| inviato il 02 Marzo 2017 ore 18:47
Tutto molto soggettivo, tutti ad indicare le ricette migliori, solo capanni autoprodotti così gli altri dei capanni organizzati non rompono in giro, solo foto in volo (anche se si postano tutte e 10 foto della raffica dove varia l'angolo di apertura dell'ala di due millimetri); il Masai Mara paragonato ai capanni spagnoli, battute sui vegetariani tristi; sugli uccelli direi che stanno posati e volano, hanno le piume (quando si vedono magari è meglio), sono circa 10500 specie e non 15; ricordo con piacere mia madre scomparsa molti anni fa che quando qualcuno le chiedeva una ricetta sulla quantità degli ingredienti rispondeva..."a occhio, ti regoli a occhio"; io mi regolo così, a occhio ; al mio occhio come al resto do da mangiare almeno tre volte al giorno, vive in un ambiente riscaldato, quindi è poco wild |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 19:17
Il discorso è troppo dispersivo per avere la verità assoluta ognuno ha la sua fissazione personale riguardo il modo di ripresa, c'è a chi non piace la foto con soggetti statici dette anche figurine ( a me si perchè mi piace la ripresa il piu vicino possibile per vedere quei particolari non visibili in altre situazioni di ripresa) mentre non mi entusiasmano le foto in volo, ma ammiro volentieri quelle degli utenti che praticano questo tipo di foto, molto bravi oasi o non oasi basta che gli uccelli siano liberi, certo, un conto è arrivare a un capanno , mettersi seduti e scattare , un altro conto è costruirsi appostamenti su misura in base a quello che si vuole fotografare, appostamenti usati solo il tempo necessario per riprendere una specie particolare e poi abbandonati, oppure lasciati li per future uscite, stesso discorso per i safari, ben vengano i safari e ben vengano i Land Rover che ospitano i fotografi ma sono sempre due modi per arrivare allo stesso risultato, per cui ben vengano tutti e due anche il discorso dell'alimentazione è abusato ed esagerato il piu delle volte, tutti in pubblico parlano bene, poi nella realtà la maggior parte degli avvicinamenti vengono effettuati con offerte di cibo e qui vorrei andare contro corrente riguardo il pensiero della maggior parte degli utenti mega naturalisti che rifiutano questa pratica: ma voi pensate veramente che gli animali siano cosi sprovveduti da rimanere succubi del cibo offerto nelle mangiatoie?, finito quello certamente non muoiono di fame ma si adattano immediatamente alle nuove esigenze trovandolo subito da un altra parte, mica sò fessi, per fare un esempio vedi i passeri che stazionano tra i tavolini dei bar, cosa vogliamo fare , crocifiggere i gestori dei bar se nel giorno di chiusura dell'esercizio i passeri non trovano il cibo sotto i tavolini?, semplicemente vanno da un altra parte, non esageriamo con gli allarmismi diciamo che ogni mezzo va usato con discrezione senza esagerare, anche perchè se si conosce il territorio basta appostarsi e aspettare il passaggio dei frequentatori di quel luogo senza pasturare. Vogliamo parlare anche di quelli che vanno in coppia e una volta finite le foto statiche uno si prepara a scattare mentre l'altro batte le mani per permettere al suo compagno di riprendere il soggetto in volo e viceversa? Per concludere diciamo che ognuno per vari motivi pratica la fotonaturalistica nella maniera in cui piu si addice, vuoi per il poco tempo a disposizione e per questo motivo preferisce il capanno dell'oasi oppure preferisce penare e perdere piu tempo ma sentirsi appagato per il risultato ottenuto ma alla fine ci accomuna la stessa passione per questo genere fotografico |
user27894 | inviato il 02 Marzo 2017 ore 19:24
Quoto Nerone in todo..... |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 19:51
Alchie dal tuo intervento me par di capire che non hai capito molto dei discorsi fatti.... Per molti, qui, al centro di tutto non sta la bella foto ma la natura....ho da poco detto che per ul mio modo di interpretare la fotografia naturalistica non otterró mai i risultati di in fotografo da capanno preconfezionato.... |
user17361 | inviato il 02 Marzo 2017 ore 21:09
“ Tutto molto soggettivo, tutti ad indicare le ricette migliori , solo capanni autoprodotti così gli altri dei capanni organizzati non rompono in giro, solo foto in volo (anche se si postano tutte e 10 foto della raffica dove varia l'angolo di apertura dell'ala di due millimetri); il Masai Mara paragonato ai capanni spagnoli, battute sui vegetariani tristi; sugli uccelli direi che stanno posati e volano, hanno le piume (quando si vedono magari è meglio), sono circa 10500 specie e non 15; ricordo con piacere mia madre scomparsa molti anni fa che quando qualcuno le chiedeva una ricetta sulla quantità degli ingredienti rispondeva..."a occhio, ti regoli a occhio"; io mi regolo così, a occhio ;-); al mio occhio come al resto do da mangiare almeno tre volte al giorno, vive in un ambiente riscaldato, quindi è poco wild Sorriso „ C'è lo vuole
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| inviato il 02 Marzo 2017 ore 22:06
“ Alchie dal tuo intervento me par di capire che non hai capito molto dei discorsi fatti.... „ Angus non dirmi che devo rileggere tutto   |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 22:11
Bello e molto interessante il post... ma wild cosa significa? selvaggio... grazie lo sapevo...ma foto wild? E' più wild la foto della cincia all'oasi di Torrile, la foto della cincia col ciuffo e occhio rosso in Val Roseg, la foto del martino che si tuffa per il pesce in una vasca di 3 cmq, la foto dell'animale che la guida safari mi porta a vedere con il fuoristrada dopo che ho aggiunto 100 dollari di mancia al costo del safari per andare fuori dalla pista che fanno tutti così mi avvicino di più all'animale che forse altri non hanno... bla bla bla oppure la foto del merlo storto e coperto dai rami che ho fatto camminando in un bosco.... Forse non ci sarà mai una vera risposta, come altri dicevano è un fatto di soddisfazione personale. Ho fotografato al capanno Skua (bellissima esperienza ma poca soddisfazione fotografica), in varie oasi (con soddisfazione specialmente per il tempo passoto lontano da tutto), con capanno mobile in vari posti (bello perché le situazioni sono poco prevedibili)... e sono stato anche al Bayerischer e ho fotografato il lupo, belle foto ma il confronto con quelle fatte da un amico sull'appennino parmense beh... nessun paragone www.facebook.com/ormeselvagge/?pnref=story però è necessario muoversi tanti giorni in inverno, al freddo, seguendo le tracce... e poche foto ma fantastiche!! ps se Lipu promuove l'alimentazione invernale dei passeracei dubito che sia un problema per l'equilibrio naturale.. |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 22:33
“ se Lipu promuove l'alimentazione invernale dei passeracei dubito che sia un problema per l'equilibrio naturale.. „ Credo infatti che qualche mangiatoia per le cince non sia affatto un problema... Come ho già scritto trovo invece più critiche altre pratiche (richiami, carnai stabili) “ ma voi pensate veramente che gli animali siano cosi sprovveduti da rimanere succubi del cibo offerto nelle mangiatoie?, finito quello certamente non muoiono di fame ma si adattano immediatamente alle nuove esigenze trovandolo subito da un altra parte, mica sò fessi „ E' un pò più complesso di così...Se frequento una zona dove ci sono falchi pellegrini, gheppi e poiane e alimento un carnaio per tutto l'inverno non credi ceh un minimo vado ad alterare l'equilibrio dell'habitat? Magari può intervenire qualcuno più qualificato di me, ma credo che questa cosa sia abbastanza ovvia... |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 22:37
Teno onestamente non vedo molto di wild nel parcheggiare la macchina, pagare il biglietto, fare due passi, piazzarsi comodo dietro un vetro e aspettare – esattamente in quel punto lì – un rapace che è diventato un avvoltoio anche senza esserlo (IMHO). Che ne pensi? |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 22:39
“ Teno io onestamente vedo molto di wild nel parcheggiare la macchina, pagare il biglietto, fare due passi, piazzarsi comodo dietro un vetro e aspettare – esattamente in quel punto lì – un rapace che è diventato un avvoltoio anche senza esserlo (IMHO). Che ne pensi? „ Severo ma giusto |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 22:44
Beh... anche andare in Africa con viaggi preparati da altri, andando in posti conosciuti altri, pagando extra per andare in posti dove gli altri non vanno... sembra un gioco di parole... però per i tuoi scatti super wild ti becchi un sacco di mi piace grazie al lavoro e all'esperienza di altri e spesso senza difficoltà tecniche (già c'è tanta tanta luce sufficiente per quasi tutto) Poi quando avrò tempo andrò in Africa... ma farò tante foto normali come tutti quelli che ci vanno... |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 22:51
I comportamenti dei rapaci si adattano come ogni specie a quello che trovano... si modificano, cambiano. L'uomo dovrebbe interferire poco e solo a loro vantaggio. Gli uccelli di palude sono diminuiti del 90% in 50 anni. Quest'anno sono state avvistate 5 aquile minori al Circeo. Ne abbiamo fotografata una in fase scura. Sono scese per il freddo dietro le oche e le anatre. Sono rimaste qualche settimana e sono ripartite. Una vita per fotografarne una: dieci scatti a fuoco in tutta la vita. Questo e' molto piu' emozionante che riprenderle dietro un vetro a un carnaio. Queste attivita' artificiali dovrebbero essere attentamente regolamentate e non lasciate a logiche turistiche di profitto perche' i rapaci possono inpigrirsi e perdere l'attitudine e la capacita' di cacciare. Poi quella di crescere i piccoli per poi scomparire dal paesaggio. Non parlo IMHO ma da laureato in scienze naturali. |
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