| inviato il 06 Gennaio 2014 ore 0:09
Di post del genere ne esistono molti.
Personalmente non commento mai le foto altrui a meno chè non mi venga chiesto, perchè commentare una foto credo sia quanto di più difficile esista.
Il 99% delle persone, riconduce l'immagine alla tecnica e quindi da giudizi tecnici su come migliorarla secondo i suoi canoni estetici.
Difficilmente, il commentatore mette in gioco il suo stato emozionale e lo condivide con l'autore, perchè magari una foto tecnicamente sbagliata, può avere un impatto emozionale devastante.
In ultimo, quasi mai si prova a capire se dietro ad un'immagine esiste un progetto, i grandi fotografi non diventano tali per qualche foto singola azzeccata per un colpo di culo, lo fanno perchè riescono a comunicare tramite il linguaggio della fotografia in maniera non consueta.
Quindi, commentare foto di grandi artisti, senza conoscerne il progetto che sta a monte, senza conoscere la storia che li ha condotti alla produzione di quell'immagine, non ha senso.
Un ca22o di triciclo che merda di foto può essere? Sicuramente sarà il solito raccomandato che ha avuto la botta di culo, ha fotografato un triciclo ed è diventato famoso, quindi un'istantanea del cavolo.
Se invece ci appassioniamo alla cultura fotografica, scopriamo che quel triciclo del cavolo, è quello con cui sfrecciava il bambino di Shining, perchè?
Leggete qui sotto il commento di qualcuno che la cultura fotografica la conosce e vedrete che magicamente, quel triciclo non è un'istantanea di merda di uno che ha avuto culo, ma vi apparirà totalmente un'altra immagine tanto da esserne grati all'autore di averla scattata.
"Non a caso Eggleston ha influenzato registi come Lynch, Cronenberg, e anche l' ex fotografo Stanley Kubrick credo gli debba qualcosa, almeno in una scena di Shining, quando il bambino sfreccia con il triciclo attraverso i corridoi dell' albergo disabitato. Quel triciclo è il triciclo di Eggleston, poi diventato la copertina del libro William Eggleston' s Guide: il triciclo ritratto a Memphis alla fine degli anni ' 60, fermo, sul marciapiede di una casa. Eggleston ha scattato quell' immagine quasi da sdraiato, dal punto di vista di un insetto, così il triciclo del bambino - come molti altri oggetti del nostro quotidiano - è diventato qualcosa di spaventoso, inquietante, per nulla innocente, e il cielo grigio è parso assorbire meglio il manubrio arrugginito, mentre sullo sfondo un' auto parcheggiata sotto il patio osservava muta la scena, e lateralmente, la parte posteriore di un' altra auto sembrava volesse aggiungere qualcosa. E poi c' è l' uso del colore. Il colore è diventato linguaggio, elemento dinamico. L' utilizzo del rosso, del blu, del giallo, perfino della ruggine: un boiler arrugginito in un campo è la cosa più simile a un gigantesco frutto. In precedenza il colore sembrava quasi un problema separato dal soggetto. Prima di Eggleston i fotografi vedevano il cielo e l' azzurro. Dopo di Eggleston il cielo e l' azzurro sono una cosa sol a."
Capito?
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| inviato il 06 Gennaio 2014 ore 0:52
Paco puoi anche aggiungere che Eggleston e' stato il primo a smerimentare la fotografia a colori nella fotografia artistica battendosi contro tutti i "grandi del tempo". Ha avuto la capacita' di usare il colore come valore aggiunto cosa affatto scontata ancora oggi.
L'originalita' avra' pure un merito, no? Copiare e' decisamente piu' facile soprattutto se si hanno mezzi totalmente diversi. |
| inviato il 06 Gennaio 2014 ore 0:57
Gli artisti inventano. Gli artigiani producono. Nessuno spazio ai brocchi che sanno solo criticare.
Ciò detto il post era chiaramente canzonatorio verso i brocchi saccenti e non verso i mostri sacri. Buona luce a tutti ma soprattutto a marinaio che, anche se un po' suscettibile, è davvero bravissimo |
| inviato il 06 Gennaio 2014 ore 11:04
“ Paco puoi anche aggiungere che Eggleston e' stato il primo a smerimentare la fotografia a colori nella fotografia artistica battendosi contro tutti i "grandi del tempo". Ha avuto la capacita' di usare il colore come valore aggiunto cosa affatto scontata ancora oggi.
L'originalita' avra' pure un merito, no? Copiare e' decisamente piu' facile soprattutto se si hanno mezzi totalmente diversi. „
Quoto al 100%
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user5958 | inviato il 06 Gennaio 2014 ore 11:47
Il bello ma anche il brutto del forum se paragonato alla vita vera, è che tutti si sentono all'altezza di commentare tutto, si da per scontato che per esprimere giudizi basti leggere due righe o usare la ragione... Purtroppo non è così, purtroppo questo è il male di oggi superficialità, incostanza fretta, troppa fretta... Per giudicare un quadro un opera un progetto una fotografia, e farlo criticamente è necessario sapere di cosa si parla, studiare ( che non vuol dire leggere articoli su internet), approfondire, praticare, magari imparare da qualcuno, e far passare del tempo perché questo è necessario perché la nostra mente acquari sensibilità. Chi di noi si sognerebbe a una mostrata di quadri d'autore, solo perché a casa dipinge di discutere con un critico sulle capacità dell'autore?!! Invece via web in modo impersonale sono tutti maestri. |
| inviato il 06 Gennaio 2014 ore 12:30
che io capisca o meno quelle foto dei (grandi) e sinceramente non mi fanno impazzire, ricordo solo che con tutto il rispetto per chi le ha eseguite, con sicuramente minor tecnologia, che dopo un campione ne viene un'altro, tutto quel timore reverenziale porta secondo il mio modesto parere a cercare di (ripetere)
i loro scatti e non pensare con la propria testa, in ultima analisi vorrei ricordare a tutti, mè compreso che quì nessuno ha la verità in tasca.
saluti. |
| inviato il 06 Gennaio 2014 ore 12:43
La conoscenza del passato è quella che ci fa progredire, ricercare e innovare. Questo vale nell'arte, nella scienza e nella vita di tutti i giorni. La capacità di costruire sulle fondamenta lasciate dai posteri e il tramandare la conoscenza è l'elemento che ci ha portato a differenziarci dalle scimmie ed la base della civiltà.
Non si tratta di timore revernziale. Spesso grandi artisti non hanno avuto fortuna nei loro tempi, per poi essere rivalutati in seguito o viceversa. Non ha senso tentare di replicare gli scatti dei grandi, ma è utile, anzi indispensabile capirne il linguaggio. Condivido che con il passare del tempo ci siano nuovi talenti e nuovi campioni.Il problema è che tutti oggi quasi tutti si sentono campioni. |
| inviato il 06 Gennaio 2014 ore 13:25
“ tutti si sentono all'altezza di commentare tutto „
“ oggi quasi tutti si sentono campioni „
... e quindi? Che facciamo? Chiudiamo i forum e togliamo il diritto di parola e di spacconaggine?
Da bambino mi hanno insegnato che, santi a parte, si può trattare di tutto con leggerezza: il popolino non riesce a comprendere? Finchè il mondo dell'istruzione non saprà aprire anche certi varchi nelle menti si va avanti così...
Vale per l'arte ma vale per qualunque campo di azione dell'uomo, come dice Fabio: è fin troppo normale che, agli occhi dell'esperienza e della competenza che ciascuno ha nel proprio campo, certi approcci suscitino certe reazioni, anche se io l'irritazione la lascerei perdere...
Io, che ho una formazione tecnico-scientifica, non sono mai stato particolarmente affascinato non tanto dalle espressioni artistiche, bensì da tutto il contorno di critici e commentatori (quelli seri, ovviamente): tra tutte le difficoltà della vita, penso che almeno gli hobby debbano conservare un minimo di leggerezza e di occasione di gratificazione, per cui in generale non sono così interessato alla contestualizzazione di un'opera ma alle emozioni che è in grado di suscitare in me...
Premesso che il post nasce per criticare chi sostiene quel che sto per scrivere e non viceversa,  quel triciclo decontestualizzato (come di fatto è stato riconosciuto anche da chi ha cercato di illuminarci) lascia il tempo che trova: forse bisogna partire da lì, altrimenti anche i grandi dovrebbero mettere delle clausole alle proprie opere come le modelle di Marinaio: "visibile solo da chi conosce tutta la mia storia e il mio percorso"...
Perchè stracciarsi le vesti? Anche Giotto, visto con i nostri occhi, a me fa tenerezza... eppure pensa come erano ridotti quelli prima di lui...
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| inviato il 06 Gennaio 2014 ore 13:42
Pensa anche a Nuvolare in un'ipotetica sfida contro il cronometro e parità di pista se le prenderebbe anche da un neopatentato su una Golf GTI, forte di quasi 100 anni di evoluzione tecnica. Che tenerezza! |
| inviato il 06 Gennaio 2014 ore 13:50
Fabiopol puoi dire una cosa del genere solo se sei convinto, come molti, che sia l'attrezzatura posseduta a fare ottime foto e non il fotografo. |
| inviato il 06 Gennaio 2014 ore 13:54
Kramer, ironia questa sconosciuta ;) |
| inviato il 06 Gennaio 2014 ore 14:12
“ Ciao, a me sembrava che l'articolo prendesse in giro i "commentatori" delle foto e non i fotografi... „
Anch'io lo vedo in quest'ottica e purtroppo devo dire che spesso non va lontano dal reale, in passato proprio sulle pagine di questo forum mi è capitato di vedere una foto del grande Giacomelli giudicata in base a nitidezza e rumore..
Ps felice di rivederti da queste parti Paolo, eri sparito |
| inviato il 06 Gennaio 2014 ore 14:40
Io devo ancora crescere in termini di cultura fotografica...ci sto lavorando sopra (tempo permettendo) per cui non conosco molti degli autori citati nel link postato, peró quando si arriva al commento sulla foto di HCB e si dice "Bonjour Henri, presumo che sei francese o almeno lo parli" mi sembra evidente che ci sia la volontá d'ironizzare su come spesso i commenti degli utenti siano sterili (tra l'altro questo passaggio mi ha fatto sorridere abbondantemente). Ammetto che all'inizio l'autore possa essere frainteso, ma lo scopo é proprio quello di estremizzare quello che accade quotidianamente da parte di utenti che dopo un paio di lezioni di tecnica commenterebbero capolavori senza nozione di causa. Mi ci metto anche io per caritá! L'esempio di Caterina su Giacomelli calza alla perfezione...anche se poi bisogna dire che prendere una foto qualsiasi di un fotografo famoso, estrapolarla dal contesto e postarla...beh sarebbe molto facile non riconoscerla e non essere in grado di apprezzarla. Ma questo vale in qualsiasi forma d'arte. |
| inviato il 06 Gennaio 2014 ore 14:55
puo darsi che non abbia capito il senso del' articolo . ma la foto e sempre soggettiva e personale , cio che piace a te non puo piacere a me , bisogna tirarsela di meno e scattare di più . un saluto silverio |
| inviato il 06 Gennaio 2014 ore 15:15
A me l'articolo in questione pare semplicemente un paradosso e neppure tanto "intelligente". SE è un paradosso, in quanto tale non ha altro scopo che suscitare discussioni come queste.
Se sia utile o meno è un altro paio di maniche: dipende esclusivamente da quel che ciascuno ne vuol trarre. |
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