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sfocato e linguaggio fotografico: parliamone!


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avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2025 ore 14:02

poi c'e' Roversi che sfoca il viso delle sue modelle e lascia tutti al palo..... MrGreen

ma sì, difatti non esiste una regola invalicabile.
Anche la regola, che vedo scalda tanto gli animi, della necessità di avere entrambi gli occhi a fuoco altrimenti la foto "è inguardabile" "è tecnicamente sbagliata", a me fa sorridere...ci sono tante fotografie bellissime dove l'occhio più lontano non è a fuoco. Poi non piacciono a qualcuno, i grandi della fotografia mettevano tutto a fuoco e poi f/64 etc etc...va bene tutto, ma ci sono le eccezioni, come appunto quella che hai citato tu

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2025 ore 14:08

il che dimostra inoppugnabilmente che lil rapporto sfocato/Nitidezza non e' la chiave di lettura principale di una fotografia.

Che la bellezza di una fotografia sta altrove.

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2025 ore 14:22

amen

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2025 ore 14:28

Alexey Titarenko: usa il mosso per creare atmosfere oniriche e dinamiche soprattutto nelle immagini urbane.

Ernst Haas: ha sperimentato il movimento per dare vita alle sue fotografie, sviluppando un mosso artistico.

William Klein: noto per il suo approccio libero e innovativo, usa mosso, sfocature e grana per effetti espressivi nelle sue fotografie di street e moda.

Efrem Raimondi: fotografo che usa consapevolmente la sfocatura e il mosso per creare immagini più suggestive e artistiche.

Ovviamente tutti loro sanno con precisione cosa stanno facendo..


avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2025 ore 14:42

Caro @Cismax.
premesso che ho letto tutto e sono l'unico che ha fatto riferimento agli occhi a fuoco e al gruppo f/64 credo sia doveroso controbattere.
Innanzi tutto io ho scritto un'altra cosa:
Tanto per fare un esempio io che adoro alcuni magici sfocati del già citato Miroslav Tichý certi sfocati da laboratorio con un occhio a fuoco e uno meno non li sopporto proprio!;-)

Che in altre parole significa che pur adorando Miroslav Tichý e i suoi a volte magici sfocati ;-) non apprezzo "certi sfocati da laboratorio con un occhio a fuoco e uno meno" ovvero quelle foto scattate da presunti artisti che dopo averne vista qualcuna molto apprezzata dai critici e magari anche premiata hanno erroneamente pensato che lo fosse non per l'espressione o per il contesto, ma soprattutto per il differente fuoco sugli occhi e sono subito corsi a comprare l'obiettivo f/0.95...
Per quanto riguarda il gruppo f/64 che ormai è nella storia della fotografia non credo ci sia altro da aggiungere!;-)

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2025 ore 15:09

si si bigstefano, non dileggiavo nessuno, tantomeno quelli di f/64, lungi da me, non ne ho né la statura artistica, né le competenze per farlo.
Agli occhi fuori fuoco non mi riferivo precisamente a te in questo thread, ma alle decine di discussioni qui sopra dove questo tema è uscito, da quando leggo questo forum, con altrettante prese di posizioni apodittiche, secondo me pensate un po' col paraocchi.
Dicevo semplicemente che lo sfocato ci sta, come ci stanno alle altre cose (vedi quello che dice Salt) tutte funzionali, o meno, a fare una fotografia qualcosa di piacevole (o spiacevole)

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2025 ore 15:29


Alexey Titarenko: usa il mosso per creare atmosfere oniriche e dinamiche soprattutto nelle immagini urbane.

Ernst Haas: ha sperimentato il movimento per dare vita alle sue fotografie, sviluppando un mosso artistico.

William Klein: noto per il suo approccio libero e innovativo, usa mosso, sfocature e grana per effetti espressivi nelle sue fotografie di street e moda.

Efrem Raimondi: fotografo che usa consapevolmente la sfocatura e il mosso per creare immagini più suggestive e artistiche.

Ovviamente tutti loro sanno con precisione cosa stanno facendo..


Il punto è proprio questo, dietro la foto c'è un'idea.
Ammettiamolo, spesso, se non quasi sempre, il fotoamatore fotografa a tutta apertura o perché ama l'effetto "magico sfocato", o per ottenere l'effetto wow, e conseguenti like, ma non c'è dietro nessuna idea.

il che comporta che aver comprato un f/1.2 significa che hai buttato dei soldi se lo usi a f/8, dove anche i fondi di bottiglia hanno prestazioni decenti


Infatti me ne guardo bene dal portarmi dietro un f/1.2 se non mi serve. E comunque anche se uno avesse un solo obiettivo ultraluminiso, non è certo costretto ad usarlo sempre a f/1.2, ma se serve ce l'ha.

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2025 ore 16:24

Il punto è proprio questo, dietro la foto c'è un'idea.


quelle senza un pensiero dietro, potrebbero essere definite semplicemente immagini.

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2025 ore 17:52

E comunque anche se uno avesse un solo obiettivo ultraluminiso, non è certo costretto ad usarlo sempre a f/1.2, ma se serve ce l'ha.
********************************************

È una affermazione di una logica tanto disarmante (nella sua lampante evidenza) quanto, proprio per questo, impossibile da accettare!

avatarsenior
inviato il 20 Settembre 2025 ore 18:39

E' un punto di vista errato.

Se serve ce l'hai... Ma non serve praticamente mai. MrGreen Se sullo sfondo c'e' il cassonetto dell'immondizia, cambi sfondo.. Non lo nascondi smarmellando tutto.

E, sopratutto, se ce l'hai lo usi.. anche a sproposito. Solo per il fatto che ce l'hai MrGreen

avatarjunior
inviato il 21 Settembre 2025 ore 7:42

"Non so quel che vuoi fotografare e raccontare, ma la regola è che è meglio una bella foto tutta a fuoco di una non bella e pure mezza sfocata"

Mi ricorda le massime di Catalano in Quelli della notte, tipo "Meglio piangere in Mercedes che in 500"

avatarsenior
inviato il 21 Settembre 2025 ore 8:30

Per quanto riguarda il gruppo f/64 che ormai è nella storia della fotografia non credo ci sia altro da aggiungere!


Qualcosa da aggiungere c'è. I suoi due membri più famosi, che ammiro molto ed ho pure i loro libri, erano quasi esclusivamente fotografi paesaggisti, con qualche variazione per Weston che amava la macrofotografia e per AA che scattava qualche ritratto. Un genere quello del paesaggio dove un ipotetico f1,2 serve a nulla.
Da tenere poi in considerazione che un f64 su lastre da 25 centimetri danno una profondità di campo probabilmente inferiore ad un f11 su FF. ;-)

avatarsenior
inviato il 21 Settembre 2025 ore 9:17

Da tenere poi in considerazione che un f64 su lastre da 25 centimetri danno una profondità di campo probabilmente inferiore ad un f11 su FF.?
********************************************

No.
La PdC dipende da tre fattori: lunghezza focale, diaframma e distanza di ripresa, il formato non c'entra... quantomeno non direttamente!
Ci rientra però in maniera indiretta, perché aumentando il formato aumentano anche le lunghezze focali, nel senso che se vuoi adoperare l'ottica Standard sul Formato Leica adoperi un 50 mm, mentre se vuoi fare lo stesso su una lastra 8x10" adoperi un 300 mm... ed è chiaro che a parità degli altri parametri un 300 mm mostra molta meno PdC di un 50 mm.
Inoltre ricordiamoci che mentre gli obiettivi per il formato Leica, in genere, mostrano come diaframma più chiuso f 22 o f 32, gli obiettivi per il banco ottico arrivano a valori come f 90 o f 128 e qualcuno, se non ricordo male, arriva addirittura a f 256... è chiaro quindi che quando qualcuno parla di f 64 nell'immediato ti dà l'impressione di una estrema chiusura... ma in realtà sta parlando di quello che all'atto pratico è un diaframma "medio".

avatarsenior
inviato il 21 Settembre 2025 ore 9:58

@Robi68
Non me ne volere, ma ho l'impressione che, non rendentotene conto, tu stia seguendo la strada di molti politici e influencer che negli ultimi anni per supportare le proprie tesi a volte mentono spudoratamente altre, come in questo caso, evidenziando un particolare omettendone altri più significativi cambiando di fatto il senso della storia....

Per questo ti chiedo di considerare anche il fatto che i fondatori del gruppo f/64 presero spunto dal movimento denominato "straight photography" che aveva messo al centro la figura allora nascente del "reporter" che attraverso l'uso della fotografia aveva la missione di testimoniare lo svolgersi tumultuoso degli eventi e di fatto le loro foto dalla carta stampata esaltavano il "realismo sociale" e riportavano fatti e misfatti della vita reale.
Considera anche che la "fotografia di strada" è nata proprio nel periodo in cui i fondatori del gruppo f/64 si schierarono dalla parte di quei "reporter" in contrapposizione rispetto a quelli che consideravano la fotografia un diverso strumento per dipingere insomma un'espressione artistica più affine alla pittura che alla fotografia...

Sono due modi diversi di intendere la fotografia che nonostante le continue "scaramucce" coesistono da oltre un secolo e per nostra fortuna continueranno a coesistere perchè il mondo sarebbe triste e monotono se tutti la pensassero alla stessa maniera!;-)


avatarsenior
inviato il 21 Settembre 2025 ore 10:20

Non te ne voglio, ma non capisco cosa c'entra con quello che ho scritto io. Se l'intento di formare quel famossissimo gruppo era per contrapporsi ad un nuovo tipo di fotografia, resta il fatto che i due fondatori fossero paesaggisti affermati e che un f64 su lastra ha una pdc nettamente inferiore che su piccoli formati.
Altro non volevo insinuare.
Io poi apprezzo tutti i tipi di fotografia, sia a f16 (per rimanere nel campo dei formati che usiamo abitualmente), sia a f1,2.
Chiaro che bisogna essere consapevoli di quando usare questi diaframmi. Ma ci sono occasioni dove anche le grandi aperture hanno il loro perchè, poi che a qualcuno non piacciano ci sta, ci mancherebbe. ;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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