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Secondo me se vuoi risultati almeno decenti "du' spicci" li devi spendere, prima di tutto un treppiede, purtroppo non puoi non usarlo; poi per lo sfondo nero più che il cartoncino userei un telo di velluto nero, si trovano a buon prezzo nei rari negozi che vendono tessuti; per la luce prenderei, andando a risparmio, due fari led e qualche pannello di polistirolo per i diffusori DIY; lo sfondo non lo metterei verticale ma a creare una sorta di "scivolo" distanziando il più possibile il soggetto dallo sfondo e direzionando adeguatamente le luci
Mirko come ti hanno detto la luce diminuisce al quadrato della distanza, è una legge della fisica che in fotografia è fondamentale, ci sono tantissimi video su Youtube che la spiegano ed è più semplice di quello che può sembrare. Ad una distanza prefissata tra soggetto (in questo caso la tua scultura) e la fonte di luce (un flash, un led ecc...), più allontani lo sfondo dalla tua scultura questo stesso sfondo sarà sempre più nero e non in modo proporzionale (ma appunto al quadrato). La cosa migliore per concentrare la luce sul tuo soggetto e non farla disperdere nello sfondo è quella di applicare una griglia al tuo softbox. Capisco che non hai attrezzatura ma forse sarebbe anche il caso di comprarti qualcosa, puoi comprare uno speedlite e un softbox a meno di 100 euro. Poi alla fine non dimenticarti che anche se non dovessi ottenere un nero puro in foto... esiste la post produzione, basterà diminuire i neri (o le ombre) e otterrai il nero puro.
Come ha detto il @signorMario... due spicci li devi pur spendere...
Attenzione anche a non iniziare a pensare che: - luce morbida = bbuono - luce dura = no bbuono perché non è detto. Gli schemi classici di illuminazione prevedevano una luce principale più dura e una di schiarita più morbida, ma non è detto. Dipende anche dal carattere che vuoi dare alla foto e dalle caratteristiche dell'oggetto che fotografi. Fai le tue prove e non escludere niente a priori, tanto col digitale puoi scattare quanto vuoi.
io un pò ti invidio... mi ricordi quando da studente squattrinato rubavo la carta forno (ottimo diffusore) e le vaschette Cuki (ottimo riflettore) a mia mamma, smontavo lampadine e faretti, passavo serate a costruire box in cartone e recuperare vecchie copertine colorate dei quaderni per usarle come fossero gelatine. Spesso i risultati non erano proprio il massimo, ma qualche soddisfazione me la sono tolta ed ho fatto tantissima esperienza! (Ancora oggi mi capita di trovare soluzione e "accrocchiare" cose in studio che lasciano a bocca aperta alcuni colleghi ahahah)
Prenditi il tempo che ti serve, sperimenta, e cerca di imparare soprattutto dai fallimenti... soprattutto divertiti!
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