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Si, ma la connotazione strutturale ce l'hai solo in due modi: 1 - se si tratta di "grandi opere", e abbiamo già appurato che non è il nostro caso 2 - se ci sarà qualcun altro che le porterà avanti, e le esperienze del passato ci dicono che le piccole cose vengono portate avanti solo se si è in tanti a farlo, altrimenti il nostro piccolo contributo sarà servito solo a zittire la nostra coscienza.
Ecco, l'esempio degli Amish è proprio il fare impresa (per loro quasi esclusivamente agricola) al di fuori dello sviluppo, ma badando al progresso. Potrebbe essere un'idea puntare al loro stile di vita abbinato all'agro-alimentare made in Italy
Daniele, mi dispiace ma sono in disaccordo con la tua ultima frase. Io, nel mio piccolo, ho fatto delle scelte e le porto avanti, non voglio convincere nessuno, è sufficiente che sia io convinto di quello che faccio, e non lo faccio certo per zittire la mia coscienza. Certo se fossimo milioni a dare un piccolo contributo o fare un piccolo sacrificio si potrebbe vivere in un mondo migliore.
Ooo, certo, sono calvinisti, ma se il loro stile di vita funziona non vedo perché debba farlo solo su basi religiose o ideologiche (che tendono ad escludere a priori chi segue fedi religiose o politiche differenti). Tra l'altro è curioso come anche il loro opposto, il capitalismo, sia partito da gruppi calvinisti
perchè temo che il collante sia la speranza del paradiso. Fare senza la grande promessa, con le risorse disponibili? come procediamo? come procedere senza un'esca che da sola basta l'impero di Bill Gate?
ricordiamoci dei nostri limiti e della nostra onestà intellettuale altrimenti non può chiamarsi "sommo bene".
Gli Amish hanno una struttura patriarcale, in cui le donne non hanno gli stessi diritti degli uomini. Le donne devono dare priorità alla chiesa, alla comunità e alla famiglia rispetto a qualsiasi interesse personale. Finché sono nubili obbediscono al padre, e se si sposano devono essere sottomesse al marito.
Ecco, evidentemente nemmeno il fatto di avere sotto gli occhi quello che stiamo facendo al pianeta (e quali sono le conseguenze) è sufficiente a creare una "grande promessa" che possa competere non con il paradiso, ma con la paura di non raggiungerlo; eppure, la paura che i nostri figli e nipoti si vengano a trovare in un "inferno terrestre" dovrebbe essere abbastanza forte, ma evidentemente i nostri figli non sono NOI, e l'ego prende comunque il sopravvento, sia che si parli di vivere la vita terrena che di rischiare di non raggiungere il paradiso.
Old_pentax, infatti il problema principale sarebbe quello di capire cosa possa essere condivisibile, del modo di vita Amish, anche da parte di tutti gli altri, che non ne condividono l'ortodossia religiosa e la chiusura sociale; di sicuro però sull'aspetto economico/ecologico ci sarebbe da riflettere
se intendi "impariamo il buono da loro", il buono potrebbe essere il collante che funge bene per tutte le congregazioni, isis incluso.
non verremmo a capo di nulla.
non importa sapere cosa fanno ma come fanno, e il come non è il sommo bene ma l'esca.
e ricordiamoci sempre che il sommo bene esiste, anche in un asino, siamo noi che dobbiamo capire cosa ci sfugge.
Rivede la ragazza che lo ha cresciuto.
user117231
inviato il 28 Luglio 2019 ore 19:51
È fantastico.. va oltre tutte le nostre parole.
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