| inviato il 13 Maggio 2021 ore 16:24
Però quelle foto assurde possono rivelarsi qualcosa d'interessante a differenza di quelle di massa. |
| inviato il 13 Maggio 2021 ore 16:48
Michele se ti riferisci a Francesca Woodman il suo lavoro non solo è apprezzato, ma ha influenzato una marea di fotografi/e Ho rivisto spunti in molti successivi quindi “ serve sia per lei che per chi ne tesse le lodi un vero psichiatra. „ be parli di molta gente a cui non serve uno psichiatra ma magari è andata un po' più in la della fotina meramente estetica. E non è una questione di morbosità, ma di valenza di quello che la Woodman ha lasciato |
| inviato il 13 Maggio 2021 ore 20:10
abbiamo capito : lavori a Langley , Virginia ... |
| inviato il 13 Maggio 2021 ore 21:28
Vittorio avere un sito o pubblicare sui social, juza ecc sono scelte personali. Per quel che io sappia la foto è sempre dell'autore e nessuno può imporre se pubblicare o meno su in sito persomale. Amici. che hanno curato e curano le immagini per aziende e testate giornalistiche hanno un loro sito dove sono presenti solo le immagini dei lavori ufficiali per cui sappi che nessuno ti può vietare la pubblicazione... sono un biglietto da visita oltre curriculum. Che poi l'azienda che fai parte abbia un proprio sito o pagine sui social dove ci sono le immagini posso capire. Su juza puoi sempre pubblicare foto che non riguardano il lavoro è una scelta soggettiva. Nel mio caso non ho interesse ma c'è il link del sito che pubblico nel profilo. |
| inviato il 13 Maggio 2021 ore 21:36
“ E non è una questione di morbosità, ma di valenza di quello che la Woodman ha lasciato „ Matteo lascia perdere, non è impossibile, è inutile... Per citar Lastprince: “ É una battaglia persa. „ |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 7:35
Mah! Sono confuso. Io frequento Juza perché è un forum di fotografi di tutti i livelli, dagli hobbysti senza arte ne parte ai professionisti anche di un certo livello. Pubblico le mie foto, oltre che per alimentare il mio smisurato ego per avere critiche e suggerimenti per poter migliorare sia dal punto di vista tecnico che da quello creativo. A mio avviso se non si è in grado di accettare critiche negative, viene meno uno dei motivi principali per il quale ha senso frequentare un social di questo tipo. Ovvio che i toni e l'approccio di chi porta la critica deve essere educato e non supponente, mi rimangono particolarmente sulle balle quelli che salgono in cattedra con l'atteggiamento " Io so' io e voi nun siete un c...." anche per insegnare ci vuole il giusto atteggiamento. Poi se uno vuole pubblicare oppure no, sono scelte personali dettate dai ragionamento di chi queste scelte prende. Personalmente lo trovo abbastanza singolare, considerato che la fotografia è un mezzo di comunicazione, forse il più potente, e se non comunichi si perde una parte importante ma questo è la mia umilissima opinione e il mio approccio. Non mi piace quando viene meno il rispetto reciproco, quando la litigiosità prende il sopravvento, siamo " fotografi" dovremmo avere una sensibilità maggiore rispetto ai frequentatori del Bar Sport. Permettetemi un commento polemico alle foto e ai fotografi di nudo che pubblicano foto come quelle qua sopra. Sono ovviamente, foto anche quelle ma............. boh! Forse basta non guardarle. Buona luce e fate i bravi |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 10:03
Leggendo qua e là per il forum è facile dedurre che l hobby della fotografia è fonte di stress. La maggior parte dei partecipanti si crea problemi totalmente inutili. |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 10:19
Ma no vengono solo a sfogarsi e a litigare con qualcuno virtualmente per non farlo dal vivo |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 11:44
Esatto. Parlare di fotografia è più stressante di fotografare. La comunicazione simbolica tra umani dal vivo si accompagna da una metacomunicazione (espressione, tono, postura...) che sui social è assente. C'è solo la parte simbolica tramite il testo scritto e questa assenza genera molte incomprensioni. Postare foto non è un surrogato di questa metacomunicazione. Non è obbligatorio, però indica la disponibilità a mettersi in gioco, alla pari di tutti. Non è la stessa cosa che postare un link ad un sito esterno perché il sito esterno non è sottoposto ai vaglio dei link e delle visualizzazioni di questo sito. L'azione del Fotografare, invece, è analogica e molto più rilassante. Si potrebbe sintetizzare dicendo che fotografare se non cura, almeno rilassa, mentre parlare di fotografia in un forum è facile che stressi se non fatto con molta cura e con un linguaggio adottato. Non è un caso che ci voglia tempo agli junior, specie se non sono abituati a relazionarsi tramite identità virtuali, per trovare la cifra giusta. Si crede di portare qui la propria identità e reputazione e invece non è così. Quando si entra in un forum, la netiquette prevede di ricominciare da zero, costruendo identità e reputazione piano piano. |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 14:08
“ Permettetemi un commento polemico alle foto e ai fotografi di nudo che pubblicano foto come quelle qua sopra. Sono ovviamente, foto anche quelle ma............. boh! Forse basta non guardarle. „ Non credo che voltarsi dall'altra parte sia una soluzione -socialmente non lo è mai- perché la qualità di uno spazio, di un contesto, di un un forum, la si valuta da ciò che vi viene detto e/o mostrato e immagini come quelle (e i commenti che ne seguono) dequalificano. Aggiungo che non c'è neppure bisogno di entrare nelle varie gallerie perché l'anteprima ti appare come entri nel sito e a volte capita di sobbalzare, mica per il nudo che è l'asse portante della storia dell'immagine, ma per il ghigno deculturale e misogino di simili operazioni. La cosa curiosa è che pochissimi intervengono per criticare e questi vengono regolarmente sbeffeggiati dagli autori di simili prodezze e dai loro "famigli" che si ergono a paladini della libertà e a nemici dell'oscurantismo; il tutto senza che i frequentatori del forum, che tuttavia si professano amanti del bon ton e delle buone maniere, sentano il bisogno di intervenire. Il sottoscritto, in alcuni casi, si è direttamente rivolto al moderatore per far rimuovere immagini gravemente offensive nei confronti delle donne. Ne ricordo in particolare una: un certo "maestro" del genere aveva pubblicato un autoritratto in cui si mostrava stravaccato in poltrona (e non era francamente un bel vedere) con le gambe poggiate sulla schiena di una poveraccia nuda e a quattro zampe. Scena squallidissima, foto pessima, ma commenti di apprezzamento a iosa senza alcuna differenza tra junior e senior... |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 15:50
Concordo con Motofoto. Aggiungo solo che il problema alle volte è anche lo scontro di opinioni diverse. Si hanno opinioni diverse? Amen, non è che una persona debba per forza convincere l'altra. |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 16:49
c'è un problema di base : chi ha una cultura fotografica e chi no. è realmente molto complicato spiegare a un fotografo senza cultura che la sua foto non è buona . è molto difficile spiegare che certe pp sono folli. è molto difficile spiegare ad alcuni fotografi che la fotografia non è uno scatto , ma un idea. la maggior parte delle volte la risposta è :" si , ma a me piace cosi' " cosa puoi' fare dopo ? il problema è che dopo chi fa la critica viene sempre marchiato come snob , presuntuoso e arrogante. non c'è soluzione. questo crea tensioni , gruppetti che si ritrovano , comportamenti infantili. in questo forum si potrebbe mettere un massimo di una foto di pubblicazione alla settimana. cio' non toglie che chi produce certi orrori ( come quella che ha postato Degas ) li pubblichera' lo stesso. ma almeno saranno meno. |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 17:27
Degas e Lastprince, state sbagliando e provo a spiegarvi perchè. C'è sempre stata una lunga schiera di gente che si indigna (me incluso quando ero nella fase, durata anni, in cui non commentavo e non pubblicavo) e altri ne verranno sicuramente. Non sto a disquisire perché uno si indigna, tanto le ragioni sono personali e non assolute. Ciò che mina i vostri ragionamenti sono i seguenti fattori: 1) "social" non è sociale. I social non sono uno specchio della società reale, anche se va di moda illudersi che sia così. Sono privi di molte delle regole che caratterizzano e regolano la società reale. Consentono di creare una identità virtuale che non necessariamente corrisponde a come uno si presenta nella vita reale. La comunicazione avviene con molte più ambiguità e fraintendimenti per i motivi citati nel mio post precedente. Indubbiamente, il diffondersi dei social influenza anche il comportamento e le decisioni nella vita reale, ma questa è tutt'altra storia e vale solo per le menti deboli. Non sono i like in un sito a determinare chi vince i premi ai concorsi o che fa mostre, anche se è possibile che nascano premi e mostre che - per campare - favoriscano chi è popolare sui social. 2) popolarità e qualità non sono direttamente legate perché un ruolo fondamentale lo gioca la promozione. Hanno diritto entrambe di entrare nelle metriche personali di valutazione del successo. Ci sono utenti che puntano solo alla popolarità, con qualunque mezzo e hanno spesso un innegabile successo anche a scapito della qualità dei contenuti. A questi autori la qualità (i like qualificati) non interessano. Chi mira alla qualità non ha diritto di sentirsi superiore a chi è popolare e viceversa. Diventare popolari e soprattutto restare popolari è più difficile di quello che si pensa. Richiede studio e creatività quanto produrre contenuti di qualità. Basterebbe analizzare come si comportano gli utenti che hanno milioni di visualizzazioni su questo sito per capire che ci sono delle tecniche per la pubblicazione. Non vanno a caso. 3) la fotografia non ha una sola declinazione. Non è solo quella autoriale. E' una forma di comunicazione e ognuno dice quello che vuole al suo target di ascoltatori. La bontà è determinata solo dall'efficacia, non da una presunta "cultura" a priori. E' la selezione naturale che falcia quelli che si avventurano allo sbaraglio, non le critiche acide in un forum. 4) La poveretta che fa da scendiletto, non è una poveretta: sa benissimo cosa sta facendo e non cerca un cavaliere che la difenda. Il mondo è molto più vario e meno politically correct di come alcuni lo immaginano. 5) fare le critiche perchè lo si desidera senza considerare se il soggetto a cui ci si rivolgono le vuole, è da imprudenti. Mi chiedo quanti, prima di criticare spinti da un rigurgito, facciano lo sforzo di cercare sul web chi sono gli autori che giudicano, se hanno pubblicato altro, se sanno fotografare e soprattutto che obiettivi hanno in base alle loro politiche di pubblicazione? 6) L'accesso a questo sito è gratuito in euro, ma ha un prezzo di diversa natura: la tolleranza e la capacità di autogestirsi nei propri interessi. Siccome chi lo amministra capisce che non tutti vogliano vedere tutto, mette a disposizione diversi strumenti per personalizzare il proporio osservatorio, filtrando ciò che non interessa. Il comando "ignora utente" è uno di questi. Non è un modo di mettere la testa sotto la sabbia, ma esattamente ciò che uno fa sul web: sceglie i siti che gli interessano senza andare a ficcare il naso o a redarguire quelli che non gli interessano, i quali continuano ad esistere sbeffeggiando chi non si allinea. Nei social è l'indifferenza l'arma letale, non la critica. Anche in questo caso, con un po' di fantasia, si possono trovare dei metodi per esprimere il proprio dissenso, ma nessuna arma è abbastanza potente nelle mani di un singolo per impedire ad un altro di pubblicare o di dire quello che vuole: è così "by design" ed è giusto che lo sia, come dimostra il successo che ha. Sono le regole di questo spazio che, pur ad accesso pubblico, è sempre di un privato. Non è una realtà democratica, ma un organismo virtuale che ha un obiettivo: sopravvivere ed espandersi. Se si osserva e frequenta questo spazio senza il prosciutto sugli occhi, ha comunque molto da insegnare anche su cosa può essere "fotografia". Magari non cura, diverte o rilassa come fotografare, ma anche con qualche battaglia persa, può far vincere la guerra con i propri limiti. |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 17:45
non sono daccordo su nessuno dei tuoi punti. per me stai sbagliando tu : quando uno pubblica in qualsiasi social lo fa per vanità' . è la piccola gloria , il momento in cui dimostriamo di essere artisti . c'è un pero' : che sotto tutte le forme di pubblicazioni legati ai social ( compreso questo sito ) c'è l'area commento. è tutta qua la storia : la gratificazione che produce il like e i complimenti dell'area commento. uno pubblica per questo. il problema è quando arriva un altro e gli dice , con tutti buoni modi del mondo , che sta sbagliando. in quel momento si innesca una reazione contraria che porta a degenerare a qualsiasi livello. se non ci fosse il commento , o i like , la galleria sarebbe morta.morta. morta. per cui , ti ripeto , per me stai sbagliando tu. tu hai pubblicato 231 foto... ripeto 231 ... : prova a spiegarci il perche'? e per piacere non venire a raccontare anche tu la favola che pubblichi per avere delle critiche ... in questo spazio mediamente non si impara nulla se non qualche aiuto dall'area tecnica. nell'area Fotografia qui non impari nulla ( anche perche' non esiste , e non ho mai letto un opinione di Fotografia dal gestore del sito ). impari solo a litigare. senza prosciutto sugli occhi , ma con occhi infuocati pieni di ignoranza. un ignoranza fieramente rivendicata. |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 18:09
In realtà non ci vedo nulla di male, ogni tanto è nato anche qualche bel confronto | |

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