RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Canon EF 24-70mm f/4 L - (fu) analisi Focus Shift


  1. Forum
  2. »
  3. Obiettivi
  4. » Canon EF 24-70mm f/4 L - (fu) analisi Focus Shift





avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2017 ore 17:40

Sarebbe interessante avere informazioni presso qualche centro di assitenza, riguardo alla possibilità di impostare compensazioni della messa a fuoco in base all'apertura del diaframma: in rete non si trovano i manuali tecnici del 24-70 f4 L is usm, e tantomeno i software utilizzati da canon per le tarature.

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2017 ore 17:58

Comunque, Canon ha fatto una bellissima CAROGNATA ai Clienti, perché avrebbe dovuto fare un richiamo ufficiale dell'ottica. Mai comprare roba appena uscita, mai!


Esperienza personale, OT ma la racconto lo stesso... Acquistai la mia prima reflex digitale, una 400D, nel dicembre del 2006, quindi era uscita da poco (le recensioni sono quasi tutte datate ottobre e novembre), corredata col suo 18-55 f/3.5-5.6 non IS. Già dopo i primi scatti notai qualcosa che non andava, e SOLO con quell'obiettivo, ovvero ottenevo foto sempre sottoesposte di circa 1 o anche 2 stop. Se usavo il 50 f/1.8 o il 28-70 f/3.5-4.5 la stessa scena risultava esposta correttamente.
Provai anche col classico cartoncino Kodak, sempre sottoesposizione solo con quell'obiettivo.
Cercai informazioni nei forum e trovai moltissimi messaggi di altri che dicevano " la 400D sottoespone ", e molti venivano sbeffeggiati come incompetenti.
Anch'io scrissi la mia esperienza e i miei test. Le risposte: non sai usare una reflex, vendila e compra una compatta, leggi il manuale, scatta in manuale, scatta in RAW, la 400D è così ovvero tende a sottoesporre per non bruciare le alte luci, ogni macchina deve essere "capita", quell'obiettivo è "buio" quindi è normale che sottoesponga (!?!)...

Allora preparai un maniacale dossier di prove con la stessa scena ripresa con diversi obiettivi in diversi automatismi: TV, AV, P, e inviai la macchina in riparazione al laboratorio Canon di Bologna.
Per farla breve, ricevetti una telefonata dal direttore del centro di Peschiera Borromeo dove era stata inviata la 400D per controlli ulteriori. Diceva che avevano trovato il difetto: lo schermo di messa a fuoco (dietro al quale si trova il sistema di lettura esposimetrico), era di una serie prodotta da un certo fornitore (Canon ne ha diversi). Con quel tipo di focusing-screen la macchina leggeva male l'esposizione SOLO con obiettivi poco luminosi, con apertura f/5.6. Con gli altri obiettivi, anche di poco più luminosi (es. f/4.5) tutto bene.
E questo però non succedeva su tutte le 400D, solo su quelle che montavano il focusing-screen di quel fornitore.
La soluzione poteva essere: o sostituzione dello schermo o sostituzione del software che controlla l'esposizione (non il firmware). Scelsi la seconda perché di più breve attuazione, ma so che ad altri, che nei forum lessero ciò che mi era successo e inviarono la 400D in assistenza, cambiarono lo schermo.
Da allora quella macchina ha sempre esposto correttamente con qualunque obiettivo, e anche con i firmware più aggiornati. Poi ho acquistato una 50D e infine una 6D, entrambe perfette, ma la vecchia e piccola 400D la tengo ancora e la uso come fosse una compatta da gita.

Però Canon non ha mai detto niente di ufficiale, tantomeno ha proposto un programma di ritiro e taratura per una certa serie di 400D.

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2017 ore 18:30

Allora preparai un maniacale dossier di prove


Per il 18-55mm non IS, prima serie, detto Ciofegon? Veramente? MrGreen

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2017 ore 18:39

Proprio lui, il ciofegon . MrGreen
Vedi? anche tu dai importanza all'obiettivo e non al fatto che comunque, nitido o no, in condizioni di luce ottimale doveva esporre correttamente come gli altri. Per me era una questione di principio, per questo allegai il "maniacale dossier".
Il tecnico disse poi che il difetto della 400D si presentava non solo con il ciofegon ma con qualunque obiettivo con apertura max 5.6.
Per ringraziarmi di quella documentazione dalla Canon mi offrirono una "estensione della garanzia" oltre i due anni. Ne approfittai tre anni dopo l'acquisto per far riparare il flash e successivamente uno strano malfunzionamento legato a batteria+display+leva on-off.

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2017 ore 19:05

Come sempre secondo me si sta un po' esagerando, Trystero il tuo problema rendeva ovviamente la fotocamera inutilizzabile con l'ottica kit...il problema focus shift sul 24 70 a confronto e' davvero nullo e insignificante...non ci si puo' aspettare un richiamo generale per questo!

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2017 ore 19:46

il problema focus shift sul 24 70 a confronto e' davvero nullo e insignificante...non ci si puo' aspettare un richiamo generale per questo!


Era solo un esempio che mi è venuto in mente leggendo la frase sui richiami di certi prodotti difettosi.
Anch'io penso che il focus shift sia un problema un po' ingigantito e che si verifica in pochi casi in diverse buone ottiche tra le quali anche l'ottimo 24-70 f/4 che io mi godo moltissimo, come scrissi nella mia prima risposta nella discussione iniziale.

avatarsenior
inviato il 21 Gennaio 2017 ore 21:21

Alessandro Pollastrini

Ringraziando per la fiducia (......sempre che non sia malriposta!),


Grazie Alessandro. La fiducia non è mal riposta per il semplice motivo che tu, oltre a ragionare come appassionato intelligente, hai sulla maggior parte di noi il vantaggio di conoscere per esperienza diretta il mondo produttivo delle ottiche: la verosimiglianza delle tue ipotesi, quindi, è molto più solida di quella delle nostre.

In sostanza mi sembra che la tua valutazione sia in linea con la maggior parte di noi che riteneva più probabile un intervento sul firmware delle ottiche per la soluzione di questo tipo di problemi.

Il dettaglio se la correzione del focus shift intervenga in modo inapparente dopo averla effettuata già a TA oppure se - conoscendo l'AF già l'apertura a cui si intende scattare - la MAF venga effettuata direttamente corretta per il diaframma che si chiuderà (la soluzione che avevo immaginato io, che renderebbe la modifica ancora più semplice) è tutto sommato di scarsa importanza. Se ci dici la tua anche su questo mi fa piacere.

Il motivo vero per cui ti avevo interpellato è per sapere se, a tuo modo di vedere, è credibile che, lasciando immutato il barilotto della lente, sia possibile modificare il progetto ottico - e quindi eliminare proprio il focus shift - semplicemente riprogettando un componente - nel nostro caso facciamo p. es. il gruppo diaframma, ma anche qualsiasi altro componente che ti venga in mente - in modo che, pur montato nello stesso modo del componente originario, possa occupare una posizione leggermente diversa e tale da eliminare o minimizzare il problema.

Se fosse credibile una cosa del genere si aprirebbe la via all'ipotesi di Cicala secondo la quale potrebbe verificarsi modifiche nella fornitura di parti delle ottiche che, una volta montate, fanno sì che il loro comportamento cambi radicalmente e dia luogo all'ipotesi dei cosiddetti upgrade silenti.

Grazie come sempre della tua cortesia e disponibilità.

Paolo

avatarsenior
inviato il 21 Gennaio 2017 ore 22:40

@Pdennis
"1) Il dettaglio se la correzione del focus shift intervenga in modo inapparente dopo averla effettuata già a TA oppure se - conoscendo l'AF già l'apertura a cui si intende scattare - la MAF venga effettuata direttamente corretta per il diaframma che si chiuderà (la soluzione che avevo immaginato io, che renderebbe la modifica ancora più semplice) è tutto sommato di scarsa importanza"

quando scatti, la fotocamera conosce il diaframma impostato e sposta il fuoco per compensare il focus shift, di solito, almeno le Nikon, lavorano così.

Addirittura le nuove, D 500 e D 5, si fanno in automatica anche la calibrazione fine della MaF dell'ottica, in aggiunta alla compensazione di eventuali focus shift.

"2) è credibile che, lasciando immutato il barilotto della lente, sia possibile modificare il progetto ottico - e quindi eliminare proprio il focus shift - semplicemente riprogettando un componente - nel nostro caso facciamo p. es. il gruppo diaframma, ma anche qualsiasi altro componente che ti venga in mente - in modo che, pur montato nello stesso modo del componente originario, possa occupare una posizione leggermente diversa e tale da eliminare o minimizzare il problema."

Un focus shift è causato da residui di aberrazione sferica lasciati in schema: per togliere quei residui non basta cambiare il diaframma, non gli fa nulla, come pure non puoi cambiare una sola lente in schema lasciando tutto il resto inalterato, bisognerebbe cambiare lo schema ottico, magari introducendo un elemento asferico, il che comporta il rifacimento totale dell'ottica.

Fermo restando gli ingombri del barilotto, un cambio di schema lo potrebbero benissimo fare, ma:

- costerebbe un sacco di soldi (progetto, prototipi, e butti via parte degli attrezzi di produzione)

- non sarebbe più una modifica alla zitta, silente, e lo si saprebbe benissimo, e subito, perché nella scheda tecnica dell'ottica è descritto lo schema ottico, con numero di gruppi e di lenti ed anche tipo di lenti: se cambiassero schema, sarebbe immediata e palese la sua resa pubblica.

Ma alla fine, la domanda da porsi è: un cambio di schema è proprio vantaggioso per compensare un po' di focus shift ?

La risposta è no, e soprattutto è sempre no, il gioco non vale la candela, perché non solo costa troppo e perdi troppo tempo, ma sarebbe inutile, non serve, con una modifica alla curva di risposta dell'AF risolvi elegantemente il problema, funziona benissimo, non spendi nulla.

In assistenza poi in 5 minuti e costo molto basso, metti a posto anche le ottiche già vendute con quel problema e soprattutto non si arrabbia nessuno, mentre se cambi lo schema ottico ti becchi anche delle cause, oltre a farci una figura di guano e far imbestialire il Cliente che ha comprato l'ottica nuova con uno schema che poi si dimostra talmente fatto male da essere sostituito conuno diverso.

avatarsenior
inviato il 21 Gennaio 2017 ore 23:07

Ma alla fine, la domanda da porsi è: un cambio di schema è proprio vantaggioso per compensare un po' di focus shift ?

La risposta è no, e soprattutto è sempre no, il gioco non vale la candela,


Sono naturalmente d'accordo.

Ma a dire il vero l'idea che mi ero fatta era... opposta.

La mia ipotesi era che il progetto originario fosse esente dal focus-shift e che quest'ultimo si era presentato imprevedibilmente per un difetto di qualche componente, realizzato magari un po' out-of-spec.

In questo caso la soluzione sarebbe stata determinata dal cambiare fornitore del componente e ottenerne una produzione finalmente in-spec.

La domanda era: è possibile che un difetto di conformità di un qualche componente possa introdurre un comportamento come quello di cui si parla?

So che la domanda è meno facile di quello che sembrava prima: per questo ho interpellato te!

Se rifletti, Canon ha progettato e realizzato un 24-70 2.8 II che è del tutto esente da questo problema e che è un gioiello. Può essere che sapendo progettare quel gioiello, abbia poi mandato in produzione uno zoom delle stesse focali - ma luminoso f4 - che invece ne è affetto? Se sa farne bene un modello f2.8, ti sembra possibile che ne faccia uno difettoso f4?

avatarsenior
inviato il 21 Gennaio 2017 ore 23:53

Per come la vedo io, senza entrate in tecnicismi da ingegnere nasa aerospaziale, il 24 70 f4 NON è un obiettivo difettoso. ;-)

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2017 ore 2:28

è possibile che un difetto di conformità di un qualche componente possa introdurre un comportamento come quello di cui si parla?


Ecco, è ciò che intendevo quando ipotizzavo che la questione fosse stata affrontata e risolta in fase di Controllo Qualità.

Faccio inoltre notare una cosa: nel mio test, in modalità Macro la traslazione scompare completamente, mentre, se la progressione dell'effetto fosse stata lineare, avrebbe dovuto essere molto più pronunciato, vista la scarsa PdC disponibile a distanza ravvicinata. È possibile che il Focus Shift sia la conseguenza di un compromesso : hanno trovato il modo per introdurre una funzione inedita, su una lente del genere, ma al prezzo di introdurre uno spostamento che si prevedeva fosse invisibile, e hanno scelto di produrlo così. Magari sottovalutando la necessità di una produzione più accurata di quanto si aspettassero.

In poche parole : la coperta è corta, ma in qualche caso sui piedi è venuta anche sfilacciata.

Fine del volo pindarico, la soluzione dell'AF di soppiatto è effettivamente molto più semplice. E può essere che in Macro abbiano curato meglio la regolazione fine.

Non lo sapremo mai, a meno di controllare una copia con l'AF guasto di cui abbiamo un test di quando l'AF invece funzionava, cosa un po' improbabile.

avatarsupporter
inviato il 22 Gennaio 2017 ore 17:09

Sempre riguardo il focus shift del 24-70 f4 ho effettuato un test nel seguente modo:
Ho incollato perfettamente al muro il soggetto da riprendere consistente in un cartoncino pubblicitario con varie scritte e vari colori;
Preso il cavalletto con macchina in bolla e parallela al soggetto ho effettuato la messa a fuoco in LV una sola volta con zoom a 70 e distanza di circa 50 cm dopodiché ho escluso l'AF e fatto tre foto ad f4, f9 ed f11.
Visti i tre raw molto ingranditi a video non ho notato variazioni di fuoco.
Secondo voi il test è significativo?
Grazie dell'eventuale attenzione

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2017 ore 17:19

In questo modo verifichi se il punto di MaF rimane dentro alla PdC, che poi è la cosa che interessa di più.
Se ti metti alla minima distanza sul piano inclinato, però, puoi farti le stesse pugnette che ci siam fatti noi su questo thread MrGreen

avatarjunior
inviato il 15 Marzo 2018 ore 17:30

Buonasera,volevo sapere se tutti questi test vanno eseguiti con l'applicazione eos utility.E se con questa applicazione si vede in tempo reale il cambiamento di focalizzazione facendo il test che descrive Pollastrini.
Ciao e grazie

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2018 ore 10:35

Vuoi vedere la traslazione del fuoco?
Metti in LV, lente a f8 e minima distanza di MaF, inquadra una scala millimetrata inclinata a 45°, metti a fuoco, dopodiché premi e rilascia il tasto di anteprima della PdC. Vedrai l'effetto di traslazione in diretta.

Poi ripeti utilizzando la modalità macro alla stessa distanza di messa a fuoco, poi alla minima distanza di MaF della modalità macro, poi in modalità normale a distanze maggiori.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.







Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me