| inviato il 08 Aprile 2019 ore 16:49
“ Quoto, tra l'altro quando hanno provato a dare coerenza ed uniformità hanno finito per incasinarla ancora di più, aggiungendo ad esempio lettere che non vengono pronunciate con l'unico fine di sottolineare l'etimologia di alcune parole e, tra l'altro, commentendo diversi strafaccioni, come ad esempio la s in iland -> island, dal latino insula, invece inland derivava dall'antico inglese iegland (ig + land, terra bagnata). MrGreen „ Molto interessante... peraltro in questi ultimi tempi, approfittando dei 40 giga della ILIAD (ero rimasto un decennio nella grotta dei tre "fasulli" della tre...) mi sono visto una vagonata di documentari sulla conquista della Britannia. Affascinante a dir poco... |
| inviato il 08 Aprile 2019 ore 16:59
Sono capitato per caso in questo thread, bellissimo e mi complimento con tutti. Tanto per aggiungere la mia goccia e riferendomi alla lingua inglese, vorrei ricordare che la maggior parte (ovviamente non tutte) delle parole inglesi di evidente derivazione latina non derivano dal Vallo di Adriano o dalla chiesa, ma dalla dominazione francese seguita alla battaglia di Hastings (Guglielmo il Conquistatore, che era un normanno, cioè un vichingo ormai naturalizzato francese). La Gallia era Romana e quindi le lingue celtiche originali si latinizzarono quasi completamente. Walter Scott lo ha spiegato molto bene nei suoi romanzi (es. Ivanhoe), con gli esempi "veal" e "calf" [vitello] , "porc" e "pig" [maiale] , ecc. A proposito, come mentula si pronuncia Ivanhoe? |
| inviato il 08 Aprile 2019 ore 18:35
“ aggiungendo ad esempio lettere che non vengono pronunciate con l'unico fine di sottolineare l'etimologia di alcune parole e, tra l'altro, commentendo diversi strafaccioni, come ad esempio la s in iland -> island, „ E il tuo è un esempio tra i più semplici, ci sono alcune parole davvero difficili come ad esempio ''choir'' che si legge quaier, aisle seat (ail ), queue ( kiu), quay (kii). Penso anche che la lingua sia in continua evoluzione, mi ritengo fortunato ad avere amici sparsi un po' ovunque, quindi ogni tanto imparo qualcosa. Se consideriamo anche lo slang, una delle cose che mi è rimasta impressa è stata '' What's gucci ? '' per dire hey come va ? derivato dal what's good. |
user117231 | inviato il 08 Aprile 2019 ore 18:38
Viva la lingua giapponese. Facile da imparare e parlare. Lineare, quadrata e onorevole. |
| inviato il 08 Aprile 2019 ore 18:40
Visto che tutto questo bel dibattimento è iniziato da me ringrazio tutti quanti hanno partecipato,anche se alla fine ritengo che si sia andato un po fuori tema. Desideravo solo sapere come la pensano gli iscritti a Juza sull'argomento. Qualcuno sostiene una lingua comune mondiale,ma prima forse si dovrebbe avere un equilibrio sociale e dopo se ne può parlare Ritengo giustissimo chi sostiene il diritti delle persone a capire chi scrive o parla soprattutto alla televisione ,giornali o altro. Mi immagino mia madre a 84 anni che nel momento dello studio doveva preoccuparsi di scansare le bombe ,appunto inglesi, in uno dei paesi italiani più bombardati della storia (e non scherzo)a capire ora un discorso di 100 parole con all'interno 4 o 5 vocaboli che non capirà mai Per concludere dico che chi si atteggia con vocaboli stranieri in genere a condire il suo bel discorso o articolo faccia una cosa di cattivo gusto e ci tengo a precisare che sono tutt'altro che nazionalista Questa è la mia oppinione e come diceva il grande CLINT, "le oppinioni sono come le palle ognuno ha le proprie" buona fotografia a tutti |
| inviato il 08 Aprile 2019 ore 19:01
“ mia madre a 84 anni che nel momento dello studio doveva preoccuparsi di scansare le bombe ,appunto inglesi, in uno dei paesi italiani più bombardati della storia „ Sì ma la guerra gliela abbiamo dichiarata noi però... |
user117231 | inviato il 08 Aprile 2019 ore 19:03
Quotttttto sopra.  Il mistero più grande dopo il terzo segreto di Fatima.. chi si celerà dietro quella macchina fotografica ?!! |
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