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Medio formato analogico, vale ancora la pena?


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user90373
avatar
inviato il 08 Marzo 2018 ore 23:09

Questa è la scansione di una stampa ottenuta da un negativo 6x6. Rispetto al 35mm trovo sia più "pulito" ma meno "graffiante", devo trovare soggetti e soluzioni, di ripresa sviluppo e stampa, che mi permettano di unire questo e quello.




avatarsenior
inviato il 09 Marzo 2018 ore 6:00

Vedo ora questa bella discussione sull'analogico mf, cosa di cui sono molto appassionato. Sulla differenza tra mf e 35mm c'è poco da aggiungere, soprattutto a livello di pellicola colore c'è un abisso. Ricordo la rivista Oasis negli anni 80-90. Quando un paesaggio proveniva dal mf la differenza era notevolissima: la nitidezza, i colori, i contrasti erano inavvicinabili dal 35mm. Per non parlare in proiezione, laddove il 35mm si spappola subito appena si ingrandisce un po'.
Ai tempi, appunto anni 80-90, i costi di queste attrezzature erano veramente proibitivi, soprattutto le tedesche, dall'enorme fascino. La prima che potei permettermi fu una Rollei 6006 col normale molto usata, ben due milioni dell'epoca. Ma dopo un anno abbandonai per l'impossibilità di trovare altre ottiche che, usate, viaggiavano sulle stesse cifre, ma erano comunque introvabili. Passai allora a Zenza Bronica, (anch'essa costosa al tempo, ma non come Rollei-Hasselblad) con un buon corredo dal 40 al 500mm, che mi ha dato moltissime soddisfazioni per molti anni e che conservo ancora


Quando le finanze migliorarono tornai alla vecchia passione Rollei anche qui con un corredo completo che poi ho rimpinguato notevolmente nel tempo
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1896228
Il prezzo di queste attrezzature negli ultimi anni è veramente crollato. Gli appassionati si sono abituati alle spese nulle degli scatti in digitale, e l'idea che ogni clic possa costare anche un euro, fa passare facilmente la voglia. Da una spesa per un corredo minimo come questo www.juzaphoto.com/me.php?pg=139486&l=it#fot1793298 paragonabile a quella per una buona auto, si è passati a costi veramente ridicoli per cui con poco è possibile avere bellissimi pezzi ancora in ottime condizioni.
Hanno mantenuto il prezzo, comunque calando vertiginosamente, i corpi Hasselblad e Rollei meccanici, mentre le ottiche, un tempo inavvicinabili, invece costano pochissimo.


avatarjunior
inviato il 09 Marzo 2018 ore 6:17

Giuliano complimenti per “l'armeria”, veramente tanta roba..
Volevo chiederti: secondo te il limite che c'era un tempo tra 35mm e 6x6 c'è ancora tutt'ora in maniera così evidente? E dipendeva solo ed esclusivamente dal formato? Logico che il formato maggiore è innegabile, ma possibile che non fosse anche un limite della tecnologia della pellicola, dello sviluppo e degli obiettivi? La differenza un tempo abissale si è assottigliata? Io alla fine ho deciso di acquistare una medio formato anche per capire e toccare con mano la differenza..

avatarsenior
inviato il 09 Marzo 2018 ore 6:59

Questa differenza c'è, ma siamo agli albori del mf digitale e il limite lo trovo meno evidente. Il confine tra i due formati è meno netto, per vederlo occorre una capacità di visione e comprensione non necessariamente in possesso di chiunque.
Al tempo, col 35mm c'erano dei limiti oggettivi oltre i quali non potevi andare. Oggi cosa non è permesso fare con una ff? In determinati casi è quasi impossibile stabilire il formato del sensore che ha prodotto una certa immagine. E poi il vero medio formato digitale è ancora di là da venire. La differenza tra ff e mf attuale non è molto grande, appena 1.7x, ci vogliono occhi allenati per distinguerla.
Si è arrivati normalmente ad un 33x44mm, già il 4.5x6 è raro e costosissimo, forse più che il mf analogico al suo tempo. Le possibilità dei sensori sono talmente elevate che non so quanto si andrà oltre questi valori, almeno nella fotografia commerciale e di massa


avatarsenior
inviato il 09 Marzo 2018 ore 7:11

Mi permetto di dire la mia...
diciamo che il MF digitale è superiore al FF digitale ma con le ultime uscite tipo d850 sony da 42 mp canon da 50 mp si sente meno il desiderio di MF. Una volta la pellicola con i suoi pregi e difetti era una costante per tutti i formati, quindi formato e sopratutto qualità ottica la facevano da padroni. Io son passato da mamiya a fuji MF, ma quando negli anni 90 svenandomi decisi di passare ad hasselblad fu "amore" totale.Da far presente che non si smanettava con PS per cui la resa ottica come il colore, la definizine ecc ecc erano caratteristiche fondamentali perchè pregi e difetti te li trovavi in stampa...

avatarsenior
inviato il 09 Marzo 2018 ore 7:37

Ora come ora acquistare una Pentax 645d a 2000 € è l'affare..considerando che le ottiche autofocus datate te le girano dietro e le vendono quasi a peso...
Tutti a correre dietro alla tecnologia e a spendere cifre esagerate..

avatarsenior
inviato il 09 Marzo 2018 ore 7:48

e l'idea che ogni clic possa costare anche un euro,


e' vero... ma quando poi prendi su i libri con dentro le negative 6x6 tagliate a striscie di 3, tutte ben ordinate e gia' le metti solo sul tavolo luminoso per osservarle con la loupe, capisci la differenza tra digitale e analogico.


Il digitale e' il pane.. buono, funzionale e pratico. L'argentico e' la torta di panna... non si mangia tutti i giorni, ma quando c'e' si fa festa.

Aggiungerei... si spendono 3-quattromila euro per un corpo/obiettivi + computer e monitor
Oggi con 600 euro si acquista una hasselblad in ottime condizioni. E' vero i rullini costano... ma nel tempo in cui la tua attrezzatura digitale perde il 50% del suo valore... tu puoi scattare cinquemila fotografie gratis prima di andare in pari con le spese.

Certo, per chi spara 500 scatti al giorno (perlopiù inutili) e' follia...ma per chi fotografa mi pare un'opzione piu che valida...

avatarjunior
inviato il 09 Marzo 2018 ore 10:02

" Come vedi, quindi, bisogna sempre fare dei distinguo!"

E spero che li faccia i distiinguo, quelli giusti però.



quoto in pieno, purtroppo si finisce sempre col perdersi nei tecnicismiTriste
medio formato analogico, vale ancora la pena?
la risposta e' si se l'obiettivo finale e' avere delle stampe in mano di cui godere, per perdersi nei soliti confronti e nelle solite discussioni da forum piu' o meno inutili meglio continuare col digitale

avatarjunior
inviato il 09 Marzo 2018 ore 23:03

Stamattina sono andata a prendere la Zenza, che dire... entusiasmante! Il ragazzo da RCE mi ha regalato una pellicola Ilford da 400ASA BN e così l'ho montata subito.. la macchina è possente, si sente che pur avendo della plastica sotto la sostanza c'è.. l'obiettivo è relativamente piccolo, ma dal peso specifico sorprendente, un piccolo mattone.. l'insieme risulta però bilanciato e piacevole da tenere in mano.. oggi ci ho fatto un solo scatto, ma anche senza svilupparlo si capisce già la potenzialità del sistema 6x6, osservare il mondo dal pozzetto è una cosa fantastica, sembra di guardare un film, ogni scena prende vita e tridimensionalità.. difficile da descrivere..
Dal punto di vista tecnico ho trovato parecchio difficile la gestione della scena specchiata nel pozzetto, non tanto il muoversi a destra/sinistra, ma il ruotare la macchina per tenere l'orizzonte al suo posto e le linee verticali, serve abitudine per “scavalcare” il cervello e muoversi in maniera apparentemente sbagliata.. altra cosa che ho trovato scomodo è l'esposimetro esterno, non esistono pozzetti con l'esposimetro? è l'unica tecnologia che aggiungerei

avatarsenior
inviato il 10 Marzo 2018 ore 2:00

Puoi trovare a poco prezzo un pentaprisma intercambiabile, la Sq dovrebbe averlo. Per foto dinamiche e in generale per l'uso di obiettivi particolari, come tele e grandangoli spinti. Qui il modello di punta, la SQai



con l'ultimo pentaprisma progettato prima del fallimento, di dimensioni molto grandi, ma un vero gioiello che rende la macchina anche automatica a priorità di diaframma, con misurazione spot e media e regolazione diottrica dell'oculare. Funzionamento davvero perfetto, con esposizioni estremamente precise, mai uno scatto sbagliato.



avatarsenior
inviato il 10 Marzo 2018 ore 7:38

nella bronica che avevo con 40mm 110 macro e 150 avevo un pentaprisma AE... 6x4,5 e 6x6 solo con pentaprisma.

avatarjunior
inviato il 10 Marzo 2018 ore 8:24

I pentaprisma li avevo vista, ma speravo ci fosse un metodo per mantenere il pozzetto.. pazienza, con il tempo mi abituerò ad usare l'esposi

avatarsenior
inviato il 10 Marzo 2018 ore 11:20

L'esposimetro TTL e il pozzetto, per quanto ne so io puoi averlo solo nelle hasselblad 202Fa, 203FE, 205TCC, 205FCC oppure in certe Rollei della serie 6000 credo (Leone Giuliano credo potrà essere più preciso) ma a costi nettamente superiori. Io lo trovo incredibilmente comodo, motivo per cui ho scelto la 203FE.
All'immagine invertita ti abitui presto, impari a ragionare solo sull'immagine che vedi, motivo per cui non avrai il problema contrario se passerai da pozzetto a mirino classico; io se alterno i due tipi non devo ragionare che uno è invertito rispetto all'altro, mi virnecautomatico proprio perché, come ho detto, il mio cervello si basa sull'immagine che vede, scollegate da quella reale.

avatarsenior
inviato il 10 Marzo 2018 ore 11:49

Si Diebu, tutte le Rolleiflex della serie 6000 hanno esposimetro incorporato, veramente funzionale e preciso. Anche alcuni modelli della serie SL, quelli col prefisso "E", interamente meccanici e senza motore. Anche l'uso col solo pozzetto risulta molto affidabile e la corretta esposizione viene fornita anche non stando con la testa che lo copre. Vi è infatti una apposita cellula rivolta verso l'esterno del pozzetto la cui luce misurata viene sottratta all'esposizione generale per un risultato ottimale. Il pentaprisma fornisce solo la parte ottica.



Qui il più completo, che comprende la regolazione diottrica.

I costi non sono molto alti, come nelle Hasselblad (fantastica la 203FE, mia preferita di tutto il sistema, ma estremamente rara e costosa). Si trovano Rolleiflex 6006 a 400 euro belle, 6003 e 6008 a poco più, macchine veramente complete e affidabili. Se sono in ordine e funzionano bene all'acquisto, poi non danno mai problemi. Questi esposimetri poi sono dei veri gioielli. In una estate in cui faccio 20-25 rulli, mi capitano 2-3 dia un po' sovraesposte, ma comunque utilizzabili, quando le digitalizzo col mio sistema riesco a correggerle quasi sempre. Trovo questo molto importante, soprattutto perché ogni scatto ha il suo bel costo, e sbagliare significa letteralmente buttare via soldi. Le digitali di piccolo formato (aps-c e ff) di ultimissima generazione mi capita che sbaglino, queste mf analogiche veramente mai.
Il pozzetto è bellissimo perchè consente una configurazione veramente minimale e leggera, che però fornisce ugualmente risultati di qualità molto elevata. Alla visione invertita dopo un po' ci si abitua

avatarjunior
inviato il 10 Marzo 2018 ore 13:42

Il pozzetto all'inizio è uno shock (in tutti i sensi), poi ti abitui e non ci fai più caso.
Esistono degli esposimetri esterni che puoi attaccare alla slitta del flash della macchina. Per certi versi può essere comodo, ma tanto vale tenerselo appeso al collo.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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