| inviato il 19 Luglio 2021 ore 10:25
“ C'é chi investe 3000 euro per un obiettivo ed elabora sul portatile della lidl, la gestione del colore é fondamentale ma viene spesso sottovalutata. „
C'é chi investe 3000 euro per un obiettivo e NON elabora sul portatile della lidl.. perchè la maggioranza lo fa.
L'ho visto di recente con un amico fotografo che ha attrezzatura di tutto rispetto e ha comprato un portatile buono ma con uno schermo pessimo per far post produzione, è un 60% RGB con rapporto di contrasto molto basso.
Purtroppo tutti guardano solo le specifiche tipo ram, processore e disco. Le caratteristiche dello schermo non le guarda nessuno
Adesso è un continuo lamentarsi che le foto si vedono male e che sullo smartphone si vedono meglio
Comunque per rispondere alla tua obiezione di prima
Si col portatile hai un lut sola ed è quella che va bene per i contenuti web.
Ma ci sono tanti fotografi oggi che postproducono esclusivamente per il web.
In tal caso ti potrebbe anche bastare
Sempre che lo schermo copra almeno il 98% RGB, abbia una unformità decente e un DeltaE decente
In quel caos ce la fai anche con un portatile
Ma se devi stampare lascia perdere. |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 10:32
Wazer... un buon usato!!! Non sapevo esistesse un mercato dell'usato se non quello occasionale.
Questo è interessante www.graphiland.it/monitor-eizo/7240-eizo-coloredge-cg2730-monitor-27-4
@Cos78 certo, le grandi strutture e gli uffici stile tendono sempre a strozzare l'hardware. D'altronde spesso per cataloghi o altro stampano anche fuori Europa per cui con standard differenti dal Fogra usando file con profilo colore Fogra.
Nella realtà dei fatti la catena del colore, tolte alcune nicchie, la usano per il WC. Un po' meglio nella profumeria e nell'alimentare. |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 10:50
Anche per il web direi di lasciar perdere monitor scadenti, parlavamo appunto del drift di colore incontrollato che porta a differenze notevoli tra l'accensione dello schermo e la successiva ora di attività. Il gamut é una caratteristica che qualifica in parte la destinazione d'uso e non c'entra con la qualità di un pannello .
Oggi il grosso della fotografia professionale viaggia sul e tramite il web, motivo sufficiente per dotarsi di un pannello professionale che oltre al citato drift, eviti glow, lightbleeding, disomogeneità lungo la superficie e tanto altro.
Quello che vedranno i tuoi clienti sparsi nel globo é difficilmente prevedibile, direi aleatorio mentre quello che vedi tu DEVE essere costante per tutto il tempo di elaborazione. Se parti con l'elaborare un cielo che dopo 1 ora dal Blu passa al Ciano perché il display non compensa i drift é un grosso problema, ma grosso davvero. E questo é solo uno dei problemi che ho risolto ad alcuni clienti.
Sul discorso della fruizione dei contenuti si parla di gestione del colore a catena aperta e ci sono logiche da seguire diverse da quelle a catena chiusa come gli ambienti di stampa. Se si parla di professionisti consiglio sempre di dotarsi di un buon monitor profilato e per gli amatori vale lo stesso.
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| inviato il 19 Luglio 2021 ore 11:05
“ Quindi se uno vuole stampare o si crea un ambiente controllato (che volendo costa anche poco)... „
Ecco. Questo mi interessa particolarmente. Soprattutto "se costa anche poco" 
Cercando in rete, si passa da... Lampada dietro il monitor ..a... luce assente... ...a... penombra ...a... lampadine massimo CRI 90 ...a... calibrare con misurazione della luce ambientale si..anzi, no ..a... devi farti 27 profili in base all'anno, mese, giorno, ora, minuto, secondo e condizioni metereologiche
Gentilmente, in linea di massima, una buona soluzione casalinga quale potrebbe/dovrebbe essere?
Grazie.
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| inviato il 19 Luglio 2021 ore 11:12
Sul web trovi di tutto perché é un copia incolla generalizzato. A parte sul mio blog, quello di boscarol e qualche altro di materiale derivante dai corsi di gestione del colore non ce ne sono. Se non vuoi/puoi partecipare o avere una consulenza puoi partire leggendo le normative Iso, i consigli sul sito della Fogra o quelli presenti nei siti dei produttori di illuminanti per la stampa e far delle prove.
Non ti consiglio di spendere cifre folli per prodotti completi. Inizia con una buona luce certificata per osservare le stampe e una per illuminare l'ambiente. Parti dai Lux che trovi nelle normative e fai le tue prove.
Sul sito Eizo inglese trovi del materiale a riguardo. E su amazon (in inglese) ci sono libri che trattano questi argomenti in maniera basic.  |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 12:10
Grazie, Wazer.
Approfondirò ulteriormente l'argomento.
Anche se, ultimamente, con il passaggio al led faccio fatica a trovare la materia prima (lampadine).
O meglio, si trova qualcosa (escludendo i tubi fluorescenti come gli N-EDL altrimenti la moglie mi uccide) oltre oceano.
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| inviato il 19 Luglio 2021 ore 13:17
Nei miei workshop porto sempre le lampade giuste x la stampa, il minimo per iniziare e per non divorziare Ultimamente sto anche testando dei led x la luce della stanza con ra95.
Ti basta un portalampada. |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 16:09
“
Gentilmente, in linea di massima, una buona soluzione casalinga quale potrebbe/dovrebbe essere?
„
se hai le pareti della stanza bianche o quasi una soluzione economica ed efficace è uno pannellino led di quelli per illuminazione fotografica ad alto CRI, quelli che costano una 70ina di euro su amazon messo su stativo e puntato sul soffitto
In questo modo puoi avvicinarti abbastanza alle condizioni della ISO
Se poi hai una sonda della x-rite puoi misurate la luce e quindi regolare temperatura colore e intensità del pannellino e posizionarlo in modo da arrivare ai valori correttì o abbastanza vicino.
E sicuramente non hai riflessi strani sul monitor
La luce che si ottiene così tra l'altro è anche molto riposante per la vista.
Poi per visualizzare le stampe una soluzione decente per uso amatoriale è la Graflite 2, una 70ina di euro.
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| inviato il 19 Luglio 2021 ore 16:47
Basta un'app sullo smartphone per misurare i lux e non hai problemi di cavo come con il colorimetro, se vuoi proprio spendere considera strumenti tipo i sekonic. Lasciate però perdere i luxometri venduti a pochi euro che vanno peggio di uno smartphone.
Per le stampe, se hai manualità ti prendi i led ad alto CRI (anche se con i led questo indice perde di significato) e li monti come vuoi o ancora meglio acquista un tubo della just normlicht d50 certificato e aggiungi un portalampada da 20 euro e hai una soluzione economica superiore in tutto alle paccottiglie sponsorizzate che trovi in giro. Tra l'altro notavo che alcune soluzioni economiche proiettano un cono di luce la cui base non arriva a coprire nemmeno un a4 in modo uniforme e soprattutto non sono certificate, l'illuminante fa quel che vuole e poi vatti a fidare!
Ricordati comunque di regolare la distanza della lampada dal foglio in modo da avere i valori corretti di lux. Più é lungo il tubo più é ampia la superficie che copre a parità di altezza. Decidi in base al formato di stampa.
Esistono anche gli z-pro certificati da scrivania, ma in europa non li ho ancora visti.
Signori comprate roba certificata altrimenti tutto questo discorso della gestione del colore va a farsi benedire. |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 18:52
50€ di tubo più un portalampada non bastano, ci devi aggiungere una struttura che sostenga e chiudo lateralmente altrimenti vanifichi il tutto.
Il Just Color Frame costa un migliaio di euro e va bene in stanze semi buie, altrimenti gli "scatoloni rimangono più affidabili.
Noi il Graflite www.grafilite.com/product_info.html lo usiamo da anni per guardare le mazzette colore e i campioni di plastica |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 19:06
Filo63 però vediamo di capirci, siamo passati da un grafilite che copre l'area di un pugno a dire che non va bene una lampada just certificata con portalampada perchè ci vuole una struttura tipo light booth. Rimaniamo per un secondo nel campo amatoriale/prosumer.
Io sostengo insieme a diversi colleghi che un tubo o due certificati della Just, con un portalampada e volendo una struttura in medium density da 10 euro (pitturata con vernice gti) basta e avanza per l'amatore. Non solo, dopo diversi test sono risultate tra le migliori lampade in circolazione (pur nei limiti della tipologia) rispetto a tante soluzioni non certificate, vendute in forme e soluzioni più disparate.
Ti fai un clone del color Frame senza dimmer. Se non sono 50 euro sono 80. Anzi, quando vai in giro per l'italia la cosa più comoda è proprio un portalampada con dentro una just certificata che copra almeno l'A4 e una bella prolunga a meno di non voler mettere mano al portafogli e comprarti l'originale. Cosa che prima o poi dovrò fare per lo studio.
o questo
Aggiungici le paratie laterali (a pagamento) e vivi felice.
Queste sotto invece sono davvero troppo per l'utilizzo amatoriale
www.just-normlicht.com/en/productgroup.html?id=51
ps: non trovo le certificazioni del grafilite, sono presenti nella confezione? |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 20:27
No wazer la graflite 2 copre bene un a4 senza perdite rilevanti ai bordi con una luminosità di circa 250 lux a 5000 k
Se ti "accontenti" di 150 lux basta mettergli sotto una base in modo da alzarla e copri un a3+ sempre a 5000 k
Che se fai stampe per appenderle in salotto dove raramente ci sono più 100 lux va bene ed è fin troppo
Che stiamo sempre parlando di oggetti per uso amatoriali
Quegli affari li che hai messo sopra l'utente medio per metterseli in casa deve prima aprire un trattato di non belligeranza con la moglie
La graflite ci sta in un cassetto e comunque assomiglia a una normale lampada da tavolo per cui passa inosservata
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| inviato il 19 Luglio 2021 ore 21:13
No Giovanni se parliamo di normative allora bisognerebbe conoscerle perchè la 3664:2009 nel paragrafo:
" Condizioni per la valutazione degli stampati (condizione P2 )" indica 500 lux con d50 e una discrepanza di 125 lux.
Le luci che soddisfano questi criteri devono quindi avere:
1) Una Certificazione.
2) Non presentare metamerismo dell'illuminante (uno tre tipi di metamerismo), puntualmente confuso con l'incostanza del colore.
3) Almeno 500lux sul piano.
Io aggiungo che una luce deve coprire UNIFORMEMENTE almeno un A4, meglio un A3 e che andrebbe conosciuto anche il tempo di warm-up e avere inidicata la data di scadenza e le ore utili di funzionamento prima del deterioramento.
La grafilite2 soddisfa queste condizioni? Se si la prendo perchè va bene che il tubo JUST è piccolino però quella lo è ancora di più. Ma da quel che scrivi sembra di no (250 lux) e sul sito non trovo altre info utili.
Con le Mogli/compagne/compagni ci si può anche parlare e scendere a compromessi, con le normative no. |
| inviato il 19 Luglio 2021 ore 23:53
Grazie Filo, a me servirebbe un prodotto che abbia almeno 500 lux. Loro posso scrivere quello che vogliono, ma se non indicano almeno l'indice di metamerismo non so che farmene. Tu hai fatto la prova con le patch metameriche tipo UGRA?
Gli costa tanto mettere una tabella tipo questa della JUST questa:
Perfect for viewing to ISO 3664:2009
Even more similar to daylight, thanks to a higher UV component
Colour temperature: 5000 Kelvin (CCT), D50 (CIE)
Low metamerism index in the visible range: < 1.0 (MIvis)
Low metamerism index in the UV range: < 1.5 (MIuv)
Exact colour coordinates (10°): x = 0.3478 / y = 0.3595 (± 0.005)
www.just-normlicht.com/en/DownloadAttachment.ashx?id=102
Perchè scrivere Professional quality illumination CRI 95+ non serve a molto senza il resto. Anche amazon è pieno di led CRI 95+.
PS: per i led l'indice CRI non molto è attendibile.
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