|
|
inviato il 02 Novembre 2025 ore 10:16
Quando vado in giro a fotografare mi metto sempre il QR code sul culo, non si sa mai |
|
|
inviato il 02 Novembre 2025 ore 11:00
@Conte Oliver “ Ci sono passato e ci sono im mezzo tuttora pure io. Per me la fotografia è "comunicazione" quindi se manca questa manca l'anima stessa della fotografia. E oggi manca a tutti i livelli, visto che le belle foto si sprecano e i capolavori hanno lo stesso impatto di foto dozzinali, mezzo secondo di visione. „ Credo che sia esattamente questo il punto @Spaziogio “ Gli scatti che reputo migliori li stampo, li incornicio e li appendo nel mio locale... così i clienti si godono anche una piccola mostra fotografica mentre mangiano... „ Questa la vedo un po' come la potenziale chiusura del cerchio |
|
|
inviato il 02 Novembre 2025 ore 11:19
Belle foto… e mi vengono in mente i complenti d'arredo, le foto dietro al divano |
|
|
inviato il 02 Novembre 2025 ore 11:22
@Rcris: ma nel passato qualsiasi artista, grande artista poi famoso intendo, ha lavorato non solo per dare largo e sfogo ai suoi stimoli o demoni interiori, a costo di essere retorico, ma per vendere. O no? Parlo per me, mi ritengo tuttora uno che fotografa per passione: le due o tre volte nella vita che sono riuscito a vendere una, ripeto una foto e solo sempre ad amici al costo di una pizza per due già mi ero sentito Newton più Rockefeller... Noi abbiamo il lusso di poter pubblicare anche qui quello che si vuole, sennò sai che bello avere tutti in casa unicamente le proprie foto inquadrate o nel pc e deliziarci allo specchio su quanto siamo bravi... IMHO, sempre. |
|
|
inviato il 02 Novembre 2025 ore 11:57
Indubbiamente, ma un conto è fotografare per passione e poi qualche volta qualcuno ti chiede delle foto o un lavoro a pagamento, un'altra è cercare in partenza di fare in modo che ti chiedano le foto o il lavoro. La stessa differenza fra chi usa la prestazione occasionale perché ogni tanto gli chiedono dei lavoretti e chi invece i lavoretti se li cerca e poi si nasconde dietro il paravento della prestazione occasionale per non fare la partita iva. Personalmente per un amatore trovo veramente tristissimo pensare di impostare il proprio modus operandi in modo tale da cercare principalmente un ritorno economico. È un hobby, una passione e se devo farne un mezzo lavoro allora diventa un'altra cosa. Da collezionista di monete, è la stessa differenza fra chi compra per collezionare e chi compra pensando ad un'eventuale rivalutazione e conseguente vendita (se dico speculazione poi certi "collezionisti" si offendono). Ma sono punti di vista, ognuno ha il suo. |
|
|
inviato il 02 Novembre 2025 ore 12:06
Fotografo soprattutto per me stesso. Mia moglie e le mie figlie sono i critici Se ho bisogno di misurarmi ogni tanto partecipo ad un concorso e qualcuno l'ho anche vinto. Ho pubblicato qualche portfolio su riviste fotografiche.Una specie di vetrina è qui su Juza e se qualche amico vuole vedere, entra qui. Infine, se qualcuno me lo chiede mi faccio dare la sua mail come è successo qualche volta al Carnevale di Venezia. Ma la fotografia serve soprattutto a me. |
|
|
inviato il 02 Novembre 2025 ore 12:37
Rcris, probabilmente e' un po' prevenuto nei miei confronti. Da molti suoi commenti mi rendo conto di come si possano sbagliare le valutazioni in modo seriale Comunque, il fatto di dover avere un aspetto professionale, non serve per trovare clienti. Saresti a livello di un mendicante se dovessi cercare di monetizzare dalla piazza. L'aspetto professionale serve per instaurare contatti ed amicizie partendo da una base certa e definita. Poi ovviamente se il contatto e' un industriale che chiede le foto del suo prodotto si negozia un prezzo. Ma e' caso raro. Piu' spesso si entra in contatto con persone che sanno cosa fai e perche' lo fai. Sono quindi piu' disponibili a concederti fiducia. Una cosa e' gironzolare attorno ad un gruppo di bambini con una fotocamera su cui sono ben visibili i riferimenti e lasciare un biglietto da visita. Un'altra e' gironzolare con la stessa fotocamera, aggirandosi in modo furtivo, per scattare la foto rubata. Poi ho riportato una mia esperienza. Probabilmente quella di altri sara' diversa. |
|
|
inviato il 02 Novembre 2025 ore 13:51
Non è che sono prevenuto, è che la tua è "deformazione professionale". Essendo un imprenditore, spesso ragioni come tale ma l'amatore è parecchio lontano da tale figura. |
|
|
inviato il 02 Novembre 2025 ore 13:55
Qualche anno fa avevo fatto delle foto ad un gruppo Krampus durante uno dei loro spettacoli per poi pubblicarle su un social. Mi chiesero se volevo fare un servizio fotografico per loro volontariamente. Mi sono rifiutato, non perché era gratis e comunque non mi sarei fatto pagare perché questo gruppo fa molta beneficenza, ma per il fatto che non mi sarei sentito all'altezza di un servizio fotografico su richiesta. Mi era passata per la testa l'idea di guadagnare fotografando ma se questo vuol dire stare giorni davanti ad un PC a scegliere e fare post produzione...anche no. Fotografo solo per passatempo e non perdo nemmeno tempo in post produzione, condivido qualche foto su Instagram e le foto migliori le stampo e restano in un cassetto. |
|
|
inviato il 02 Novembre 2025 ore 14:07
“ Ho fatto delle belle foto e poi? „ A mio avviso i fotografi attraversano diverse fasi, ed è importantissima quella in cui ci si chiede: ma a che servono 'ste foto? Anche io nel 2011 feci delle foto a dei kitesurfers, solo per mettermi alla prova, giocare e trarne gratificazione. Le pubblicai su FB e chi le vide mi fece i complimenti. Conclusasi questa situazione di respiro molto amatoriale, l'unico valore per queste foto poteva riconoscerlo il soggetto fotografato, che poi vinse anche delle gare in diverse parti del mondo. Peccato averle cancellate prima, proprio perché non servivano (quasi) a nulla. |
|
|
inviato il 02 Novembre 2025 ore 14:17
Ve l'hanno detto mai: bella foto, sembra un quadro (variante: sembra una cartolina)? |
|
|
inviato il 02 Novembre 2025 ore 14:20
Il dilemma del fotoamatore. Io ultimamente mi sono aperto un canale Telegram in cui pubblico gli scatti di viaggi e eventi che faccio/partecipo, ha affluenza pari quasi allo zero però almeno già solo vedere qualcuno che si sia iscritto mi da una piccola soddisfazione. Poi diciamo che l'ultima volta a cui ho partecipato ad un'evento come fotografo (a tempo perso) ho fatto bei scatti, inviati anche ai diretti interessati che si sono voluti fare avanti (su loro richiesta) quindi un piccolo "nome" me lo sono fatto. Sul discorso del QR Code me ne sono creato uno messo in un porta-badge che porta dritto al mio canale Telegram e ai miei contatti che almeno sono rintracciabile e per "sponsorizzarmi" un pò in modo velato. Volendo posso spingermi anche oltre cominciando a fare dei sorta di "PWYW" (Pay What You Want) in qualche evento che partecipo anch'io però è una cosa che ci devo ancora pensare su. Poi un modo per dare un senso alle foto che faccio è fare dei fotolibri specifici di un determinato viaggio o tema giusto per completezza. |
|
|
inviato il 02 Novembre 2025 ore 14:31
Boh.. non so se andrebbero distinti giornalismo o fotogiornalismo e fotografia.. Per me sono sempre stati 2 concetti un pó diversi.. anche perché i primi due sono stati sostituiti ampiamente dai video mi pare.. ma é un opinione.. |
|
|
inviato il 02 Novembre 2025 ore 14:34
Sono iscritto ad un fotoclub e riusciamo ad organizzare 5/6 esposizioni collettive all'anno più qualche compartecipazione ad eventi nei comuni del circondario. Tirar fuori dai 20 ai 30 scatti decenti all'anno potrebbe esser abbastanza impegnativo su vari livelli: tempo, impegno, denaro, ecc. però la passione più due o tre cene all'anno ripagano dello sforzo. |
|
|
inviato il 02 Novembre 2025 ore 15:06
Certo Paolo, ma oggi le sue foto verrebbero cestinate, appunto perché spesso da chi noni ha nulla da dire. ********************************************* Quel che affermi è sacrosanto caro Conte, ma a questo punto io voglio rigirarti la questione ponendoti questa semplice domanda: in quanti, secondo te, messi OGGI a fare le stesse fotografie di Hautala nelle condizioni in cui LAVORAVA LUI 50, o forse anche 60 anni addietro, con la Canon F-1 col 300/2,8 e la Kodachrone 64 per capirci, riuscirebbero anche solo a IMPRESSIONARLA la pellicola... non dico a fare una fotografia che come mi insegni è cosa ben diversa! Come dico sempre io trent'anni addietro in giro per il mondo c'erano +/- (più meno che più) una decina di fotografi di avifauna, mentre oggi ce ne sono svariate centinaia solo qui su Juza... ora secondo te sono diventati tutti bravi o è l'avifaunistica a essere ormai alla portata di tutti? |
Che cosa ne pensi di questo argomento?
Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto.
Con oltre 257000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |