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Nuovo scanner per pellicole


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avatarsupporter
inviato il 05 Giugno 2025 ore 12:05

Il mio PC non regge oltre i 1200 dpi, mi avvisa e si ferma,, scheda grafica probabilmente troppo debole,,,,

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2025 ore 12:17

Ho parecchi kili di negativi bn e anche colore (pochi).

È materiale molto molto vecchio.
In raccoglitori spesso privi di annotazioni.

Pensavo di ri-fotografare il tutto . Ma sono troppi.
Dovrei sfoltire.

Mi sembra di aver letto, da qualche parte, che, fotografando i negativi con la 'giusta' fotocamera, settando nella stessa, l'effetto NEGATIVO era già possibile leggere/vedere la foto in positivo velocizzando l'operazione.

Si parlava di fotocamere Nikon.

Qualcuno ne conosce i modelli ???

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2025 ore 12:39

Il mio PC non regge oltre i 1200 dpi, mi avvisa e si ferma,, scheda grafica probabilmente troppo debole,,,

Ma se acquisisco a 3600 dpi con un Pentium 4, 2Gb RAM e scheda video versione "povery" su Win XP...
Idem per la solita risoluzione di scansione con un vecchio portatile nato con Win 7 (ora con Win 10) Intel Core 2 da1.4 Ghz, 4GB di RAM e scheda video integrata...
Ma io acquisisco in JPG... tu non sei quello che salva in TIFF?

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2025 ore 12:42

Mi sembra di aver letto, da qualche parte, che, fotografando i negativi con la 'giusta' fotocamera, settando nella stessa, l'effetto NEGATIVO era già possibile leggere/vedere la foto in positivo velocizzando l'operazione.

Sì, esistono delle Nikon che lo fanno...
Ma attenzione : la macchina si limita ad invertire il negativo... non a dargli i colori "giusti"
(Se n'è parlato spesso... non è sufficiente invertire il negativo se è a colori... i colori vengono sballati)

E comunque su qualunque versione di Photoshop (anche CS2) per invertirlo basta il comando CTRL+I

avatarjunior
inviato il 05 Giugno 2025 ore 16:09

Dunque, che io ricordi, le fotocamere Nikon che lo avevano nel menu erano la serie D8xx, è vero che l'inversione è cruda, cioè non recupera la maschera arancione.

Ricordiamo che in fase di scansione è più corretto parlare di samples per inch, cioè campioni per pollice, il file memorizzato ha solo la risoluzione come dato utile, in fase di stampa si parla di dpi, dots per inch, non quelli che vengono sbandierati (oltre 5000), ma quelli reali, che vanno "scoperti" dispositivo per dispositivo. Se la memoria non mi inganna, le stampanti fotografiche Epson casalinghe avevano una risoluzione reale di stampa di 320dpi, ad esempio.

Per quanto riguarda la questione scanner, è Reflecta che sbandiera il doppio degli spi reali che i propri scanner riescono a spremere dalla pellicola di partenza, per quale ragione lo facciano è a me ignoto. Quello che possiamo verificare, da soli o appoggiandoci a prove come quelle di filmscanner.info è che la risoluzione effettiva viene raggiunta impostando il software per acquisire alla massima potenzialità hardware, quindi 10'000spi, dopodiché fare il downsampling a quella vera, misurata, di 4800dpi.
Perché non acquisire direttamente a 5000? Semplice, lo stesso test mostra che, impostando 5000spi, i dati davvero recuperati, dalla pellicola sono circa 4000, forse qualcosa in meno, quindi bisogna sempre impostare il massimo consentito dall'hardware, dopodiché riscalare.
Lo so, è fastidioso, ma la qualità finale è maggiore.

Veniamo al resto, 4800spi diviso 25,4mm (cioè un pollice) fa 189 linee (arrotondiamo a 190), ma a noi servono dei cicli completi, ovvero 190:2=95, quindi il nostro segnale che campiona compie 94 cicli al mm (recuperiamo l'arrotondamento precedente).
Per la legge di Shannon/Lenz, la frequenza del segnale di campionamento deve essere almeno doppia del segnale da campionare, altrimenti si ottiene aliasing, perciò il dettaglio che riusciremo davvero a catturare sarà 94:2=47 cicli al mm, ovvero 47lp/mm (un ciclo completo è una coppia di linee, per questo non si usano le linee singole).
Io avevo detto circa 45, ci sono andato abbastanza vicino, mentre è vero che ho sottostimato i Mpx, perché, nel caso ideale, considerando il fotogramma 1,5x1pollici otteniamo una risoluzione di 7200x4800=34,5Mpx

Questione pellicole:
l'ultima volta che avevo letto io i data sheet delle pellicole, qualche annetto fa, le Kodak in bn dichiaravano NON le coppie di linee, ma le linee singole, ed è vero che la TMax 400 superava le 90l/mm, ma questo significa 45lp/mm circa. Non ho letto quelli delle pellicole a colori, perché non le usavo, se riuscite a procurarvi i datasheet attuali li leggiamo assieme.
Anche Foma dichiarava le linee singole al mm, non ricordo gli altri produttori.

Ad ogni modo bisogna sempre tenere presenti alcune questioni.
Micromosso: scattando a mano libera, qualunque pellicola si impieghi, non è possibile superare le 30lp/mm, parola di Zeiss.
Obiettivo: il sensore o la pellicola sono la vasca, l'obiettivo è il rubinetto; se l'obiettivo risolve 30lp/mm la foto, anche su pellicola da 100lp/mm conterrà informazioni solo per 30lp/mm, non ci sono santi.

Ne consegue che per avereil massimo del dettaglio nelle foto bisogna:
- scattare con pellicole di bassa sensibilità (controllare sui datasheet l'effettiva capacità di risolvere dettagli del prodotto)
- scattare con ottiche risolventi
- usare un robusto treppiedi
- usare, quando possibile, funzionalità come il presollevamento dello specchio e lo scatto remoto/ritardato
Abbastanza raro che seguiamo tutte queste belle regole...

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2025 ore 18:25

Ad ogni modo bisogna sempre tenere presenti alcune questioni.
Micromosso: scattando a mano libera, qualunque pellicola si impieghi, non è possibile superare le 30lp/mm, parola di Zeiss.
********************************************

Beh direi che più che di "parola di Zeiss" bisognerebbe parlare di "capacità del tecnico Zeiss che ha fatto la prova" e che, a mio modesto avviso, doveva soffrire di Parkinson.
La risoluzione delle pellicole infine si misura sempre in lp/mm, quindi coppie di linee/mm, ma anche questo valore ha una valenza relativa se non si specifica prima il contrasto della mira che si assume come riferimento, infatti sui datasheet, quando si usavano, si riportano sempre due valori: il primo riferito a una mira a basso contrasto, 1,6:1, mentre il secondo è riferito a una mira ad alto contrasto, ossia 1000:1, e quella fra le due è una differenza sostanziale, perché in genere la risoluzione registrata su una mira ad alto contrasto è doppia rispetto a quella riportata riferendosi a una mira a basso contrasto dal momento che, in genere, per una buona pellicola di media sensibilità si parla di 100 lp/mm a 1000:1 che però scendono a sole 50 lp/mm a 1,6:1.

avatarjunior
inviato il 06 Giugno 2025 ore 8:03

Sono sempre questioni molto dibattute, tra gli audiofili ci sono quelli che scelgono i cavi col verso ( Eeeek!!! ), il che è proprio contro le leggi della fisica, sostengono di sentire differenze che non sarebbero percepibili nemmeno per i pipistrelli, salvo fare cilecca in una prova alla cieca.
Potrebbe sembrare diversamente, ma 30lp/mm sono tante, scattando a mano libera, così come i fatidici 20kHz, in campo audio, li sentono soltanto i bambini (io ho 47 anni e mi fermo da qualche parte tra i 12kHz ed i 16kHz, cioè sono nella media della mia età).

Quello che dici sul contrasto della mira è assolutamente corretto, vengono forniti entrambi i valori, ma nel caso della scansione la possibilità di illuminare la pellicola da vicino, soprattutto con i led, che la scaldano e deformano in maniera del tutto trascurabile (per non parlare della differenza con l'ingranditore o col proiettore), rende inutile il dato sul contrasto minore:
l'illuminazione alza intrinsecamente il contrasto del materiale da scansire, perciò basta sapere, nel caso migliore, quanto dettaglio è presente; nelle zone con meno dettaglio viene comunque catturato tutto, ammesso di penetrare la maggiore densità, quindi le sole pellicole problematiche restano la Velvia e la Kodachrome, che possono arrivare anche ad una densità pari a 4 (ricordiamo che sono dati relativi e logaritmici, quindi non hanno unità di misura ed il doppio del valore precedente si ottiene sommando (circa) 0,3, ovvero 3,9 è il doppio di 3,6, come nei filtri ND).

Per pellicola di media sensibilità, una volta si intendeva 100iso, 400 è già alta, o sbaglio?

avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2025 ore 8:38

Per pellicola di media sensibilità, una volta si intendeva 100iso, 400 è già alta, o sbaglio?
********************************************


Esattamente.
Al di sotto di 100 erano basse sensibilità, 200 era medio-alta sensibilità, nel senso che la grana iniziava a diventare evidente, 400 era alta... oltre 400 mah... oltre 400 era una landa desolata e desolante.

avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2025 ore 8:52

restano la Velvia e la Kodachrome, che possono arrivare anche ad una densità pari a 4
********************************************

Nella mia galleria ci sono solo scansioni da Velvia 50, no, due sono da Velvia 100, e sono tutte eccellenti, basta vedere i neri!
Per la densità invece non ho capito cosa intendi, di certo però le Kodachrome, con la loro bassissima saturazione cromatica, tutto potevano essere tranne che "dense"!

avatarjunior
inviato il 06 Giugno 2025 ore 12:27

Dunque, detto molto bovinamente, la densità è quanto la pellicola è opaca, ovvero quanto si oppone al passaggio della luce. Non c'è un valore massimo teorico, ma le pellicole più dense (la Kodachrome rompe le scatole perché resta l'argento sulla pellicola finale) arrivano circa a 4-4,1.

Al seguente link molte informazioni sulla scansione, in basso nella pagina i grafici di una diapositiva e di due negative (ovviamente sono speculari, perché le zone più dense delle negative sono le alte luci, mentre quelle delle dia le basse):

www.photoactivity.com/Pagine/Articoli/018Scanner/scanner.asp

Come si vede la dia raggiunge quasi 4 come densità massima, mentre la negativa si ferma poco sopra il 2.
Per una stampa da ingranditore superare il 2 significa rogne in fase di stampa, mentre lo scanner continua fino a 3,6 o poco oltre, dipende da quanto è buono.
Nel caso di quelli a tamburo l'operatore può aumentare l'intensità della luce (a monte) ed il guadagno del segnale (a valle della cattura del dato), ma con un malus sulla generazione di "rumore" (grana digitale), quindi può riuscire a catturare tutte le informazioni presenti, ma poi bisogna andare, in postproduzione, a tirare giù calendari per ripulire l'immagine (denoising) prima di applicare il deblur (NON maschera di contrasto).
Un'altra cosa molto bella della scansione a tamburo è l'eliminazione dei graffi senza necessità dell'ICE: la pellicola viene inumidita con sostanze come il petrolio, che riempie il graffio e ne attenua così tanto la fastidiosità che lo si può considerare inesistente.

avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2025 ore 14:28

Dunque, detto molto bovinamente, la densità è quanto la pellicola è opaca, ovvero quanto si oppone al passaggio della luce. Non c'è un valore massimo teorico, ma le pellicole più dense (la Kodachrome rompe le scatole perché resta l'argento sulla pellicola finale) arrivano circa a 4-4,1.
********************************************

Ok, ora è chiaro.

avatarsenior
inviato il 06 Giugno 2025 ore 20:28

Dunque, che io ricordi, le fotocamere Nikon che lo avevano nel menu erano la serie D8xx, è vero che l'inversione è cruda, cioè non recupera la maschera arancione.


Grazie mille, dovrei quindi cercare un modello di punta.

È molto utile vedere subito, anche malamente, un negativo in POSITIVO per poter capire/riconoscere i soggetti e passare oltre se non interessato ad avere "il file digitale ".
Ho negativi degli anni '60 e parte sono stati archiviati male senza scritte nel raccoglitore ....purtroppo ...

avatarjunior
inviato il 06 Giugno 2025 ore 23:45

Qui www.nikonimgsupport.com/eu/BV_article?articleNo=000050780&ctry=it&lang
dice che le nikon che hanno l'inversione sono la D850 e D780. Però non si può scattare in raw, solo Jpeg fine.
Se è per vedere subito il negativo va bene. Se si vuole la qualità meglio non invertire (a quel punto vanno bene anche altre fotocamere), scattare in RAW e utilizzare un software (negative lab pro?) per aggiustare i colori, suppongo che il RAW sarebbe utile.
Molto comodo è l'adattatore Nikon ES-2 , si può scattare a mano libera con il tempo che vogliamo senza rischio del mosso. Basta puntare tutto su un'abatjour con lampada a 6000 °K. Molto più veloce e comodo che montare la fotocamera su stativi e accrocchi vari. C'è anche un aggeggio della JVC simile all'ES-2 che in più ha anche l'illuminazione incorporata (e suppongo costi anche meno)

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2025 ore 11:06

dice che le nikon che hanno l'inversione sono la D850 e D780. Però non si può scattare in raw


Grazie mille.

Allora D750 e D780.

Mi ero letto alcuni manuali di fotocamere Nikon ma non avevo trovato la soluzione.

Con una delle suddette fotocamere posso visionare scegliere e selezionare le immagini, originariamente negative, in maniera VELOCE e poi in un secondo momento scansionerò o farò scansionare.

avatarjunior
inviato il 07 Giugno 2025 ore 12:32

D850, non D750

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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