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8 bit vs. 16 bit.... a voi la scelta!


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avatarsenior
inviato il 18 Settembre 2017 ore 22:33

Non mi dire che sei un sostenitore del prophoto RGB


Ci sono molte ottime ragioni per usare ProPhoto; è uno dei migliori wide-gamut. Ma personalmente preferisco il RaamielRGB (sono di parte in questo).

avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2017 ore 0:14

Ao fate come ve pare ma io uso monitor 10 bit (Eizo CG), post-produco in 16 bit e mando alle stampe Tiff in 16 bit e ve posso dí che godo come un riccio :-P

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2017 ore 0:17

Ao fate come ve pare ma io uso monitor 10 bit (Eizo CG), post-produco in 16 bit e mando alle stampe Tiff in 16 bit e ve posso dí che godo come un riccio


Eh.. ma ora ci devi dire che spazio colore usi. Sorriso

avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2017 ore 0:25

Prophoto RGB in fase di post-produzione e poi converto in Adobe RGB 1998 per i tiff da mandare in stampa ;-)
Gli 8 Bit e l'sRGB li uso solo per il web.

user15476
avatar
inviato il 19 Settembre 2017 ore 0:35

In CMYK 16 bit nessuno?? MrGreen

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2017 ore 0:42

Prophoto RGB in fase di post-produzione....

Mai provato il RaamielRGB? Cool (messaggio promozionale).

Il CMYK sarebbe meglio lasciarlo alla prestampa per non fare casini.

avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2017 ore 0:49

Dove lo trovo il RaamielRGB? ;-)

avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2017 ore 0:50

Diciamo che lavorare a 16 bit non fa male MrGreen piuttosto io non ho mai capito bene la differenza dei profili sRGB e Adobe e pro ... Se non possono essere riprodotti perché usarli? Per lo stesso motivo dei 16bit? Grazie

user15476
avatar
inviato il 19 Settembre 2017 ore 0:50

Interessante questo articolo sullo strumento ridimensiona in PS e il suo corretto funzionamento solo in 32 bit: www.kiransprojects.com/blog/2014/photoshop-blending-is-broken/

user15476
avatar
inviato il 19 Settembre 2017 ore 0:55

non ho mai capito bene la differenza dei profili sRGB e Adobe e pro ... Se non possono essere riprodotti perché usarli?


Ad esempio, per la tenuta della tinta: www.gialandra.it/archives/158

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2017 ore 0:55

Dove lo trovo il RaamielRGB?


Qui : www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1328046 nella pratica confezione regalo MrGreen

piuttosto io non ho mai capito bene la differenza dei profili sRGB e Adobe e pro ... Se non possono essere riprodotti perché usarli?


Il discorso sarebbe lungo.... non inquiniamo il post.

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2017 ore 3:08

Credo che il ragazzo sia stato un po' frettoloso nel fare il video e pubblicarlo in rete. Doveva acquisire più nozioni prima.

A parte l'enorme differenza di informazioni (quantità di dati -> enorme, non minima) che arrivano al computer per l'elaborazione e a parte il discorso di vivere felici con le "mutande strette" inutilmente, di base il ragazzo non ha considerato l'intero flusso di elaborazione, come avrebbe dovuto fare, ovvero:
acquisizione dei dati RAW; ricostruzione della scena; codifica colorimetrica della scena; resa del colore (in base all'output -> monitor/stampante); post produzione (a discrezione); eventuale conversione del colore per specifico output (spec. monitor/spec. stampante).

Come già detto correttamente da qualcuno prima di me, la differenza concreta poi la sfrutti durante la post produzione:
maggiore è il numero di dati utili per l'elaborazione -> più è ampio il tuo raggio d'azione -> più accurato sarà il risultato finale.

Non serve buttarsi in cervellotiche analisi matematiche, basta sapere questo...e non è poi così complicato. ;-)

@Brillishow
nella vita faccio tutt'altro e non sono un informatico/fotografo professionista/flippato del colore.... comunque aspetto prove che mostrino significativi benefici nell'usare il 16 bit, sempre e comunque, da cui possano trarne benefici tutti i fotografi (anche i più ignoranti come me)

Non c'è niente di esoterico. Come ho detto, basta sapere come "funziona" l'immagine digitale prodotta da una fotocamera e come lavorano i software che usi.

Anche se il ragazzo nel video usa un metodo fuorviante per dimostrare la sua tesi, la prima prova sta nel video stesso che hai postato. Puoi vederla con i tuoi occhi:
Dal minuto 11:20, lui applica il riempimento "posterizza", porta il valore da 255 a 125 , ti fa vedere il prima e il dopo e dice che non si vedono variazioni...mentre le variazioni si vedono molto chiaramente anche senza ingrandire l'immagine (guarda ad es. la zona d'ombra sotto la finestra in basso a destra)...e così a scalare.
Se lui non le vede, non so..forse il problema è un altro! MrGreen

La seconda prova, in particolare sui 16 bit, ti giunge da Adobe stessa, che nel suo manuale di Photoshop scrive (cito):

"La profondità di bit determina la quantità di informazioni sul colore disponibili per ciascun pixel di un'immagine. Maggiore è il numero bit di informazioni per pixel, maggiore è il numero di colori disponibili e più precisa è la rappresentazione dei colori."

Tuttavia, alcune (alcune!) funzioni di Photoshop lavorano solo a 8 bit...ed ecco spiegato perché il ragazzo scopre oggi che alcune azioni non hanno effetto nell'immagine a 16 bit. Ma ha scoperto l'acqua calda! MrGreen
Ciò non vuol dire che a monte convenga lavorare direttamente su un immagine a 8 bit! Si tratta di alcune funzioni, come dice sempre Adobe (cito):

"Per poter usare alcune funzioni di Photoshop, ad esempio alcuni filtri, potete convertire un'immagine a 16 bpc in un'immagine a 8 bpc. Prima della conversione, vi consigliamo di creare una copia del file immagine con il comando Salva con nome, in modo da conservare i dati dell'immagine a 16 bpc nel file originale."

Le cose che ho citato (e altro) puoi leggerle nel manuale di Photoshop, paragrafo "Profondità di bit", anche qui:
helpx.adobe.com/it/photoshop/using/image-essentials.html

La terza prova puoi leggerla in qualsiasi libro che tratti questi argomenti o manuale di Photoshop (o altri software che usi). Infine, una quarta prova arriva con l'esperienza di post produzione.

Non credo che serva altro per cominciare, no? ;-)

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2017 ore 3:14

Il discorso poi di “vedere” o meno le differenze va abbandonato immediatamente, perché contempla variabili incalcolabili, che vanno dal flusso di lavoro di cui sopra (e come esso viene gestito), passano per l'attrezzatura di monitoraggio che adoperi (e come essa viene utilizzata), fino ad arrivare alla percezione soggettiva di ognuno di noi.
Ed è superfluo andare oltre..

Non è che se uno non è in grado di apprezzare la differenza che c'è tra il suono prodotto da un'orchestra sinfonica di 100 elementi in teatro e un sintetizzatore ascoltato in cuffia (magari pure economica) allora l'orchestra non ha senso di esistere! Eeeek!!!

Che poi per la maggior parte della gente la vera musica sia il karaoke di The X Factor…questo è tutto un altro paio di maniche! MrGreen MrGreen
L'orecchio del musicista è allenato a riconoscere chiaramente parecchi dettagli del suono "indistinguibili" per gli altri ;-)

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2017 ore 7:44

Tra un cd e un flac 32bit ascoltati entrambi con hifi con dac valvolare e cuffie professionali vorrei vedere quanti riconoscerebbero qual'è il cd e quale il flac. Così è nelle foto.

avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2017 ore 8:25

\inizio_OT
Con ampli e dac a valvole per forza, aggiungi rumore e distorsione armonica come se piovesse MrGreen

Se ci metti un ampli moderno invece si sente più facilmente
\fine_OT

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