| inviato il 03 Febbraio 2016 ore 2:13
grazie claudio. |
user62686 | inviato il 03 Febbraio 2016 ore 2:39
Oltre al dettaglio delle "tre persone" (ma non solo), è più che evidente la scarsa qualità del file riutilizzato, rimane il solito discorso del file raw: chiunque abbia utilizzato la foto può dimostrare di possedere il file raw?
Ok, lo dimostri oppure abbia premura di rimuovere ciò che non è opera sua e, aggiungo, riveda il suo concetto di etica (concetto che latita sempre più).
Inoltre aggiungo (ma senza dilungarmi troppo, perché le modalità per dimostrare la paternità di un file non si esaurirebbero qui ma, appunto, sarebbero necessari non pochi soldi, ma premetto che non sto parlando del semplice dimostrare di essere in possesso del file originale, intendo una procedura molto più complessa), ma come scrissi tempo fa, salvare una copia della foto su un sito come safecreative (ma non esiste solo questo) no?
Se viviamo nella totale incertezza e a volte nella totale anarchia (visto che c'è sempre qualcuno che, come avviene ad esempio a scuola, chiede, quando si "abbassa" a chiedere, di poter copiare o in ogni caso approfitta del lavoro altrui, comportamento che poi allarga ad altri contesti con l'avanzare dell'età), un minimo di precauzioni vogliamo prenderle o no? Un minimo.
A me stanno sulle scatole quelli che approfittano del lavoro altrui, per cui anche se si tratta di qualcosa di particolare, come la fotografia, percorrerei alcune strade, se non altro per s×re i furbetti di turno. |
| inviato il 03 Febbraio 2016 ore 3:39
Non conosco gli articoli di legge purtroppo ma per quel che ne so il file RAW, se lo hai ancora, ha piena validità legale (tant'è che lo si usa sempre più spesso sia com'è ovvio in medicina legale che campi come l'odontoiatria e la chirurgia maxillo facciale in primis, con il quale il medico stesso può cautelarsi contro eventuali denunce ). Quindi avendo il file e non avendola pubblicata in alcun luogo in cui ne perdevi la proprietà, credo tu possa far valere i tuoi diritti. |
| inviato il 03 Febbraio 2016 ore 17:28
Già però vale se le foto vengono pubblicate nella pagina personale di colui che le pubblica (Diario?) non nelle pagine di qualche gruppo o le pagine di qualche istituzione (Regione?).
Una recente sentenza della IX sezione del Tribunale di Roma prova a fare ordine sulla materia sancendo un principio ben preciso: la pubblicazione di foto su Facebook nella pagina di chi le ha scattate "non comporta la cessione integrale dei diritti fotografici" e dunque, in caso di indebita appropriazione, viene riconosciuto "il danno per violazione del diritto d'autore".
Il caso nasce dalla pubblicazione di alcune foto nella pagina personale Facebook di un giovane fotografo scattate dallo stesso in una nota discoteca romana. Le foto erano poi apparse, all'insaputa dell'autore, in un quotidiano nazionale a corredo di una serie di articoli giornalistici, relativi al fenomeno della frequentazione dei locali notturni da parte di soggetti di giovane età e, successivamente, riutilizzate anche da alcuni programmi televisivi di rilievo nazionale.
Giorgio B. |
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