| inviato il 10 Maggio 2020 ore 17:35
Quella ruota dentata è quella che serve a far muovere la diapositiva (la cosa curiosa è che il motorino gira sempre appena arriva alimentazione, poi quando arriva l'impulso per cambiare dia un meccanismo fa agganciare il 'carrello' al motore che compie il suo lavoro di accompagnamento diapositiva dal caricatore al proiettore).
L'ho scritta malissimo, spero di essermi spiegato... 
Sulla magia della proiezione (al di là della qualità innegabile) è un po' come la visione di un film al cinema.... non è solo l'ampiezza dello schermo, è il buio, è la concentrazione.
In più mentre la qualità di un filmino super8 non è paragonabile a quella di un film in Dolby Atmos, la diapositiva può restituire la qualità al 100% anche in una proiezione domestica.
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| inviato il 10 Maggio 2020 ore 18:13
Si è collegata ad un braccio che tramite una biella trascina la dia. In realtà sono 2 biellette
non sono proprio convinto che al cinema proiettino con un 8 mm ma formati più grandi
comunque ho messo il navitar sotto i raggi uv per circa 28 ore poco più, e mi pare sia molto più trasparente anche a vedere dalle voto, dunque la massa batterica c'era e ora è morta tutta. Dopo vedo le prestazioni del navitar come sono o perlomeno se sono cambiate |
| inviato il 11 Maggio 2020 ore 13:12
Provato il navitar dopo il trattamento uv e pulizia. Impressioni. Sembra metere a fuoco meglio e di fatto si vedono meglio i dettagli, in più il tutto fa guadagnare una tridimensionalità dell'immagine sbalorditiva. Prima non si notava cosí bene. Consiglio a tutti di esporre le vostre lenti sonno i raggi uv e procedere con la pulizia delle lenti anche internamente. |
| inviato il 11 Maggio 2020 ore 14:30
Consiglio a tutti di esporre le vostre lenti sonno i raggi uv e procedere con la pulizia delle lenti anche internamente.
Eh Michele... a saperlo fare! |
| inviato il 11 Maggio 2020 ore 20:19
oggi ho smontato il navitar, l'ho fatto perchè mi sono ricordato una cosa che lessi in un libro ovvero l'astigmatismo ottico. Questo astigmatismo ottico è dovuto da un eccessivo serraggio delle lenti. Cosa succede se la coppia di serraggio è elevata?!!? chiaramente la lente si deforma, poco ma lo fa, nulla è indeformabile. é chiaro che se si deforma la lente anche una sola la qualità ottica diminuisce, e il navitar ne ha ben 8 di lenti.. b'è lasciamo immaginare no!?! Ad essere onesti le prestazioni del navitar sono eccellenti già cosi ma perchè non migliorare anche se un minimo se si può!?! Bene ho smontato tutto e ho pulito lente per lente e assemblato. Ho assemblato diminuendo di molto il serraggio della delle lenti, non allentate ma strette meno ecco.. risultato: il risultato è che ai bordi è estremamente cambiato e le immagini sembrano avere una tridimensionalità elevata rispetto a ieri.. e ieri era bella elevata. In più provato con il thermoscope l'abberazione ottica è diminuita parecchio, quasi assente.. e ai bordi sembra avere una qualità pari al centro rispetto a prima. Se si può lo consiglio, ora sto pensando di farlo anche sui miei obiettivi.. quello che riesco chiaramente e dove riesco.. farò delle prove con delle vecchie lenti. |
| inviato il 11 Maggio 2020 ore 20:43
Sei da applausi a scena aperta amico mio... |
| inviato il 18 Maggio 2020 ore 13:12
Ho sentito parlare di proiezione 3d anni fa. È vero che si può fare o è una diceria? Sentivo parlare che si deve usare 2 proiettori e posti l'uno verso l'altro a 90 gradi con la stessa immagine dunque 2 foto uguali. Ma non ho capito se devono essere stereofiniche le foto o meno |
| inviato il 18 Maggio 2020 ore 13:54
Lascia stare Michele, è una stupidaggine epocale.
E lo è per un motivo molto semplice, ossia perché la fotografia ha un limite fisico, che è appunto la bidimensionalità, che però è anche la sua caratteristica precipua... una caratteristica cioè con la quale noi dobbiamo confrontarci e, prima ancora di confrontarci con essa, dobbiamo cercare di comprenderla.
E per comprenderla bisogna conoscerla, e detto in tutta onestà non puoi conoscere qualcosa se pretendi, come precondizione, che essa diventi una cosa, che per sua natura non è, solo per facilitare la nostra comprensione! |
| inviato il 18 Maggio 2020 ore 14:26
Ci vogliono due proiettori muniti di filtri polarizzatori (uno ruotato a 90° rispetto all'altro) e che proiettino contemporaneamente due immagini stereo (quasi identiche, scattate con un piccolo angolo, mi pare consigliassero 5° ma non ne sono sicuro). La proiezione va vista con due filtri polarizzatori sugli occhi orientati come i primi. In pratica ciascun occhio vede solo un'immagine e il cervello fa il resto. Ci provai una trentina di anni fa, ma per il fatto che il polarizzatore assorbe circa 2 diaframmi di luce, tra i 2 persi dal proiettore e i due persi dall'occhio, alla fine l'immagine risulta troppo buia ed è tutto inutile.
Diverso il discorso di quel dispositivo apposito già predisposto per scattare due dia stereo con poi altro dispositivo per guardarle in trasparenza. All'epoca dell'analogico giravano.
Personalmente ricordo da bambino il sistema view-master, un visore e delle coppie di diapositive stereo incollate su un disco di cartone dove si osservavano a due a due man mano che il disco veniva fatto ruotare con un pulsante.
Mio padre fece una visita a Lourdes e ne comprò uno. Pellicola Kodachrome e resa spettacolare.
Si puntava il visore verso la luce del sole e il risultato era una scena tridimensionale di un realismo incredibile |
| inviato il 18 Maggio 2020 ore 20:51
cavolo, mi sa che è bello complicato fare questo. Ho visto delle foto stereo dei primi 900,8 anni fa mi avevano stupito parecchio e speravo che fosse altrettanto anzi molto più esaltante vederlo con delle dia, e chiaramente molto più recenti dell'epoca e chiaramente con qualità nettamente superiore. A quanto pare sembra più complesso di quanto sembra. schyter, hai avuto modo di valutare la proiezione stereo? e come ti è apparsa? |
| inviato il 18 Maggio 2020 ore 21:19
“ Pamtom „
è molto raro ai giorni mostri già assistere a diaproiezioni (e lo dico da analogico al 100%) ... figuriamoci una diaproiezione stereo. 
No, non ho mai visto diaproiezioni stereo; l'unica fortuna è avere quell'amico napoletano (ed anche un altro) che ha acquistato lo stesso kit che ho preso io e che nella sua recensione ne parla molto bene (link sopra). Certo non è la cosa più facile del mondo ma nemmeno complicata più di tanto. Tecnicamente credo vada prestata la massima attenzione nell'inteialare correttamente la coppia di dia. La cosa difficile da reperire è proprio il telo che deve essere lucido e riflettente al contrario dei teli normali. Ecco che quando ho trovato questo kit completo e sigillato (pure il telo), nn ci ho pensato molto e l'ho preso ... nn tanto per usarlo ma come investimento ... ho un paio di fotocamere vintage che mi interessano e vorrei monetizzare con il kit stereo per finanziare l'acquisto.
Ho cercato un po' in rete per capire se altri costruttori produssero proiettori stereo ... ma nn ho trovato niente se non i soliti visori anni 60/70 ... |
| inviato il 19 Maggio 2020 ore 15:01
Figurarsi se non ci fosse la complicazione pure nel posizionamento delle diapositive. Immagino che sarà un casino poi posizionare le dia |
| inviato il 19 Maggio 2020 ore 15:14
“ Pantom „
E' forse la fase più importante ma nn una tragedia. Anche perchè i telaietti delle dia stereo compresi nel kit FED sono apribili e gli sprocket della pellicola si adeguano a delle protuberanze nella cornicetta... è tutto guidato. Insomma nn bisogna farla molto tragica... I sovietici facevano le cose per benino e nelle scatole sono presenti vetrini, lampadina di scorta, cornicette per dia stereo e per dia normali. E ovviamente una mezza dozzina di occhiali polarizzati per la visione 3D.
Il proiettore è carino con le sue due lampade frontali e con un selettore si può passare dalle dia stereo a quelle normali.
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ci vuole roba Soviet ... Fed Stereo !! 
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