user177356 | inviato il 29 Settembre 2020 ore 18:41
“ la fotografia documentaria esiste. e meno male che esiste, altrimenti non avremmo informazioni importanti, per es., degli indiani d'America. „ La fotografia documentaria è sempre un punto di vista, una manipolazione della realtà. Non può che essere così, per quanto ben intenzionato sia il fotografo. Puoi capire che se fotografo un gruppo di mille nativi americani in assetto da battaglia, o invece una famigliola davanti al tepee, sto proponendo una realtà diversa, o meglio sto proponendone uno spicchio facendo intendere che sia il tutto. Perfino la fotografia forense non è del tutto obiettiva. |
| inviato il 29 Settembre 2020 ore 18:44
“ La fotografia documentaria è sempre un punto di vista, una manipolazione della realtà. Non può che essere così, per quanto buon intenzionato sia il fotografo. „ se la mettiamo su questo piano anche qualsiasi manuale di storia o di scienza è una manipolazione della realtà. entriamo nell'ambito, prima del relativismo, poi del relativismo assoluto, poi del solipsismo, e alla fine dell'annichilimento del buon senso umano. dal momento che un uomo non può entrare due volte nello stesso fiume *, direi che sappiamo dell'esistenza del divenire ed abbiamo i mezzi per guardare. * it.wikipedia.org/wiki/Panta_rhei |
user177356 | inviato il 29 Settembre 2020 ore 19:01
Ooo, quello che intendo dire, e non fare finta di non capire, è che la possibilità di fornire una propria interpretazione di un avvenimento attraverso una fotografia prescinde dalla possibilità di modificarla in postproduzione. Basta scegliere un'inquadratura invece di un'altra. |
| inviato il 29 Settembre 2020 ore 19:03
basta un differente pdr, lo capisco benissimo. ma capiscimi anche tu. se elimini alla fotografia qualsiasi potere documentario siamo fritti. |
user177356 | inviato il 29 Settembre 2020 ore 19:12
“ se elimini alla fotografia qualsiasi potere documentario siamo fritti. „ Se elimini dalla fotografia qualsiasi potere comunicativo etc. Io non sto disconoscendo il valore "documentario" della fotografia, purché - ad esempio - si riconosca che la foto migrant mother non è una fedele rappresentazione di una situazione, ma un'icona di quella situazione (e quindi una sintesi, una rappresentazione, un'interpretazione). |
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