| inviato il 13 Novembre 2015 ore 9:58
A me è capitato qualche tempo fa. La mia risposta : "non se ne parla nemmeno, non sono in grado di fare le foto a un matrimonio, in realtà dovrei imparare a fotografare..." Gli sposi: "non ci interessa il servizio. Ci interessano delle istantanee naturali senza nessuno che ci dica cosa fare e quando, e soprattutto senza pose. Un reportage. Inoltre mica ti paghiamo e non sarai l'unico a fare foto. Quello che vien fuori è ok". Feci del mio meglio ma il risultato fu quello di uno senza esperienza che stava imparando a fotografare (e oggi sarebbe lo stesso ). Mi sono pentito solo per la gran faticaccia di quel giorno. Se il contesto è questo, divertiti...se ci sono delle minime aspettative, lascia stare se hai dei dubbi. |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 12:03
Io sono solo un povero dilettante e concordo con un certo "rancore" nelle risposte dei professionisti che vedono l'ennesimo MUSICISTA CHE SUONA GRATIS NEI LOCALI TANTO PER FARE !!! ...... in ogni mestiere credo che ognuno debba stare al suo posto e fare solo ciò che si è capaci di fare per poi potersi fare pagare (possibilmente anche bene). Io faccio foto a live solo per diletto e siccome conosco i miei limiti 1) Le faccio solo per me ! 2) Non le pubblico per rispetto di chi ci lavora ! 3) Sopratutto NON LE REGALO solo per il fatto che per me è una passione ! (piuttosto le cestino) |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 12:06
Non sono d'accordo Fantomas. Chiunque può e deve mettersi in gioco se ne ha la possibilità e la voglia di farlo secondo me. L'unica cosa è non prendere sottogamba la cosa ma approcciarsi nel giusto modo al "lavoro" che seppur gratuito e in amicizia rimane tale. |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 12:08
“ Ci interessano delle istantanee naturali senza nessuno che ci dica cosa fare e quando, e soprattutto senza pose. Un reportage. „ magari non se ne rendevano conto da "profani", ma e' molto piu' difficile qualcosa del genere , il cosiddetto reportage, rispetto ad un servizio piu tradizionale ... cioe', e' piu difficile ottenere buoni risultati |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 12:10
In questo caso non credo che si tolga lavoro a qualcuno. Se non fosse per il nostro amico gli sposi userebbero le foto delle compatte degli invitati per il loro album. Casomai, se le foto gli piacciono, incoraggeranno altro sposi a prendere un fotografo per i loro matrimoni in futuro. |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 12:14
Allora sarò più esplicito se fai certe domande secondo me non sai neppure cosa sia la fotografia quindi non devi nemmeno pensare di fare un matrimonio .... neppure per scherzo !!! Questo è il paese per eccellenza dove trovi dilettanti infilati in tutti i settori perché "tanto lo fanno per gioco !!" Poi ognuno fa quello che vuole ... |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 12:58
Fantomas io sono uno di quelli che ha criticato l'approccio di chiha aperto il post quindi siamo d'accordo. Ma se si cambia approccio e si capisce che non è una cosa da poco allora perché no? Edit: mi spiego meglio. Partire dal presupposto che chi non ci lavora non possa provarci lo reputo sbagliato, sempre che ci siano le condizioni ideali per farlo, l'importante è l'approccio che si ha alla cosa, cioè prenderla seriamente cercando ci capire quali e quante sono le difficoltà e come superarle. Parlo in generale ovviamente |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 13:38
Come si faceva con la Rollei biottica? Te lo racconto: rullino 120 con 12 pose, scattate le 12 pose si doveva svitare la slitta che reggeva il flash, finire di avvolgere il rullino, aprire il dorso, estrarre il rullino, ripiegare la linguetta, leccare la coda collante e stringerla sul rullino, avendo cura di farlo bene altrimenti il rullino poteva srotolarsi e la pellicola prender luce. Portare il rocchetto svuotato nella sede del ricevente, inserire un rullo nuovo nel posto reso libero, tirando una levetta in modo che potesse entrare, poi rilasciarla perché ancorava la pellicola alla sede, scollare, tirare il rullo di carta fino a far collimare le frecce col riferimento, chiudere il dorso con attenzione, avanzare il rullo fino alla prima posa, riavvitare la staffa del flash, controllare che il cavetto non fosse uscito dalla sede e.... via per al 12 pose. Tieni presente che, arrivando alle "firme" o in prossimità di altri momenti si dovevano avere foto in numero sufficiente per non interrompere la cerimonia, quindi capitava di dover sostituire il rullino dopo 9 o 10 pose. Capitolo flash: il meglio era il Braun Hobby (batteria al piombo, costosa e con poca autonomia) che si portava a tracolla per il peso e l'ingombro, nessun automatismo e due sole potenze, di conseguenza ogni volta che ci si allontanava o avvicinava agli sposi si doveva compensare col diaframma. Poi ansia finché si vedevano i negativi sviluppati. |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 17:45
se me la sono presa con calma o "sottogamba" c'è un motivo, il matrimonio è a maggio, quindi penso di avere tutto il tempo che voglio per prepararmi e cambiare attrezzatura, ma dato che comincio già a non dormire la notte vedrò il da farsi |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 18:13
“ Poi ansia finché si vedevano i negativi sviluppati. „ Ecco un'aspetto che spesso con la digitale viene trascurato. Essere coscienti che certe foto come appunto quelle di un servizio fotografico per un matrimonio non sono ripetibili forse era anche uno stimolo ad impegnarsi di più anziché ragionare come adesso fanno molti, me compreso, che tanto se si commettono degli errori lo vediamo subito. Purtroppo credo che questo modo di pensare, se da un lato può essere un vantaggio, dall'altro ci porta ad un approccio alla fotografia spesso con leggerezza. E allora si scattano migliaia di fotografie, a volte anche a raffica, poi si passano le ore a cercare le meno peggio tra quelle scattate. |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 18:24
Belli gli interventi di Hobbyt e Phsystem, perchè a mio avviso ciò che conta è la capacità di interpretare l'evento, vista anche la richiesta "di basso profilo" degli Sposi e senza nulla togliere ai PRO, non tutti gli Sposi desiderano o possono permettersi un servizio formale e professionale. Dando per scontato che la sua attrezzatura la sappia usare a fondo, quell'attrezzatura è sufficiente, integrata col flash TTL e con un buon diffusore, meglio se c'è l'assistente per usare il flash off-camera con un ombrellino traslucido o col diffusore oppure ove possibile di rimbalzo su soffitto e muri. Importante come ti hanno detto: - accordarsi prima con gli Sposi su cosa si aspettano e sui momenti topici che vogliono assolutamente immortalare - fare i sopralluoghi alle loro abitazioni e in Chiesa verificare le luci esistenti, facendo delle prove sia in interno che in controluce verso l'entrata (degli sposi) - fare il backstage degli Sposi e organizzarsi per un giro di foto posate dopo la cerimonia i ritratti li può fare col 50 2,8 su aps-c e direi anche con il suo tele messo a 135mm a TA aiutandosi dove serve col flash (specie usato come fill-in) |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 18:26
Beh, non posso che accodarmi ad altre risposte e dire: Ma veramente pensi di poter fare un matrimonio così, dal nulla, senza esperienza? Io lo faccio, da freelance (in regola, con p.iva e tutto). Ma, a parte il fatto che lavoro sempre in coppia, con un secondo fotografo, non con uno "scattino", prima di lavorare per conto mio ho affiancato per anni altri fotografi professionisti, seguito corsi, sia di fotografia che di post. Davvero pensi che ci si possa improvvisare così? Un consiglio? Per il bene tuo e degli sposi: lascia perdere. Se davvero sono tuoi amici e non ti fai pagare (anche se è una storia già sentita), non rischiare di rovinare l'amicizia consegnandogli un lavoro non all'altezza. E sia chiaro, non metto in discussione le tue capacità fotografiche (anche se non le conosco), ma se la tua esperienza con i matrimoni è pari a zero, non puoi pensare di ottenere dei risultati all'altezza. Anche solo per l'attrezzatura che hai. Se poi son gli sposi che non vogliono pagare l'unico ricordo tangibile di quel giorno e si accontentano dell'amico (o dello scattino a nero), avranno quel che meritano. E in questo caso ti sono già stati dati vari consigli. |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 19:25
ma perché deve lasciar perdere se gli sposi non pretendono nulla che male c'è a provare scusate io questo non arrivo a capire, non sta dicendo che otterrà un buon risultato e a quanto ho capito per gli sposi quello che farà sarà sufficiente, quindi? ogni tanto bisogna anche mettersi in gioco per sbagliare ed imparare dagli errori |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 19:34
è tutta un'altra storia. da qui a maggio di cose ne possono cambiare parecchie, compreso il fatto che un parente faccia come regalo agli sposi un fotografo e tu potresti trovarti come secondo o come "fastidio". In ogni caso, non avendo il fiato sul collo hai tutto il tempo per documentardi. Una delle cose migliori da fare è proporti come "aiuto", eventualmente anche gratuitamente, ad un matrimonio, con un fotografo con cui hai confidenza. Per te può essere un'occasione per imparare e la puoi considerare una uscita fotografica particolare. Precisa che stai imparando e che il fotografo può avere le tue immagini ma non può contare sulla loro qualità. Se ti riesce la cosa varrà molto di più di mille suggerimenti online. |
| inviato il 13 Novembre 2015 ore 19:52
Si si Mea97 il tempo c'è di sicuro e mi auguro che tu non perda tempo e che abbia capito e recepito i miei consigli su che cosa devi focalizzare nella tua preparazione all'evento. Senza allarmismi ma con molta serietà. Una volta che avrai capito bene come si svolge davvero un matrimonio allora potrai iniziare a pensare a come impostare il lavoro ma la comprensione iniziale è fondamentale. Credimi la parte piu difficile è la gestione dell'eventto. Il resto è tecnica |
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