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Il grido di dolore di Andrea


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user175007
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inviato il 26 Agosto 2019 ore 7:18

Il grido di dolore di Andrea


haaaaaiutoooooo, non ciò più il wifi per chattare di quanto il pianeta soffre

avatarsenior
inviato il 26 Agosto 2019 ore 12:38

Caro Schröder, ti offri volontario?

Le cose, se non si possono cambiare (mi riferisco alle posizioni utopiche), si possono migliorare.
I politici hanno messo al bando i sacchetti di plastica non biodegradabili, stanno limitando le emissioni dei veicoli, stanno bandendo le micro plastiche dai cosmetici, stanno finanziando il recupero energetico per gli edifici residenziali, stanno abbassando i limiti per le emissioni industriali in genere, è molto altro ancora. Non posso dire che non fanno nulla, come non posso dire che questo venga fatto in tutti i paesi e non posso nemmeno dire che non esista l'opportunista di turno o colui che minimizza giustificandosi dietro al concetto che il suo operato non fa la differenza. Possiamo prendere ad esempio ILVA (o ex ILVA, per l'esattezza). Una situazione complessa che si cerca di gestire. Un errore del passato, certo, ma il fatto che la situazione esiste, non autorizza gli altri a fare altrettanto.
Il problema demografico è ancora un problema complesso. Non si riesce ad affrontarlo con una battuta, ma vi consiglio una lettura: Enrico Letta, Ho imparato. Non ha nulla a che vedere con la politica ma fa pensare proprio in merito allo sviluppo demografico.
Buona luce a tutti
Gabbia65

avatarsenior
inviato il 26 Agosto 2019 ore 12:58

RESPECT

avatarsenior
inviato il 26 Agosto 2019 ore 15:32

ma quando mai, pensi che i problemi del pianeta e del sacrificio della natura sia imputabile ad una religione, ma hai visto cosa succede in Asia o nel medio oriente o in parte dell'Africa, li mica ci sono i giudaici cristiani


Caro Flarelux, capisco le tue perplessità, e comprendo quanto sia difficile spiegare quanto da me esposto finora. Argomenti complessi non possono di certo essere esaurientemente trattati in un blog. Pertanto, rispondo con brevi frasi/affermazioni che hanno come intento la "riflessione" secondo il mio e di altri pensiero.

Premetto che quando mi riferisco alla tradizione giudaico-cristiana non mi riferisco solo alla religione in se, ma al pensiero che in essa è incarnato. Questo "pensiero" può essere nel tempo "esportato" senza che di fatto un popolo o una nazione ne assorba la religione. Per fare un esempio, il capitalismo è entrato dapprima in URSS poi Russia, ed in Cina senza che questi abbiano mai adottato, ad un certo punto della loro storia, questo sistema economico.
Ci si sono ritrovati senza un colpo di stato o altra forma di "lotta" e neppure democraticamente.
Allo stesso modo il pensiero giudaico-cristiano, antitetico a quello dei nostri antenati,associato a logiche del mero profitto, ha infettato (E NON A CASO, perchè nulla avviene per caso) tutto il resto del mondo.
La de-civilizzazione ed il nichilismo imperante ne sono la prova.
Peraltro, si nota anche che le ultime regioni al mondo, dove noi poveri occidentali spesso ricerchiamo una non meglio definita "spiritualità", sono proprio quelle asiatiche. Ciò è dovuto ad un flusso di pensiero che si è spostato da occidente verso oriente annichilendo nel tempo anche questi ultimi bastioni di antiche tradizioni.
Tutto è pervaso dal pensiero giudaico-cristiano che può essere così riassunto: il passato è "peccato originale" il presente è "redenzione" il futuro è "salvezza". Anche la scienza che si contrappone alla religione è uguale: il passato è "ignoranza" il presente è "ricerca" ed il futuro è "progresso". Il comunismo (ateo): il passato è "ingiustizia sociale",il presente è "fare emergere le contraddizioni del capitalismo", il futuro "giustizia sociale".
Forse,ma non sono sicuro, è un pò più chiara quanta influenza abbia avuto la suddetta religione.

Altro importante appunto su cui soffermarsi è che l'uomo ha effettuato uno scambio semplice quanto devastante: la Terra non è più il luogo in cui abitare ma il luogo da sfruttare.

Per quanto riguarda l'ammiratissima Greta Thunberg, personalmente mi fa sorridere e non perchè non credo nelle sue buone intenzioni, ma per come viene manipolata dagli stessi che lei "combatte". In barca con Pierre Casiraghi fino in America. Come se Falcone facesse un viaggio con Totò Riina. Certo, mi direte: "Pierre Casiraghi non ha mai ucciso nessuno". Verò! Ma è un simbolo del capitalismo e lontanissimo dal mondo di Greta.

Poi, per quanto riguarda questi ardenti giovani vogliosi di lotte e disposti a tutto..........ma contro chi combattono?
Un tempo c'era un simbolo, un dittatore, un presidente, un capo, una nomenclatura, un Re, la sinistra, la destra....... e oggi?
Oggi c'è il P.U.C. : il partito unico del capitale!
E come fai a combattere con lui, col mercato, col 10% della popolazione mondiale che detiene l'80% delle risorse del pianeta (chi sono?)
Manca il soggetto da abbattere. Come fai a combattere contro il mercato? Come fai a combattere contro l'alta finanza?
Con questo non mi si venga a dire che "ho abbassato il capo" rassegnato. Sto solamente facendo una brevissima analisi di problemi enormi.

La storia c'insegna che le lotte e le rivoluzioni sono passate SEMPRE (purtroppo) per la via del sangue. Oggi se credete che si possa cambiare sfilando con una fiaccola, sfilando cantando e lanciando messaggi (a chi?), facendo sit-in, flash-mob, facendo la differenziata e continuando a consumare , o altri metodi....... fate pure.......l'importante è crederci. Ognuno faccia la propria parte secondo le proprie capacità/possibilità.

Un cordiale saluto ;-)

user175007
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inviato il 26 Agosto 2019 ore 16:37

intervento condivisibile Fontana ma non totalmente

reputo che l'occidente debba ai greci e alla loro filosofia, la sua fame di conoscenza e presa di coscienza della superiorità della mente, che può con la matematica e la tecnica spiegare e piegare la natura, il capitalismo non è altro che massimizzare e migliorare la tecnica per un determinato scopo, in questo caso aumentare il profitto, e la religione cristiana che è stata plasmata dalla filosofia greca nel portare avanti la supremazia dell'uomo sulla natura

avatarsenior
inviato il 26 Agosto 2019 ore 17:10

Farelux , non me ne volere se mi permetto di affermare che nel tuo scritto c'è un pò di confusione.
I Greci, gli antichi, agivano e sopratutto pensavano "secondo misura" al punto da affermare che andando "fuori misura", quindi oltre, si preparava la propria rovina. Per conoscere la propria misura occorreva conoscere se stessi e la misura, nella sua accezione, è vivere "secondo Natura".
La tecnica, della quale parli , era stata donata agli uomini da Prometeo il quale è stato rappresentato incatenato proprio perchè la sua azione doveva essere contenuta nel limite della Natura.
Oggi l'abbiamo liberato, al punto che la nostra capacità di "fare" è di gran lunga superiore alla capacità di prevedere gli effetti del nostro "fare".
Inoltre, mai negli Antichi, si è voluta sottomettere la Natura proprio per la concezione Divina e quindi Sacra che essa stessa rappresenta.

user175007
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inviato il 26 Agosto 2019 ore 17:35

forse come dici tu ho un po' di confusione, ma da quel che ne so, poco

i greci posero le basi filosofiche per descrivere con la matematica la realtà che ci circonda e quindi anche la natura, poi non dicevano di piegarla al nostro desideri, ma si poteva fare con la tecnica e questo stato il passo successivo intrapreso dai romani

avatarsenior
inviato il 26 Agosto 2019 ore 17:43

;-)

user175007
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inviato il 26 Agosto 2019 ore 18:48

restiamo sempre in disaccordo Sorriso

Per romani intendo non i cristiani, ma l'ipero Romano, i primi grandi devastatori dell'ambiente

avatarsenior
inviato il 26 Agosto 2019 ore 19:01

Libero di pensarla come credi ;-)

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2019 ore 14:41

prima di combattere contro qualcuno bisognerebbe capire cosa succede e dove sta l'errore.
Sembra facile ma non lo è così.

In natura non esiste lo spreco. Potete prendere qualsiasi ecosistema, di fiume, di lago, marino, della tundra, della savana, dell'amazzonia, dei tropici.

è un sistema in cui i rifiuti di uno sono il benessere dell'altro.
L'ossigeno è il rifiuto dei vegetali per esempio.

Il vecchio contadino aveva fatto qualcosa per imitare la natura, riuscendoci solo parzialmente. Poi con i nuovi sistemi di coltivazione le cose sono peggiorate.
La strada per l'allevamento e l'agricoltura si chiama PERMACULTURA.
troverete diverse spiegazioni in rete.

Quando si guarda all'ecosistema che coinvolge un qualsiasi animale o vegetale si può osservare che c'è un ciclo, che poi porta di nuovo allo stesso.



con l'avvento dell'industrializzazione subentrano nuovi elementi.
Alcuni avrebbero un ciclo tremendamente difficile per essere gestito, per es. un banale bicchierino di plastica rientra in un ciclo assurdo, in cui probabilmente sarà gettato nell'indifferenziata e al posto di essere smaltito come i rifiuti naturali, al massimo in pochi mesi, cadrà in un circolo vizioso di secoli.

Sostituendolo con materiale biodrgradabile il ciclo sarà gestibile.

I materiali non biodegradabili devono essere reciclati totalmente.

Se non imitiamo la natura e continuiamo a credere che i RIFIUTI TOTALI, POSSANO ESISTERE (COSA NON POSSIBILE) non potranno esserci miglioramenti.
Non devono esistere rifiuti TOTALI, il rifiuto deve SEMPRE avere la possibilità di essere reciclato, una lattina andrà a far parte di una barra d'alluminio ad es.

Tutto ciò che per sua natura si presta ad essere definito RIFIUTO TOTALE è insostenibile con la vita umana sul Pianeta, ad es. le scorie nucleari o le pastiche che finiscono nell'indifferenziata.

Presumere che tali RIFIUTI TOTALI possano essere smaltiti con gli inceneritori o come vengono beffardamente chiamati, termovalorizzatori, è una boiata pazzesca.
Immettono nell'atmosfera lo stesso prodotto ma sotto forma di particolato.
Rientra nel ciclo dell'agricoltura e nei nostri polmoni nelle forme più nefaste.

Non è possibile disintegrare i RIFIUTI TOTALI, non esistono i disintegratori di materia se non nei film di fantascienza.


avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2019 ore 15:51

Davvero..........? Mai sentito nulla del genere.MrGreen

A parte lo scherzo (non me ne volere), credo che parlando di cose ovvie non si fa altro che girare attorno al problema.
E' da decenni che si dicono sempre le stesse cose.
Il risultato? Tanto per dirne uno: negli ultimi 4 mesi le ditte che imbottigliano acque minerali hanno iniziato a ridurre il formato delle bottiglie portandolo da 1,5 l a 1.25. Tempo fa erano quasi tutte da 2 l. Traduzione: più profitto per loro e più plastica per tutti.
Preciso che non bevo acqua minerale!
Intanto "noi" parliamo,.........parliamo,..........parliamo,............parliamo.
Le coscienze inizieranno ad essere pronte al cambiamento fra 50/70 anni.......forse.

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2019 ore 17:25

le cose che ho sopra riportato per alcuni sono banali, per altri no.
Molti sono convinti che sia normale che esistano i rifiuti (quelli totali) ma in realtà essi non sono mai esistiti prima e dovrebbero continuare a non esistere.

il primo passo è una presa di coscenza generale.
il secondo orientare il proprio voto politico verso chi ha nel programma la conversione dalla politica del rifiuto a quella del reciclo.

Per il resto possiamo fare pocaltro se non con scelte di vita personali.
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3263650

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2019 ore 20:05

si è rivelato uno dei topic più interessanti degli ultimi tempi.
Fontana+1 anche perchè il cognome è una garanzia.

user175007
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inviato il 27 Agosto 2019 ore 20:27

So che è un paragone un po' bislacco MrGreen

questo gran parlare di ambientalismo mi ricorda il socialismo degli anni 70 nella cultura occidentale, quasi tutti lo volevano, lo aspettano, giovani che scendevano in strada a manifestare, la rivoluzione sembrava imminente per migliorare e rendere più equa la condizione umana, ora il nuovo riferimento è il pianeta

ho la certezza che il capitalismo farà un'altra vittima eccellente, anche perché siamo auto centrati dimenticando che 2/3 del pianeta vuole uscire dalla povertà, non gli importa un fico secco dell”ambiente, vuole stare meglio economicamente, questo significa produrre consumare e inquinare




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