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“ Non c'era un fotografo quasi sconosciuto che diceva che nelle tue foto non c'è solo un immagine ma ci sono le foto che hai guardato, la musica che hai ascoltato, le persone che ai conosciuto e i libri che hai letto ? „
Max è vecchio e saggio, e quindi la sa lunga Quoto, perchè spesso abbiamo avuto modo di parlare di questi temi, qui, e in questa frasetta (del signore quasi sconosciuto ) c'è tutta la sintesi del mio punto di vista sulla faccenda. Ben oltre, a mio modo di vedere, di ogni elaborato progetto. Se non erro ci feci pure un topic, a partire dalla frasetta incriminata...
Anzi, potrebbe (la frasetta) essere proprio la sintesi tra chi suggerisce un (corretto) approccio progettante e il pensiero di Andreamb, che trovo dovrebbe essere accolto con attenzione, anche se non troppo à la page, nel periodo...
cosa c'è che non và nelle 100 foto da buttare ed in quella buona?ho visto la galleria dei paesaggi per mè sei a posto così,lascia stare i workshop,servono solo a spillare soldi a quelli che vi partecipano ed a rimpinguare il portafogli degli organizzatori,per la composizione ci son i libri di arte,architettura,grafica,design,la natura.Ti sei mai fermato ad osservare la natura;osserva come tutto è perfetto,armonico,proporzionato.
Non sono un esperto...anzi...ma questa discussione la trovo molto interessante....mi ponevo una domanda..."la bellezza di una foto...è oggettiva o soggettiva?"... chi è il giudice? Chi può giudicare non conoscendo nemmeno chi scatta?.. la foto esprime lo stato d animo e le emozioni che in quel preciso istante si hanno.....nessuno se non noi stessi ,può dire se la foto è bella o brutta,esposta o sottoesposta...ecc ecc....in quella foto ce una parte di noi....comunque!!se attraversiamo un momento di stasi,di riflessione...di " noia", non possiamo prendere e partire per alleviare qualsiasi stato e scattare senza senso....il risultato è il classico 1 su 100.. .quindi caro amico...fermati! Abbandona un attimo la fotografia! Non andare alla ricerca di non sai nemmeno tu cosa......Prima vedi se in te qualcosa non va,emotivamente parlando...rifletti un Po....poi .... gira senza macchina....quando ti mancherà...quando ti morderai le dirà per non poter immortalare quel momento.....Allora secondo me puoi rialzarti e partire....
Grazie dei libri che mi avete consigliato e di tutti i suggerimenti. Si forse questa crisi è solo dovuta alla frenetica ricerca di soggetti, della perfezione, e dei paesaggi perfetti. E forse è questa ricerca che mi ha indotto in crisi. Ora staccherò un pò ,libero la mente, leggo le cose che mi avete consigliato. La "musa" sicuramente torna da sola, e non tarderà nemmeno tanto.
Max57 intendi quella sul perché mi rispondono in tanti?
user5652
inviato il 07 Settembre 2016 ore 11:48
"Perchè una volta che avete cominciato, [...] non c'è nessuna ragione che vi fermiate. Il passo tra la realtà che viene fotografata in quanto ci appare bella e la realtà che ci appare bella in quanto è stata fotografata, è brevissimo.[...] Basta che cominciate a dire di qualcosa: “ Ah che bello, bisognerebbe proprio fotografarlo! ” e già siete sul terreno di chi pensa che tutto ciò che non è fotografato è perduto, che è come se non fosse esistito, e che quindi per vivere veramente bisogna fotografare quanto più si può, e per fotografare quanto più si può bisogna: o vivere in modo quanto più fotografabile possibile, oppure considerare fotografabile ogni momento della propria vita. La prima via porta alla stupidità, la seconda alla pazzia."
(I.Calvino)
Stiamo rischiando grosso
Ed ora, per chi avesse un'oretta di tempo, ecco il film
qualche buon libro, visitare alcune mostre, un viaggio in solitaria... lasciarsi ispirare seguendo un progetto personale (trainato da uno o due linee guida principali) e portarlo a termine (pare scontato ma non sempre lo è!) buona luce! ciao!
Oggi ho letto il libro che mi ha consigliato Jeronim, e devo dire che mi ha un po sconvolto... Il punto di vista del autore sui vari fotografi contemporanei anche famosi, è un po' dispregiativo. Forse perché l'autore vorrebbe considerare le foto come pure opere d'arte...
Avevo guardato dei documentari bbc segnalati su questo forum qualche tempo fa, piuttosto si discuteva un pò, tra le varie riflessioni, dell'aspetto della fotografia come arte o meno, ma sopratutto come nel tempo è cambiato il modo di pensare la fotografia stessa.
Guadando scatti di fotografi famosi in rete e un book che mi hanno regalato di recente, si coglie la differenza come in passato era l'intuizione a dominare principalmente lo scatto, dove l'apporto teconologico c'è sempre stato e segnato anche determinati stili, però il fattore emotivo era più chiaro; oggi invece l'intuizione sembra più un surrogato della tecnica e delle possibilità offerte da post produzione, tecnologia che riesce quasi a "pensare da sola".
Il modo di scattare odierno è comunque la fotografia della nostra epoca tecnologica, apparente precisione e perfezione ostentata in tutte le sue forme, la falsa rappresentazione di una società perfetta ma quanto problematica e un pò vuota a tratti.
user5652
inviato il 07 Settembre 2016 ore 16:17
Gli scatti del passato, ovvero di 50-100 anni fa, pubblicati oggi sono solo i migliori di quei tempi. Ciò nonostante, molte di queste foto oggi direbbero poco, forse perchè la soglia dell'ottimo-eccellente si è alzata parecchio. Oggi i miliardi di scatti mediocri o insignificanti scompaiono nel dimenticatoio alla velocità della luce.
In altre parole le aspettative odierne sono mediamente molto più alte di ieri.
Se qualcuno non ci crede, vada a sfogliarsi le foto del proprio archivio, fatte alcune decine di anni prima del digitale.
Secondo me però c'è da differenziare le foto naturalistiche o paesaggistiche artistiche, bene preparare e elaborate, tipo quelle che girano su questo forum e quelle dei fotografi di national geographic. Poi ci sono le foto opere d'arte, quelle tipo La Cieca di Paul Strand o Wall Street di Paul Strand. Secondo me sono due cose differenti... Almeno io la vedo così...
Caro Mr-Varga, l'autore del libro che ti ho consigliato (che è un mio amico) non direi che abbia un atteggiamento dispregiativo nei confronti di tutti gli autori contemporanei. Come me, ne apprezza molti: Sugymoto, Wall, Crewdson, Junglin Lee tra gli altri. Certo bisogna distinguere tra fotografia d'espressione (arte?) e fotografia "percettiva" nella quale si cerca la documentazione, il "bello", l'effetto "wow". Senza voler dare alcun giudizio di valore, per restare nel genere paesaggio, è comunque un fatto che autori come Ghirri e Giacomelli sono presenti nelle gallerie e nei libri di tutto il mondo. Gli autori, loro contemporanei, fautori dello stile National Geographic (semplifico per comodità) sono quasi tutti finiti nell'oblio. In sostanza credo, come ti hanno scritto in molti, che il superamento della crisi passi inevitabilmente attraverso la ricerca dei propri valori espressivi.
Giusto, sono d'accordo totalmente con la tua affermazione ed era proprio quello che intendevo: "Certo bisogna distinguere tra fotografia d'espressione (arte?) e fotografia "percettiva" nella quale si cerca la documentazione, il "bello", l'effetto "wow". Sicuramente la crisi passerà trovando altri stimoli, riflettendo e vedendo tutti i generi possibili per trovare quello giusto per me.
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