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Hamilton, pessima persona.


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avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2021 ore 17:27

continui a giustificare qualcosa perchè anche in altre parti si fa del male.
Non è una scusante, non è un attenuante.
è un modo di ragionare sbagliato, se qualcosa è da condannare lo si fa, tu parli di media, io non ne ho mai parlato.
Ho portato dei fatti che mi portano a dire che qualcosa è giusto che venga condannato per portare a un cambiamento.
Prendere sempre la scusa ho visto posti dove si fa peggio è qualcosa che non deve esserci, non deve diventare uno scudo per un atteggiamento o un comportamento.

avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2021 ore 17:40

No no, non giustifico, il mio ragionamento è semplice, la legge/giudizio morale/condanna, deve essere uguale per tutti.
Però non vedo la stessa presa di posizione contro gli altri regimi, e condizioni della donna ed altri individui, tutto qua.
Io dico se ci si indigna per i talebani, ci si deve indignare e condannare (chi ha mai detto che non condanno?) in egual misura, per tutti.

E COSA PIU' IMPORTANTE, noi "sappiamo" quello che ci vogliono far sapere.... ;-) per quello continuamente parlo di media (facendone parte...), sai quante verità reali opposte a quelle largamente diffuse come luoghi comuni, ci sono su altri regimi e situazioni internazionali, a tal punto che molte popolazioni, se potessero, tornerebbero indietro e di corsa, a come stavano "una volta"!!! Cool

Ripeto non giustifico ed approvo nulla, sia chiaro, ma prima di emettere sentenze, mi piace verificare "le fonti" come da miei obblighi deontologici.

avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2021 ore 18:20

Argomento non banale... mi allaccio a questo punto:

Se faccio ottime foto d'architettura, ma poi si scopre che rapino le banche di cui ho catturato la posizione delle telecamere di sorveglianza, o se faccio fotografia di uccelli rari nei parchi solo per mangiare qualcosa di proibito, ... le foto sono sminuite nel loro valore? Si portano dietro il peso del vero motivo per cui sono state fatte?
Mi vengono in mente le foto dei bambini che piangono (tra cui quella che ha vinto il World Press Photo award), che spesso sono provocate spaventando o schiaffeggiando i bambini.


Molti anni fa... se non sbaglio sulla rivista 'il fotografo' venne pubblicato un articolo scioccante dal titolo 'fotografia criminale' dove il crimine era la complicità del fotografo in quello che veniva riprodotto.

Ecco... la chiave di tutto è in questo punto.

Vi siete mai chiesti come mai nelle stanze vaticane e nei palazzi signorili i soffitti fossero pieni di paffuti putti con le loro natiche ed loro bei pisellini in mostra? Non ci avevo mai pensato seriamente, archiviando il fatto ad un'allegoria della rappresentazione delle schiere angeliche. Poi... ho fatto 1+1

Se non era pittura criminale era perlomeno complice...

In sostanza... il mondo gira così -da sempre-. Esserne coscienti può essere d'aiuto, quantomeno a non esserne complici.

p.s. anche io faccio parte della schiera di coloro che detestano il politically correct

avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2021 ore 21:51

Confesso che questo 3D mi ha fatto pensare parecchio ...
- Da un lato sta l'immagine, che ha una sua propria autonoma valenza per tecnica, significato e\o soggetto, indipendentemente dal mezzo adottato per ottenerla: essa semplicemente esiste.
- Dall'altra cosa e' stato fatto, di lecito o illecito, per arrivare a tale prodotto.

In cio' che stiamo discutendo il lato umano di biasimo prevale sul risultato ottenuto: ma LA FOTO in se' non ha alcuna colpa, essa sta dell'esecutore.

E' corretto quindi colpevolizzare un oggetto "innocente" in nome di una sensibilita' umana ?

Secondo me si, ma ho l'atroce dubbio di commettere un sopruso....

P.S. mi aggiungo senza dubbio alla schiera di chi detesta il codardissimo, triste fenomeno moderno del Politically Correct

avatarsupporter
inviato il 29 Settembre 2021 ore 22:48

Jacopo, grazie per la tua schietta presenza.Sorriso

avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2021 ore 23:29

Da un lato sta l'immagine, che ha una sua propria autonoma valenza... Dall'altra cosa e' stato fatto, di lecito o illecito, per arrivare a tale prodotto.


Bisogna entrare anche in quella che è/era la mentalità corrente nel momento dello scatto.

Quello che oggi classifichiamo come 'fotografia criminale' (inteso come crimine commesso allo scopo di ottenere un'immagine oppure già la semplice compiacenza del fotografo per un'azione riprovevole) forse un tempo non lo era, oppure il 'mainstream' non la classificava come tale.

Ed ecco, allora, che le foto di Hamilton o quelle della Jonesco un tempo facevano scuola ed oggi, con una cultura più attenta, diventano discutibili e finanche oscene.

Però... per rimanere all'esempio di questi due autori: quando andavano per la maggiore, io li conoscevo appena, ricordo alcune loro immagini più famose, ma ricordo anche come ritenessi queste immagini quanto meno inopportune. Ora... non è che io sia un 'bacchettone' più semplicemente avevo una mentalità un poco più attenta non all'immagine in quanto tale ma anche alle azioni condotte per costruire quelle immagini (fotografia criminale), nel caso specifico: il coinvolgimento di minori e bambini nel gioco di una simbologia sessuale da adulti.

In sostanza: non è che quello che oggi è visto, quantomeno, come inopportuno/disdicevole, un tempo non lo fosse, sta alla sensibilità del pubblico decretarne il successo o la condanna.

Va da sé che se il pubblico applaude... l'autore delle immagini si sente più che giustificato a proseguire su quel filone.

Ed allora... chi è il criminale? Il fotografo 'guardone' oppure il pubblico 'guardone'?

Il confine è ben nebuloso.

avatarsupporter
inviato il 30 Settembre 2021 ore 6:11

Grazie, Gabbio, per l'attenta disamina.

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2021 ore 12:04

@Jacopo Pasqualotto:
quelle di Hamilton restano delle foto con una tecnica che adoro

correva voce che avesse una reflex Minolta con l'interno verniciato di bianco.
Tant'è che ho provato a rivestire l'interno della mia fotocamera (non ricordo più se la OM1 o la Yashica-mat) con fogli di carta bianca. Mi sono fatto un autoritratto in BN... MrGreen Ce l'ho ancora, ma non lo pubblico nemmeno se mi appendete per le dita dei piedi MrGreen Però dal risultato ottenuto la cosa è plausibile.

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2021 ore 12:13

Non è questione di ritornare al delitto d'onore, ma di non voler svuotare il mare con un cucchiaino, quando dall'altra parte, suddetto mare, è alimentato da un fiume in piena.


@Signessuno
Con questa metafora hai descritto perfettamente la società del politically correct

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2021 ore 12:24

veramente è descritto il modo per non cambiare mai nulla.
perchè l'unico modo è iniziare col proprio cucchiaino, non si cambieranno le cose, ma se tutti iniziano a tenere certi comportamenti e a considerare certe "pratiche" come non più accettabili allora le cose iniziano a cambiare.
Ma se per primi si passa sopra a tutto non cambierà mai.
La fotografia è un linguaggio, lo continuiamo a dire, ma molte volte non si pensa mai a quello che si dice e al modo con cui lo si fa.
In passato la fotografia ha creato stereotipi che perdurano ancora oggi, credo sia bene provare a riflettere meglio su ciò che scattiamo e su ciò che condividiamo.

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2021 ore 12:37

Approvo e metto in pratica, nel piccolo del mio cucchiaino, tutto quello che MatteoGroppi ha appena scritto, ma ho altresi' la granitica convinzione che comunque tutto il resto del mondo andra' tranquillamente a meretrici, con o senza di me.

avatarsupporter
inviato il 30 Settembre 2021 ore 13:28

Concordo appieno con Matteo in senso positivo e per la speranza; ammetto per carattere di somigliare a Jacopo ed essere pessimista ( che altri non è se non un ottimista ben informato ;-) ).
Ciò non toglie l'obbligo, morale per ognuno di noi, di non far finta di nulla perché è sempre andata così.
A me piace pensare che in ogni attività creativa non ci si fermi all'attimo od alla cosa fine a sé stessa, che muore lì : se vien fatto del male va invece avanti.
Grazie ancora a tutti .

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2021 ore 15:04

veramente è descritto il modo per non cambiare mai nulla.
perchè l'unico modo è iniziare col proprio cucchiaino, non si cambieranno le cose, ma se tutti iniziano a tenere certi comportamenti e a considerare certe "pratiche" come non più accettabili allora le cose iniziano a cambiare.


Certo, l'approccio sarebbe questo e sarebbe giusto.
MA c'è un "ma" enorme: rimaniamo al cucchiaino inteso come sistema per pulirci la coscienza e non affrontare i grossi problemi.
Insomma, non è un problema di volontà, ma di metodo.
Era questo il significato del discorso: siamo tutti a guardare e a correggere la formica ma l'elefante facciamo finta di non vederlo ed è davanti a noi.

avatarsupporter
inviato il 30 Settembre 2021 ore 16:15

Salve a tutti e, mi ripeto, grazie per i vostri bei e partecipati pareri .

Cerco di stemperare il dibattito suscitato con un aneddoto, sempre del mio ex Maestro fotografo di nera.

Commentando negli - ancora - anni belli l'allure ed il successo in campo , diciamo, sessuale dei fotografi, per come veniva dipinto da riviste films e vulgata, una sera era esploso con tono tra l'arrabbiato ed il deluso, dicendo in piemontese : " - Eh, nei film fan vedere i fotografi fighi che tr.....no sui fondali, invece sui miei ci fa pipì il gatto ! " .

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2021 ore 23:29

Vi siete mai chiesti come mai nelle stanze vaticane e nei palazzi signorili i soffitti fossero pieni di paffuti putti con le loro natiche ed loro bei pisellini in mostra? Non ci avevo mai pensato seriamente, archiviando il fatto ad un'allegoria della rappresentazione delle schiere angeliche. Poi... ho fatto 1+1


Lascia stare la storia dell'arte per favore. Anche Gesù bambino in braccio alla madonna in un periodo preciso (tra il '400 e la metà del '500), e per motivi teologici, non pedofili, aveva spesso il pisello ben in vista. In quei casi si trattava di rappresentare l' incarnazione , ovvero il "vero dio, vero uomo", come nelle preghiere che abbiamo imparato a dottrina e che ricordo anche se non sono credente. C'è pure un ponderoso studio di Leo Steinberg intitolato " La sessualità di Cristo ", che cerco da tempo e che in edizione italiana è fuori catalogo da decenni:
video.repubblica.it/rubriche/il-libro-ritrovato/belpoliti-la-sessualit
www.gliscritti.it/arte_fede/scristo/scristo.htm
Solo dopo la Controriforma (fine del '500) si è cominciato a "coprire le vergogne", anche fisicamente, tanto che ai nudi di nella Cappella Sistina vennero "messe le braghe", e pure a una statua di Cristo nudo, sempre di Michelangelo, venne aggiunto un orrendo panno scolpito a coprire il sesso, che era visibile nell'originale.
www.academia.edu/11834459/Da_Michelangelo_a_Michelangelo_la_sessualit&


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