| inviato il 13 Agosto 2013 ore 14:23
Non ho detto che hai parlato di argomenti specifici, ma mi riferivo al punto in cui esortavi ad avanzare proposte specifiche per l'ottimizzazione di alcuni strumenti PS. Magari era una provocazione, non lo so, ma va bene cosí, il mio non era intento polemico. Ha assolutamente ragione Cos78: bisogna studiare per qualsiasi cosa: professione o hobby avanzato che sia. É comprensibilissimo che qualcuno non lo voglia fare, ma in quel caso ci si deve accontentare di un uso parziale dell'oggetto/software e dei risultati conseguenti. Non l'ha mica ordinato il dottore di studiarsi PS, basta non prendersela con il team di sviluppo. Io stesso, che in genere tendo a studiare molto le cose che faccio, non uso quasi mai photoshop per la fotografia: uso da anni Aperture su Mac: altro strumento che se ben conosciuto garantisce ottime soddisfazioni ma con meno lavoro. Alla fine si tratta di una scelta. Basta che sia consapevole. Non è sempre colpa degli altri! | 
| inviato il 13 Agosto 2013 ore 14:38
Eppoi, soprattutto per chi fotografa per hobby, l'approfondimento dovrebbe essere un piacere, o no? | 
| inviato il 13 Agosto 2013 ore 14:40
“ Eppoi, soprattutto per chi fotografa per hobby, l'approfondimento dovrebbe essere un piacere, o no? „ “ Non è sempre colpa degli altri! „ Parole sante !!! Comunque era una voluta provocazione. | 
user1036 | inviato il 13 Agosto 2013 ore 15:30
Ciao Stefanino, rispondo ai tuoi punti: 1) Le funzioni di un automobile qualunque esse siano, sono studiate per essere utilizzate dalla maggioranza degli utilizzatori senza nozioni specifiche, senza essere dei meccanici o dei piloti, anche perché se l'utilizzatore finale non fosse soddisfatto, per "x" qualsivoglia motivo, la prossima volta acquisterà un veicolo di un'altra marca ed in questo Adobe, un po' se ne approfitta, perché credo sia il software più usato in assoluto, più pubblicizzato, ove si fanno valanghe di corsi, seppur ne esistono altri sicuramente validi come coraldraw per esempio. Nessuno legge il manuale e su questo sono concorde, 5 anni fa ho fatto acquistare a mio suocero di 80 anni un'auto con cambio DSG, certo non ha letto mai il manuale ed il risultato per lui è stato strabiliante! Non la guiderà come alonso, ma la guida ed anche bene, quindi l'approccio del prodotto al consumatore è corretto. Io penso che mai debba avvenire il contrario. Stefanino non credo che nel guidare un'auto non avvengano routine complesse all'interno del veicolo, basta pensare all'entrata in funzione di un ESP o ABS, che impegna costantemente la centralina con milioni di calcoli al secondo, in quel caso l'interfaccia è il pedale del freno o il volante, tra l'altro uguale a quello di 100 anni fa, o quasi, ma il risultato è supportato da un sistema molto complesso, senza che ne sia complesso l'uso. Lo stesso per il GPS, inizialmente sistema utilizzato dai militari, nel momento in cui è passato al civile è stato obbligatoriamente interfacciato, immaginati di inserire le coordinate satellitari per andare da A a B, saremmo impazziti, quindi meglio inserireun semplice indirizzo, poi saprà lui a che coordinate risponde. La necessità di utilizzare PS, o qualunque altro software per fotoritocco nasce dal desiderio di migliorare un'immagine, il fotografo deve capire cosa vuole cambiare e poi lo strumento dovrebbe dare tutte le opzioni per farlo e questo non credo sia fruibile con facilità, per quanto riguarda PS. L'abitudine ad un meccanismo, non vuol dire che sia semplice, vuol dire che hai acquisito le conoscenze per muoverti all'interno di esso, rispetto a questa affermazione, credo che il tempo sia una variabile importante da considerare, soprattutto se parliamo e lo stiamo/state facendo, di hobby! Quando Apple inserì i primi mouse all'interno delle sue macchine, confezionò il prodotto in modo tale che l'acquirente prendesse il mouse in mano fin da subito, nel modo corretto, questo per me vuol dire pensare ad un prodotto ed a chi lo utilizzerà, non mi aspetto ciò da un software per la gestione di una centrale nucleare, sia ben chiaro, ma qui parliamo di foto, non di atomi. Mi scuso se porto tanti esempi, ma fanno parte del mio vissuto e rappresentano spesso quello che è il mio approccio ideale verso una nuova opportunità. 2) Non credo che questo argomento sia aria fritta, rispondevo a Max57 e la mia frase sull'aria fritta era retorica, oltre che ironica. PS Io uso LR e per quello che mi è possibile cerco di fare bene in macchina, sono un così detto utilizzatore evoluto (tempo permettendo), perché non mi ci pago da vivere con le foto, comunque il dottore non mi ha prescritto ne lo studio di manuali per l'uso di PS, ne per LR, solo calmanti tra cui: antidepressivi, neurolettici, tranquillanti, ansiolitici, ipnotici e calmanti   , comunque se penso e scrivo che non sono studiati per la maggioranza, non me la prendo con nessun team di sviluppo, spero solo che in un prossimo futuro, tra gli obiettivi a breve termine inseriscano la semplicità d'uso | 
| inviato il 13 Agosto 2013 ore 16:02
Hai ragione per quanto riguarda le routine complesse, sono moltissime. Il punto é che il lavoro lo fa la macchina, non l'utente, per il quale tali operazioni sono del tutto trasparenti non prevedendo alcuna alternativa o decisione da parte sua, se non il banale ON/OFF. Ciò é possibile solo perchè gli obiettivi sono pochi, importanti e circoscritti: sicurezza, comfort e situation awareness entro certi limiti. Nel caso del fotoritocco gli obiettivi sono pochi e circoscritti solo nel caso del software per utenti alle prime armi, che infatti prevede routine preimpostate per assolvere i compiti principali. I software come PS prevedono possibilitá operarive e creative che vanno ben al di là di quelle possibilità. Le opzioni creative concesse sono molto più di ciò che serve al fotografo. Entrano nel campo della grafica e dell'illustrazione, e se non ci fosse il controlo completo dell'operatore, il software sarebbe quasi inutilizzabile. Hai assolutamente ragione quando dici che la tecnologia può semplificare la vita ma non è possibile paragonare routine che gestiscono eventi semplici come un cambio marcia a scelte che entrano nel campo della creatività in ambito artistico (le più complesse da riprodurre con le macchine). Le opzioni sono troppe e troppo complesse per farle gestire dalla macchina ottenendo ciò che si vuole. La fantasia non è riproducibile artificialmente. Avevo capito la tua risposta a Max57 sull'aria fritta e la condivido pienamente, e pur avendola scritta a te, era più una risposta a lui. Per il discorso del non prendersela con il team, di sviluppo, il messaggio era indirizzato a chi ha aperto il topic, non a te. Per professione io uso i sistemi più evoluti e precisi al mondo facendo il pilota di linea, ma ti assicuro che in condizioni normali, quando tutto funziona e ci sono poche opzioni, la vita dell'operatore è semplice, ma quando ci sono problemi o qualcosa non funziona, la gestione diventa molto complessa e bisogna sapere un mondo di cose. Questo per dire che i computer possono sostituire il cervello solo per operazioni semplici e routinarie ma quando le scelte si impongono (artistiche o altro) il cervello è ancora inarrivabile. Altrimenti useremmo tutti le nostre costosissime reflex su auto  Ciao | 
user1036 | inviato il 13 Agosto 2013 ore 16:46
Sul discorso auto, sono parzialmente d'accordo e comunque ho semplificato la cosa, sul resto hai perfettemante ragione, credo che il nostro pensiero sia il medesimo, sull'uso del computer che reputo uno stupido molto veloce, ed anche quando sarà un'intelligenza molto veloce, io vorrò, seppur lentamente, determinare le mie scelte con coscienza e cognizione, anche nell' incrementare o diminuire la saturazione in una foto. Lavoro per una multinazionela dove il prodotto è costruito partendo dal prezzo, forse scelta opinabile, ma che porta a soluzioni economiche, spesso senza rivali a parità di prezzo, comunque sempre studiate per una moltitudine di utenti. “ Le opzioni creative concesse sono molto più di ciò che serve al fotografo. Entrano nel campo della grafica e dell'illustrazione, e se non ci fosse il controlo completo dell'operatore, il software sarebbe quasi inutilizzabile. „ Forse PS dovrebbe proporre un software ad esclusivo uso dei fotografi, senza troppi fronzoli, una via di mezzo tra LR e PS? Comunque il 5 ha quello che mi mancava sulla precedente versione, un tampone per clonare con forma variabile, chissà che pian, piano... | 
| inviato il 13 Agosto 2013 ore 16:58
Beh, in genere migliorano sempre con il tempo... sperém! | 
user14286 | inviato il 13 Agosto 2013 ore 21:52
“ il problema dov'è? che l'argomento è complesso? che ad esempio per sapere come usare il canale K di un CMYK per attenuare gli aloni in PP di un hdr bisogna studiare? „ Che per usare il canale K sia necessario studiare posso capirlo. Che per creare un set di pennelli, o dipingere usando un colore a piacere, o applicare una vignettatura sia necessario perderci settimane, no, sinceramente questo non lo capisco. A meno che qualcuno non mi dimostri che ci sia un qualche vantaggio nel rendere inutilmente complicate anche tali semplici operazioni. Sono le interfacce ad essere complicate, perchè pensate in ingegnerese, non gli argomenti... | 
| inviato il 13 Agosto 2013 ore 22:21
Veleno però la vedi troppo dal tuo punto di vista (intendo dal punto vista del tuo "prototipo" di utente). Photoshop e Gimp non sono programmi pensati esclusivamente per la categoria "fotografo", sono programmi di "grafica" in senso generico. Adatti a chi fa fotografia ma non solo. Perché mai i programmatori dovrebbero inserire un comando per inserire una vignettatura (cito il tuo esempio, che è una cosa "da fotografo") in un click e non un'altra funzione utile ad un'altra categoria di utenti? Purtroppo/Per-fortuna questi software sono abbastanza generici (e quindi per forza di cose relativamente complessi) proprio perché è imprevedibile sapere di cosa ha bisogno e quali conoscenza avrà l'utente oltre la tastiera. Se prendi Lightroom (che è pensato per fotografi), ad esempio, e lo confronti con Photoshop troverai molte funzioni pronte in un click che non sono altro che delle scorciatoie di ciò che puoi fare con Photoshop... vignettatura compresa :D | 
| inviato il 13 Agosto 2013 ore 23:01
“ Che per creare un set di pennelli, o dipingere usando un colore a piacere, o applicare una vignettatura sia necessario perderci settimane, „ Il problema non e' il programma. Ecco la conferma. | 
user9038 | inviato il 13 Agosto 2013 ore 23:41
Da quanto ho capito si pretende la botte piena e la moglie ubriaca... Una sola parola d'ordine: S-M-A-N-E-T-T-A-R-E ! Ps e un bel libro alla Scott Kelby per iniziare... | 
user1856 | inviato il 14 Agosto 2013 ore 9:52
“ Forse PS dovrebbe proporre un software ad esclusivo uso dei fotografi, senza troppi fronzoli, una via di mezzo tra LR e PS? „ forse che ci son fotografi che hanno certe priorità e certi che ne hanno altre? cos'ha PS che è di troppo per un fotografo qualsiasi? anzi, posso dire cosa non ha più.... il supporto a pixelbender con i filtri in quel linguaggio... grave pecca per i fotografi che ad esempio usavano robe artigianali come, per dirne una, i filtri Escher-Droste. toh, è un esempio. in realtà PS guarda i fotografi e lo fa a 360°... “ Che per creare un set di pennelli, o dipingere usando un colore a piacere, o applicare una vignettatura sia necessario perderci settimane, no, sinceramente questo non lo capisco. „ una vignettatura come? come la vuoi tu o come la volevano i programmatori che per semplificare ne hanno creata una che piaceva a loro? con che decadimento? o un aggiunta di falloff che ricalchi quello di una specifica lente? settimane poi per scegliere un colore????? ma dai.... | 
user14286 | inviato il 14 Agosto 2013 ore 10:13
sto parlando di gimp, photoshop non lo conosco, ma suppongo sia sulla stessa lunghezza d'onda. quando parlo di settimane, ovviamente non mi riferisco solo alla scelta del colore, ma parlo in generale, del tempo necessario per prendere confidenza con le operazioni preliminari. Al momento ad esempio, sono a malapena riuscito a crearmi dei pennelli pesonalizzati, ma funzionano solo fino ad una certa grandezza, oltre la quale la dimensione devo cambiarla comunque a mano. Piuttosto che perdere altre ore a capire perchè o dove ho sbagliato me la metto via e amen; certamente posso dire che non vedo un solo motivo logico o tecnico per cui debba essere così, e nessun tutorial o manuale finora consultato lo spiega... E questo considerando di usare il pennello soltanto per disegnare maschere di livello. Se poi parliamo di spennellare un colore e di come sceglierlo, è un altro bagno di sangue, giusto perchè era troppo facile proporre una tavolozza dove pucciare intuitivamente il mouse nel colore voluto e dipingere... Con la vignettatura hai fatto un altro buon esempio: troppo facile anche lì evidentemente proporre un menu con una scheda di regolazione dove impostare estensione, decadimento, falloff e quant'altro... | 
user1856 | inviato il 14 Agosto 2013 ore 10:26
“ troppo facile anche lì evidentemente „ o lungo da fare con le risorse presenti? ho fatto l'esempio di pixelbender... dismesso da Adobe (e NON più compatibile ne con cs6 ne con CC) perchè troppo oneroso in termini di risorse umane. le polemiche son presenti da cs6 (e AE) e devi considerare che qui si parla di software che paghi. e non poco. GIMP è gratuito e semplicemente possono non avere le risorse per farlo. in fondo la pecca più grave è la mancanza del supporto a 16bit... ma manca perchè implica una mole di lavoro, aggratis, enorme. detto questo prima te l'ho buttata: “ o un aggiunta di falloff che ricalchi quello di una specifica lente? „ che era una dritta per farti la vignettatura ad hoc... ovvero: prendi la tua reflex, scatti su un foglio bianco appeso ad un muro con illuminazione omogenea e a TA o all'apertura che desideri. ti crei un database di varie vignettature che poi moltiplicherai alla foto che vuoi vignettare e oplà. molti fanno così,a nche su PS, quando vuoi una specifica vignettatura. ed è lo stesso criterio che si usa per l'aggiunta di rumore: invece di usare il comando digitale, ci si fa un database di immagini di rumore delle pellicole che preferiamo. e lo si aggiunge in post per avere QUEL rumore, non quello digitale che un programmatore, e non tu, aveva in mente. idem per il falloff.... ;) | 
| inviato il 14 Agosto 2013 ore 12:41
“ Che per usare il canale K sia necessario studiare posso capirlo. Che per creare un set di pennelli, o dipingere usando un colore a piacere, o applicare una vignettatura sia necessario perderci settimane, no, sinceramente questo non lo capisco. A meno che qualcuno non mi dimostri che ci sia un qualche vantaggio nel rendere inutilmente complicate anche tali semplici operazioni. Sono le interfacce ad essere complicate, perchè pensate in ingegnerese, non gli argomenti... „ Ora, io non conosco GIMP (quando ho scoperto che esisteva avevo già imparato ad usare Paint Shop Pro ... e anch'io sono pigro, a fronte di moderati moglioramente, non voglio stare a far la fatica di imparare da zero un altro prodotto), però appunto conosco Paint Shop Pro, e anche lui, non è immediato ... ma ha un help (e almeno le basi te le spiega, se vai a leggerle, e scopri, magia pura, che quello che sembrava rognoso, se lo trovi scritto da qualcun altro, diventa FACILE e logico). Hai letto il manuale? Hai cercato informazioni su internet sugli argomenti con cui ti trovi a litigare? Stiamo parlando di software molto diffusi, non di software di nicchia, per cui c'è in giro una massa di documentazione. Bisogna cercarla, a volte bisogna "saperla cercare". Poi, è vero anche quanto scritto da altri utenti, che servirebbe conoscenza sulle problematiche che questi software vanno ad affrontare, tu ce l'hai? Quando "conosci il problema" ti risulta mlto più semplice afferrare la soluzione che ti viene proposta (l'interfaccia software). Io poi ragiono da softwarista ... ho fatto tanti programmi, ne ho usati tantissimi, so che una cosa DEVE esserci, la cerco, il più delle volte la trovo. Per la cronaca l'esempio di Cos78 (canale Y ecc.) non lo comprendo, perché non conosco cosa c'è sotto. Idem tante altre cose, ma so che è un limite mio. |
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