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GKorg se fotografo un culo in primo piano è un conto, e non c'è da parlare di intenzione, se un culo rientra in un'inquadratura più ampia è tutto un altro discorso.
C'è da dire che cinema e televisione propongono culi sia in spiaggia che altrove, in salse varie, di fatto a tutti gli effetti sdoganando il soggetto 'culo'. Ovviamente in tali ambienti la (il) proprietaria(o) del culo in questione è perfettamente consapevole (tranne nei documentari e nei tg, credo) e ne accetta la 'diffusione'. In fotografia questo non è così scontato, vista appunto l'esistenza di foto 'rubate'. Ci sono quindi ovviamente aspetti etici e legali di cui tenere conto.
Sull'etica ho sempre un po' di timore, non voglio dire che non sia importante, ma spesso si è rivelata, come anche la religione, un appiglio a teorie sociali diciamo un po' restrittive della libertà individuale. Quindi andrebbe usata con parsimonia.
Sulla legge non c'è problema, ma ci sono dei distinguo, non è così scontato il giudizio. Ad esempio, primo piano o non primo piano, se il soggetto non è riconoscibile cambia qualcosa? Credo di si ma non ne sono sicuro.
Do per scontato che non si debba molestare il soggetto e che lo scopo non debba essere una perversione personale ma un intento espressivo più o meno elevato (quanto elevato, dipende )
comunque, visto l'andazzo attuale, non manca molto ad una stretta radicale sui permessi di pubblicazione.
I recenti scandali (scrivo scandali, perche' penso siano stati gonfiati ad arte) sul sito facebook e simili sembrano essere piu' una scusa per stringere i lacci che una effettiva presa di posizione in difesa delle donne.
Comunque devo dire che negli ultimi periodi, stranamente, vedo molta disponibilità da parte dei soggetti, quando si accorgono di essere stati fotografati sostanzialmente restano prima stupiti e poi divertiti. Mai nessuno ha protestato, c'è anche da dire che quando vedo segni di disagio e rifiuto manifesto evito accuratamente di scattare.
Comunque, al di là del contenuto, il video ci dice che il dibattito è in corso anche in America, paese dove la legge credo sia più permissiva della nostra.
Il controllo come protocollo della società a prescindere dalla fotografia street è in corso da tempo, monitorati ovunque su tutti i fronti. Dove vai, come spendi, cosa comperi, la tua salute …ecc ecc. Le violazioni della street mi fanno ridere.
“ Il controllo come protocollo della società a prescindere dalla fotografia street è in corso da tempo, monitorati ovunque su tutti i fronti. Dove vai, come spendi, cosa comperi, la tua salute …ecc ecc. Le violazioni della street mi fanno ridere. „
e' come la radio... per usare un ricetrasmettitore che non sia un giocattolo DEVI avere una patente. Viceversa uno strumento radio infinitamente piu' potente e' di libero utilizzo.
La differenza sta nel fatto che un cellulare e' tracciabile e tracciato h24, una radio trasmittente in onde corte non e' tracciabile.
Rimane la differenza sostanziale che il controllo è segreto e la street è pubblica. Non credo ci possa essere una giustificazione teoretica valida in tutti i casi, dipende. Da cosa (dipende), sarà sempre oggetto di discussione. A volte è difficile percepire l'aspetto artistico anche in un dipinto o in una scultura, figuriamoci in una foto che può fare chiunque.
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