| inviato il 13 Febbraio 2015 ore 21:43
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| inviato il 13 Febbraio 2015 ore 21:44
Vabè ragazzi, forza fatemi vedere quanto riuscite a contare i pixel sulle stampe..... Dopo vi dirò con cosa è stata fatta la foto stampata di Venezia. Intanto vi sottopongo questi altri 60x40. Qui vi do un aiuto, sono scattati a 1600iso, stampati ed incollati su forex. Il parquet è diverso perchè ero al piano superiore
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| inviato il 13 Febbraio 2015 ore 21:45
“ Il MF va in diffrazione visibile assai meno del 35 mm, perchè: „ si ma allora perché prima dicevi che f/16 erano già troppi per un MF? questo non mi spiego. |
| inviato il 13 Febbraio 2015 ore 21:59
Che f/16 siano troppi per un MF da 50Mp lo dicevo io, perché a quel diaframma l'ottica non ti garantisce più la trasmissione delle frequenze necessarie ad arrivare a 50Mp di dettaglio. Il limite DLA in cui un sensore arriva al suo massimo in combinazione all'ottica è in relazione alla grandezza del pixel. Per esempio per un 50Mp su FF il limite è f/6,3 mentre per il 36Mp sempre FF il limite è f/8. La cosa importante da capire però è che la diffrazione a parità di diaframma è sempre la stessa; il sensore meno denso arriva più tardi al limite DLA, ma solo perché registra meno dettaglio. Se vuoi sfruttare al massimo un sensore devi tener conto del limite DLA e stare entro quel diaframma; nessuno però ti vieta di superarlo, in ogni caso non otterresti un risultato peggiore che usando un sensore meno denso. Il vero vantaggio è cambiare il rapporto tra la dimensione del disco di Airy e la diagonale del sensore/pellicola. Per questo con il grande formato si scatta anche a f/64... tanto a quel diaframma su di un 8x10 (pollici) l'ottica trasmette sempre 30Mp. |
| inviato il 13 Febbraio 2015 ore 22:04
ma infatti è quello che stavo dicendo: le misure assolute contano, non solo quelle relative. quindi se un 24mm anche a f/8 su ff se la cava, un 110 a f/16 se la cava ugualmente, a maggior ragione su MF. io non sto ogni volta a ritirare fuori le formule ma di fare un ragionamento intuitivo ma vedi che alla fine arrivi a dire la stessa cosa. e questo perché comunque sia, anche se in questo caso parliamo di lenti, la diffrazione dipende dal rapporto che c'è tra lunghezza d'onda e ostacolo o foro attraverso cui le onde passano. quindi visto che la lunghezza d'onda è la stessa, se varia la dimensione assoluta del foro, varia anche la diffrazione. tu riprendi questa informazione quando parli di dimensione del sensore - lasciamo perdere per un attimo il campionamento, parliamo di pellicole per semplicità - io l'ho presa in considerazione a priori. |
| inviato il 13 Febbraio 2015 ore 22:11
Il 110mm a f/16 su MF ha più diffrazione del 24mm a f/8 su FF. Non conta nulla se è un ottica da MF o meno; l'impatto poi è meno visibile sul sensore più grande perché varia il rapporto tra il disco di Airy e la diagonale del sensore stesso. Se poi calcoli l'incidenza della diffrazione a parità di PDC allora è identica per ogni formato. Cioè il rapporto tra diagonale sensore e disco di Airy diviene lineare per una PDC costante. Il vantaggio poi lo hai in stampa perché anche se i pixel sono adimensionali a non essere adimensionale è il disco di Airy proiettato sul sensore. Nei confronti della diffrazione sono validi, oggi come ieri, i rapporti di ingrandimento che si usavano con la pellicola. |
| inviato il 13 Febbraio 2015 ore 22:15
Ragazzi ma di che stiamo parlando? E le formule, e le foto fatte alle foto... Si può sapere qual è l'intento? Uno avrà pure il diritto di spendere i suoi soldi come stra× gli pare o cosa? |
| inviato il 13 Febbraio 2015 ore 22:17
“ io non sto ogni volta a ritirare fuori le formule ma di fare un ragionamento intuitivo ma vedi che alla fine arrivi a dire la stessa cosa. e questo perché comunque sia, anche se in questo caso parliamo di lenti, la diffrazione dipende dal rapporto che c'è tra lunghezza d'onda e ostacolo o foro attraverso cui le onde passano. quindi visto che la lunghezza d'onda è la stessa, se varia la dimensione assoluta del foro, varia anche la diffrazione. „ Errore... conta il rapporto f/stop. Poco importa se un teleobiettivo ha un foro più grande di un grandangolo. La formula, che ho già riportato, della diffraction cutoff frequency con cui si trova il limite torico di risolvenza delle lenti è questa :
 Nei termini dell'equazione non c'è la lunghezza focale, perché è indifferente. |
| inviato il 13 Febbraio 2015 ore 22:24
Quoto Raamiel, e torno a dire: la foto dell'albero è palesemente in diffrazione (avevo pure indovinato il diaframma f/16) ma soprattutto è postprodotta con parametri di USM sbagliati. |
| inviato il 13 Febbraio 2015 ore 22:53
“ Il 110mm a f/16 su MF ha più diffrazione del 24mm a f/8 su FF. Non conta nulla se è un ottica da MF o meno; l'impatto poi è meno visibile sul sensore più grande perché varia il rapporto tra il disco di Airy e la diagonale del sensore stesso. „ a parte che non ho mai scritto ottica DA medio formato ma SU medio formato... che è un filo diverso... io non sto capendo che formule usi: se consideriamo la diffrazione di Fraunhofler - due lenti, una prima e una dopo il foro, che rendono i raggi paralleli - la larghezza angolare del massimo centrale di diffrazione è dato da Delta sen theta = 1.22 per lunghezza d'onda / diametro.. ora il diametro è un valore assoluto: quindi quel valore si minimizza all'aumentare del diametro. |
| inviato il 13 Febbraio 2015 ore 23:27
si ti ringrazio ho il libro di fisica davanti e quello che hai scritto è esattamente quello che ho scritto due post prima - usando le lettere di cui disponevo -: “ se consideriamo la diffrazione di Fraunhofler - due lenti, una prima e una dopo il foro, che rendono i raggi paralleli - la larghezza angolare del massimo centrale di diffrazione è dato da Delta sen theta = 1.22 per lunghezza d'onda / diametro. „ il concetto è che tu così prendi una misura ADIMENSIONALE che guardacaso segue lo stesso principio dell'angolo di risolvenza - grandezza appunto adimensionale - e la scindi per avere una misura dimensionale che ovviamente risulta proporzionale a f/ e non più alla dimensione assoluta del foro. ma quello che tu hai ottenuto ha senso solo in misura RELATIVA. ti interessa sulla base di quanto è grande un sensore ed eventualmente per i fotodiodi. la misura di quanto è in assoluto incidente la diffrazione ce l'hai invece dalla prima formula non rimaneggiata. quello che tu ottieni qui è una distanza tra i primi due minimi... bene questa differenza però quando usi una focale maggiore - a parità di punto di ripresa - ha meno incidenza perché stai ingrandendo i dettagli! stai dicendo una cosa matematicamente giusta traendo conclusioni sbagliate concettualmente secondo me - ci sto ragionando ancora in verità. altrimenti anche il potere risolvente di un'ottica non dovresti misurarlo con un angolo minimo ma con una distanza |
| inviato il 14 Febbraio 2015 ore 0:03
Il diametro del disco di Airy che la tua ottica proietta è dipendente solo dal rapporto f/stop. Non capisco dove ti stai incagliando però. Il limite di risolvenza angolare di un sistema ottico interessato da una diffrazione di Fraunhofer è :
 theta la risoluzione angolare in radianti lamda la lunghezza d'onda della luce D il diametro della lente il fattore 1,22 deriva dall'analisi della posizione del primo minimo del disco di Airy, funzione di Bessel del primo ordine. La risoluzione angolare può essere convertita in risoluzione spaziale moltiplicando il valore angolare in radianti per la distanza del soggetto dal piano immagine. Assumendo che la distanza f sia anche pari alla focale dell'ottica otteniamo che :
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user14103 | inviato il 14 Febbraio 2015 ore 0:53
Tutta teoria ormai qui serve la pratica 135 pagine di cosa? Per due foto messe in giro qua e la di una fotocamera vergine ancora non uscita sul mercato mi auguro che 3600 euro siano ben spesi (io di certo non li spenderò e non invidierò assolutamente chi li spende ma spenderò in altro ),, scusate lo sfogo ma io non mi illuderei più di tanto .... ne riparlerei tranquillamente a settembre quando sarà a pieno regime sul mercato testata a dovere con le ottiche attuali ...invece solo di una cosa sono convinto e non vedo l'ora che esca il famigerato 11/24 ...questa sarà un'ottica pazzesca anche se il prezzo proibitivo ne varrà veramente la pena .....queste due reflex per carità venderanno parecchio perché ormai la gente corre dietro ai pixel perché il mercato lo richiede ...però all fine si deve cedere a compromessi ...io preferisco la botte mezza piena ...che accontenta tutti ... e in futuro me ne darete ragione .......voi continuate a parlare di risolvenza delle ottiche questa risolve 16mpx -18 -32-etcetc ... si ci sono quelle che risolvono ma quanti le hanno?Le fotocamere attuali risolvono a pieno questi pixel allora perché averne 50 per ritagliare e castrare una foto lo fate con 7d mk II che costa un terzo e ha le stesse caratteristiche ...allora.. |
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