| inviato il 05 Novembre 2025 ore 23:02
“ @Kepler Si, ma scommetto che non è "l'armadio di cantina" (iperbole) quello dove metti queste cose cui tieni. Il mio punto era: se la stampa è buona e il luogo di conservazione della stessa è mediamente buono, ci mancherebbe, la stampa è più longeva di tutto e richiede mediamente meno attenzione del resto; ma richiede comunque dell'attenzione, della dedizione e una qualche verifica dello stato anche quel tipo di supporto, inutile illudersi che sia eterno davvero, senza manutenzione di sorta. „ Si beh esatto, sicuro non erano buttati in compagnia di umidità e ratti |
| inviato il 06 Novembre 2025 ore 0:06
Chissà tra 50/100 anni, i nostri file digitali cosa saranno. Cose inutili per i nostri figli o nipoti, che non masticheranno di fotografia ed editing. Forse l'unica cosa che resterà e che potrà farci ricordare di noi sono le stampe e i libri che lasceremo, sperando che vengano conservate. |
| inviato il 06 Novembre 2025 ore 7:33
Riccarbi finalmente uno che viene con la domanda giusta, ma davvero ci servono tutte quelle migliaia e migliaia di foto quasi doppioni? Per esempio, è il terzo anno che in estate fotografo il martin pescatore. Sicuramente ho più di 10.000 raw con il martin pescatore! Se davvero avrei problemi di spazio di archiviazione da dieci mila se cancello nove mila e lascio mille, comunque vada avrei foto più n tutte le posizioni, mentre pesca, mentre vola, mentre combatte, etc solo che ci mettiamo in testa che più ci sono meglio è, ma alla fine meglio per cosa o per chi? Non venitemi a dire che uno che ha 100.000 foto gli servono tutte, che sa tutte le foto che ha o che ogni tanto se li va a vedere tutte! Io ho foto che magari non guardo da 5 anni, ho foto che non so neanche di avere, poi come si mette qualcuno il problema, non tra 100 anni, ma già tra 50 anni, che fine faranno le nostre foto e na volta scomparsi noi? Magari per qualche anno i nostri figli sposteranno gli hdd da casa n cadetto al altro, poi finiranno in cantina e infine nel cassone del immondizia. Ma se si trovano con un bel foto libro ha qualche possibilità in più di fare una fine diversa. E aproposito di foto libri, io per esempio https stampato un foto ibrido con la vita di mio figlio, dal primo giorno di nascita fino al primo anno di vita, poi altro da lì in seguito fino al primo giorno di scuola e così via. Senza avere bisogno di conservare 10.000 raw con la sua vita. |
| inviato il 06 Novembre 2025 ore 7:37
Sarà anche la domanda giusta (ma forse no), però il tutto è fuori tema. |
| inviato il 06 Novembre 2025 ore 10:16
Io le foto che mi piacciono le stampo in A4 e le rimetto nella stessa scatola della carta fotografica (scatola con circa 3 cm di spessore ci stanno 200 foto quindi per mille foto l'ingombro è molto meno di un paio di scarpe, in un cassetto), però metto sempre un foglio bianco di carta comune tra ogni due stampe e ovviamente le conservo in un armadietto in casa, non in cantina ( a proposito che è uscito fuori il discorso di conservare le stampe in cantina, vorrei proprio vedere se c'è qualcuno che conserva gli hard disk o i ssd di stoccaggio in cantina). Ovviamente tengo anche moltissimi raw su due hdd però se un giorno dovessi rimanere senza non me ne farei una tragedia. Per stampare uso una stampante Canon con cartucce originali e carta sempre Canon originale. Tenendo conto che la stragrande maggioranza di noi abbiamo foto su carta delle generazioni precedenti, io almeno so che le mie foto si conserveranno per la prossima generazione, poi cosa accadrà in seguito non è che mi importa più di tanto, se si miei figli e magari nipoti interesserà salvare e conservare i miei archivi fotografici digitali o cartacei lo faranno se no tanto io non ci sarò più per essere dispiaciuto quando si perderanno. Poi o, come ha già detto qualcuno, niente e per sempre, per tutto il resto c'è Mastercard! |
| inviato il 06 Novembre 2025 ore 10:41
Stampe e fotolibri su carte professionali e inchiostri resistenti se ben custoditi, non esposti agli uv e conservati in luoghi asciutti, potrebbero durare a lungo e resistere qualche decennio? . . . ho delle stampe in B&N sviluppate manualmente che hanno 60 anni e sono perfette o quasi! però è chiaro che non tutto il materiale fotografico può essere stampato. I supporti digitali meno sicuri sono ovviamente CD e DVD masterizzati. I supporti digitali che fino ad ora non mi hanno dato problemi sono HD esterni e interni elettro/meccanici, all'incirca i due più anziani che ancora utilizzo senza problemi hanno dai 20 ai 25 anni. I supporti digitali a stato solido o dischi esterni ssd sono oggi affidabili e la loro durata è calcolata in base ai cicli di accesso e scrittura e al tipo di cella utilizzata, per cui i supporti di grandi dimensioni e sottoposti a poche cicli di scrittura dovrebbero durare ? www.compuram.de/blog/it/la-durata-di-un-ssd-qual-e-il-suo-tempo-di-vit su quelli in mio possesso posso dire solo che per ora non mi hanno dato problemi, si sono dimostrati affidabili, ma non posso esprimermi sulla durata . . sono ancora troppo giovani. |
| inviato il 06 Novembre 2025 ore 11:12
Dire che ragionare sulla mole di dati sia fuori tema e' ingenuo. I sistemi di archiviazione piu' durevoli esistenti (stampa fisica e M-disk forse) sono fattibili per i privati solo per numeri di immagini relativamente ridotte e sicuramente enormemente inferiori a quelle che stanno nei nostri archivi digitali. La selezione delle immagini che vale la pena conservare (intendo per i posteri) e quali no non e' un'opzione e' una necessita'. Poi archiviare sul cloud (di cui mi fido meno che nulla) e in pile su pile di hdd e ssd sempre piu' grandi va bene per la massa di roba che sparira' rapidamente con noi. Ce li vedo proprio i nostri bisnipoti correre a rinnovare l'abbonamento cloud del nonno morto trent'anni prima o a ricopiare decine di hard disk ammassati in soffitta per salvare dall'oblio il nostro milione di foto di tramonti sul mare... |
| inviato il 06 Novembre 2025 ore 13:37
Selezionare le foto di archivio col criterio di tenere solamente l'essenziale di qualità ridurrebbe di molto la mole dei dati salvati, poi non possiamo prevedere con certezza quel che sarà dopo di noi, sono convinto che tra gli eredi più sensibili e motivati ne verrà preservata una parte. |
| inviato il 06 Novembre 2025 ore 13:50
“ Comunque la domanda iniziale era sul supporto che fosse sicuro e NON richiedesse attivamente interventi da parte del proprietario. „ Nastri magnetici. E no, non è una battuta. Se ben conservati dovrebbero resistere tranquillamente 30 anni. |
| inviato il 06 Novembre 2025 ore 13:53
“ Il tema è stato affrontato sporadicamente in alcune discussioni, mi stavo perciò chiedendo quale fosse il miglior supporto per mettere al sicuro le proprie fotografie. „ Il supporto conta in modo relativo. Tutti muoiono, tutti si usurano, tutti possono corrompere i dati. Quello che conta è il backup. Sempre 2+1. Due copie in locale e una delocalizzata (Cloud o simili). |
| inviato il 06 Novembre 2025 ore 13:55
Gli M-Disk potrebbero essere interessanti per i JPG, non per i raw. In altri termini, potrebbero essere un modo alternativo alla conservazione delle stampe. Si tratterebbe di conservare "stampe" digitali. Come per le stampe, infatti, bisognerebbe dedicarli a conservare una selezione di tutte le foto, come si fa con i negativi che si stampano grandi solo per le foto migliori. Invece di tenersi 10000 stampe cartacee, che sono anche costose da produrre e possono occupare uno spazio fisico non indifferente, si fa un bel MDisk e si sta tranquilli per mille anni (dicono) . L'unico "contro", non sarebbe il disco, ma il lettore: se tra 40 anni non si trova più un lettore, le foto diventano inutilizzabili. Questo è l'unico vantaggio che hanno ancora le stampe: non dipendono dal "lettore". Se il media è anche solo decente, si "vedono" comunque. |
| inviato il 06 Novembre 2025 ore 13:56
WD ha provato per anni a sostenere che i "nuovi" SMR siano affidabili come i CMR, mentre i fatti dimostrano il contrario. Io comunque sono riuscito a mandare al creatore ben due CMR a distanza di tre mesi. Riguardo alla questione iniziale, chiunque abbia avuto a che fare professionalmente con la conservazione di dati sa che i supporti vanno sostituiti periodicamente, anche quando siano ancora funzionanti. Proprio come bisogna cambiare le scarpe con le quali si corra molto prima che siano consumate. Ovviamente costa, ma di solito costa di più perdere i dati. |
| inviato il 06 Novembre 2025 ore 14:14
“ chiunque abbia avuto a che fare professionalmente con la conservazione di dati sa che i supporti vanno sostituiti periodicamente, anche quando siano ancora funzionanti. „ Io li "giro" acquistando un disco più grande e quello che sostituisco lo uso per altri scopi, il problema è che mi servono sempre unità da svariati TB (e ovviamente a salire) e i prezzi non scendono mai. Sono anni che gli HD stazionano con i prezzi, anzi, i tagli da 8TB li ho pagati meno diversi anni fa piuttosto che oggi. |
| inviato il 06 Novembre 2025 ore 14:16
“ i prezzi non scendono mai „ Vale purtroppo per tutte le componenti elettroniche di qualità medio-alta. |
| inviato il 06 Novembre 2025 ore 14:26
“ Vale purtroppo per tutte le componenti elettroniche di qualità medio-alta „ E' che purtroppo qui la tecnologia è "stagnante" da decenni, non fanno altro che infilarci un piatto in più dentro per aumentarne la capacità, ma non ci sono innovazioni da tempo (lasciamo stare il discorso elio, smr ecc.), è tecnologia a fine vita. Penso che appena uscirà un altro sistema più innovativo e con capacità decisamente più al passo dei tempi, la maggior parte dei produttori di HD chiuderà i battenti. |
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