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Che differenze ci sono tra alba e tramonto, fotograficamente parlando?


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avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 8:50

Non è solo l'umidità, c'è anche la temperatura, etc..
Di conseguenza vento, pulviscolo, nuvole, nebbiette, etc..
Tutto influisce sulle tonalità, non solo sulla temperatura di colore.
Aggiungi poi il comportamento della natura, uomini compresi, che è del tutto diverso.

Insomma, come diceva Battiato ( riferendosi ad altro): “Non si può cercare l'alba dentro l'imbrunire”.

Sono due cose differenti.

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 8:57


Fra alba e tramonto l'unica differenza è l'umidità ambientale che al tramonto, per ovvie ragioni, è maggiore rispetto all'alba.
Questo comporta un minimo di differenza anche in termini di temperatura colore che per effetto dell'umidità può variare un po'.
In ogni caso sia la luce dell'alba che del tramonto è, e anche questo è ovvio, calda, diciamo orientativamente qualcosa intorno ai 3200 K ma dubito che la variazione di temperatura possa essere superiore ai, non so, 200 K al massimo.


dipende dove ti trovi

da me spesso c'è foschia la mattina presto proprio perchè con i corsi d'acqua vicino da cui sale umidità durante tutta la notte non è raro, sopratutto con questo caldo vedere, un cielo tipico da tramonto tipicamente estivo...

Inoltre anche nei periodi migliori (non esitivi) a fronte di un cielo limpido a terra è come se fosse piovuto, d'inverno una distesa ghiacciata, quindi il tramonto solitamente è preferibile, ovviamente anche la foschia è suggestiva

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 9:18

Insomma, come diceva Battiato ( riferendosi ad altro): “Non si può cercare l'alba dentro l'imbrunire”.

MrGreen
cmq nessuno obbliga a fotografare all'alba, fotografate quello che vi piace.;-)

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 9:29

Ho la soluzione per voi, passate da me il 21 dicembre, giorno più, giorno meno, il sole "sorge" alle 9.30', "tramonta" alle 12.30', in 4 ore fate alba, tramonto, colazione e pranzo ;-) , se non vi congelate prima MrGreen

P.S. gli ultimi anni -10° è un giorno freddo, nel 1985 freddo era a - 32° , e sono a 225 m slm .

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 9:55

@leopizzo

Esiste certamente la differenza che lei cita, come d'altra parte io stesso avevo sottolineato, ma rilevarla su due foto scattate sul mare non credo sia facile; basta pensare quanto sull'immagine incida il solo settagggio della macchina fotografica (maggior chiarezza e saturazione all'alba, il contrario al tramonto, ad es., oltre al bilanciamento del bianco). Questo vale per me, ovviamente; ci sono capacità percettive delle cromie e della loro intensità differenziate da persona a persona, per abitudine di lavoro o per talento; un mio amico nelle foto percepisce dominanti che io non vedo, se non dopo la correzione.

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 10:29

Ragazzi in un'alba o in un tramonto ci può essere tutto quello che volete voi... ma la temperatura colore non l'ho certo inventata io.
E se è vero, come è vero, che la luce del Sole a mezzogiorno ha una temperatura di 5500° K, e quindi un foglio di carta bianco viene bianco, mentre un cielo variamente nuvoloso ne mostra un'altra quantificabile fra 7000 e 10.000° K, e quindi lo stesso foglio bianco viene variamente blu, allo stesso modo la temperatura colore di alba e tramonto è intorno ai 3000° K (che poi siano 2800 o 3200 francamente cambia poco) e quindi il famoso foglio verrà rosato, o forse arancio, ma sarà sempre e comunque di una bella tonalità calda!

avatarjunior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 11:08

Guardando sugli orari segnalati su internet per l'alba, quanto tempo prima dovrei essere, sul campo per fotografarla? Nei miei esperimenti mi sono ritrovata al mattino presto era così buio che non vedevo le impostazioni da mettere e alla fine il cielo era grigio...grrrr


L'ora in cui devi essere sul campo dovrebbe essere almeno tre quarti d'ora prima di quando intendi scattare, per predisporre come si deve tutta l'attrezzatura.
Sarebbe comunque molto meglio (per non dire obbligatorio) fare un sopralluogo il giorno precedente durante le ore di luce, per esaminare la location e definire il posto migliore in cui piazzarsi, oltre a individuare eventuali problemi/pericoli presenti che, soprattutto in montagna, non sono da sottovalutare (un amico uscito al buio si è appoggiato a un nido di calabroni...con le immaginabili e spiacevoli conseguenze....)

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 12:31

Ma no invece, basta comunicare dove si andrà

Se ti rompi solo una gamba ok, ma se rischi di precipitare in un burrone, cioè se hai bisogno di un aiuto immedieto, e non hai un amico che ti può dare subito una mano (anche con corde) non è che puoi aspettare che si accorgano che non sei arrivata/o. Vedi l'esempio della ragazza deceduta, anche se non conosciamo le dinamiche dei fatti.

un amico uscito al buio si è appoggiato a un nido di calabroni...con le immaginabili e spiacevoli conseguenze...

Poveretto. Triste
Una fonte luminosa non l'aveva con sè?

user214553
avatar
inviato il 05 Agosto 2021 ore 13:36

@ Meki

Non basta comunicare dove si va, e te lo dico da persona che ha speso i suoi 33 anni nel cuore delle orobie, montagne aspre, selvaggie, lontane da turismo di massa e rifugi in ogni dove.
Se una persona decide di uscire da sola, deve avere cognizione di causa in ciò che sta facendo:

- deve essere un'esperto conoscitore della montagna
- deve essere un'esperto conoscitore del luogo/luoghi in cui si espone
- deve saper valutare ogni eventualità, ed esserne pronto.

Se possiedi queste caratteristiche, unite ad'un'attrezzatura (tecnica, di protezione e di emergenza) adeguata, puoi comunque pensare di uscire in solitaria, cercando dove è possibile di stare un gradino sotto alle proprie capacità, per avere un buon margine di azione preventiva ed'abbassare ulteriormente la possibilità di incidenti/imprevisti.

Mettiamo il caso che tu esca da solo, dopo aver avvisato la moglie sul luogo in cui ti stai recando. Senza citare casi in cui si intraprende una via alpinistica, ipotizziamo che tu stia percorrendo un tratto di difficoltà "EE", con uno zaino di 8-10 kg, ad'un altitudine di 2600+ mslm. Ti prendi una storta, e la caviglia ti fa parecchio male; dopo un po senti già che dentro la scarpa si sta già gonfiando, e non riesci più ad'appoggiare il piede. Nel frattempo il meteo cambia rapidamente ed inaspettatamente - come spesso capita a certe altitudini - e sei costretto a chiamare i soccorsi, mentre i peli sulle braccia si alzano per l'elettricità statica nell'aria; un fulmine potrebbe friggerti da un momento all'altro. Una squadra di operatori del soccorso alpino si adopera per venire a prenderti, ma il maltempo non permette all'elisoccorso di raggiungere il posto. Sotto le intemperie salgono fino al punto dove ti sei fatto male, e a fatica, ti portano al punto d'appoggio sicuro più vicino. Tutto è andato "bene", ma nel frattempo, hai messo in pericolo la tua vita, occupato un'unità di elisoccorso, e, ciò che è peggio, hai messo in repentaglio la vita di un'intera squadra di soccorso... tutto perché "eh, ma no, basta dire dove si va.."
Devi rispettarla, finché non sei sceso è lei che comanda... è lei che decide se torni a casa o no!

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 14:28

Concordo con Alex.
Aggiungo anche che se le condizioni meteo non permettono di venirti a prendere devi essere pronto anche a sopportare una notte con temperature molto basse con rischio ipotermia od altre problematiche. Se sei con altre persone e non puoi muoverti gli altri possono aiutarti in qualche modo: anche stare vicini aumenta la temperatura, inoltre, se ti puoi muovere un minimo (ad esempio in caso di una storta), gli altri possono trovare un riparo e trasportarti in un luogo meno esposto a vento e pioggia.

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 21:20

Allora, credo che non riuscirei mai ad affrontare una uscita in alta montagna da sola. La settimana scorsa sono riuscita a fratturarmi il dito del piede nel sagrato di una bellissima chiesa di Mantova, con gradini alti cinque cm, non oso immaginare cosa sarei capace di fare nelle Orobie. Però, confesso che vorrei andare a fotografare alcune mete straturistiche tipo il Lago di Braies, Le tre Cime di Lavaredo e il Lago di Sorapis, che quando vedo fotografi giapponesi o cinesi che postano foto fantastiche dei nostri luoghi, mi sale un pochino la rabbia. Lo so che sono come Gardaland, ma io penso che la bravura o la sfida di un fotografo sia anche cercare di dare personalità alla propria foto. Non conta il luogo raro o irraggiungibile ma come tu interpreti il momento, l'emozione che provi. Confesso di essere un po' romantica nella mia visione delle cose. Continuo a pensare che è fantastico leggere delle vostre esperienze e di come le state raccontando, mi sembra di vedere la rugiada del mattino che imperla le foglie e i fiori, di sentire il freddo pungente e il vento che penetra nelle ossa mentre posizionate l'attrezzatura oppure la brezza del mare mentre camminate con i piedi nella sabbia, lo sguardo all'orizzonte per cogliere le sfumature e i colori che cambiano velocemente. Credo che qualche mattino valga la pena di mettere la sveglia e incamminarsi incontro all'alba che sta nascendo, poi se sarà grigia, me ne farò una ragione, tanto comunque non è che le mie foto siano una cosa cosi eccelsa che possa soffrirne l'umanità...

user214553
avatar
inviato il 05 Agosto 2021 ore 21:45

@ Mary

Ti dico soltanto che in questa mia vita di sogno la cosa più bella per me è quella di vedere "l'alba". Oggi ho visto ancora un'alba, una bellissima alba - e l'alba, sappiamo, è portatrice del messaggio certo e lieto che il sole si sta portando allo Zenit.

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 21:49

credo che ogni fotografo sogni di trovarsi a vedere, magari provvisto di macchina fotografica quell'attimo speciale, di un momento speciale, ma a volte, la macchina fotografica ci ruba in parte quel momento, lo scattare ci distoglie l'attenzione e ci fa ritrovare a guardare quell'istante più tardi magari davanti a un pc, ma il momento in parte lo abbiamo perduto. Io oramai non riesco più a staccarmi dalla macchina fotografica, la porto in ogni dove, ma a volte sono cosi concentrata a cercare e a guardare quel qualcosa che colpisce la mia attenzione che non mi fa vivere pienamente il momento.

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 22:02

@Mary Porta Pazienza

Curiosità: i tuoi scatti avvengono in solitudine?
Se così fosse, perché non “associarti” con una (o più) ragazza/e appassionata come te, al fine di «alleggerire» mentalmente l'uscita fotografica?

avatarsenior
inviato il 05 Agosto 2021 ore 22:05

Non scatto in solitudine. In genere martirizzo le malcapitate ragazze che vengono via con me, infatti mia figlia si è data alla macchia e pure i gatti. Riesco a fotografarli fin che sono piccini, poi fuggono. È bello fotografare in compagnia ma di poche persone, pazienti, oppure fotografe...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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