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Bianco e nero: in-camera o conversione successiva dal raw?


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avatarsenior
inviato il 18 Ottobre 2025 ore 21:15

@Ironluke.

Concordo.

Io quando sopra dicevo che la fotografia deve essere pensata in fase di scatto se sarà in bianco e nero o a colori mi riferivo che non si dovrebbe scattare senza pensare al risultato e soprattutto senza decidere se il risultato sarà a colori o in bianco e nero. Ma proprio come esercizio mentale.

Cioe' non si deve fotografare a caso e poi decidere cosa venga meglio.

E per il discorso di non sapere come i colori rendono in bianco e nero, lo si deve prevedere e se non si e' in grado di farlo lo si deve imparare.

Anche la scelta dei filtri deve essere fatta consapevolmente in base se si vuole scurire o schiarire un cielo e lo stesso discorso per quanto riguarda il verde dei campi ed il rosso.

Infatti i filtri gialli, arancione, rossi, blu, verdi con le varie densità servono proprio per bilanciare il risultato che si vorrebbe ottenere.

avatarsenior
inviato il 18 Ottobre 2025 ore 21:18

Detto cio', una foto in Bianco e Nero, andrebbe pensata, costruita, inquadrata per essere in Bianco e Nero

Di fatti oggi non serve più "pensarla" puoi direttamente vederla e capire se può essere uno scatto interessante o meno. Se poi hai studiato i colori...bè ti basta vedere la scena e dici:" non ne vale la pena" un po' come quando si fa il turista e si scattano foto a colori, io la prima cosa che guardo è che non ci siano altri turisti con indumenti fuxia, rossi, giallo e fluo in generale perchè lo sappiamo che poi l'occhio andrebbe su di loro.;-), ma se c'è una scena interessante e si becca anche il turista vestito con quei colori...maschera selettiva o selezione colore e tac. si sitema.

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2025 ore 3:21

Chi è veramente bianconerista prima o poi cede al richiamo della monocromatica, tralasciando le conversioni ed i vari trastullamenti RAW vs JPEG.MrGreen

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2025 ore 9:38

Chi è veramente bianconerista prima o poi cede al richiamo della monocromatica, tralasciando le conversioni ed i vari trastullamenti RAW vs JPEG.MrGreen

Io invece pensavo che il vero "bionconerosta" prima o poi cedesse al richiamo della pellicola b/n.MrGreenCool

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2025 ore 10:08

Io invece pensavo che il vero "bionconerosta" prima o poi cedesse al richiamo della pellicola b/n.


Per i "nativi" digitali la pellicola sarà il passo successivo, invece un bianconerista di antico stampo, come potrei esser io, che non ha mai abbandonato l'argento potrebbe provare l'ebrezza dei pixel bianchi e neri.
Il colore, tolta qualche mosca bianca, è ormai faccenda numerica.;-)

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2025 ore 15:17

Io nella mia vita da fotoamatore dilettante, sono nato con la pellicola e poi sono passato al digitale.

Ora non tornerei piu' alla pellicola. Ormai sono e resto digitale. Questione di scelta personale (giusta o sbagliata che sia non importa).

NB: Mia scelta, non sto assolutamente cercando di dire cosa sia meglio o peggio, sto solo dicendo che nella mia vita personale, sono passato dalla pellicola al digitale ed ora ci resto per motivi di evoluzione verso il nuovo (ho scritto verso il nuovo non verso cose migliori che non mi permetterei mai di dire).

Cioe', oggi non tornerei indietro, diciamo per non lasciare la mia attuale confort zone, per praticità, per evoluzione (positiva o negativa a seconda dei pareri), perche' ho gia' dato ed ora non mi interessa piu'.

Non ho nulla da scoprire oggi sul passato che non abbia gia' affrontato per tanti anni.

avatarjunior
inviato il 19 Ottobre 2025 ore 16:29

il mio primo maestro di fotografia è stato mio zio, che fotografava in b/n con una Hasselblad dalla fine degli anni '60. Sviuppava e stampava usando le attrezzature di un suo amico fotografo professionista, e anche i rudimenti di camera oscura li ho appresi lì.

Però mi sono convertito entusiasticamente al digitale non appena me lo sono potuto permettere, e non credo tornerò più indietro.

Peraltro, credo che noi che siamo nati analogici (in tutti i sensi) e abbiamo dovuto evolvere al digitale (in tutti i sensi) abbiamo una marcia in più.

avatarsenior
inviato il 19 Ottobre 2025 ore 21:07

Al digitale mi son gioco forza adeguato, ma non mi entusiasma più di tanto, preferisco pastrugnare restando in piedi che premere tasti da seduto.;-)

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2025 ore 12:33

Io stavo in piedi tra i 15 e i 20 anni.

Poi ho smesso di stampare per un po' causa studi, poi sono passato a 40 anni al digitale, ed ora a 64 anni non ho proprio piu' voglia di stare in piedi al buio in camera oscura ma preferisco camminare passeggiando all'aperto e pestare i tasti da seduto. MrGreen

NB: questioni di età, di evoluzione nel tempo, di prospettive (assolutamente soggettive e personali).

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2025 ore 13:23

@Apeschi


Sono del 53, e posso assicurare che stare un pò in piedi male non fa.;-)

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2025 ore 13:54

certamente tanti anni fa stampavo pure io in camera oscura, uno strapazzo unico e ottimi risultati di stampa sulla carta baritata, oggi giorno abbiamo fotocamere digitali con un buon gamma, schemi calibrati, software per lo sviluppo dei raw versatili, ottima gestioni dei filtri in pp, ecc. Non mi passa nemmeno per la testa di riprendere in mano la pellicola, mi dedico piuttosto a fare buoni scatti anche da proporre in B&N, semmai il problema non è il digitale ma i supporti di stampa attuali che non sono al livello delle carte baritate di pregio, o almeno personalmente ne ho provato diversi ma non mi soddisfano come le vecchie baritate ilford. !

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2025 ore 14:05

@Parazzetta Ettore. MrGreen MrGreen MrGreen

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2025 ore 17:26

Ma uno sgabello in camera oscura come lo vedete?

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2025 ore 18:54

Cirillo Donelli. Nemmeno le baritate di Canson e Hahnemuhle?
Stampare piaceva molto anche a me, ma la fotografia non è solo B/N e avevo sempre desiderato stampare da me il colore: con il digitale da più di 15 anni finalmente lo posso fare. Per me le foto sono solo stampate. Il colore l'ho stampato una vita fa col Cibachrome, ma il sistema era un po' approssimativo. Ora procedo in parte come una volta: anche col colore procedo con un po' di provini. Divertente. Ho i provini stampati in digitale con tutte le indicazioni sul retro e conservati in raccoglitori a taschine trasparenti ben catalogati come una volta Sorriso

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2025 ore 19:30

Claudio Santoro . . . anni fa io e un mio socio abbiamo fatto stampare un fotolibro importante su carta Hahnemuhle da un laboratorio di Parma, le pagine a colori andavano discretamente bene mentre il B&N non mi ha mai convinto seriamente, ho provato altri laboratori con la stampa fine art con inchiostri a pigmenti e il colore in genere viene bene, con il B&N c'è sempre una pelo di strana riflettanza che varia ovviamente con i kelvin della radiazione luminosa che colpisce la stampa, questo fenomeno lo si notava anche con le baritate argentiche ilford ma in misura assai contenuta.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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