| inviato il 19 Novembre 2025 ore 12:42
su Canon R6 uso da oramai più di un anno e con grande soddisfazione un mediocre Canon Ef 28-105mm f/3,5-4,5 USM. Peso piuma, compatto, pagato poco più di un centinaio di euro, lo uso come f/5 "costante". ******************************************** Beh se è il primo modello tutto gli si può dire meno che sia mediocre. |
| inviato il 19 Novembre 2025 ore 12:48
Su DXO io avevo notato che il punteggio dello stesso obiettivo aumentava se usato su macchina con più megapixel, visto che la qualità ottica di un obiettivo è una costante fisica mi ero abbastanza stupito. Avevo consultato la modalità di test e il loro ragionamento, che non mi ricordo più nei dettagli, poteva starci ma non era un criterio esatto. ******************************************** Invece È un risultato esatto. La qualità FINITA è la summa di due fattori: la qualità dell'obiettivo e quella del SUPPORTO di REGISTRAZIONE, pellicola o sensore che sia. Per cui, se l'obiettivo è lo stesso, se migliora il supporto migliora pure la qualità finale. |
| inviato il 19 Novembre 2025 ore 13:24
Anche io ho tra gli altri il Canon 28-105 macro usm, anche questo dai test strumentali dovrebbe essere un fondo di bottiglia, va benissimo su m4/3, su 5dmkiv e 1dsiii, ho anche il sigma art 24-105 e il 24-105 canon, in pratica tranne che per i diversi rivestimenti sono tutti e tre sovrapponibili, forse solo a TA c'è qualche differenza, da f5 sono uguali, lo sharpness teorico dovrebbe essere completamente differente, nei fatti non si vede, a questo punto l'unico limite può essere il sensore. Ho anche il 17 ts-e questo è l'unico obiettivo che non ha nessuna distorsione, nessuna vignettatura, è l'unico che tra il mazzo fa la differenza. |
| inviato il 19 Novembre 2025 ore 14:03
E a riprova che oggi conta più il sensore e l'elettronica è il fatto che ottiche vintage montate su macchine moderne rinascono e danno risultati impensabili un tempo ******************************************** Vero fino a un certo punto Mirko. Con lo stesso obiettivo fotografa la stessa scena con la Tri-X degli anni '50 e con la Rollei Retro di oggi... sulle prime crederai di aver adoperato due obiettivi DIVERSI! |
| inviato il 19 Novembre 2025 ore 16:12
Sicuramente tra fotocamera e obiettivi dello stesso brand c'è comunicazione, esempio che ho notato oggi, ho una gh5 e una om5 il 7-14 su om5 ha molte più aberrazioni cromatiche ( purple fringing), tra una fotocamera e un obiettivo adatattato la vedo difficile. Naturalmente i miglioramenti immagine sono legati anche al processore, adesso ci sono fotocamere con processore e acceleratore |
| inviato il 19 Novembre 2025 ore 16:21
.....e cambio automatico |
| inviato il 19 Novembre 2025 ore 16:28
Hahahahahaha |
| inviato il 19 Novembre 2025 ore 17:39
“ Questo è un raw con lo zuiko 40-150 povery,...... „ Si è nitido, ma da vicino, i peli del gatto poi sono più grossi delle righe delle mire ottiche, inoltre ha anche altri limiti. Provalo a varie distanze, prova a fotografare dettagli fini lontani e vedrai che non si comporta come una lente PRO. |
| inviato il 19 Novembre 2025 ore 19:13
@Vincenzo leggevo i tuoi post quando risiedevi in Italia e già allora mi era chiaro che non seguivi un metodo di prova affidabile. Andavi a occhio. Dopo parecchi anni fai ancora lo stesso, con la differenza che hai provato un numero molto alto di corpi e obiettivi in Svizzera. Ma senza cognizioni di base serie sei arrivato alla conclusione che le MTF ingannano il povero fotografo, non che tu hai un'idea piuttosto vaga di cosa mostrano i grafici MTF! Contrariamente alla leggenda in questo Forum, Nyquist non si può calcolare correttamente se non è presente un filtro OLFD (chiamato anche AA). Per cui ci sono profani convinti che una macchina senza filtro AA sia più nitida: invece è il contrario. Infatti Canon non toglie mai il filtro AA e anche le ultime Sigma fp fanno così. L'aliasing si percepisce a colori e si chiama Moiré, si ha bisogno di una scena con dettagli molto fini, scene naturali non fanno mai Moiré, lo fanno strutture artificiali. Per questo sfornano sensori senza filtri AA, sperando nello stellone... |
| inviato il 19 Novembre 2025 ore 19:24
Certo sulle camicie a righe, su trame molto sottili il moiré si vede benissimo, come ho scritto un vecchio Takumar 135 f2.5 chiuso un po', mi mandava in moiré brutale la k5iis che mi sembra di ricordare non avesse il filtro AA, questo per significare che l'obiettivo ( vintage) già risolveva più del sensore (16 mpx dx), quindi già tanti anni fa la risolvenza dai 50mm in su non era un problema. Oggi ( si fa per dire) anche gli zoom kit', risolvono tranquillamente i 20mpx m4/3, e qui arrivano le misurazioni mtf, siamo sicuri che il marketing non conti nulla? Io continuo ad avere i miei seri dubbi. L'altra cosa che non mi spiego è come.nel giro di pochi anni si è passati dagli obiettivi ts-e a quelli corretti via software con mtf da paura, poi magari un vecchio 85mm 1.8 spacca il capello su densità da 80mpx. Secondo me qualche sponsor é sempre bene accetto |
| inviato il 19 Novembre 2025 ore 22:34
Vincenzo, bisogna anche dire che al centro praticamente tutti gli obiettivi rendono al meglio. Questo vale ancor di più, come hai scritto tu, per obiettivi progettati per full-frame ma utilizzati su sensori più piccoli, dove viene sfruttata principalmente la zona centrale, che è anche quella più “corretta”. Le criticità di un obiettivo si evidenziano invece in altri aspetti, come la risolvenza ai bordi, soprattutto sui sensori full-frame, dove la differenza nella risposta dell'obiettivo alle basse e alle alte frequenze può essere significativa, sia rispetto al centro sia rispetto a sé stessa; la vignettatura, la distorsione, e tutte le altre aberrazioni ottiche a cui un obiettivo è soggetto, come purple fringing, coma, astigmatismo, ecc. È su questo insieme di parametri (e probabilmente me ne sono dimenticati alcuni) che si misura la qualità ottica di un obiettivo. |
| inviato il 19 Novembre 2025 ore 22:41
Certo l'ho scritto, su m4/3 si sfrutta la parte centrale su questo assolutamente niente da dire. È sulle misurazioni e l'acutanza teorica che ho qualche dubbio, ho una 15ina di obiettivi non ho trovato uno che vada male su 21mpx 30mm ff e 20mpx m4/3, domani provo un 50ino mf minolta f2. |
| inviato il 20 Novembre 2025 ore 0:06
Vincenzo io ho fatto parecchie prove con molti obiettivi. Per prima cosa non ti rendi conto delle differenze se non fai un raffronto diretto. Il 50 mm Minolta f2 andrà bene, per le ottiche vintage il problema sono i grandangolari che a piena apertura spappolano ai bordi rispetto un ottica recente. Altra caratteristica che distingue le ottiche moderne è un migliore trattamento antiriflesso, fotografa la pila del telefonino e poi saprai dirmi. Come ottica di paragone dovresti scegliere un ottica recente per full frame. Recente uscita da meno di 4 anni per darti un metro. Le differenze ci sono e si vedono ovvio che non sono eclatanti in certi casi come nei tele. Ripeto se prendi un grandagolo vintage e un grandangolo moderno le vedi. Differenze di resa si possono poi avere in situazioni limite, un Nikon AI-S 50 1.4 a TA non sarà mai nitido come in Sigma Art f 1.4. Quello che mi ha stupito come ottiche cinesi da pochi euro costruite oggi superino ottiche ben più costose ad esempio il Viltrox 85 mn f 1.8 è meglio del Nikkn AF-S 85 mm f 1.8 come resa, il 20 mm Viltrox f 2.8 batte tutti i Nikon da 20 mm f 4 AI al 20 mm f 2.8 AF-D. |
| inviato il 20 Novembre 2025 ore 1:05
Avevo il Viltrox 85 1.8 mkii su fuji, lo sharpness era commovente, veramente incredibile. Ovvio che sui grandangoli ci sono stati miglioramenti, lo so e si vede, il mio discorso è sulle mtf, domani faccio un confronto con un obiettivo che secondo dxo risolve 5mpx con uno che sempre secondo dxo ne risolve 16 sullo stesso sensore, ci dovrebbe essere una differenza sostanziale. Domani faccio due foto identiche |
| inviato il 20 Novembre 2025 ore 5:41
@Vincenzo DxO è un cattivo maestro. Ha fatto molti danni nelle menti dei fotografi digitali. Quello più dannoso è il concetto dell'ottica che risolve un certo sensore di una certa natura. Un obiettivo ha una certa risolvenza sua propria. Se viene digitalizzato da un sensore al silicio (Si) il risultato finale (l'immagine) è data dalla convoluzione (che è una operazione sotto integrale e perciò complicata) di ottica e sensore. Se ci si accorda (come avviene da ~ settantanni nell'industria) che una descrizione sistemica adeguata siano le MTF, all'improvviso la convoluzione diventa un semplice prodotto: MTF(sistema)=MTF(ottica)*MTF(sensore) La MTF(ottica) è propria di ogni obiettivo (se non mi scrivete lente mi fate un favore ), è quella che è. La MTF del sensore dipende essenzialmente da quanto è grande il sensel che cattura la luce e la trasforma in un segnale elettrico. Se uno sente parlare di MTF e non ha mai usato trasformate di Fourier in vita sua (DFFT, trasformate veloci di Fourier discrete) incorre facilmente in equinozi. In effetti le DFFT sono usate per comprimere la musica (MP3) e le immagini (JPEG). Pochi sanno che le DFFT sono alla base della compressione di musica e fotografie (JPEG). Devi drizzare le antenne. Quelli che parlano di "sensori densi" raramente sanno quello che scrivono. Non esistono relazioni in cui compare la "densità" di un sensore. Poi per distinguere quelli che non capiscono la fotografia digitale ci sono affermazioni come "la lente non risolve il sensore". Sono la maggioranza, anche qui su Juza. È il triste lascito di DxO... |
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