| inviato il 09 Marzo 2020 ore 10:08
a me sinceramente non interessa se l'inquadratura è inflazionata o meno, spesso le inquadrature sono tutte uguali perchè c'è solo un punto di ripresa valido. faccio la foto perchè mi piace farla, se poi quell'inquadratura è già vista e rivista amen, non mi privo di una foto perchè qualcuno l'ha già fatta, considerato poi che le condizioni di luce sono sempre diverse e ogni foto è unica a modo suo; non devo per forza essere originale, non devo vincere un premio, non devo per forza raccontare qualcosa (non può essere un istantanea e basta?) sto facendo una foto per me, foto che, innanzi tutto, è un ricordo. se così fosse allora potremmo tutti smettere di fotografare all'istante, visto che non esiste angolo del pianeta che non sia stato già fotografato. |
| inviato il 09 Marzo 2020 ore 10:28
Non si sta dicendo di non farle... Il fatto di essere originale o voler fare qualcosa di diverso sta poi sempre al singolo, al suo modo di vedere il mondo, conformato o meno che sia. |
| inviato il 09 Marzo 2020 ore 10:29
Premesso che sono ancora un principiante e non pretendo di dare lezioni a nessuno: Uno dei più grandi paesaggisti di tutti i tempi, Michael Kenna, ha girato il mondo per lavoro. Perché faceva il rappresentante, non per fare foto. L'equipaggiamento fotografico che ha usato e tuttora usa per immortalare alcune delle immagini più belle e iconiche della fotografia costano spiccioli al giorno d'oggi. Medio formato a pellicola, Holga, etc. Non è una questione di soldi: è una questione di passare una notte intera al freddo nella neve per scattare una singola esposizione. Tempo, voglia e soprattutto una visione creativa e una cifra stilistica personale. Le foto di Kenna e di tutti i grandi paesaggisti e reportagisti sono belle sia quando ritraggono angoli di mondo meravigliosi sia quando ritraggono il laghetto o il paesino dietro casa: questo perché dietro c'è un lavoro importante. Non tutti devono per forza cercare di avere questo approccio, alla fine ognuno è libero di scattare come e quando vuole. Io per primo faccio spesso foto banali e lo riconosco, del resto non sono in grado di dedicarmi anima e corpo alla fotografia. Ma vedervi impugnare l'argomento del denaro e dei viaggi, quando una macchina decente costa spiccioli e vivete in uno dei paesi più belli del mondo, mi fa ribollire. |
| inviato il 09 Marzo 2020 ore 10:47
x Alebri78 “ a me sinceramente non interessa se l'inquadratura è inflazionata o meno, spesso le inquadrature sono tutte uguali perchè c'è solo un punto di ripresa valido. faccio la foto perchè mi piace farla, se poi quell'inquadratura è già vista e rivista amen, non mi privo di una foto perchè qualcuno l'ha già fatta, considerato poi che le condizioni di luce sono sempre diverse e ogni foto è unica a modo suo; non devo per forza essere originale, non devo vincere un premio, non devo per forza raccontare qualcosa (non può essere un istantanea e basta?) sto facendo una foto per me, foto che, innanzi tutto, è un ricordo. se così fosse allora potremmo tutti smettere di fotografare all'istante, visto che non esiste angolo del pianeta che non sia stato già fotografato. „ Mi piace molto il tuo reply , ed in fondo leggendolo mi sento di quotarti . |
| inviato il 09 Marzo 2020 ore 11:00
Io credo sinceramente che l'errore fondamentale sia quello di pensare che esista una "vera fotografia". Credo che esistano foto più o meno banali, ma mica vuol dire solo utilizzare gli stessi punti di ripresa. L'ennesimo ritratto di un monaco buddista (magari bambino!) non è di per sé banale (nonostante siano persone diverse, di luoghi diversi...)? O l'ennesimo pescatore del sud est asiatico? Ma non è un problema. Il problema semmai è partire dalla volontà di fare qualcosa di diverso a priori. Secondo me va benissimo, anzi è fondamentale, studiare l'esperienza di altri fotografi per conoscere un luogo che magari avremo la possibilità di vedere poche ore o pochi giorni. Questo ci permette solo di essere più preparati ad affrontare una nuova situazione. Ma se la nostra visione, la nostra immagine, sarà simile a quella di altri poco male. Rimane comunque il nostro punto di vista. Chiaro che un discorso totalmente diverso è quello di copiare solo il lavoro di altri, è pura mimesi, un lavoro superficiale che avrà probabilmente poco valore per il fotografo stesso quanto per gli altri. Per quanto riguarda il discorso soldi e tempo la vedo come Jellyfish. Siamo sempre pronti ad accampare scuse perché è più comodo che mettersi in discussione. |
| inviato il 09 Marzo 2020 ore 11:05
ibb.co/qDDX3wV cerco di spiegare meglio. |
| inviato il 09 Marzo 2020 ore 11:49
Beh, ma come tu stesso dici, a proposito del tuo scatto, di essere una parte di una serie, non vedo perchè non possa esserlo uno del horseshoe bend...Non vale estrapolare una foto dal discorso solo quando ci fa comodo. Poi magari ci si accorge che in un determinato luogo, gli hotspot, quello stesso modo di vedere è conformato ai più, ma chi se ne frega? La questione del pubblicare foto in internet, piuttosto, è assurda in generale, mica solo per le foto più con punti di vista banali. Che senso ha in generale pubblicare foto? Per alcuni è pubblicità, per chi deve sponsorizzare la propria attività e trova nei social un facile strumento. Ma gli altri? Ok, c'è chi davvero vuole consigli per migliorarsi ma nel 99% dei casi è edonismo, nient'altro. Non vi è utilità in un scatto originale quanto in uno banale. Ma non è l'unico obiettivo da rincorrere, l'utilità. Per nulla. Poi chiaramente c'è tutta quella fotografia documentaristica che è un'altra cosa, e generalmente è il piccolo lavoro visibile di un grande lavoro invisibile. |
user155906 | inviato il 09 Marzo 2020 ore 11:59
“ Innanzitutto devo dirti che matrimoni sono per me un lavoro, con la conseguenza che ci devi mangiare. „ questo lo avevo capito Vista la qualità delle foto “ Premesso questo, il mio lavoro nel matrimonio è il reportage e quindi più che la foto singola guardo al discorso generale. IN quel caso specifico la scala era talmente bella che ho voluto farci uno scatto, anche perchè non ho fatto nessun posato in quel matrimonio (come in molti altri) e questo, sebbene lo possa sembrare, non lo è. „ il punto è che è un classico delle foto di matrimonio, anche se non lo è solitamente per te “ Se guardi i miei lavori interamente ci saranno sicuramente alcune immagini che si possono accostare a molte altre di molti altri matrimonialisti, ma anche tante (spero più della matà) che invece abbiano un modo di vedere personale. „ la mia non voleva essere assolutamente una critica personale, sia chiaro, ma solo un modo per spostare il punto di vista per comprendere quello altrui “ Quindi perchè postare quella foto? sinceramente era una fra le altre, non gli ho dato un peso particolare. Vista con l'occhio di questa discussione, si potrebbe rientrare tranquillamente in effetti. Tuttavia non ho visto in giro altre foto di quella scala e di quella persona in particolare per cui di fatto, non è una foto che ritengo uguale a mille altre. Ma sopra tutto si sta parlando delle fotografie in viaggio! „ Non solo nei paesaggi esistono i cliché però |
| inviato il 09 Marzo 2020 ore 12:23
Una fotografia per essere tale deve essere onesta. Nel senso che deve essere stata scattata per rappresentare l'emozione del fotografo di fronte al soggetto fotografato non celebrare o ritrarre quest'ultimo. Solo così una foto di uno stesso soggetto può emergere dalle altre. In caso contrario la foto potrà essere tecnicamente perfetta ma verrà percepita uguale alle altre. il soggetto, soprattutto se “inanimato” sarà sempre quello, hai voglia a giocare con la luce... la luce è essenziale non per rendere il soggetto diverso o più fotogenico ma per rafforzare il messaggio. In caso contrario si otterrà nel migliore dei casi un buon esercizio di stile. Solo il messaggio può essere realmente originale. E si... oso dire anche personale |
| inviato il 09 Marzo 2020 ore 12:24
Ponz, ti assicuro che non l'ho visto come una polemica, tranquillo. Si è una di quelle foto che escono un pelo fuori dai miei canoni ma, in alcune occasioni, ripeto facendo reportage, mi trovo a dovermi adattare alle situazioni e quindi se sono in questo contesto, l'esempio della foto è chiaro, allora scatto, perché so che alla fine quella foto ce l'avrò e mi servirà nel racconto. é la classica foto che collega la parte casa alla parte cerimonia. I clicchè sono dappertutto ma non penso sia a quel tipo di foto che si riferisce il titolo ma alla cosidetta "foto monumento" che in questo caso diventa "foto paesaggio monumento" nel caso direi dei luoghi più iconici per esempio o delle foto propriamente dedicate ai monumenti che si susseguono infinite ed eguali (l'esempio del Taj Mahal è perfetto. |
| inviato il 09 Marzo 2020 ore 14:09
Comunque non riesco a capire come negare il problema dei soldi. Non è un problema legato all'attrezzatura o a dove si alloggia (tenda o hotel 5 stelle che sia) ma al permettersi di stare in viaggio 3 mesi senza lavorare. Ma veramente ci sono amatori che possono permettersi di mettere in pausa il lavoro per mesi? Io di solito in vacanza sono legato a mezzi pubblici, tempistiche stringate, bisogni dei miei compagni di viaggio ecc ecc.. Quindi si, il discorso economico per un amatore è concerto. |
| inviato il 09 Marzo 2020 ore 14:20
scusate non ho capito perché avete tirato in mezzo la foto di matrimonio, che pur tra mille cliché è sempre diversa perché, almeno per quanto mi risulta, è molto raro che le stesse persone si sposino più di una volta... Di foto della sposa dall'alto su una scala forse ce ne saranno molte (e neanche lo credo), ma certo non sono tutte identiche come quelle dell'horseshoe bend, che addirittura prevedono lo stesso orario e la stessa luce, oltre che la stessa posa. Quindi invece di giocare a "specchio riflesso" parliamo del topic, che è interessante. Per quanto riguarda i soldi: come già detto da altri si possono fare capolavori dentro casa, come già detto da me non c'è nessun fotografo di fama internazionale, esclusi fotoreporter e presenti, che sia diventato famoso con un progetto effettuato in luoghi esotici. Se vuoi andare a fotografare il canyon come altri 10000 fotografi ti devi pagare il viaggio, è vero, ma sicuramente sotto casa hai mille foto migliori che aspettano solo di essere colte. |
| inviato il 09 Marzo 2020 ore 14:22
Ettore Perazzetta, bel lavoro... manca solo qualche altra foto d'insieme |
| inviato il 09 Marzo 2020 ore 14:56
“ Stiamo parlando della foto fatta nello stesso luogo con la stessa inquadratura di altre milioni, perché pubblicarla? questa é la domanda. „ Per dire: Io c'ero. |
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