user3834 | inviato il 24 Settembre 2017 ore 15:30
Va bene, ma il diaframma (ove presente), è dietro alla lente frontale? |
user3834 | inviato il 24 Settembre 2017 ore 15:34
Regolus, il valore f (in un obiettivo con diaframma), è definito dalla lunghezza focale diviso il diametro dell'apertura del diaframma, per questo per variarlo vario l'apertura del diaframma e non la grandezza della lente frontale. |
| inviato il 24 Settembre 2017 ore 15:57
un esempio di obiettivo fotografico SENZA diaframma è il famoso Hologon 15/8 www.wetzlar-historica-italia.it/hologon.html
no, il valore f è definito dal rapporto fra focale e pupilla di entrata, il diametro del diaframma dipende dalla posizione in cui si mette: per esempio il canon 400/5.6 ha una pupilla di entrata di 71,4mm (sarà un caso che il diametro della lente frotale è circa 72mm?) mentre il diaframma (come si vede dai disegni dello schema pubblicati dalla stessa canon) ha un'apertura reale molto più piccola, circa 25mm, perchè è collocato dopo i 2 grandi gruppi ottici anteriori, e poco prima del piccolo gruppo posteriore.
Il diaframma in pratica "proietta" la sua immagine in avanti, verso la lente frontale, definendo la pupilla di entrata.
|
| inviato il 24 Settembre 2017 ore 16:04
se definisse solo la luminosità relativa, il diaframma potrebbe stare anche davanti alla lente frontale , solo che sarebbe più costoso, difficile da gestire e costruire, soprattutto l'effetto sulle aberrazioni geometriche sarebbe molto limitato se non nullo |
user3834 | inviato il 24 Settembre 2017 ore 16:15
it.m.wikipedia.org/wiki/Rapporto_focale
Il rapporto focale indica il rapporto esistente tra lunghezza focale (F) di un obiettivo ed il diametro (D) del diaframma in cui entra la luce.
Io vi voglio bene anche quando vi impuntate...
Comunque ripeto che è impossibile che venga determinato dalla lente frontale in presenza del diaframma, le due cose che definiscono l'f stop sono la lunghezza focale e il diametro del diaframma.
Lo schema può inficiare sulla grandezza della lente frontale e sul T stop. |
| inviato il 24 Settembre 2017 ore 16:21
diciamola così, forse è più chiaro: il diaframma, con la sua posizione e diametro, definisce la porzione di lente frontale usata; a diaframma F/11 si usa una porzione di lente frontale più piccola che a F/8, per la precisione 1,4 volte come diametro e la metà come superficie; in ogni caso il valore del diaframma non potrà mai essere superiore al rapporto fra la lunghezza focale e il diametro d'entrata |
user3834 | inviato il 24 Settembre 2017 ore 16:23
Regolus, si usa SEMPRE tutta la lente frontale, mi spiace non c'entra nulla il diametro anteriore con l'f-stop.
Però più di così non so cosa dire...giuro. |
| inviato il 24 Settembre 2017 ore 16:34
per assurdo, è vero che in fotografia il termine Luminosità non fa alcun riferimento alla possibilità di raccogliere fotoni ma all'apertura.
Prendiamo delle lenti scure come gli occhiali di Ray Charles e facciamoci un 50 f1.2
Per usarlo a mano libera dovremo stare a 12800 ISO sotto il Sole africano perchè passerà pochissama luce a causa delle lenti scurissime.
EPPURE, in fotografia si può parlare di un obiettivo "VELOCE", poichè la luminosità non dipende affatto da quanto un obiettivo possa restituire luce, ma dipende dall'apertura.
Quindi è bene fare questo distinguo, se si intende ottica luminosa in fotografia si intende un'ottica aperta. Se di parla di luminosità come è comunemente intesa (ovvero fa passare tanta luce) il significato è completamente diverso.
Ora occorrerebbe capire se chi ha aperto il topic si riferisse all'apertura o alla reale possibilità di fare passare la luce. Io ho inteso in senso comune, ovvero la seconda.
p.s. Se non sbaglio esiste un'ottica Sony che ha f2.8 di apertura e un T stop di addirittura 5.6, caso in cui l'apertura si discosta enormemente dalla reale possibilità di restituire luce. |
| inviato il 24 Settembre 2017 ore 16:36
c'era un semplice esperimento che si faceva anche a scuola, con le vecchie macchine a pellicola era facile
si mette sul piano focale una sorgente di luce piccola, approssimativamente puntiforme, può bastare un led dietro ad un cartoncino con un foro piccolissimo, e si traguarda da davanti all'obiettivo, aprendo e chiudendo il diaframma si vede chiaramente che il cerchio di luce si allarga e restringe.
d'altra parte se anche con un diaframma più piccolo si usasse sempre tutta la lente frontale, significherebbe che... i raggi di luce con diaframma chiuso convergerebbero maggiormente (semplice geometria, basta farre un disegnino), ma maggior convergenza significa anche minor focale.... |
user46920 | inviato il 24 Settembre 2017 ore 16:36
Pamtom:“ Però è anche vero che qualcuno ha risposto che ha fatto già l'esperimento di prendere obiettivi con diametro maggiore e stessa apertura diaframma, e la differenza era nulla. Confuso „
infatti quello che conta è il diaframma , ovvero la "luce" dell'apertura che si chiama pupilla .
Tirare in mezzo il discorso della trasmittanza è totalmente inutile per il tema (fà solo confusione).
E la risposta alla domanda " Il diametro degli obbiettivi ha importanza? " è semplicemente: NO! ... in fotografia, no. punto.
La risoluzione ottica che naturalmente aumenta col diametro, nel caso fotografico non ha alcun valore, se non confrontando due obittivi con schema doppietto, dove appunto le due lenti rappresentano l'apertura stessa (o quasi). |
user3834 | inviato il 24 Settembre 2017 ore 16:39
Certo, la differenza tra f-stop e t-stop, se metto un filtro ND davanti ad una lente cambio il t-stop non l'f-stop, l'importante è essere arrivati alla conclusione che la lente frontale non c'entra una cippa in entrambi i casi  |
| inviato il 24 Settembre 2017 ore 16:41
e vi spiego perchè secondo me l'autore del topic non fa riferimento al senso dato a luminosità in fotografia (un po' fuorviante in questo caso) ma al senso comune del termine. Leggete cosa ha scritto:
“ Buongiorno. Mi spiego meglio, Sapendo che in astronomia i diametri di binocoli e telescopi sono fondamentali averli più grossi possibile, perchè un diametro maggiore raccoglierà più luce di un diametro inferiore e dunque più dettagli e contrasto. „
quindi parla di raccogliere luce, e non dell'apertura. e ancora:
“ Ma mi fa comunque parecchio strano, perchè alla fine un obiettivo per prendere luce deve avere un diametro che gli consente di far passare frequenze, e il diametro qua è fondamentale. „
quindi un OK grande per chi utilizza il termine luminosità in senso fotografico. D'altronde siamo in un sito di fotografia. Ma il nostro Pamtom mi sembra che abbia fatto riferimento al senso comune del termine LUMINOSITA' e non a quello fotografico. In pratica non glie ne cala della pdc che si ottiene ma gli interessa la quantità di fotoni che raggiungono il piano sensibile. |
user3834 | inviato il 24 Settembre 2017 ore 16:49
E non sono legati alla dimensione della lente frontale, l'unico parametro è il diametro minimo, da li in su la differenza la fa il diaframma. |
| inviato il 24 Settembre 2017 ore 16:50
Bingo! come ho scritto alcuni post più sopra la differenza sta fra apertura assoluta e apertura relativa, luminosità assoluta e luminosità relativa, il fatto è che a creare confusione comunemente in fotografia si parla di apertura senza specificare, sottointendendo relativa
ripeto, in fotografia normale la luminosità assoluta=diametro utile dell'obiettivo non ha pratica utilità, mentre ne ha il valore di diaframma.
in astronomia invece conta molto la capacità di raccogliere luce, perchè definisce la magnitudine limite osservabile e fotografabile |
user3834 | inviato il 24 Settembre 2017 ore 16:52
Ed è per questo che dalla prima pagina sto dicendo dicendo che la lente frontale su obiettivi come quelli in esempio è ininfluente. |
|
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
