidi scatti sul web, vedo prorprio messo in pratica tutto ed il contrario di tutto.
E allora capisco:
non esitono regole.


c'è sempre un motivo o una regola intrinseca alla base se qualcosa funziona o meno, una posa centrale presa piuttosto dall'alto quanto dal basso grandangolare proietta una figura magari a mezzo busto quanto intera in orizzontale (utlizzando grandangolo appropiato, più spinto sulla figura intera) in modo quasi vertiginoso dentro la scena, crea dinamicità e può descrivere il soggetto in una posa molto seria più minaccioso o determinato, quanto in una soirridente vitale e positiva e pronta ad abbracciare il mondo che lo circonda.

Nella fotografia legata alla musica si usano spesso i grandangoli.

@Edobette

Non sono nato come ritrattista ma per necessità ho iniziato a realizzare ritratti utilizzando inizialmente lenti grandangolari fino al normale quindi passare ad acquistare lenti specifiche anche un pò pittoriche se vogliamo guardando al mio attuale corredo.

Ogni focale ha il suo modo di descrivere il soggetto in realzione ad un contesto preciso, ma sarebbe più preciso parlare di lente, alcuni esempi di lenti che ho o ho usato:
- il 28 f2 sony nel primo piano tra il centro e medio del frame ha una tridimensionalità e distorsione del primo piano unica quanto una capacità di staccare il soggetto nonostante si intravede quello che c'è dietro che fa si che questa lente diventa meno descrittiva di quello che ti aspetti, insomma più adatta ad un ritratto di stile dove lo sfondo non deve raccontare per forza.
- il 35 f2 nikon invece tra curvatura di campo e aberrazione sferica verso dietro tipica di questa lente in ambienti stretti è molto descrittiva sfocando in un modo giusto comunque da evidenziare il soggetto, insomma è una lente ottima per ritrarre un artigiano nel suo ambiente a lavorare qualcosa.
- il sigma 35 1.4 art stacca a bomba, tanto che pensare di farci gli scatti come per il 35 f2 è contro producente anche a parità di apertura... molto meglio pensarla come una sorta di lente classica da ritratto come se fosse un 85 bello arioso ma con uno sfocato molto morbido e deciso.

3 esempi di 3 lenti di focali grandangolari simili ma completamente diverse tra di loro.

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2022 ore 16:16

Chiedo scusa se l'esposizione di ciò che penso non sarà molto sistematica.

Restando alla triade di focali proposte dall'Autore del topic, credo si possano avere almeno due tipi di approccio nell'analizzare le diverse 'sintassi' che ognuna delle focali esprime:
1) Inquadrare la stessa scena, alla stessa distanza e con la medesima apertura, per poi osservare il risultato. Ma questo mi sembra ridursi a un mero esercizio che esamina le caratteristiche di una focale rispetto alle altre. Per cui somiglia più a una asettica osservazione, ma niente di più.
2) Chiederci se la figura ( umana ) ritratta deve rimanere un elemento del 'paesaggio', in un ambiente popolato da elementi che non fanno molto da sfondo alla figura, ma che la integrano senza darle 'protagonismo': quindi evitare sfocati, centralità, effetti di luce, ecc. Può, nel caso di un grandangolo, come il 24mm, trovare una sua coerenza di linguaggio. Oppure, se la figura deve essere protagonista, considerando gli elementi circostanti soltanto delle 'comparse' secondarie, anche se presenti. E' evidente, secondo me, che il passaggio da 24 a 28 fino al 35mm comporta un altrettanto passaggio dall'espressività ( quasi espressionista ) a un graduale risultato di realismo oggettivo. In altri termini, il grandangolo, più è spinto, per sua natura esprime espressione creativa, fino alla 'visionarietà'. Ovviamente stiamo parlando di focali al di sotto dei 50mm, per cui le differenze non sono eclatanti, ma ci sono, e sono tutte nell'area grandangolare.

Aggiungo, ma questa è una mia personalissima considerazione, che far propria una focale fissa su FF, fino a farla diventare un proprio strumento sintattico con piena padronanza, richiede tempo, tentativi, errori. Per errori non intendo sbagli rispetto a presunte regole ( che poco mi importano ) quanto il non riuscire a realizzare lo scatto che ho in mente, o che ho previsualizzato. Almeno a me occorre un apprendistato serio, costringendomi a utilizzare soltanto quella focale, adattandomi io a quei millimetri e non viceversa. Soltanto dopo, potrò liberarmi dalle 'gabbie' dell'esercizio e esprimere ciò che penso con coerenza.

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2022 ore 17:23

Beh Paolo direi un ottimo intervento che condivido pienamente.
Focalizza l'attenzione non tanto sullo sfuocato e sull'isolamento del quale sinceramente trovo spesso fine a se stesso e non legati ad un particolare linguaggio considerato che stiamo parlando pur sempre di grandangolari (lasciamo stare certe caratteristiche ai normali ed ai medio tele a mio avviso) ma su quello che è l'uso di un ottica, la sua distanza dai soggetti affinchè possa espletare la sua massima forza e/o comunque valorizzare certe caratteristiche ed i cui difetti finiscono per divenire quasi peculiarità.

Ti confesso che anche io ho dovuto fare (e tuttora proseguo) un certo apprendistato con alcune focali, anche più basse per trovare la giusta distanza.
Più che il mero esercizio di scattare dalla stessa distanza con tre focali diverse suggerisco sempre, anche senza scattare, di osservare quanto si ha davanti come compare nel mirino, quanto si allontana e quanto cambi dal vedere il soggetto come lo percepisco e come lo vorrei mostrare, costringendomi a capire quale sia la giusta distanza.
Usiamoli poi al diaframma giusto, da f8 in su! MrGreen

In altri termini, il grandangolo, più è spinto, per sua natura esprime espressione creativa, fino alla 'visionarietà'. Ovviamente stiamo parlando di focali al di sotto dei 50mm, per cui le differenze non sono eclatanti, ma ci sono, e sono tutte nell'area grandangolare.

Un esempio nelle tante immagini del sito. Ovvio che non tutte siano con grandangoli (varie anche inferiori a quelle indicate nel topic), ma sono molto belle lo stesso. Cool

www.francescocito.it/reportages-p





avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2022 ore 18:31

Per ritratto ambientato per me si intende che il soggetto entra a far parte dell'ambiente circostante e che faccia capire dove si trova e cosa stia facendo.
Preferisco anche io il 28mm o il 35mm
Do il mio contributo a 28




avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2022 ore 19:33

A prescindere da classificazioni etc, etc etc, in tutta onestà ho difficoltà a definire questo un ritratto. Direi che anzi ne sia abbastanza lontano secondo le accezioni più comuni.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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