| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 11:54
quoto occorre provare e riprovare, dato che ogni singola pellicola ha un suo comportamento con ogni singolo rivelatore. Motivo per cui suggerivo un tipo di ciascuno. |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 11:57
certo ... ma proporre il SZ su 135 ad un neofita ... vuol dire mandarlo al macello . poi ...tutto si può fare ovviamente. |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 11:57
Mickey, non avevo capito il senso del tuo discorso, ora ha più senso. Il S. Z.e solo uno dei diversi modi di procedere con la foto analogica, io non lo conosco, o meglio non ho tempo e testa per provare ad applicarlo, mi arrangio come posso cercando di fare meno casini possibili. Le mie foto non verranno esposte al Moma ma nel mio salotto forse... Quello che cerco di ottenere sono negativi con un contrasto leggermente basso che poi recupero in stampa, ma non sempre mi riesce... comunque mi diverto ugualmente. La discussione postata l'ho letta diverse volte. |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 12:19
“ Quello che cerco di ottenere sono negativi con un contrasto leggermente basso che poi recupero in stampa, ma non sempre mi riesce... comunque mi diverto ugualmente. „ ...ma infatti serve per arrivare ad avere le foto con un gamma di bianchi, grigi e neri che appagano quanto immaginato. Devo dire che assimilandolo anche non da talebano aiuta. @Schyter...perché parlava di una futura stampa |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 12:23
Io espongo sempre un intero rullino nelle stesse condizioni di luce Se mi mancano pochi scatti li finisco a azz... a costo di fotografare i muri Si certo meglio avere almeno 2 corpi con il 35mm in questo modo si può dividere in basso e alto contrasto È preferibile un negativo che restituisce tempi di stampa di almeno 20/30 sec... per avere dettaglio in tutte le zone Poi facilmente si può intervenire con bruciature settoriali. Tempi corti di ingranditore sono poi difficili da gestire |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 12:26
Meglio che sto zitto... |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 13:15
Giuseppe, non voglio correggere nessuno, sarebbe come cercare di impormi. Se devo dire la mia, non mi sono mai piaciuti gli approcci troppo tecnici e complessi, le esasperazioni... Me ne sbatto altamente dei "terzi di stop"... misuro "grosso modo", espongo "grosso modo" e sviluppo "grosso modo"... e a me va bene così. Non vado bene per certe discussioni. |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 13:25
Lorenzo 1910 molto bene |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 13:30
il SZ è un efficace metodo per gestire la propria filiera partendo dalla pre-visualizzazione, esposizione, sviluppo, stampa ... Ma ... c'è un ma !! Andrebbe edulcorato e spiegato bene a chi volesse approcciarlo. 1) AA lo ideò alla fine degli anni '30 e lo pubblicizzò parecchi decenni dopo (la famosa Trilogia). Ovviamente i materiali sono cambiati tantissimo nel corso degli anni a partire dalla carta, per nn parlare delle pellicole, ingranditori etc etc. 2) Lo usò solo per negativi singoli in lastre, controllando A VISTA LO SVILUPPO in CO nelle bacinelle. Il motivo mi sembra ovvio ... 3) Più che la divulgazione del SZ, AA fu un grandissimo stampatore ... un acrobata della CO, dove modificava i suoi sviluppi (molto spesso in doppio bagno) ... quasi impensabile al gg d'oggi. 4) Proporre ad un neofita che approccia l'analogico questo sistema, lo trovo personalmente deleterio ... Per i rullini addirittura ultra-sconsigliato. Si possono raggiungere i medesimi risultati con approcci decisamente basic. 5) Per la cronaca ... per gli amanti dei test o cmq incalliti dei tecnicismi, visto il trascorrere dei decenni da quando AA lo propose, il SZ ha avuto alcune evoluzioni e miglioramenti consistenti, proprio dovuti al cambiamento dei materiali/attrezzature, tutti rivolti al grande formato. (Beyond The Zone System di Phil Davis ed altri sistemi) |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 13:41
“ molto bene „ E certo!... per me va più che bene. Ma non voglio "convincere" nessuno a fare altrettanto. Tutto dipende, come sempre, dalle proprie aspettative. C'è chi si danna per correggere quel "mezzo stop nelle ombre"... C'è chi fa test per capire la reale sensibiltà di una pellicola... io se c'è scritto 100 iso sulla scatola la uso a 100 iso. Se poi quando la sviluppo vedo che è (ipotesi) sottoesposta la volta dopo la espongo a 50. Ho un approccio molto "easy" alla fotografia. Le complicazioni e il SZ lo lascio a chi ha passione per certe cose. |
| inviato il 09 Febbraio 2022 ore 13:41
Lorenzo il tuo procedimento,che tu definisci "grossomodo", non è altro che il metodo di creare la propria filiera.... È con il tempo diventa più scientifico di quello che si pensa... Naturalmente si deve annotare... le varie fasi |
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