| inviato il 07 Dicembre 2025 ore 21:49
Per me sono solo paturnie mentali da forum, ho avuto la fortuna di conoscere alcuni fotografi artisti e con estrema tranquillità dichiaravano che l'x effetto o oggetto fosse stato creato con Photoshop e idem un gallerista ufficiale di Olaf dichiarava e spiegava con tranquillità che la serie princess fosse pesantemente Photoshoppata. In entrambi i casi io non mi sono mai sognato di additarli, ma anzi, li trovai intellettualmente "onesti" tanto se ti piace lo accetti e se non ti piace lo è a prescindere dal fotoritocco. |
| inviato il 07 Dicembre 2025 ore 21:56
Astrofotografia scientifica (ed in generale in ogni ambito tecnico/documentativo). Essenziale. Conprova l'autenticità dell'immagine e della filiera di lavoro per l'ottenimento della stessa. Altrimenti a livello di attendibilità ha valore nullo. All'atto pratico (per chi è competente in tali ambiti) dà la possibilità di capire se chi propone una data immagine è una persona affidabile od un cazzaro. Per quanto riguarda ambiti in cui il mezzo fotografico e la filiera di lavoro in postproduzione vengono utilizzati a scopo creativo/artistico non ho nessuna opinione. Non sono interessato a tali generi né sono cognitivamente attrezzato per elaborarli e codificarli correttamente. |
| inviato il 07 Dicembre 2025 ore 22:01
Ma anche l'astrofotografia, in realtà, ha bisogno forse più di qualunque tipologia di fotografia, di essere elaborata per arrivare a vedere qualcosa. Parlo ovviamente di galassie e corpi celesti lontani, non della semplice foto alla Luna. |
| inviato il 07 Dicembre 2025 ore 22:26
“ Per me sono solo paturnie mentali da forum, ho avuto la fortuna di conoscere alcuni fotografi artisti e con estrema tranquillità dichiaravano che l'x effetto o oggetto fosse stato creato con Photoshop e idem un gallerista ufficiale di Olaf dichiarava e spiegava con tranquillità che la serie princess fosse pesantemente Photoshoppata. In entrambi i casi io non mi sono mai sognato di additarli, ma anzi, li trovai intellettualmente "onesti" tanto se ti piace lo accetti e se non ti piace lo è a prescindere dal fotoritocco. „ Beh ma se intendi le foto con Lady Diana, ecc. direi che ci si arriva anche da soli a capire che sono foto molto elaborate Però sì, è questo il punto: se uno diventa così dogmatico, finisce per considerare la fotografia solo se riscontra una "credibilità" nel rappresentare quello che definisce come "reale". È incredibilmente assurdo pensare che la fotografia non possa in qualunque caso prescindere da questo. Diventa veramente solo una fissa faziosa che denota un limite mentale mostruoso. |
| inviato il 07 Dicembre 2025 ore 22:45
“ Beh ma se intendi le foto con Lady Diana, ecc. direi che ci si arriva anche da soli a capire che sono foto molto elaborate MrGreen „ Esatto, ma sai, qui sul forum quando parlai di Olaf arrivarono dei personaggi che lo additarono come un pessimo fotografo che riusciva a vendere pessime fotografie agli ignoranti con i soldi. Tornando al discorso, uno potrebbe pensare anche che fosse del trucco parrucco "reale" e poi fotografato. Dorothy Bhawl lui stesso mi disse cosa fosse stato creato con Photoshop in alcune sue opere. Quindi non capisco questa menata nel forum dove: se photoshoppi non sei un fotografo e dove non fotoshoppi sei un drago e tutti hanno paura di dichiarare l'uso massiccio di Ps per paura di essere additati come sfigati. Se l'insieme di tutto è armonico e segue una logica, idea tutto ciò può stare e dichiararlo è solo onestà intellettuale. |
| inviato il 07 Dicembre 2025 ore 22:52
Ma certamente. Se la post produzione è funzionale all'idea, questa va valutata nel complesso del risultato. Tanto, come già ribadito più volte, se una foto fa cacare, fa cacare a prescindere dalla post o dalla "naturalezza". |
| inviato il 07 Dicembre 2025 ore 23:45
@Rombro. Anche la "semplice" foto alla Luna ha bisogno di tanta postproduzione per ottenere qualcosa di coerente. Molto più di quello che chi non pratica potrebbe immaginare. Ma non è essenzialmente a scopo puramente cosmetico. Ma senza arrivare a livelli così impegnativi ti posso fare un ipotetico esempio di quanto potrebbe essere facile per un cazzaro abbindolare eventuali osservatori non competenti con dichiarazioni mendaci su attrezzatura e postproduzione. Soggetto Luna. Immagine da 24Mpx con soggetto che occupa il 90% del fotogramma sul lato corto. Ipotetici dati dichiarati. Fotocamera xyz FF da 24Mpx. Obiettivo xyz da 800mm. Moltiplicatore xyz 1,7x. Singolo scatto. Cavalletto. Ritocco contrasto e nitidezza con software pincopallino. Al netto di come potrebbe apparire visivamente (poniamo abbastanza definita) l'ipotetica immagine la prenderesti per buona??? Se è un no, motiva la tua scelta. |
| inviato il 08 Dicembre 2025 ore 0:39
La domanda posta è se abbia senso “dichiarare” la post produzione eseguita, non se abbia senso farla o se sia obbligatoria. Io ho risposto, tra i primi. Poi, ho letto alcune affermazioni che palesano una certa ignoranza dei mezzi e delle tecniche usati per anni dal 99% dei fotografi. C'erano le pellicole con la loro resa, il loro colore, le loro sensibilità. Si viaggiava spesso con due corpi per avere due pellicole pronte (diurno e serale era un classico). Se andavi a NYC e volevi portare a casa degli scatti col mood del Classic Chrome, usavi quel film. Oggi è una “simulazione pellicola” dei corpi Fujifilm. Una volta era la pellicola Fujifilm. Se la scena andava fuori GD, usavi i filtri fotografici. ND, GND, polarizzatori, filtri colorati.. imparavi a usarli un po' tutti ed erano parte stabile e preziosa del corredo. Per chi scattava positivo/dia, come me, il ritocco post scatto era praticamente zero. Dovevi esporre e comporre bene, se volevi portare a casa qualcosa di buono. Oggi, sentiamo tanti dire “poi tanto lo ritaglio”, “dopo lo tolgo”. Vediamo interi cieli sostituiti. Luci e ombre arrivare con maschere aggiuntive. Ancor più spesso colori che “neppure su Venere”. Se il risultato desiderato è quell'immagine va benissimo. La domanda è altrettanto lecita: perché non dire con un briciolo di onestà intellettuale che l'immagine proposta non è la fotografia scattata? Gradirei non vedere più estrapolate le singole righe di quanto espresso. Altra vecchia tecnica per falsificare la realtà :-) |
| inviato il 08 Dicembre 2025 ore 1:42
AstroC (da quanto tempo...!), avevo immaginato che avresti fatto questa puntualizzazione sulla Luna Volevo semplicemente dire che, rispetto alle complesse elaborazioni che servono per fare astrofotografia "profonda", la Luna è un soggetto relativamente vicino e visibile anche ad occhio nudo, quindi uno potrebbe pensare che sia meno laborioso fotografarla senza troppi ritocchi (e, correggimi se sbaglio, ma in effetti una buona foto alla Luna non credo necessiti di esperienza o attrezzatura particolare rispetto al fotografare una galassia lontana anni luce). |
| inviato il 08 Dicembre 2025 ore 4:58
@Rombro. Dipende cosa intendi per buona. Ciò che agli occhi di un profano lo può essere a quelli di un praticante non lo è. E non è solo questione di gusti personali. Se uno la pratica ed ha sufficienti nozioni tecniche (a differenza di altri generi) è più facile capire se i dati dichiarati su attrezzatura, tecnica di ripresa e soprattutto postproduzione siano veritieri o meno. E questo vale sia per alta risoluzione lunare, planetaria o deep che sia. Non vorrei averti dato l'idea di essere uno sprovveduto che fa riferimento alle immagini da meno di 2Mpx scarsi fatte con parecchie migliaia di euro di attrezzature inadeguate come punta e scatta (ma già li se ne vedono di cotte e di crude). Mi riferisco in generale ad immagini più consistenti a livello di peso/qualità perché è lì che di solito casca l'asino (o il cazzaro) quando le propone. Per quel che riguarda la parte inerente alla gestione dell'attrezzatura e tecnica di acquisizione ti assicuro che tenere guidato perfettamente in centro un soggetto per parecchi secondi con focali molto lunghe non è poi così semplice. Non è poi così diverso dal tenere per parecchi minuti attrezzature con focali più corte ed ausilio di autoguida. Poi c'è la postproduzione che segue percorsi diversi. Quella Deep è molto più laboriosa. Ma in entrambi i casi anche lì bisognerebbe saperla fare bene per evitare di tirare fuori pacchianate. E non si impara in 2 minuti. Tutti questi fattori messi insieme tendono a portare facilmente ad un tragico epilogo. Non è un caso se in ambito astro è facile che accada l'appropriazione indebita di immagini altrui da parte di sedicenti fotografi che si improvvisano astronomi, delusi dai propri risultati, e che dopo averci maldestramente messo mano tentano di spacciarle per proprie. Altri non si prendono nemmeno la briga di fare post. Tanto agli occhi di chi non la pratica i soggetti sono quelli e le competenze per capire stanno a zero. E nel contempo il web si riempie di immagini tirate giù di sana pianta da Astrobin ed annessi e connessi visto che da qualche anno l'astrofotografia è diventata di moda. Ecco perché sono dell'opinione che dati inerenti ad attrezzatura utilizzata e modalità di acquisizione e postroduzione soprattutto dovrebbero essere dichiarati apertamente da persone non conosciute. Personalmente lo vedo come un atto di buonafede da parte di chi propone l'immagine. Ecco perché può avere perfino attendibilità nulla nella valutazione di chi pratica il genere con sufficiente esperienza teorica e pratica. Non ti piace l'esempio lunare facile facile amen. Te ne potrei fare altri in numero astronomico sul deep. Il fatto che non la pratico non è perché non ne sia in grado ma perché oramai dal mio punto di osservazione ho un cielo praticamente sempre più dimxxxxa ogni giorno che passa. Ma di come si fa e come saper leggere quel tipo di immagini ancora lo so. Sul fatto di non partecipare assiduamente è semplice. Non trovo sufficienti motivi per farlo. Il mio personale esperimento di socializzazione è terminato e ne ho tratte le debite conclusioni. È un ambiente per me ostile. Mi limito per lo più a monitorare in cerca di informazioni per me utili. Cordialmente. Un saluto. |
| inviato il 08 Dicembre 2025 ore 5:39
Ok, immaginavo anche la smentita riguardo all'esempio della Luna; ci sta che un esperto di astrofotografia possa vedere e valutare in modo più attendibile. Comunque il senso di quello che intendevo si è capito. In ogni caso non credo si possa scindere la risposta alla domanda del thread dal giudizio o dall'idea che si ha riguardo al discorso pp/non pp. Viene da sé che, per chi vive la fotografia col chiodo fisso della rappresentazione fedele alla realtà, può essere un'informazione utile. Diversamente, chi tiene conto di tutti gli aspetti potenziali della fotografia, non ha alcun interesse per questo tipo di dichiarazioni. |
| inviato il 08 Dicembre 2025 ore 7:16
Evviva le foto libere |
| inviato il 08 Dicembre 2025 ore 7:47
Questa domanda, a mio avviso e spero che l'autore non ne fraintenda i toni, non ha più senso sin dalla "Secessione di Berlino" nata in opposizione alla rigidità dei conservatori. Da lì si buttarono le basi per l'espressionismo, il mondo dell'arte ringrazia ed io benedico Liebermann e gli "impressionisti" digitali dei giorni nostri. |
| inviato il 08 Dicembre 2025 ore 8:25
Ragazzi scusate, in analogico la pellicola deve essere sviluppata per poter ottenere la foto, in digitale vale lo stesso: il file raw è solo un insieme di numeri, va sviluppato per ottenere la foto, e non esiste un modo univoco di farlo, così come non esiste un modo univoco di sviluppare una pellicola. Questo è quello che chiamiamo postproduzione. Non esiste foto che non venga sviluppata. Quindi non si pone proprio il problema di dichiarare la postproduzione come metodo di classificazione e distinzione. Al limite potrei capire (ma condivido fino a un certo punto) la questione relativa al fotoritocco. |
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