user95 | inviato il 04 Giugno 2012 ore 0:51
due commenti, in calce a quelli dell`ottimo Fastgiaco: - rodinal: le pellicole a bassa sensibilità saranno pure la morte sua (d`altronde fu formulato quando si andava di 12 din...) ma assieme alla TriX 400 ha fatto un`accoppiata storica, sicchè... - lavaggio: è fisiologico che decenni fa non ci si facesse caso, ma anche a me fa specie lo spreco di acqua corrente. in sintesi: il "lavaggio ilford" con quattro carichi d`acqua in tank (e rispettivamente 5-10-15-20 ribaltamenti) fatti a 24° è valido (e più efficace di una mezz`ora o più con un filo d`acqua (che poi, tappa il lavandino e vedi cosa fa un filo d`acqua, in mezz`ora...) - per il resto Pietro ci sentiamo "sull`altro canale" ;-) |
| inviato il 04 Giugno 2012 ore 10:52
Vero Bafman quanto dici sul consumo di acqua: Pur non avendo, allora, quasi nessuna cognizione ecologica, mi dotai da subito del "miscelatore" della Jobo (benedetta casa...tedesca) che miscelando acqua e aria, praticamente a pressione, accorcia di mooolto i tempi del lavaggio. Non ho voluto accennarlo da subito perchè altrimenti chi si avvicina per la prima volta allo sviluppo/stampa (che io considero la naturale conseguenza del primo) potrebbe rimanere "intimorito" dal dover dotarsi di tutti gli innumerevoli "attrezzi", pur non avendo chiaro se la nuova avventura lo irretirà o meno; Insomma un approccio graduale...almeno questa è l'esperienza che mi sono formato negli anni (mòlto tempo fà)di corsi di sviluppo/stampa da me tenuti... Quanto al Rodinal concordo perfettamente e ti dirò di più: che, sempre con il "magnifico brodo", come precedentemente ho detto ho trattato anche le pellicole TMAX, e con ottimi risultati..questo per dire quanto valido sia il Rodinal che, nato + di 1000!! anni or sono, riesce a sviluppare pellicole con "grani" tabulari nate, appunto circa 80 anni dopo!!! Se è per questo anche l'id11 o il d76 sono "brodi" molto vecchi, facili da usare (un pò + lunghi di tempo)e, in pù mooolto facili a prepararsi (ma questa è un'altra storia...). Non so se esistano ancora oggi, ma una volta c'erano dei "regoli" che indicavano i tempi e le diluizioni/combinazioni delle pellicole e dei bagni; per iniziare sono molto utili restando fermo quello che ho detto prima: Ogni sviluppo deve essere funzione del nostro modo di scattare, quindi le "sacre regole" possono essere...violentate...non prima però di averle imparate/usate/approfondite + che bene! Tanto per chiudere: Se ci si vuole veramente buttare a corpo morto...negli sviluppi. Provate a sviluppare a casa le diapositive...ancora pù facile del B&W! e che stupore quando ci appare la stricia ancora bagnata ma con colori stupendi. Io mi sono sempre trovato magnificamente con le dia Agfa Professional (credo, purtroppo estinte) e gli sviluppi originali dell'Agfa (gli N.Satz) oggi introvabili; meno bene con i bagni sostitutivi (che però abbisognano soltanto di 3, forse 4 bagni invece dei 7 degli originali...)se non quando sono "freschissimi" Ornano, quelli italiani, ma ce ne sono altri della Tetenal che, tanto per cambiare è tedesca...) |
| inviato il 04 Giugno 2012 ore 10:56
@Fastgiaco: grazie per i chiarimenti!! molto preziosi specialmente per uno come me che si sta affacciando adesso all'analogico :) dimenticato una domanda nel post precendente... come tank consigli le Jobo rispetto alle altre, motivo principale? Credi sia utile prenderne una che contenga due spirali per il 35mm in modo da risparmiare sui tempi di sviluppo? avevo già pensato all'opzione bobinatrice ma ne trovo veramente poche su ebay e non avendo ancora tutto il necessario per lo sviluppo sto posticipandone l'acquisto. Inoltre trovo difficilmente in commercio bobine di 17-30metri nei negozi quindi per adesso ho accantonato un po' l'idea della bobinatrice. riguardo l'allestimento di una camera oscura (sia per il caricamento nella tank che per la bobinatrice), pensi sia meglio sigillare un locale o servirsi di una changing bag? Io opterei per quest'ultima, senza dubbio più pratica. @bafman: questo aggiornamento sul rodinal mi fa pensare che potrei usare un rivelatore unico per fp4, hp5 e tri-x con i vantaggi dell'estrema longevità del prodotto una volta aperto e la bassa concentrazione (che quindi aumenta il numero di utilizzi di un singolo flacone). Moooolto bene ;) Per quanto riguarda il lavaggio mi interessa questa soluzione dei ribaltamenti, sicuramente meno dispendiosi rispetto alla mezz'ora in acqua corrente. In questo caso, il lavaggio con imbibente sarebbe un 5° carico di acqua in tank... quanti ribaltamenti? ti ho posto qui queste domande in modo che chi è interessato possa leggere e apprendere anche in questo canale, per il resto raccolgo l'invito ;) |
| inviato il 04 Giugno 2012 ore 11:24
Andando per gradi: Ti consiglio le Jobo perchè sono piccole (350cc) ma tengono 2 spirali, sono robuste al massimo (a meno che non siano peggiorate con il tempo ma, essendo roba "crucca" ne dubito. Ho usato anche Paterson e altre, ma la mia preferenza massima è per Jobo (anche per quanto riguarda la tenuta alla luce). OK per il Rodinal (che è uno sviluppo a perdere...cioè si getta via ogni volta). Mi è capitato di usare il residuo di una bottiglietta che aveva non meno di 10 anni trovato in cantina in uno scatolo...negativo perfetto!!! La bobinattrice (costa poco e dura tutta la vita) aiuta a risparmiare pellicola nei primi tentativi (anche dopo..) perchè consente di caricare volendo pochi fotogrammi per volta, 10 o anche meno; così la pellicola a metraggio (io proverei da Fotomatica Carbonera) sia per l'una che per l'altra. Nei primi tempi sviluppavo nel bagno di casa, la sera, quando tutti andavano a letto, così poi la pellicola si asciugava senza turbini di aria smossa! La changing bag va bene ma bisogna essere molto scrupolosi perchè tende a riempirsi di polvere che, poi ti troverai a "spuntinare" una volta stampato (e sono cavoli...!! ) Non voglio sostituirmi a Bafman, ma più che "ribaltamenti" si dovrebbe parlare di "Schekeraggio" dolce ma continuo, perchè l'azione meccanica dell'acqua possa sostituire il miscelatore Jobo o l'acqua corrente (non tanto a filo...purtroppo!). Buon lavoro! |
| inviato il 04 Giugno 2012 ore 11:26
Azz... ho visto il prezzo della bobinatrice....ehm..62 iuros!!! (cerca una Z, va là!) |
| inviato il 04 Giugno 2012 ore 11:31
Nella fretta mi sono dimenticato di dire che 17 mt di Ilford costano circa 35 euro. Se riesci ad avere la Efke (che trovo ottima) costa meno ed è più ricca di alogenuri di argento, cioè simile adf una vecchia pellicola: |
| inviato il 04 Giugno 2012 ore 12:59
ho trovato una tank Jobo 1520, ma solo su ilfotoamatore... non l'ho trovata invece ne da fotomatica, ars-imago e westernphoto. Dovrebbe essere quella che mi hai indicato tu visto che la descrizione parla di di rullo da 120 (medio formato) e o due da 35mm. Ho trovato inoltre una bobinatrice a meno di 40€ ma se mi consigli una Z proverò a procurarmene una ;) A quale Efke ti riferisci? |
| inviato il 04 Giugno 2012 ore 13:21
40 euro secondo me può andare bene... per la Efke (sempre se non sono cambiate nel tempo) trovai buone sia quelle di bassa sensibilità che quelle di media. La stesa delle pellicole croate è fatta con macchine di provenienza Kodak di parecchi anni fa che esigevano una quantità di alogenuri di argento superiore a quella attuale (quelle attuali per elevare la capacità di catturare la luce usano additivi chimici che permettono la riduzione di argento in quanto il costo dello stesso è aumentato di molto negli anni. Ritengo...(ritenevo) che le Efke fossero più "pastose" in confronto alle pellicole più moderne, proprio perchè più ricche di argento... Le jobo attuali hanno una forma lievemente differente dalle mie (che hanno circa 35 anni...), ma credo che ancora oggi permettano lo sviluppo contemporaneo di due 135 o 1 135+ 1 120,...(credo....) |
| inviato il 04 Giugno 2012 ore 13:23
Se prendi una Z da 100m, puoi caricarci una bobina da 90m di Polypan-F (versione cinematografica della Ilford Pan-F su supporto di poliestere). Le bobine le trovi su eBay a 26+7=33 Euro e ci puoi fare più di 50 rullini da 36 pose. |
| inviato il 04 Giugno 2012 ore 13:43
grazie ragazzi! ;) |
user95 | inviato il 04 Giugno 2012 ore 13:48
@ Ettore: @ Xana: io vivo in crucconia e per me è ovvio, ma anche per te: occhio a macodirect.de |
| inviato il 04 Giugno 2012 ore 14:07
uhm... avevo dimenticato di dare un'occhiata ai TeTeschi... danke!! comunque visto che si parla di bobinatrice, agli interessati sul suo funzionamento/caricamento segnalo questo video @ettore: perdona la profonda ignoranza ma... pellicole cinematografiche su macchina fotografica?? |
user2716 | inviato il 04 Giugno 2012 ore 15:45
Mi inserisco per aggiungere qualche appunto. Rispetto alle esaurientissime nozioni fin qui giunte, aggiungo: Sulla scadenza delle pellicole 100/125 iso si può andare tranquilli per vari anni anche in conservazione fuori frigo. No invece per le 400 dove la tolleranza alle sforature è minima (qualche mese). Nello sviluppo pellicole importantissima è la temperatura e un buon termometro è imprescindibile e precisione nel mantenerla. Per il lavaggio è sufficente acqua corrente per 15 minuti, 20 se proprio si vuole stare tranquilli. Si può utilizzare acqua distillata per un paio di riempimenti e agitazione finali, così da eliminare l'acqua calcarea del lavaggio, e nel qual caso basta una sola goccia di imbibente (o sapone piatti) per ottenere schiumaggi "miracolosi". Per un neofita lascerei perdere inizialmente la pellicola a metraggio, che ha più senso quando si è accumulata esperienza in tutta la "filiera", ma soprattutto quando si scatta parecchio e si usano tanti rullini (cosa che penso non avvenga agli inizi), per concretizzare così un significativo risparmio. Anche perchè è un'operazione non banale, ma che richiede invece una certa accuratezza, dove è sempre presente l'insidia di apportare rigature longitudinali in tutto il rullino (per varie concause), così da compromettere irrimediabilmente tutto il lavoro in partenza... |
| inviato il 04 Giugno 2012 ore 16:18
Se è la versione cine della Pan f (che non conosco) vista la decisamente bassa sensibilità non credo sia molto adatta ad un princpiante perchè, sia lo sviluppo che l'esposizione devono essere necessariamente più che perfetti (questo penso) però dal momento che come ho detto, non ho mai avuto l'occasione di testarla e potrei anche dire una castroneria, nel qual caso chiedo venia.. |
| inviato il 04 Giugno 2012 ore 16:52
mi fa piacere che questo topic si sia ravvivato in questi ultimi giorni e con interventi tutti contraddistinti da qualità e competenza (non la mia ovviamente), per cui ringrazio tutti per la partecipazione che sono convinto si manterrà su questi livelli :) |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |