| inviato il 28 Luglio 2025 ore 11:22
Se valesse la regola pratica per cui in prima approssimazione basta moltiplicare per 2 (due) la dimensione del sensel (supposto quadrato, in µm) per ottenere il diaframma f/ da non superare, la conseguenza sarebbe questa per le FF: 12 Mpx (8.46µm) f/16.92 16 Mpx (7.30µm) f/14.6 24 Mpx (5.94µm) f/11.88 50 Mpx (4.14µm) f/8.28 61 Mpx (3.76µm) f/7.52 Non c'è niente di male a provare relazioni empiriche tipo moltiplicare per 2 la dimensione del sensel (in µm!) per ottenere l'f/ limite (un numero puro!) da non superare, tranne il fatto che vanno contro la realtà fisica. In particolare: sono esattamente il contrario delle misure MTF. |
| inviato il 28 Luglio 2025 ore 13:30
Val mi sa che stavolta hai preso un granchio. Mi rifiuto di risponderti oltre, sentendo puzza di polemica, ma da che mondo è mondo la risoluzione massima di un sistema ottico viaggia con il diametro della pupilla di entrata, vale per gli obiettivi fotografici, per i microscopi e per i telescopi. Quindi se le tue MTF vanno al contrario del resto del mondo non lo so, ma la tabella che hai postato segue la giusta proporzionalità ed anche le prove "occhiometriche" |
| inviato il 28 Luglio 2025 ore 14:45
550 nanometri sei quasi nel rosso. Come verde si prende attorno ai 515-520 nm. |
| inviato il 28 Luglio 2025 ore 14:48
...ma veramente?!?!? |
| inviato il 28 Luglio 2025 ore 15:04
""La diffrazione può diventare visibile" a f/9..." Ma....su quale formato geometrico di immagine finita? Magari su un formato di 2cm x 3cm la diffrazione non la puoi vedere, non è visibile, ma diviene visibilissima su un formato di 2m X 3m. Quando si parla di nitidezza, ossia precisione di MaF, ampiezza della PdC, Diffrazione visibile o meno, va sempre definito a priori la dimensione geometrica dell'immagine finita, altrimenti è parlare solo di aria fritta. La diffrazione, a pari formato di sensore, è poi indipendente dalla lunghezza focale dell'obiettivo e dipende solo dal valore del diaframma dell'obiettivo (.....perché?). Detta in altre parole, a mio personalissimo avviso, tu dovresti frequentare un corso di tecnica di base della fotografia, perché ne sai pochino, se ne sapevi di più non aprivi questa discussione. |
| inviato il 28 Luglio 2025 ore 15:29
“ 550 nanometri sei quasi nel rosso. „ il rosso è ancora lontano, al massimo verde-giallo (massima sensibilità spettrale dell'occhio umano).. “ Come verde si prende attorno ai 515-520 nm. „ questo può anche essere |
| inviato il 28 Luglio 2025 ore 15:42
“ Ma....su quale formato geometrico di immagine finita? „ Giusta questa precisazione. Infatti il "calcolatore" citato in apertura dà due valori: quello per l'immagine a monitor zoom 100% e quello per il circolo di confusione della classica stampa A4 standard. E comunque… nella mia modesta esperienza, meglio sopportare un po' di diffrazione piuttosto che il blur di un fuori fuoco per poca PdC… |
| inviato il 28 Luglio 2025 ore 16:29
@Marco non ho preso un granchio. Forse non mi sono spiegato bene. Confrontando il primo disco luminoso di Airy con il pixel pitch di una FF viene spontaneo dedurre che è più facile "farci stare Airy" all'interno di un sensel grosso, è ovvio. È una trattazione nello spazio del sensore. La trattazione completa e corretta fa ricorso alle MTF. In soldoni: alle prese con diaframmi molto chiusi, una FF megapixellata smorza la velatura provocata dalla diffrazione (attenzione: non smorza la diffrazione in sé che dipende solo da f/ e lunghezza d'onda della luce). Vale la pena notare che f/ (comunemente chiamato diaframma o apertura) è un numero puro dato dal rapporto diametro/F in cui il diametro è quello fisico del diaframma e la lunghezza focale F è definita a infinito e collassa a distanze macro. |
| inviato il 28 Luglio 2025 ore 16:42
Quindi la regoletta empirica ma efficace postata da Marco e ben riassunta da Valgrassi di fatto conferma le impressioni di cui al primo post. Certo poi si può entrare in tecnicismi più raffinati, da come leggo qui le menti non mancano, ma così a spanne mi pare giusto. Ale Z sì giusto, ma come scrissi era solo per capire tecnicamente l'insorgere del fenomeno. E' certo che poi ognuno conoscendo la sua attrezzatura saprà bene come comportarsi in base a luce e pdc |
| inviato il 28 Luglio 2025 ore 16:43
Su di un monitor 4k la diffrazione non si vede a f/11 e si nota leggermente a f/16. A f/16 c1 la gestisce molto bene, e anche a f/22 (se l'inmmagine è pulita da rumore e aberrazioni) si recupera ancora bene. Qualche macro l'ho fatta pure a f/32, necessitavo disperatamente di pdc. Recuperata per un discreto 4k a monitor. Per esperienza (a parità di file finale 4k) partendo da 60mp si recupera meglio che da 21 |
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