| inviato il 13 Dicembre 2018 ore 22:06
OT I Voigt quindi confermate che Son fatti in Giappone??? |
user12181 | inviato il 13 Dicembre 2018 ore 22:23
"no beh mi tocca analizzare delle Holding anche su Juza???" Piuttosto dovresti studiare un po' di storia tedesca, e anche di storia della filosofia (teoria dello stato) tedesca, che non è quella liberale e in economia liberista... Non è una holding classica, è una Stiftung (fondazione) in mano pubblica (Stati federali del Baden-Württemberg e della Turingia ), qualcosa di molto tedesco e addirittura guglielmino, anzi bismarckiano, nel 1889 era ancora al potere Bismarck. Addirittura l'amministrazione della fondazione è costitituita dai ministri dei due Länder competenti per l'università e la ricerca. La presidente è la ministra "della scienza, della ricerca e dell'arte" (arte nel senso di belle arti, non artigianato...) del Baden-Württemberg (si è mai vista in Italia, e non solo, una cosa del genere?). Tra l'altro la dirigenza è piena di donne, altra cosa che in Italia non si vede. C'è poco da analizzare, è tutto molto chiaro e pubblico, anche la pagina linkata e le altre del sito sono chiarissime. Con tutto ciò le lenti Zeiss dei miei occhiali si sono rivelate sin dai primi tentativi di pulizia una vera ciofeca, mi fanno rimpiangere le vecchie Salmoiraghi. |
| inviato il 14 Dicembre 2018 ore 0:06
Si, i Voigtlaender sono prodotti in Giappone. Che la Cosina producesse obiettivi per Zeiss è risaputo ma che sia la più grande vetreria del Giappone non lo sapevo.produrre vetro ottico è una cosa, produtre obiettivi un altra |
| inviato il 14 Dicembre 2018 ore 8:05
Cosina produceva col marchio Voigtlander una serie di obiettivi che riprendeva la tradizione del mitico Apo Lanthar, realizzando il 90 macro (in due versioni), il 125 macro ed il 180 close focus. Queste lenti, credo conosciute ai più per il solo 125 SL Macro Apo Lanthar, il più famoso della serie, in realtà avevano tutte standard elevatissimi di produzione ed occupavano il medesimo settore di mercato che divenne poi appannaggio degli obiettivi Zeiss, di cui Cosina ottenne la licenza esclusiva di produzione. Di fatto, l'acquisizione della licenza di costruzione degli obiettivi Zeiss decretò la fine della produzione dei Voigtlander Apo Lanthar, destinati a rivedere la luce solo recentemente col 65 e quindi col 110 macro con attacco nativo Sony E. Tutti gli obiettivi che si fregiano del marchio Apo Lanthar sono a mio parere da considerarsi dei punti di riferimento nel loro settore, sia per costruzione meccanica che per la correzione apocromatica garantita dalle lenti impiegate. Il mitico "creamy machine" SL 125/2,5 Macro Apo Lanthar credo possa essere considerato ancora oggi uno dei migliori obiettivi macro esistenti, impiegabile anche per usi non macro come ritratto e panorama. A mio parere l'unico obiettivo che può competere col 125 Macro Apo Lanthar è proprio lo Zeiss 135/2 Apo Sonnar con tubo macro, a detta di molti imbattibile anche nell'uso close-up. Qui alcuni scatti fatti col Voigtlander SL 125/2,5 Macro Apo Lanthar: www.flickr.com/photos/henry62/albums/72157673580004165 |
| inviato il 14 Dicembre 2018 ore 8:24
Che la Cosina producesse obiettivi per Zeiss è risaputo ma che sia la più grande vetreria del Giappone non lo sapevo.produrre vetro ottico è una cosa, produtre obiettivi un altra Producono di tutto, dal vetraccio industriale da un tot a tonnellata al vetro ottico da migliaia di dollari al chilo! E Hoya segue a ruota ... visto che sono la seconda vetreria del Giappone. |
| inviato il 14 Dicembre 2018 ore 8:38
Ho avuto 2 dei tre famosi Apo-Lanthar, il 125 apo ed il 180 apo. Ottimi obiettivi. Ho tenuto il 180 e rivenduto il 125.Più volte ho paragonato il 125 al 100 apo della Leitz che uso ininterrottamente dall 87. Una lotta tra giganti. Il 125 offre uno sfocato più bello ma è meccanicamente inferiore al Leitz. Alla fine ho tenuto il Leitz e con i soldi del 125 finanziai l' acquisto del Canon 200 2.0L. |
| inviato il 14 Dicembre 2018 ore 9:02
 Fuji S5 pro + Voigt. 125 apo |
| inviato il 14 Dicembre 2018 ore 9:05
Nonostante che otticamente oggi non ci siano più segreti, ci sono ancora differenze molto alte tra i vari costruttori sul trattamento antiriflesso, sulla costruzione meccanica e sullo standard qualitativo. A mio avviso, Zeiss offre il miglior pacchetto, prezzo incluso, e sempre a mio avviso le Zeiss non sono affatto ottiche care, sono costose ma non care, paghi ma hai dei ritorni validi meccanicamente ed otticamente, mentre una Nikon, mediamente, è carissima, compri ben poco e paghi un sacco. |
| inviato il 14 Dicembre 2018 ore 9:06
 Fuji S5 pro+ 180 apo Voigt |
| inviato il 14 Dicembre 2018 ore 9:09
Costruire una lente nitida è facile e costa poco. (Le curve MTF misurano solo quell'aspetto). Farla nitida e che si comporti bene anche sotto tutti gli altri fronti, lo è molto meno e costa molto di più. |
| inviato il 14 Dicembre 2018 ore 9:46
Ho il 90 apo lanthar su Leica che uso anche su Sony, ottimo e minuscolo! ...capolavoro su diapositiva!....ma un 85 Art non va peggio, anzi! (Ovviamente allo stesso diaframma) |
| inviato il 14 Dicembre 2018 ore 12:27
Ma un obiettivo Leica no? |
| inviato il 14 Dicembre 2018 ore 13:14
@Giuliano...come sai ho usato Leica per anni...e le qualitá mi erano ben note! Ora le nuove produzioni, asferiche (intendo proprio le ultime) sono ottimizzate per il digitale, ed io non noto piú grandi differenze dalla concorrenza! Usare le vecchie lenti, invece é piacevole ed appagante a livello personale, ma per lavoro preferisco lenti moderne con un look che piú si avvicina a ció che la committenza é abituata a vedere o porta come esempio! Io mi diverto con il vecchio 50 Elmarit, me apprezzo la morbidezza ed il contrasto inferiore ai nuovi...ma resta una cosa ludica, a mio parere ovviamente! |
| inviato il 14 Dicembre 2018 ore 13:24
Hai ragione, le nuove produzioni si sono giapponesizzate..... Obiettivi con 25 lenti..... Io uso solo Leica vintage, anche per lavoro. |
| inviato il 14 Dicembre 2018 ore 13:38
Non generalizzerei troppo. Diverse lenti di ultima generazione hanno un "mood" Leica ben vivo e vegeto. (cfr. per esempio il Summilux 50 ASPH oppure il Summilux 28 ASPH...senza scomodare le loro maestà Noctilux) Sono sicuramente più contrastate di quelle del passato, questo sì. |
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