| inviato il 11 Maggio 2016 ore 22:33
Quoto I Felix.....anch'io vedendo una quantità industriale di documentari della National , mentre una leonessa abbatte e sventra una gazzella con quei occhioni....faccio il tifo per lei..., la preda,....ma poi l'immagine successiva mostra tre cuccioli di leone di 3 mesi un pò magrolini che fanno il classico "silent miao"....e affamati corrono verso la mamma....che ha la gazzella in bocca...e allora mi dico: meno male che è riuscita a portar loro da mangiare....
Tutto questo per dire che la natura ha sempre ragione ed è giusto così....La natura è perfetta e siamo solo noi uomini che miniamo con la nostra stupidità e il nostro egoismo tale perfezione. Detto questo anch'io come l'autore del post avrei fatto il tifo per l'anatroccolo...ma non sarei intervenuto: rispetto troppo il "circle of life" anche se a volte fa veramente male al cuore.
Un saluto
Riccardo |
| inviato il 12 Maggio 2016 ore 1:24
Con tutto il rispetto per la tua sensibilità, ti direi in tutta onestà che forse dovresti riconsiderare il tuo approccio alla fotografia naturalistica, e in generale alla semplice osservazione della natura stessa. Te lo dico con rispetto, davvero, ma se a te fa inorridire il pensiero del paperotto che viene sbranato a me fa inorridire il tuo comportamento di "uscire dal capanno urlando e rovinare la giornata" (giornata di chi poi? Di sicuro del predatore ...); visto che abbiamo la fortuna di coltivare una passione che ci permette di osservare la natura, vogliamo per una volta lasciare a casa la presunzione di avere il diritto di interferire in maniera così drastica e limitarci, appunto, ad osservare? Per come la vedo io, questo tipo di comportamento va contro ogni "legge morale" di chi osserva, e se la tua sensibilità ti porta a non poter assistere a certe scene, l'unico modo per conciliare sensibilità e naturale corso degli eventi è ... togliere l'occasione di assistervi, magari nello specifico rivolgendosi verso altri generi fotografici.
Non voglio sembrare duro, ma in questo caso mi sembra che la cura sia peggiore del male.
Ovviamente, è la mia opinione.
Ciao! |
| inviato il 12 Maggio 2016 ore 11:51
Io la ritengo semplicemente una bambinata, egoistica ed arrogante, a livello di "salvo l'animale più tenero e coccoloso, così stanotte dormo tranquillo".
Arrogante perchè, in quel momento, ti sei autoeletto giudice, giuria e boia della cosa più naturale di 'sto mondo: la predazione.
Hai provato a pensare un minimo oltre?
Hai pensato che hai dato una seconda possibilità a quell'anatroccolo* (e accontentato il tuo ego), ma per converso hai condannato la rana o il topo (o l'altro anatroccolo) che l'airone, ancora più affamato, avrebbe predato di lì a poco? Rana o topo che, senza la tua intromissione, l'airone avrebbe ignorato perchè impegnato in un altro pasto.
Però la rana o il topo sono di "serie B", perchè non sono "teneri e coccolosi", quindi se l'airone se li magna va tutto bene e puoi dormire tranquillo.
Potresti anche aver condannato a morte i pulli di quell'airone o comunque avergli fatto saltare magari l'unico pasto della giornata, compromettendone o rallentandone la crescita.
Però sono tutte cose che non avresti visto, quindi avresti dormito bene e chissenefrega di tutti gli altri, giusto? 
Fare fotografia naturalistica, e in generale essere a contatto con la natura, implica anche questo. Se non hai il coraggio di assistere a scene simili senza interferire, cambia genere, per il bene tuo e soprattutto dell'ambiente che ti circonda.
MAI, MAI E POI MAI interferire con la natura e il relativo corso degli eventi (a meno che si sappia esattamente cosa si sta facendo, le relative conseguenze e se ne abbia una ragione concreta, tipo l'abbattimento controllato di certe specie per evitare il sovrappopolamento o la protezione di specie in via d'estinzione).
*il che non è nemmeno detto... magari era già ferito seriamente e il tuo gesto l'ha solo condannato ad un'agonia più lunga di quanto avrebbe fatto quell'airone. |
| inviato il 12 Maggio 2016 ore 14:22
Roby02091987 mi sembra che tu sia stato un po' troppo duro: terrei le tue condanne per coloro che, per fotografare i gheppi, utilizzano dei topini vivi legati a terra con un filo di ferro, che poi nelle foto clonano per farlo sparire. |
| inviato il 12 Maggio 2016 ore 14:37
Lupolu, io invece condivido in pieno il pensiero di Roby e, non so lui, ma penso le stesse cose anche di chi usa esche vive o altri stratagemmi dannosi. Io ce l'ho in generale con quelli che interferiscono in maniera così netta con la vita dei soggetti che vorremmo fotografare. Ammetto le mangiatoie per i piccoli volatili perché si aiutano a superare l'inverno specie che quotidianamente subiscono danni incalcolabili dalle attività umane. Niente di più, però. Il resto, come già scritto in un altro post, è solo per l'autocompiacimento personale, non certo per fare un favore alla Natura. Quanto ad interferire con una predazione perché ho il cuore tenero: beh, no, non è accettabile. |
| inviato il 12 Maggio 2016 ore 14:42
Lupolu, quello è l'altro estremo, ugualmente inaccettabile |
| inviato il 12 Maggio 2016 ore 15:40
Con i richiami come la vedete? Qualche giorno fa ho letto un topic di un anno fa dove si discuteva dei danni che provocano durante il periodo di nidificazione.
Giorgio B. |
| inviato il 12 Maggio 2016 ore 16:17
“ Con i richiami come la vedete? „
Io proporrei
- il bàn dal forum
- venti frustate
- la soppressione dei diritti civili e
- la fucilazione
sia per chi effettua i richiami, sia per chi si fa richiamare.
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| inviato il 12 Maggio 2016 ore 16:47
quello dei richiami è una questione molto complessa a cominciare dal tipo di richiamo. Restando nel campo aves ad esempio si potrebbero usare versi di allarme (presenza di un predatore), o di avviso (questo è il mio territorio) o di accoppiamento (per attirare la femmina), con effetti diversi.
Ad esempio di solito si dice che durante la nidificazione si rischia di distrarre/allontanare i genitori dal nido, però non si considera che per certe specie canore il maschio passa quasi tutto il tempo a cantare la sua presenza (è la femmina che cova e pensa alla prole), in questo caso avvicinare il maschio usando un richiamo (senza esagerare) dovrebbe avere effetti praticamente nulli sulla nidificazione.
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| inviato il 12 Maggio 2016 ore 16:50
Il tuo è un comportamento comprensibile ma contro la natura purtroppo.
Un po' come se io sono al ristorante ordino una bistecca e quello a fianco inzia a urlare facendo scappare il cameriere. Semplicemente ingiusto |
| inviato il 12 Maggio 2016 ore 17:22
“ Roby02091987 mi sembra che tu sia stato un po' troppo duro: terrei le tue condanne per coloro che, per fotografare i gheppi, utilizzano dei topini vivi legati a terra con un filo di ferro, che poi nelle foto clonano per farlo sparire.
„
Entrambe le cose, sono, a mio modo di vedere, egualmente inaccettabili, perchè interferiscono con un'ambito che non andrebbe toccato in alcun modo (a parte rare eccezioni, eccezioni necessarie per porre pezze a errori/intromissioni commessi in precedenza dall'uomo e cercare di salvare il salvabile).
La natura non è in alcun modo crudele. Perchè quello che succede, non ha alcuna malizia, ma accade esclusivamente per necessità o perchè non si può fare altrimenti.
Se il leone potesse vivere di sola aria, se ne starebbe in panciolle tutto il giorno, chi glielo farebbe fare di correre dietro a gazzelle, impala, gnu, bufali, spesso rischiando la vita?
Ma non può, ha bisogno di cacciare e mangiare i suddetti animali per sopravvivere.
E lo fa strettamente per necessità, non per divertimento o per passare il tempo (come l'uomo). Se il branco è pasciutto, la gazzella che gli passa davanti non se la fila nessuno.
Noi non abbiamo alcun diritto di impedire il naturale corso degli eventi, tantomeno di facilitarlo legando ad un palo una gazzella.
Idem l'airone. Se era in caccia, significa che aveva fame, non che voleva divertirsi.
La natura è così, e se vogliamo osservarla e studiarla (o anche solo fotografarla) dobbiamo farcene una ragione.
Se non riusciamo, meglio appendere il supertele al chiodo e andare a fare paesaggi. |
| inviato il 12 Maggio 2016 ore 17:27
Roby,parole sante,non capisco come si possa pensarla diversamente. |
| inviato il 12 Maggio 2016 ore 17:29
“ La natura è perfetta e siamo solo noi uomini che miniamo con la nostra stupidità e il nostro egoismo tale perfezione. „
Axel07: perdonami se prendo spunto da una tua frase per evidenziare quella che mi sembra un'incongruenza diffusa, vale a dire: ma se "la natura è perfetta" come potrebbe l'uomo "minare tale perfezione", dato che l'uomo stesso fa parte della natura?
Delle due l'una: o la natura non è perfetta o l'uomo non fa parte della natura... 
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| inviato il 12 Maggio 2016 ore 17:30
Io credo che roby non sia stato duro, anzi ne condivido in toto il pensiero |
| inviato il 12 Maggio 2016 ore 17:31
L'uomo non fa parte della natura, siamo solo una specie di parassiti che la pagherà molto cara da qui a breve. |
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