| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 19:38
Aggiungere una didascalia o tendina, non ne conosco il termine tecnico, non cambierebbe molto, visto che ora come ora non c'e' l'obbligo di completare i vari campi già richiesti ... Daniele mi riferivo anche alla voglia di visibilità che offre una galleria piuttosto che una altra e che porta un utente ad usarla per un fine puramente social. Le modifiche evidenti si notano, però la definizione di foto art è un pochino vaga a parere mio, se poi dentro la sezione fauna ricade di tutto, la cosa si fa ancora più complicata. Comunque una discussione interessante. |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 20:14
La fotografia naturalistica nasce con fine scientifico documentativo, come tale è evidente che deve essere lasciata il più naturale possibile. Intendiamoci, come ho scritto e sempre sostenuto alcune correzioni non invasive e non volte a modificare la scena devono e sottolineo devono essere tollerate; non mi schiero con gli "integralisti" della situazione e quando nelle giurie dei contest chiediamo il raw lo facciamo solo per vedere fino a che punto ha inciso la post produzione e se, laddove esagerata, decidiamo per l'esclusione. La clonazione di piccoli elementi di disturbo come ad esempio il filo d'erba sull'occhio del soggetto a mio avviso non modificando radicalmente la scena lo giustifico. Attenzione però ho detto filo d'erba e non ramo dell'albero, ma se uno sfondo è uniforme non posso trasformarlo mettendoci i fiori, men che meno devo pubblicare una foto con due cince quando nella realtà ne ho fotografata una sola e la seconda l'ho clonata da un'altra immagine. |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 22:42
Completamente d'accordo con Pmaffio! |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 23:34
World Press Photo squalifica il 20% dei suoi finalisti del concorso per manipolazione dei RAW ....e non parliamo solo di foto naturalista..... A large number of entries were found to have been manipulated or post-processed carelessly Up to 20% of World Press Photo entries that made it to the penultimate round of the contest were disqualified after they were found to have been manipulated or post-processed carelessly, the Dutch organization has confirmed. In the past two years, participating photographers were required to send in raw files if their images were selected for the final stages of the prestigious photojournalism contest. "Our contest rules clearly state that the content of the image should not be altered," says World Press Photo managing director Lars Boering in a statement. "This year's jury was very disappointed to discover how careless some photographers had been in post-processing their files for the contest. When this meant a material addition or subtraction in the content of the image, it lead to the images being rejected from the contest." |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 23:41
“ World Press Photo squalifica il 20% dei suoi finalisti del concorso per manipolazione dei RAW ....e non parliamo solo di foto naturalista..... „ Infatti parliamo di fotogiornalismo/reportage, cattegoria che come ho scritto sopra, la naturalistica senso stretto può tranquillamente essere assimilata |
user46920 | inviato il 16 Febbraio 2015 ore 7:29
Qui su Juza il problema è l'incoerenza delle sezioni: sarebbe molto meglio per tutti avere le sezioni corrette in maniera congrua con le caratteristiche fotografiche, ben separate dalle categorie artistiche e/o grafiche, ecc (siccome una foto postprodotta con vari livelli, maschere e pennelli, è a tutti gli effetti un fotomontaggio/opera-artistica voluta, che non ha assolutamente niente a che vedere con le fotografie naturalistiche/documentaristiche/giornalistiche e quant'altro). Come dice Giuseppe: “ Le modifiche evidenti si notano, però la definizione di foto art è un pochino vaga a parere mio, se poi dentro la sezione fauna ricade di tutto, la cosa si fa ancora più complicata. „ Mi sembra un comportamento "stupido" e becero appoggiarsi ad una definizione sbagliata per fregarsene dell'ovvio e "ballare bellamente nel manico", facendo i "furbetti del quartierino" per trovare consensi con subdoli fotomontaggi !!! Per cui il problema non è accettare o meno il filo d'erba, ma sistemare per bene e con serietà gli indirizzi fotografici del sito, con le sezioni giuste per ogni carattere !!! ... si eviterebbero oltremodo INUTILI discussioni ... (vedi la foto del Gorilla). |
| inviato il 16 Febbraio 2015 ore 11:12
“ Daniele mi riferivo anche alla voglia di visibilità che offre una galleria piuttosto che una altra e che porta un utente ad usarla per un fine puramente social. „ Infatti alla fine il problema reale è l'onestà di chi posta la foto (che però magari continuerebbe a barare alla grande sulla galleria "naturalistica" perché fa più "figo" di una galleria "animali" qualunque); sono d'accordissimo con Pmaffio sul fatto che gli interventi in "naturalistica" non debbano necessariamente essere banditi, ma che non debbano tassativamente snaturare la situazione, ma la vedo dura a non avere più "infiltrati" |
| inviato il 13 Marzo 2015 ore 9:52
Arrivo un po' in ritardo, non avevo letto il post. In questo forum tra c...uli, foto street insignificanti e inflazione degli stessi soggetti fotografati 700 volte, a volte mi prende un po' male. Nella sezione uccelli, quella che frequento di più , vengono allegramente messe foto di animali domestici (primi piani di oche), spacciate come selvatiche, e riscuotono notevole consenso...Steff all'inizio della discussione ha anche citato il possibile apprezzamento per la foto di specie particolari... a me non sembra, vengono apprezzate le foto di uccelli colorati, prova ne sia l'inflazione di martin pescatori, ecc. Sono anche basito del fatto che chi si lancia nella foto di uccelli con costose apparecchiature di migliaia di euro non pensi di spendere trenta euro per comprarsi un manualetto per riconoscere le specie....basito appunto...ma non siamo tutti uguali. Sulla manipolazione debbo dire che appunto se è solo l'estetica, credo che ogni cosa va bene, io gli sfondi non li cambio perchè preferisco la foto documentativa. Grazie a tutti per gli interventi stimolanti. Un saluto a tutti Marco |
| inviato il 13 Marzo 2015 ore 10:08
“ Sono anche basito del fatto che chi si lancia nella foto di uccelli con costose apparecchiature di migliaia di euro non pensi di spendere trenta euro per comprarsi un manualetto per riconoscere le specie....basito appunto...ma non siamo tutti uguali. Sulla manipolazione debbo dire che appunto se è solo l'estetica, credo che ogni cosa va bene, io gli sfondi non li cambio perchè preferisco la foto documentativa. „ Anche su questo siamo in totale accordo, soprattutto la prima parte.. Un saluto |
| inviato il 13 Marzo 2015 ore 10:32
direi che è una scelta del fotografo di turno a suo gusto senza che la sua scelta possa essere definita giusta o sbagliata. mostrare la natura nella sua "purezza", ovvero come sarebbe senza l'inciviltà dell'uomo è una visione altrettanto valida di quello che è veramente. generalmente sto attento a non includere elementi sgradevoli ma a volta capita che non si riesca ad evitarli. |
user46920 | inviato il 13 Marzo 2015 ore 11:02
“ Sulla manipolazione debbo dire che appunto se è solo l'estetica, credo che ogni cosa va bene, io gli sfondi non li cambio perchè preferisco la foto documentativa. „ Anche secondo me la foto-documento dovrebbe essere quello che è, senza manipolazioni. Forse sta diventando davvero necessario avere delle sezioni più specifiche, anche nella fotografia naturalistica. |
| inviato il 13 Marzo 2015 ore 12:56
Ma, sono uno dei "vecchi" di Juza che, non trovandosi più a proprio agio in questo forum, non posta più immagini e non commenta più però approfitto di questa discussione per lanciare una riflessione. Ma non è che il problema è ben più a monte della clonazione o meno ? Non è che manca un po' di competenza naturalistica in primis e di senso estetico in secundis ? Lo chiedo partendo dall'immagine del marabou...... non dico che sia una fotografia mal fatta ma non capisco cosa dovrebbe trasmettere. Che il lago è un immondezzaio ? E a cosa serve manifestarlo ? Che il marabou è un animale "di pregio" ? Nemmeno essendo uno degli animali più facili da vedere ed avvicinare in contesti fortemente antropizzati in ogni dove in Africa. Che l'immagine è particolarmente bella di suo ? A mio modesto parere nemmeno, la trovo piuttosto piatta e poco significativa. Che l'immagine racchiude luce e tecnica particolari ? Non credo. E allora vengo al punto...... cambiava qualcosa clonare l'immondizia in primo piano ? Sempre a mio modesto avviso no in quanto nessuno dei punti che ho citato in precedenza ne avrebbe tratto giovamento. E mi permetto anche di contraddire chi sostiene che la fotografia naturalistica serve solo a documentare. Ma che cosa ? Per quello c'è google o wikipedia..... per me la fotografia naturalistica deve anche documentare ma ponendo un po' di attenzione all'inquadratura, al momento, alla luce e, perchè no, anche agli elementi di disturbo. PS mi scuso con l'autore della foto del marabou. Non ho nulla di personale ma mi veniva comodo usare la sua immagine per palesare delle mie idee. Ciao, fabrizio |
| inviato il 13 Marzo 2015 ore 13:27
Secondo me non ci sono regole e ognuno segue il proprio stile, a meno che la foto non sia stata scattata come documento o appartenga a settori particolari come fotogiornalismo, fotografia di eventi, sportiva, ecc. Personalmente considero la fotografia come una sorta di "opera d'arte", di un dipinto, dove la macchina fotografica disegna lo scheletro e il fotografo la dipinge secondo appunto il suo stile, le sue capacità, le sue emozioni e quello che vuole trasmettere con essa, che è poi quello che hanno sempre fatto i grandi del passato e che fanno tuttora. Il come la dipinge, che tecniche usa o quanto un paesaggio sia inerente alla realtà o no non è importante, come non lo è in un quadro. La fotografia è un'arte e tutto è permesso per esprimerla. Discorso diverso per alcuni concorsi fotografici dove il giudizio di una foto può stare anche nell'eccezionalità di un evento, per cui è giusto che in caso di vittoria sia verificato anche il file raw. “ La foto è un documento che rappresenta la realtà del posto com'è, non come vorremmo che fosse. „ Dipende dal motivo per il quale abbiamo scattato. Se è un documento deve rappresentare la realtà. Se è un'opera artistica siamo noi che plasmiamo l'opera secondo ciò che vogliamo trasmettere. Da innamorato della natura, nella mia fotografia provo a esprimere il bello di essa. Se dovessi fare un reportage sugli orrori ambientali nel mondo è chiaro che la mia fotografia sarebbe ben diversa e non solo nei soggetti ritratti. E qui torniamo sul concetto di fondo: dipende da cosa vogliamo trasmettere o da quale messaggio vogliamo mandare. |
| inviato il 13 Marzo 2015 ore 14:32
“ Secondo me non ci sono regole e ognuno segue il proprio stile, a meno che la foto non sia stata scattata come documento o appartenga a settori particolari come fotogiornalismo, fotografia di eventi, sportiva, ecc. „ +1 Tutti hanno ragione e il discorso fila sempre se si guarda al principio ed al buon senso. Nella realtà secondo me ci vuole un po di disponibilità a mediare e molto dipende dallo scopo finale della foto e quindi non c'è una singola regola. Ogni tanto mettere in discussione anche il proprio punto di vista fa bene; sopra tutto quando le opinioni sono estreme. |
| inviato il 13 Marzo 2015 ore 14:33
Stiamo parlando di fotografia naturalistica, il dibattito è stato in passato corposo, ho collaborato in FIAF nello studio dell'argomento con eminenti nonchè bravi autori di questo genere. Il risultato, perlatro mediato da istituzioni mondiali come FIAP, è che nella foto di natura bisogna rispettare un'etica. La foto deve rispecchiare il più fedelmente possibile la realtà. Non è una legge e nemmeno un dictat per cui alla fine ognuno è libero di fare ciò che vuole ma nella community dei foto naturalisti la prevalenza è per seguire le direttive FIAF e FIAP. Se voglio creare un'opera d'arte con elementi di natura posso farlo ma si chiama Photo-art e non Foto natura. “ considero la fotografia come una sorta di "opera d'arte", di un dipinto, dove la macchina fotografica disegna lo scheletro e il fotografo la dipinge secondo appunto il suo stile „ Per nulla d'accordo nel senso che non si è più in campo fotografico ma in quello della elaborazione digitale e credo che la differenza sia enorme; fatto salvo evidentemente tutto ciò che potevo fare nella vecchia camera oscura e che è peraltro permesso anche nell'era digitale. |
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