| inviato il 23 Giugno 2017 ore 12:53
Enzo ma non ti piace la fotografia nord europea in genere?
Magari possiamo allargare il discordo, prova ad aprire un topic su un autore contemporaneo nord europeo che ti piace a magari facciamo il paragone fa le 2 visioni |
| inviato il 23 Giugno 2017 ore 13:02
certo che a leggere "fotografia nord europea" mi vengono i brividi.
capisco la condivisione dei luoghi, il respirare la stessa aria, le stesse iclinazioni del Sole...
Ma fare della fotografia anche un concetto di appartenenza geografica mi ricatapulta mille domande.
Possibile che nel bisogno di appartenenza ci sia anche quello di area/nazione per determinarsi nella fotografia?
è una questione di scuola? ma oggi la scuola non dovrebbe travalicare qualsiasi confine e quindi la formazione personale di un qualsiasi nordeuropeo, per propria scelta non potrebbe avere germogli russi, africani e latini? invece no, si parla di fotografia nord europea.
A me sembra un qualcosa che è commistione tra provincialismo e realizzazione etnica messa in questi termini. |
| inviato il 23 Giugno 2017 ore 13:32
La fondazione fotografia di Modena acquisi ed allestì una mostra un paio di anni fa dedicata alla fotografia contemporanea nord europea . Ma di più non so dirti.... |
| inviato il 23 Giugno 2017 ore 13:46
“ La fondazione fotografia di Modena „
non proprio gli ultimi arrivati, per dire |
| inviato il 23 Giugno 2017 ore 13:47
Scusa Ooo, ma come ti spieghi che in tutte le pinacoteche le opere sono organizzate per zona e periodo.
E' solo perchè organizzarle per colore era scomodo?
|
| inviato il 23 Giugno 2017 ore 13:50
Essere culturalmente affini crea ovviamente un'estetica legata al luogo.
Chi scatta in Russia molto spesso usa colori e rappresentazioni ben diverse dai fotografi per esempio giapponesi.
Ma è legato anche luogo e luce, Berlino non è Palermo e lo stesso stile potrebbe non funzionare.
In più la fotografia come la musica e la pittura per esempio vive di movimenti, di periodi e di scuole di pensiero |
| inviato il 23 Giugno 2017 ore 13:56
Matteo, io la differenza la capisco, ma tu non afferri il senso di quello che mi sforzo di dire. Ho spiegato perchè non mi piacciono e, credo, esaurientemente. Prova ad analizzare anche quello che dice Ooo col quale trovo sintonia. Che l'autore sia del nord Europa, portoghese, greco o britannico non cambia niente. Labirint m'invita a proporre un altro autore sempre del nord Europa. Labirint caro, non ne conosco. Amo seguire le segnalazioni che fai spesso e mi permetto di esprimere il mio giudizio che molto spesso non è condiviso. |
| inviato il 23 Giugno 2017 ore 14:31
ma ci sta, era per capire che te lo chiedevo, se a non piacerti è proprio quello specifico stile abbastanza comune o se era proprio Annika che secondo te è poco comunicativa e fa passo più lungo della gamba.
Comunque per tornare a Ooo Annika è insegnante alla scuola di fotografia Göteborg quindi immagino che avrà anche una certa influenza sugli studenti
La mostra a modena non l'ho vista, so che era un'antologica di Tom Sandberg a cui erano affiancati diversi altri autori |
| inviato il 23 Giugno 2017 ore 15:38
Volevo dire una cattiveria sugli insegnanti, ma... ahia, mi sono morsicato la lingua |
| inviato il 23 Giugno 2017 ore 16:42
Non so cosa insegni Annika. Se insegna fotografia i suoi allievi mi fanno un pò pena. |
| inviato il 23 Giugno 2017 ore 16:47
Insegna fotografia, non solo ha rappresentato la svezia alla biennale, ha esposto un po' in tutto il mondo,il lavoro di Annika von Hausswolff fa parte di molte collezioni svedesi e internazionali tra le quali il Guggenheim di New York, il Moderna Museet di Stoccolma, la Astrup Fearnley Collection di Oslo e la Fondazione Hasselblad.... così per citarne alcuni
Direi che siamo noi italiani a far un po' pena perchè purtroppo non è possibile fare un percorso universitario legato alla fotografia |
| inviato il 23 Giugno 2017 ore 16:48
allora, facciamo mente locale.
Io prima scrivo per la 4 volta in questo post:
“ Enzo
Hai capito che c'è differenza tra il dire "non mi piacciono", cosa legittima, e "queste foto fanno pena, non valgono nulla, serie orribile, ecc."
L'uno è soggettivo, l'altro è un concetto oggettivo che presuppone un background di conoscenze, e soprattutto la volontà di capire prima di giudicare in modo sprezzante.
Capisci la differenza? „
Rispondi:
“ Matteo, io la differenza la capisco, „ bla bla bla
ed ora, dopo che HAI CAPITO quello che ho scritto sopra, te ne esci con:
“ Non so cosa insegni Annika. Se insegna fotografia i suoi allievi mi fanno un pò pena. „
Sei di una arroganza e supponenza da far schifo. E poi ti trinceri dietro la libertà di opinione.
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| inviato il 23 Giugno 2017 ore 18:23
Grazie Matteo Fiorelli. Sei gentile. Ti farò dormire tranquillo e sereno. Ho cambiati idea. La più brava fotografa del mondo è Annika. Farò penitenza. Mai visto foto tanto belle. Beato chi può imparare qualcosa da lei. Le sue immagini rappresentano il meglio della fotografia del nord Europa (che il signore l'abbia in gloria) Devo ancora tanto imparare a giudicare, mi pento del mio passato ipercritico. Sono stato cattivo e sarò giustamente punito. Non farò per penitenza più fotografie. Sei contento ora? Mandami a dire, che sono curioso. Ancora una cosa: grazie per l'epiteto che faccio schifo. Se questo è il tuo stile non avrò il coraggio di seguirti. |
| inviato il 23 Giugno 2017 ore 19:04
Faccio seguito. Un gentiluomo che dissente dalle mie opinioni dice che la mia arroganza e supponenza fanno schifo. Non immaginavo che l'intolleranza alle opinioni altrui potesse arrivare agli insulti personali. Spesso la mancanza di valide argomentazioni spinge alcuni signori a ricorrere a violenze verbali. Me ne rammarico. Le discussioni anche accese portano ad un arricchimento culturale. Ma gli insulti deprimono qualsiasi possibilità di serena conversazione. Chi ha avuto la pazienza di seguire questa discussione sul valore di alcune foto si farà un'idea del valore umano dei volonterosi partecipanti. Grazie a tutti per avermi ascoltato. |
| inviato il 23 Giugno 2017 ore 19:25
Enzo gli insulti sono sempre da evitare ma ti leggi?
Usi parole tipo mi fanno pena, sinceramente sei primo a non creare argomentazioni perchè mi sembra che ne siano uscite varie, tu ti sei trincerato in non mi piacciono, non conosco nulla ma non mi piacciono...
Nessuno dice che si debba apprezzare ma accusi altri e forse dovresti prima di tutto rileggerti perchè hai toni del cavolo e sembra sempre che si possa avere libertà di pensiero ma chi non la pensa come te non capisce un cacchio.
Quindi se vuoi parlare di queste foto nel dettaglio è topic giusto ma chiedo a tutti di evitare frasine buttate, vittimismo o accuse varie e parlo in genere, siate costruttivi e provare a commentare una foto, non è cosí facile leggerle.
Ripeto: visto che è apprezzata e conosciuta non è che magari si sopravvaluta nostra capacità di leggere una foto che va oltre il solito banale ritratto, paesaggio o street in metropolitana? |
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