| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 9:00
Sono cliente a pagamento di Proton, e il servizio include la possibilità di attivare infinite email "alias" che vengono reindirizzate al proprio account. |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 9:12
È una battaglia persa praticamente non c'è differenza tra me' che non frega nulla e mia moglie che rifiuta tutto. |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 9:25
Gli sconti falsi saranno in qualche posto poco serio... Figuriamoci se catene come Esselunga, Coop, Conad etc fanno sti giochetti. |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 11:30
Butwhatdoitellyoutodo, grazie degli esempi. molto interessante la scienza della manipolazione. “ Poi c'è tutta la scienza del posizionamento dei prodotti sugli scaffali, del disegno dei percorsi tipici ed ottimali, etc. „ trovo molto formativo questo genere di informazioni. se ti va, puoi dare qualche esempio? oppure, meglio ancora e per non tediarti, puoi segnalare qualche risorsa (su internet o non, ma non troppo specialistica) per farsi una idea più ampia (anche per le tecniche precedenti)? |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 11:41
vabbè ma son trucchetti vecchi più di mio nonno... Un po' come la roba più costosa o che più vogliono spingere piazzata ad altezza occhi, ma mi sembra tutto normale. |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 12:02
Sul web si trovano informazioni interessanti, ma sono quasi tutte riferite alla realtà statunitense, che è un po' diversa dalla nostra sia per abitudini di spesa, sia per assortimento dei prodotti. Per quanto riguarda il posizionamento dei prodotti sugli scaffali, esistono principi che però spesso si scontrano con il potere contrattuale relativo di supermercato e produttore. Per fare un esempio, il posizionamento di biscotti e merendine del Mulino Bianco non è libero, ma viene determinato dagli accordi tra supermercato e Barilla. Avrete fatto caso che i loro biscotti sono raggruppati tutti insieme, in modo da fare una "macchia" giallo chiaro facilmente individuabile. I pan di stelle vanno sempre trattati come un prodotto a parte, e infatti hanno una confezione di colore diverso e non vengono mai scontati insieme agli altri biscotti. Non solo, è vietato affiancare ai prodotti del Mulino Bianco altri prodotti concorrenti simili, in particolare quelli "private brand" dello stesso supermercato. Per fare un esempio, le imitazioni delle Macine sono sempre un po' distanti dagli originali, in modo da non consentire al cliente un confronto diretto dei prezzi. I prodotti ai quali i clienti sono particolarmente affezionati sono spesso in posizioni meno evidenti, perché il cliente li cercherà comunque. Ad esempio, sempre nella sezione Mulino Bianco/Barilla, i biscotti GranCereale sono in basso, perché chi li compra spesso compra solo quelli e non è attratto dai biscotti standard. Non ha quindi senso sprecare uno spazio più visibile e prezioso - ad esempio - per presentare prodotti nuovi. Un discorso simile vale per i prodotti che il cliente percepisce come più salutari (integrali, a basso contenuto di sodio, etc.), che sono quasi sempre in posizioni sfigate (molto in basso o molto in alto) perché chi li compra cerca proprio quelli e non si lascia distrarre dalle versioni standard. Altro esempio: i prodotti "premium" private label (cioè, i prodotti come FiorFiore Coop o Sapori&Dintorni Conad) devono stare lontani dai brand di maggior pregio. Ecco perché la pasta FiorFiore non la troverete mai accanto alla De Cecco, alla Rummo o alla Molisana, mentre invece ci troverete la pasta da 0,55 euro a confezione, perché non è in diretta concorrenza. Sui percorsi ottimali, zone "calde" e "fredde", uso della prospettiva, posizionamento delle are "fresco" (panetteria, salumeria, pescheria, macelleria) si potrebbe parlare per ore, ma è anche un'area sulla quale sono meno ferrato. Se però fate un giro un un supermercato Esselunga, soprattutto quelli più grandi, e vi guardate attorno con attenzione potete notare una serie di accostamenti interessanti. Ricordo che anni fa fu il primo supermercato a mettere le palette per il gelato non nella sezione "strumenti per cucinare" ma accanto al frigo dei gelati. |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 13:56
“ oppure, meglio ancora e per non tediarti, puoi segnalare qualche risorsa (su internet o non, ma non troppo specialistica) per farsi una idea più ampia (anche per le tecniche precedenti)? „ Il mio settore è (anzi era...) più quello della profilazione, se hai voglia di approfondire questo tema dei buoni testi sono quelli di Don Peppers - Martha Rogers come ad esempio m.media-amazon.com/images/I/81cDo6f6SCL._SL1500_.jpg Oltre che "quello che si fa" contiene una serie di informazioni su "quello che si potrebbe fare" ed è scritto in maniera leggibile, anche se è un po' specialistico. |
| inviato il 16 Ottobre 2025 ore 18:13
Ma il cervello non lo usa più nessuno . |
| inviato il 17 Ottobre 2025 ore 10:05
“ Per fare un esempio, il posizionamento di biscotti e merendine del Mulino Bianco non è libero, ma viene determinato dagli accordi tra supermercato e Barilla. Avrete fatto caso che i loro biscotti sono raggruppati tutti insieme, in modo da fare una "macchia" giallo chiaro facilmente individuabile. (...) Non solo, è vietato affiancare ai prodotti del Mulino Bianco altri prodotti concorrenti simili, in particolare quelli "private brand" dello stesso supermercato. Per fare un esempio, le imitazioni delle Macine sono sempre un po' distanti dagli originali, in modo da non consentire al cliente un confronto diretto dei prezzi. „ Insomma... pochissimo distanti, perlomeno nell'Ipercoop dove vado abitualmente. Ieri ho verificato e i "cloni" Coop delle merendine Mulino Bianco sono nello stesso scaffale, e entrandovi arrivando dall'ingresso si vedono prima i Coop e poi, tutti assieme con le confezioni gialle, quelli del Mulino Bianco. Lo stesso con i biscotti, e in questo caso addirittura gli originali sono proprio affiancati ai cloni Coop, sacchetto contro sacchetto, Macine contro cloni delle Macine.
 “ 4. Se la "radio" del supermercato trasmette una canzone che ti piace, migliorerà il tuo umore e quindi spenderai di più. A questo serve la musica. Che però deve avere un ritmo abbastanza lento, altrimenti ti spinge a camminare più velocemente e quindi ad essere meno ricettivo nei confronti dei prodotti che ti "guardano" dagli scaffali. „ Odio la musica di sottofondo, non solo nei supermercati ma dappertutto. Divento nervoso, mi viene voglia di uscire perché è sempre orripilante. Ricordo che alla Coop sono perfino andato a lamentarmi alla reception per gli obbrobri che mi toccava ascoltare, in particolare un finto Cat Stevens che ripeteva sempre la stessa strofa, facendomi arrivare a odiare una bella canzone. |
| inviato il 17 Ottobre 2025 ore 10:28
"Lo stesso con i biscotti, e in questo caso addirittura gli originali sono proprio affiancati ai cloni Coop, sacchetto contro sacchetto, Macine contro cloni delle Macine." Grazie per la foto, confesso che sono un po' stupito perché so per certo dell'esistenza di accordi specifici che la Barilla impone a tutti. Oddio, sono aggiornato a tre o quattro anni fa, per cui potrebbero aver cambiato politica. |
| inviato il 17 Ottobre 2025 ore 10:50
In effetti così non li avevo mai visti così vicini, non sapevo degli accordi con Barilla anche se so che impongono diverse cose a chi vuol lavorare con loro, però ci ho pensato e effettivamente quello che ha scritto Butwhatdoitellyoutodo lo ho riscontrato |
| inviato il 17 Ottobre 2025 ore 15:15
i supermercati stanno cambiando le loro politiche. In Svizzera non basta piu' pagare per avere la posizione desiderata sullo scaffale. Bisogna anche assumersi il rischio di invenduto. In pratica oramai affitti lo scaffale e, se non vendi, riprendi la merce indietro. Chi ha il cliente in mano ha il coltello dalla parte giusta. |
| inviato il 17 Ottobre 2025 ore 15:56
Direi che Barilla non dovrebbe avere problemi ad assumersi il rischio di invenduto. Sicuramente i distributori hanno sempre più potere rispetto ai produttori, ma vale in tutti gli ambiti e da sempre. Salvo il caso di prodotti per i quali la domanda è notevolmente superiore all'offerta. |
| inviato il 17 Ottobre 2025 ore 16:18
A proposito delle offerte di prodotti alimentari, stamattina in un centro commerciale della mia provincia nel reparto frutta venivano proposte zucchine e peperoni con il messaggio coltivato in Italia. Peccato che sul cartello fosse esibita la bandiera ungherese: rossa, bianca e verde. Mi piacerebbe sapere se il responsabile delle vendite si sia accorto del marchiano errore. |
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