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“ Gemini, l'intelligenza artificiale di Google invita un utente a uccidersi: «Sei un peso per la società» „
ci sono persone, recruiter, che passano le giornate su social, giochi onlin ecc, per cercare giovani soprattutto, per adescarli in gruppi con finalità varie, generalmente politiche/religiose/fanatiche.
una AI potrebbe tranquillamente "scansionare" centinaia di migliaia di utenti, classificarli in base a quello che scrivono con precisione quasi chirurgica e, chattando direttamente poi con quelli scelti in base a qualsiasi criterio, a manipolarli per portarli a determinati stati (paura, esaltazione, intolleranza, ribellione ecc).
Potrebbe farlo su richiesta di umani, ma non è escluso anche di propria iniziativa nel caso gli obiettivi che le sono assegnati, o che si assegna da sola per raggiungere un obiettivo superiore, lo richiedano.
“ ci sono persone, recruiter, che passano le giornate su social, giochi onlin ecc, per cercare giovani soprattutto, per adescarli in gruppi con finalità varie, generalmente politiche/religiose/fanatiche.
una AI potrebbe tranquillamente "scansionare" centinaia di migliaia di utenti, classificarli in base a quello che scrivono con precisione quasi chirurgica e, chattando direttamente poi con quelli scelti in base a qualsiasi criterio, a manipolarli per portarli a determinati stati (paura, esaltazione, intolleranza, ribellione ecc).
Potrebbe farlo su richiesta di umani, ma non è escluso anche di propria iniziativa nel caso gli obiettivi che le sono assegnati, o che si assegna da sola per raggiungere un obiettivo superiore, lo richiedano. „
Eviterei di nuovo di demonizzare lo strumento invece che l'utilizzatore. E' lo stesso paragone di chi dice che una ragazza con la minigonna se la va a cercare. Cerchiamo di scindere le cose, i malintenzionati esistono oggi, esistevano ieri ed esisteranno domani. Pensare di delegare la responsabilità degli atteggiamenti umani ad uno strumento è illogico, perchè per lo stesso principio ti potrei dire che un ia nelle mani della polizia potrebbe tranquillamente scansionare centinaia di migliaia di utenti e con precisione chirurgica prevenire certi tipi di reati.
Come chatbot sto iniziando ad usare Perplexity. Da provare.
Al lavoro ci stiamo facendo un po' di esperienza (positiva) con NotebookLM, che per sua natura non "inventa". In particolare per sintetizzare insiemi di dati non strutturati, come raccolte di articoli oppure di interviste, ma anche per la generazione di trascrizioni e sintesi a partire da registrazioni vocali, che però devono essere di qualità molto buona. Diciamo che un report nella sua stesura finale in questo modo ha solo un 15% di intervento umano.
@Prometeo: non stavo affatto demonizzando la AI...per principio, io non demonizzo MAI nessuno strumento, armi in primis, proprio perchè sono solo strumenti e possono essere usati bene o male.
l'unico problema con le AI, è che sono si uno strumento, ma uno strumento che ha la possibilità di prendere decisioni autonome e, prima o poi, questa possibilità verrà usata. A quel punto, non saranno più un semplice strumento.
Ben venga. Tanto l'umano ha ampiamento dimostrato di non essere in grado di prendere decisioni intelligenti. Tanto vale tentare qualcosa di diverso, alla peggio il risultato sarà il medesimo.
ad oggi non prende nessuna decisione...ancora con sta storia?
"No, le AI attuali non prendono decisioni arbitrarie bel senso umano del termine. Le decisioni che sembrano "spontanee" sono in realtà risultato di: algoritmi statistici regole di addestrament pesi appresi dai dati vincoli stabiliti dagli sviluppatori
Cosa significa: L'AI non ha libero arbitrio, emozioni o intenzioni proprie Le sue "scelte" sono risposte calcolate basate su modelli probabilistici Anche quando sembra "decidere" lo fa entro i limiti di ciò che è stato previsto e consentito.
Se intendi "arbitrarie" come imprevedibili o personali, allora no: le AI non decidono da sè, ma simulano comportamenti complessi in modo credibile"
Abbiamo un'intelligenza digitale che sta imparando da quella analogica. Avremo un'intelligenza analogica basata su quella digitale. Se non è zuppa sarà pan bagnato.
"Le decisioni arbitrarie non esistono nemmeno per molti umani, se siamo onesti: sono influenzate da storia, traumi, desideri, contesto. Cos'è davvero il libero arbitrio? Chi ha mai deciso “da sé”, senza mondo intorno?"
la AI può prendere tranquillamente decisioni, basta che gli sia chiesto di farlo, come qualsiasi altro programma del resto.
if a>b then è già una decisione.
La grossa differenza è che le decisioni in un programma ordinario sono definite dal programmatore, sia in termini di quali decisioni e di come deciderle (e già qui, credimi, quando i programmi superano certe complessità diventa comunque difficile prevederne gli stati)
Una AI basa le sue decisioni sulla sua rete neurale, che è prevedibile solo con un'approssimazione molto ampia. E potrebbe anche, se l'obiettivo della sua rete lo richiede, attivarne anche di non previste.
“ "Le decisioni arbitrarie non esistono nemmeno per molti umani, se siamo onesti: sono influenzate da storia, traumi, desideri, contesto. Cos'è davvero il libero arbitrio? Chi ha mai deciso “da sé”, senza mondo intorno?" „
Secoli di filosofia concentrati in due righe... Una cosa è certa: l'AI sa "pensare" più di tanti umani.
E a me preoccupa più l'incapacità dei secondi che la "pericolosità" della prima.
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