| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:26
“ allora l'alta fedelta non dovrebbe prevedere la manopola del volume metre invece è ovunque. „ Davvero pensi quello che hai scritto? |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:28
E' un compromesso per una cosa impossibile da realizzare, la manopola fa parte del compromesso, come tutto il resto dell'impianto. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:32
certo. se Il suono riprodotto deve "ricreare" quanto più fedelmente possibile quello originario , anche la manopola del volume andrebbe abolita. il suono dovrebbe essere registrato su una gamma di dB prestabiliti, supponiamo 135 massimi. se registri le foglie che cadono rasenti il limite dell'udibilità ed il supporto è sfruttato minimamente. se registri una filarmonica è sfruttato pienamente. non dovresti introdurre compressioni nelle finalizzazioni (e invece lo fanno tutti) e l'utente finale avrebbe bello e pronto il prodotto alla sorgente, chiedendo il silenzio ai passeri per ascoltare le foglie che cadono e rompendo le balle a tutti quando ascoltano una rockband. il tutto ovviamente non è possibile. quindi il concetto d'alta fedeltà è mooooooooooooolto elastico. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:37
“ „ “ Partiamo dall'ascolto realista. che cosa significica? qualitativamente o quantitativamente realista. Dal punto di vista qualitativo un ascolto realista prevede un ambiente d'ascolto ideale privo di riflessioni, o per lo meno molto limitate. Inoltre l'impianto deve avere una risposta in freq. estremamente lineare, cosa difficile soprattutto ai diffusori. Si aggiunge la qualità delle elettroniche e delle meccaniche che deve essere di primo ordine. Quantitativo invece fa riferimento all'impatto. una cassa, anche in un Jazz club, produrrà una potenza di almeno 115dB metro, cosa poco possibile a domicilio. ti cacciano. Questo realismo quantitativo secondo alcuni è il vero ascoltare , preferibile al realismo qualitativo, perchè anche a discapito di qualche buco o eccesso nelle frequenze è l'unico modo per restituire all'ascoltatore la sensazione di realismo data dal volume. „ Dal punto di vista qualitativo l'ascolto prevede un ascolto ideale privo di riflessioni. Certo che è vero e uno deve curarlo in tal modo affichè le riflessioni siano non interferenti col suono riflesso e smorzate. Per questo spesso se l'ambiente è disgraziato, con pochi tappeti e quadri, mancante di libri, si fa uso di correttori ambientali, che sfruttano il principio di convoluzione per cancellare ogni suono teso a disturbare o interferire con il suono diretto. Che gli altoparlanti devono essere dei progetti validi, non ci piove. Il resto lo fa il nostro orecchio che è capace di integrare le lacune rimaste; e poi l'ambiente.... molte volte è una scusa. Non ti è mai capitato di ascoltare tre strumentisti (chitarra, basso e batteria) che strimpellano in una stanza di un appartamento durante una festa? e quel suono non ti sembrava reale? certo che lo era, eppure credi che un impianto Hifi non sia capace di generare la stessa immanenza con la medesima qualità? Dal punto di vista quantitativo dici che è troppo forte e ti cacciano dal condominio? mi dispiace deluderti. Spesso mi capita di fare la CTU in cause di rumori molesti e non è mai capitato che l'abbia vinta chi protesta. Le leggi dell'edilizia secondo le ultime normative prevedono che il certificato di abitabilità comprenda le norme circa l'isolamento acustico che deve essere non inferiore a 80 dBA, il che significa che se faccio esplodere una bomba a mano nel mio appartamento dall'altra parte dovrebbe sentire solo un leggero frusciar di foglie. Cosa dic? Non avviene così? vero. pero la colpa in tal caso ricade sul comune che ha concesso un'abitabilità seza provare l'effetiva corrispondenza alle norme. In tal caso o la causa prosegue citando in giudizio per dolo il comune o viene archiviata per insussistenza del reato |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:41
“ quindi il concetto d'alta fedeltà è mooooooooooooolto elastico. „ NO. Il concetto di alta fedeltà è quello che avevo scritto sopra “ Il suono riprodotto deve "ricreare" quanto più fedelmente possibile quello originario „ e già il verbo ricreare dovrebbe far riflettere. Siccome è oggettivamente impossibile si scende a compromessi di tutti i tipi. L'impianto in sé è un compromesso, e la manopola del volume fa parte dell'impianto. Tutto già scritto negli interventi prima, ti sei fissato con l'abolizione di una manopola. Il "concetto" di alta fedeltà è rigido, la sua applicazione è MOLTO personale. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:45
@Peppe550 io mi sono limitato a fare una rassegna di quello che si può fare per avere realismo nella riproduzione, citando riflessioni ambientali, linearità, volume, curve isofoniche, e come talvolta tale esercizio scada nel feticismo e nell'addolcinamento. tutte cose che riguardano le case e non le camere anecoiche. tu stesso parli di compromessi quindi. ma le registrazioni stesse che ti vendono sono già alterazioni del suono originale. ne sei consapevole? sai cosa significa finalizzare un brano? abletonuniverse.altervista.org/finalizzazione-di-un-brano-mixaggio-mas |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:50
il suono dovrebbe essere registrato su una gamma di dB prestabiliti, supponiamo 135 massimi. “ se registri le foglie che cadono rasenti il limite dell'udibilità ed il supporto è sfruttato minimamente. se registri una filarmonica è sfruttato pienamente. non dovresti introdurre compressioni nelle finalizzazioni (e invece lo fanno tutti) e l'utente finale avrebbe bello e pronto il prodotto alla sorgente, chiedendo il silenzio ai passeri per ascoltare le foglie che cadono e rompendo le balle a tutti quando ascoltano una rockband. il tutto ovviamente non è possibile. quindi il concetto d'alta fedeltà è mooooooooooooolto elastico. „ che la dinamica (differenza tra il suono al libello più alto di registrazione e il più fievole)) sia spesso compressa non ci piove; un Cd ha massimo registrabile 92 dB di dinamica un DVD (sacd o dvd audio) massimo 144. In effetti nelle registrazioni moderne di musica pop raggiungiamo i 9 dB di dinamica nel migliore dei casi (War Loudness) menter registrazioni impegnate siamo sui 50... 60... 70 dB di dinamica . Sono queste le registrazioni che ci danno più piacere all'ascolto. Infatti in una stanza con pochissimo rumore ambientale nella notte saremo sui 35 dB dobbiamo poi aggiungere unvolume tale che il suono più basso sia al di sopra di quel rumore (poniamo 45 dB). Va da se che se la dinamica è 70 dB, nei picchi saremo a 45+70= 155 dB. E questo di notte: cercate di capire cosa serve di giorno. P.S una orchestra sinfonica ha una dinamica di 90 dB massimo. Alla 20 fila di un auditorium l'attenuazione dovuta alla distanza fa si che i pianissimi, non vengono percepiti dal nostro orecchio. P.S. 2 Un rumore è molesto dal punto di vista giuridico se fatto con l'intento di provocare molestia. Se dimostro che alle tre di notte stavo mettendo un chiodo alla parete per appendere un quadro, ciò non costituisce molestia alcuna. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:53
“ Se dimostro che alle tre di notte stavo mettendo un chiodo alla parete per appendere un quadro, ciò non costituisce molestia alcuna. „ però rischi l'internamento per idiozia. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 16:00
o il martello in testa da parte del vicino che la pensa diversamente |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 16:02
“ solo una curiosità (non è polemica), qualcuno ha collegato un oscilloscopio ad uno di questi finali con un carico da 4 ohm e ha visto se la protezione termica interviene prima che si arrivi alla distorsione di targa e quanto prima? e magari ha anche misurato la potenza reale? „ si fatto dal costruttore e da riviste, anche perchè uno a casa non è che ha resistenze da 4 ohm di 1000 watt o più. generalmente la distorsione per intermodulazione normale di incrocio e dinamica è inferore allo 0,01% e per tutte le frequenze comprese da 20 a 20.000 Htz. Insomma non sono amplificatori che si siedono, .... hanno capacità di oltre 150.000 farad e tasformatori di alimentazione da 3 o da 6 kwatt e lo slew rate raggiunge picchi notevoli |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 16:05
“ o il martello in testa da parte del vicino che la pensa diversamente „ ecco ma lalla base di tutto c'è sempre l'educazione. Pero' se ogni volta che accendo l'impianto alle 6 di sera, mi vieni a rompere gli zibidei e pretendi che abassi, una due tre volte, poi.... ti mando a quel paese. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 16:12
ok era una curiosità. Ho letto che nell'ampli che hai postato c'è una protezione a 75 gradi centigradi relativa all'alettatura e ho calcolato le dimensioni che dovrebbe avere per portare la giunzione dei finali a 150 gradi centigradi.....e quella lì mi sembra scarsina.....per non parlare dei quella dei 2 ponti raddrizzatori che è praticamente inesistente.....ma se lo dicono le riviste... e si io le prove le faccio non era per dubitare. Di riviste ne leggo poche come detto non sono un audiofilo |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 16:21
@Ooo “ ma le registrazioni stesse che ti vendono sono già alterazioni del suono originale. ne sei consapevole? sai cosa significa finalizzare un brano? „ tranquillo, io sono ben consapevole di queste ed anche di tante altre problematiche legate alla riproduzione domestica. Sei tu che te ne sei uscito con l'abolizione della manopola del volume. Fine. Continuiamo a parlare di suono, musica e riproduzione. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 16:27
ok era una curiosità. Ho letto che nell'ampli che hai postato c'è una protezione a 75 gradi centigradi relativa all'alettatura e ho calcolato le dimensioni che dovrebbe avere per portare la giunzione dei finali a 150 gradi centigradi.....e quella lì mi sembra scarsina.....sai io le prove le faccio non era per dubitare. Di riviste ne leggo poche come detto non sono un audiofilo. Lì però le temperature vengono tenute a un valore decisamente più basso. Mi sembra che quegli audio research abbiano dei ventilatori all'interno. Quanto agli stadi solido funzionano quasi sempre in classe B ma la tempeatura sulle alette non supera generalmente i 75° anche in usi molto gravosi. Inoltre quasi tutti gli ampli di elevata potenza sono dotati di disgiuntori termici che spengono il finale al superamento in genere degli 85 gradi, un po' come i computer. |
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