| inviato il 27 Giugno 2018 ore 18:56
“ Non ho capito cosa c'entra la regola dei 180° con il filtro ND. Se hai due soggetti sulla scena illuminati in modo diverso e vuoi evitare lo scavalcamento di campo, l'uso alternato del filtro ND (solo su uno dei due soggetti) non è la soluzione ideale. „ Si riferiva all'altra regola "dei 180°", quella relativa all'angolo di otturazione. |
| inviato il 27 Giugno 2018 ore 19:03
“ Si riferiva all'altra regola "dei 180°", quella relativa all'angolo di otturazione. „ Si, ci ho pensato dopo. Avevo superato questo punto e non ho corretto perché la mia osservazione “ Non ho capito cosa c'entra la regola dei 180° con il filtro ND „ vale comunque. Variare la velocità dell'otturatore in base alla luce (in video) per me è inesistente come concetto. Comunque si, usare il filtro ND per ridurre l'intensità della luce, evitando di agire sull'otturatore, è corretto. Grazie per avermelo fatto notare |
| inviato il 27 Giugno 2018 ore 23:22
Makexaos, potrei chiederti una gentilezza? Ho letto sempre in inglese la regola dei 180° ma per quanto tu dici non ci ho capinto una ...... forse perchè l'inglese non è la mia madre lingua. Io pensavo che la regola dicesse di stare circa su f8 e 1/100 e se non fosse possibile per l'elevata luce, mettere un filtro per portare il tutto a quei dati. Ma forse è molto diversa questa regola. ;) Potresti per favore dirmela in due parole chiare in italiano? Purtroppo non capiscoi neppure l'arabo e neppure lo swaili. 1000 grazie |
| inviato il 28 Giugno 2018 ore 5:44
“ Makexaos, potrei chiederti una gentilezza? Ho letto sempre in inglese la regola dei 180° ma per quanto tu dici non ci ho capinto una ...... forse perchè l'inglese non è la mia madre lingua. Io pensavo che la regola dicesse di stare circa su f8 e 1/100 e se non fosse possibile per l'elevata luce, mettere un filtro per portare il tutto a quei dati. Ma forse è molto diversa questa regola. ;) Potresti per favore dirmela in due parole chiare in italiano? Purtroppo non capiscoi neppure l'arabo e neppure lo swaili. 1000 grazie „ Miii...più che una gentilezza mi vuoi vedere al rogo in piazza! Te l'ho detto che devi informarti un po' meglio su queste cose...ma poi passo pure per "fenomeno" e "padreterno"! Vabbè...ci provo. Cercherò di essere più chiaro possibile. Speriamo di non passare pure per cogl1one! La "regola dei 180°", riferita all'angolo dell'otturatore, è un retaggio delle cineprese a pellicola che avevano un otturatore meccanico rotante a forma di semicerchio (mezzo disco) posizionato accanto all'ingresso della pellicola. (Non tutte le macchine erano così, ma semplifico tutto il discorso seguendo i tradizionali standard cinematografici) Tale forma di mezzo disco presentava un angolo scoperto di 180 gradi , da cui il nome della "regola". Grossomodo era così (da web):
 Perché si usa come riferimento questo "angolo scoperto" di 180° come regola? Perché in quella metà scoperta del cerchio (teorico) risiede il tempo di esposizione, ovvero il periodo in cui il singolo fotogramma è esposto per intero alla luce. Provo a spiegare meglio come funzionava il meccanismo... I due principali elementi in movimento delle cineprese analogiche erano la pellicola e l'otturatore. I movimenti di questi due elementi erano sincronizzati alla stessa velocità , ovvero: La pellicola avanzava ad una determinata velocità (frame rate) che corrispondeva a 24 fotogrammi al secondo, quindi ogni fotogramma durava 1/24 di secondo; l'otturatore ruotava (shutter speed) davanti alla pellicola compiendo un giro intero alla la stessa velocità del fotogramma, 1/24 di secondo. Diversamente da oggi, il tempo di esposizione del singolo fotogramma non corrispondeva alla velocità dell'otturatore. Spiego perché. L'otturatore aveva la forma di un mezzo disco perché il suo movimento (che avveniva appunto in 1/24 di secondo) serviva a fare due cose: - scoprire interamente il fotogramma per esporlo alla luce (nella prima metà di tempo); - coprire interamente il fotogramma per consentire alla pellicola di avanzare al fotogramma successivo (nella seconda metà di tempo). Ora arriva la matematica (ma è facile): Se in 1/24 di secondo l'otturatore copriva e scopriva il fotogramma, ogni singolo fotogramma rimaneva interamente scoperto (esposto alla luce) per un tempo pari alla metà di 1/24 di secondo, ovvero per 1/48 di secondo, perché nell'altra metà di tempo era coperto dall'otturatore. Quindi, sebbene il frame rate e lo shutter speed fossero sincronizzati a 1/24 di secondo, il tempo di esposizione del singolo fotogramma era di 1/48 di secondo. 24fps = 1/24s 1/24s x 1/2 = 1/48s Oggi non esistono più gli otturatori meccanici per le riprese video, sono tutti elettronici. Mentre prima il tempo di esposizione differiva dalla velocità dell'otturatore, oggi non è più così perché coincidono. Quindi tutta sta spataffiata della "regola dei 180°" sono solo cenni storici, utili magari per vantarsi con gli amici al bar (o prendersi qualche insulto gratuito nei forum). Tuttavia il calcolo che ti ho riportato sopra rimane valido per impostare la velocità dell'otturatore (quindi il tempo di esposizione) in base al frame rate. Se queste due frequenze (frame rate e shutter speed) non sono perfettamente sincronizzate, secondo il metodo di cui sopra, si genera uno sfarfallio (flickering) visibile all'occhio umano e fastidioso. Ovviamente anche questa, come sempre, non è una regola imprescindibile. Dipende nello specifico da cosa hai intenzione di filmare e da quale "effetto" vuoi dare. Nella quasi totalità delle situazioni di ripresa, in particolare se non c'è una certa consapevolezza ed intenzione, la velocità dell'otturatore va impostata secondo questo criterio e mantenuta costante. Riavvolgendo il nastro, torno alla frase del mio ultimo commento: “ usare il filtro ND per ridurre l'intensità della luce, evitando di agire sull'otturatore, è corretto. „ Spero di essere stato utile, almeno... |
| inviato il 28 Giugno 2018 ore 6:43
Sono nel forum da poco e non immaginavo di trovare gente così preparata e gentile. Forse perchè io sono talmente scarso e ignorante di tecnica ...... Mi hai fatto capire anche che dovrò incominciare a studiare. ;) Non so come ringraziarti per avermi fatto comprendere in modo chiaro e semplice un dubbio che mi attanagliava da sempre. Grazie. PS: Ma una cosa non mi è chiara. Tenendo in mente la regola 1/24s x 1/2 = 1/48s a qualcuno potrebbe venir pensato che anichè mettere un filtro quando c'è molta luce, potrebbe invece giocare sul diaframma chiudendolo fino a f22. Ma il questo caso l'immagine si degraderemme assai. Perchè nella regola dei 180° non si dice anche questo? L'ideale è filmare a f5.6 anche con molta l'uce? |
| inviato il 28 Giugno 2018 ore 18:31
Tranquillo, qui di illuminati in giro non ce ne sono. Ognuno di noi aggiunge qualcosa ad una discussione, poi cambia l'oggetto e si invertono le parti. Comunque tra usare la macchina in automatico e farsi mille pippe tecniche...c'è un oceano in mezzo! Ora non è che dobbiamo avvilirci ad ogni tasto che pigiamo. “ Tenendo in mente la regola 1/24s x 1/2 = 1/48s a qualcuno potrebbe venir pensato che anichè mettere un filtro quando c'è molta luce, potrebbe invece giocare sul diaframma chiudendolo fino a f22. „ Certo, è giusto chiudere il diaframma per compensare l'intensità della luce. Ovviamente la chiusura del diaframma comporta anche una maggiore PdC. Da tener presente durante una ripresa. L'ho già scritto in precedenza: possono verificarsi quei casi in cui pur chiudendo tutto il diaframma (f22) e impostando ISO al minimo la luce è comunque troppa. L'otturatore abbiamo detto che non lo tocchi....come risolvi? Due sono le strade: o rinunci a riprendere quella scena in quel momento o usi un filtro ND per abbassare l'intensità della luce che arriva al sensore. Altre strade non ne hai. “ Ma il questo caso l'immagine si degraderemme assai. Perchè nella regola dei 180° non si dice anche questo? L'ideale è filmare a f5.6 anche con molta l'uce? „ Non mi risulta che la regola parli anche del diaframma ideale a f5.6. Può darsi che qualcosa mi sfugga, ma non ci vedo una logica. Chiudendo tutto il diaframma può subentrare un problema di diffrazione , ma non c'entra niente con la regola dei 180°: www.phototutorial.net/2015/10/20/la-diffrazione/ Forse ti riferisci a questo? |
| inviato il 28 Giugno 2018 ore 21:11
“ Non mi risulta che la regola parli anche del diaframma ideale a f5.6. Può darsi che qualcosa mi sfugga, ma non ci vedo una logica. „ Un'ultima cosa che ancora non capisco. Ma filmare con f22 e 1/100 non degrada di più l'immagine che filmare con f8 e 1/2000? |
| inviato il 29 Giugno 2018 ore 1:09
“ Un'ultima cosa che ancora non capisco. Ma filmare con f22 e 1/100 non degrada di più l'immagine che filmare con f8 e 1/2000? „ fai un test. filmare a 1/2000 |
| inviato il 29 Giugno 2018 ore 1:20
Mamma mia |
| inviato il 29 Giugno 2018 ore 7:25
Babbo mio, vuoi che il test non l'abbia fatto? Ne ho fatti molti ed ho notato abbastanza brutte immagino con tempi 1/2000 ma ancor più brutte immagini con f22, direi pessime. Per questo ho fatto una domanda perchè mi era sembrato di capire il contrario. |
| inviato il 29 Giugno 2018 ore 10:04
F22 vai in diffrazione...É ovvio Allo stesso modo 1/2000 no Non impermalosirti |
| inviato il 29 Giugno 2018 ore 17:17
FosAdriano, uno può provare ad aiutarti a comprendere come funzionano certi meccanismi, però nessuno può costringerti a seguire una certa strada. Dell'otturatore ne abbiamo parlato abbondantemente. Sul fenomeno della diffrazione ti ho anche girato un link. Lo hai letto? Abbiamo anche ripetuto che il filtro ND in circostanze di "troppa luce" è indispensabile , per tutti i motivi di cui sopra. Se, nonostante questo, ti ostini a voler fare in modo completamente diverso da quello suggerito...che possiamo fare noi? |
| inviato il 29 Giugno 2018 ore 17:23
Otturatore piantato fisso a 1/50 (ad es. a 25fps) -> per evitare lo sfarfallio; Diaframma in base a luce e PdC, chiusura max f16 -> per evitare diffrazione; ISO in base ai due parametri precedenti. Se con questi parametri hai troppa luce: evitare ripresa o usare filtro ND. Non c'è molto altro da cui partire |
| inviato il 29 Giugno 2018 ore 17:33
Credo che non ci capiamo, sorry. Non vorrei farvi perdere altro tempo per la mia scarsa cultura fotografica. Non ci capiamo perchè dopo i vostri graditi consigli ho fatto pedissequamente quanto consigliatomi. Altimenti che chiedo a fare? Ho fatto una marea di tests. Ma la mia ultima domanda stava ad indicare che le immagini ottenute con f8 e 1/2000 sono migliori di quelle realizzate con f22 e 1/100. Forse mi sono espresso male, ma mai filmerei in quelle condizioni. |
| inviato il 29 Giugno 2018 ore 17:58
“ Ma la mia ultima domanda stava ad indicare che le immagini ottenute con f8 e 1/2000 sono migliori di quelle realizzate con f22 e 1/100. Forse mi sono espresso male, ma mai filmerei in quelle condizioni. „ Il motivo è semplice, lo abbiamo anche detto: La frequenza dell'otturatore non influisce sulla qualità dei singoli fotogrammi, ma sull'effetto visivo della sequenza dei fotogrammi. Sincronizzare la velocità dell'otturatore in base al frame rate previene l'effetto dello sfarfallio . Piccole deviazioni della velocità dell'otturatore della fotocamera, non necessariamente porteranno alla presenza di sfarfallio. Quindi se invece di impostare 1/48 usi 1/50 non è un grosso problema....impostarlo a 1/2000 non è una piccola deviazione...è andare a caxxo! La diffrazione invece incide sulla qualità di ogni singolo fotogramma (quindi anche sull'intera sequenza), come spiega chiaramente anche l'articolo che ti ho girato. Entrambi i problemi, sfarfallio e diffrazione, li puoi evitare se fai come ti abbiamo suggerito. |
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