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inviato il 15 Dicembre 2025 ore 9:07
Giudicare nel senso positivo, se hai un'opinione in merito a qualcosa o una persona è un giudizio, perlomeno è quello che intendo. Se una foto mi piace, comunque esprimo un giudizio. Se guardo un tramonto e ne rimango affascinato, sto esprimento un giudizio. Personalmente, e qui parlo di me, sono l'ultima persona che esprime giudizi nel senso negativo del termine, perché cerco di capire tutto e tutti, ma sono anche la prima prima persona che si ritiene libera di avere un'opinione in merito a qualcosa. Esempio, se tu vai in giro con il tutù rosa io non esprimo un giudizio negativo per il fatto che a te piaccia così, però mi ritengo libero di pensare che vestito in quel modo tu sia ridicolo. Quindi tu liberissimo di uscire con il tutù rosa io liberissimo di pensare che tu sia ridicolo piuttosto che stravagante. Spero di aver reso l'idea. “ Poi che sia fatta a mano a mollo nel Mare nel Nord, con il pennello al caldo di una casa o nelle interiora di un pc... guardiamolo dopo! ;-) „ Invece questa parte non la condivido. Se io frequento un forum di pittura e tizio pubblica dipinti stupendi, salvo poi scoprire che sono foto convertite in pittura tramite un software, mi fa girare le palle. Mi fa girare le palle non per la meschinità di tizio, ma perché mi hai fatto perdere tempo a guardare a valutare una quadro che invece non era tale, magari mentre mi scervellavo nel capire la tecnica. Idem per le foto, oramai sempre più finte, patinate, con Topaz e affini che permettono di creare sfocati, nitidezza, soggetti che nella realtà dello scatto non esistono. Se devo valutare solo il soggetto allora oramai tanto vale dedicarsi solo all'AI e buttare tutto nel cesso. Perché poi, per me, sarebbe molto più interessante il racconto dietro ad una foto un po' mossa e imperfetta e anche un po' taroccata (ma dichiaramelo almeno) piuttosto che vedere su IG milioni di foto patinate e asettiche che, se uno sà di fotografia, oltretutto sa che sono farlocche. |
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inviato il 15 Dicembre 2025 ore 9:09
“ Messa così concordo, come avevi scritto prima sembrava che gli artisti copiassero chi li aveva preceduti, è una differenza sottile ma fondamentale. Essere influenzati dal frutto della propria esperienza, compreso chi ci ha preceduto è un'altra cosa. Ma magari avevo male interpretato io ;-) „ se gli artisti copiassero solamente, avremmo copie, non nuove opere. Ma, di nuovo, che differenza c'è con le AI? |
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inviato il 15 Dicembre 2025 ore 9:19
Quando la stampa 3D a basso costo fece la sua comparsa, si immaginò un futuro in cui chiunque avrebbe potuto produrre autonomamente gli oggetti di cui aveva bisogno. Giornali e analisti parlarono di rivoluzione epocale, le stampanti vennero vendute in grandi numeri a un pubblico ampio e trasversale. Con il tempo, però, l'entusiasmo iniziale lasciò spazio a una presa di coscienza: stampare non significava creare automaticamente. Progettare un oggetto richiedeva competenze, metodo, cultura del disegno e della forma. Senza questi elementi, la tecnologia rimaneva uno strumento potente ma inespresso. Un meccanismo analogo si sta delineando oggi con l'intelligenza artificiale. Sebbene l'IA ci avvicini ulteriormente alla risoluzione di attività complesse, in particolare nella generazione di immagini, non è la tecnologia in sé a fare la differenza, bensì la capacità immaginativa e critica di chi la utilizza. Come avvenuto per la fotografia digitale, l'IA alzerà inevitabilmente la qualità media dei risultati, ma non segnerà la fine della creatività. Al contrario, continuerà a distinguere chi possiede una visione da chi si limita a usare uno strumento. |
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inviato il 15 Dicembre 2025 ore 9:20
“ se gli artisti copiassero solamente, avremmo copie, non nuove opere. Ma, di nuovo, che differenza c'è con le AI? „ Beh, con l'AI basta capire i meccanismi, chiunque può ottenere ottimi risultati senza sforzo, salvo poi farli passare per quello che non sono, quindi si perde quello che differenzia un pittore, anche modesto, da uno che non sa tenere una matita in mano. Basta saper scrivere due righe. E, come per le fotografie attuali, poi stufa, anche se di impatto i risultati sono wow, ma un wow da mezzo secondo, che oltretutto annega la foto veramente valida in un mare di spazzatura patinata. L'AI sarebbe interessante se si creassero opere veramente originali senza farle passare per arti o mestieri tradizionali. |
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inviato il 15 Dicembre 2025 ore 9:27
Si lo conosco, ho interloquito con lui in passato (aveva messo dei like ai miei post su IG). Si moltissimi credono che siano foto vere. Come ha detto Ramirez, la singola foto può ingannare, tutto il contesto no. Come ha detto Juza, nella Bio anche se in maniera velata e furba, lo dice. |
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inviato il 15 Dicembre 2025 ore 9:27
“ Quando la stampa 3D a basso costo fece la sua comparsa, si immaginò un futuro in cui chiunque avrebbe potuto produrre autonomamente gli oggetti di cui aveva bisogno. Giornali e analisti parlarono di rivoluzione epocale, le stampanti vennero vendute in grandi numeri a un pubblico ampio e trasversale. Con il tempo, però, l'entusiasmo iniziale lasciò spazio a una presa di coscienza: stampare non significava creare automaticamente. Progettare un oggetto richiedeva competenze, metodo, cultura del disegno e della forma. Senza questi elementi, la tecnologia rimaneva uno strumento potente ma inespresso. Un meccanismo analogo si sta delineando oggi con l'intelligenza artificiale. Sebbene l'IA ci avvicini ulteriormente alla risoluzione di attività complesse, in particolare nella generazione di immagini, non è la tecnologia in sé a fare la differenza, bensì la capacità immaginativa e critica di chi la utilizza. Come avvenuto per la fotografia digitale, l'IA alzerà inevitabilmente la qualità media dei risultati, ma non segnerà la fine della creatività. Al contrario, continuerà a distinguere chi possiede una visione da chi si limita a usare uno strumento. „ Sono due cose completamente diverse. Se la stampa 3D ti permettesse di produrre statute di marmo, piatti, ceramiche, bomboniere, manufatti in legno indistinguibili dagli originali, hai voglia a dire che serve creatività. È vero che ad altissimo livello ci vorrebbero sempre i creativi, ma nel mondo della normalità saremmo tutti scultori, intagliatori, cesellatori, ecc... |
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inviato il 15 Dicembre 2025 ore 9:56
Il fatto e che l'Ai e ancora bambina ,non si sa dove potrà arrivare,forse diventerà più creativa della mente umana... La stampante 3d fa la copia o il pezzo,come da programma inserito e/o scannerizzato. Se poi la colleghi ad una Ai si potrà creare da zero.... |
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inviato il 15 Dicembre 2025 ore 10:10
@Conte Oliver. In realtà le statue in marmo e i mobili in legno si fanno già con tecnologie sottrattive con macchine CNC e con tecnologia differente e additiva in metallo. Usiamo già la Ai nei CAD ma il progetto è la base di tutto e anche se sarà sempre più asservito dalla tecnologia rimarrà una prerogativa umana. L'arte è esplorativa e da sempre ha usato ogni mezzo per definire nuove espressioni ed esperienze. Ad ogni passo e innovazione si è sempre immaginata la fine dell'arte o dell'espressione delle capacità umane, ma così non è stato. Quello che è certo che siamo di fronte ad un cambiamento. Le foto di centinaia di disegnatori meccanici o di architetti curvi sui loro tecnigrafi appartengono alla storia ma sono un'immagine di ciò che era prima dei CAD e dei computer… questa è un'ulteriore evoluzione di tutto questo |
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inviato il 15 Dicembre 2025 ore 10:47
“ Concordo, ma aggiungo che se voglio godermi una foto, tale deve essere. Se voglio godermi un dipinto idem. Se mi spingo oltre il mero ritocco inventanto cieli, applico soggetti o sfocati inesistenti, io vorrei saperlo. Se guardo un acquerello mentre è una foto convertita con un'app, io vorrei saperlo. Se guardo una foto fantastica generata con l'AI, io vorrei saperlo. Poi anche l'AI diventerà arte, Però io voglio saperlo che cosa sto giudicando.” @Conte Oliver L'opener osservando le immagini non lo sapeva ma lo ha intuito attraverso la sua esperienza di fotografo, cosa che permette anche a te o a me di storcere il naso davanti a qualcosa che sembra artefatto. Probabilmente in futuro il realismo e la verosimiglianza di queste immagini saranno tali da renderle indistinguibili anche per chi dovrebbe avere un occhio critico, allora in tal caso dovrà essere l'onestà intellettuale di chi le propone a chiarirlo. Oggi molti creatori AI (manco so come definirli scusate l'ignoranza) restano vaghi forse proprio per stimolare il dubbio e dimostrare la potenza dello strumento. Ribadisco che Instagram non è il contesto ideale per chi vuole fare un discorso critico costruttivo. |
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inviato il 15 Dicembre 2025 ore 10:50
comunque l'opener è l'apribottiglie |
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inviato il 15 Dicembre 2025 ore 10:59
Da qualche parte ho visto im robot steso sul divano mentre un umano faceva le facende domestiche Buona luce e foto naturali per tutti |
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inviato il 15 Dicembre 2025 ore 11:49
“ Conte Oliver „ Sono perfettamente d'accordo con ambedue le tue frasi in mia risposta e, ripeto, il mio intervento a citazione delle tue parole non era "contro" di te, ma le parole che hai usato cadevano a pennello. Tra l'altro, fidati che se mi vedessi in tutù rosa ti fai due risate e penseresti che sono un co*****e altro che stravagante, ma per fortuna non credo possa mai succedere! Per fortuna con l'avvento dell'AI/IA sarà l'uomo a continuare a distinguersi, o meglio, a CERCARE di distinguersi... Chi vuole la foto originale del modello, dell'animale, del paesaggio o del prodotto fatta ad arte dovrà continuare a telefonare al fotografo (bravo). Poi sono più che d'accordo che nel nostro mondo online se ne vedono di ogni, ma bene o male te ne accorgi se una foto è possibilmente o meno! “ Ramirez71 in tal caso dovrà essere l'onestà intellettuale di chi le propone a chiarirlo „ Ma sai, a parte il fattore "etico" che ci può stare... che cosa porta di buono a postare foto farlocche se non finte? A trovare lavoro come fotografo? No perchè chi cerca foto così chiama un grafico... A farsi vedere sui social? E cosa ti porti a casa? Si arriverò al punto che creare una bella foto di montagna sarà più facile che andarla a scattare (cosa che succede già), ma ce ne saran così tante e tutte diverse (perchè l'AI è bella e brava, ma inventa e aggiunge cose spesso a caso) che ci si stuferà di guardarle e si tornerà a cercare quelle tutte uguali! Ricordiamoci che PhotoShop ed analoghi sono programmi di grafica adattati al fotografo/a |
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inviato il 15 Dicembre 2025 ore 12:28
può anche essere che un giorno verrà sdoganata l'AI e sarà considerata arte al pari delle fotografie, ma in quel momento l'artista fotografo sarà morto definitivamente perché non ha senso fare foto con attrezzatura modelle viaggi se con 1/50 del costo ottieni risultati anche migliori |
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inviato il 15 Dicembre 2025 ore 13:24
OK, ma io viaggio per il gusto di viaggiare e faccio foto perché mi piace, e negli anni ho scoperto che fotografare mi fa vivere il viaggio più intensamente, non viceversa come pensa la gente. Certo perché studio tanto i soggetti, la location, ci passo del tempo, aspetto le ore giuste, ecc... Quando viaggio per visitare una città come turista e non fotografo, ad esempio, sono molto più superficiale nell'osservazione, negli orari migliori, ecc... Se fossi ricco assumerei una persona per togliermi la menata della selezione, catalogazione e la leggera postproduzione e sarei sempre in giro per il mondo a viaggiare e fotografare. Ho aperto un canale YouTube non per fare i soldi, ma per entrare in contatto con altre persone con gli stessi interessi, per dire. Ecco queste cose, l'AI, PS, ecc... non me lo toglieranno mai. |
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inviato il 15 Dicembre 2025 ore 13:25
@Lomography non ha senso per un professionista il cui lavoro si basa su vendere immagini a clienti a cui non interessa il “come e perché” (ammesso che ci siano clienti a cui interessa ovviamente, tipo chi si sposa), oppure non ha senso per quei fotografi a cui interessa solo l'immagine della montagna e non l'esperienza (tipo la maggior parte di chi cerca consenso sui social) Si: è una gran bella fetta di persone. |
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