| inviato il 05 Marzo 2025 ore 12:16
Propongo una moratoria sulle discussioni a proposito del confronto tra pellicola e analogico: siccome, come giustamente dice Paolo, la digitalizzazione di una foto analogica vista su un monitor non potrà mai sostituire le visione diretta della stampa (o della dia) l'unico modo per poter esaminare in modo corretto la questione sarebbe quello di farlo incontrandosi e guardando con attenzione quel che si vede su una stampa, in una proiezione di diapositive e su un buon monitor. I confronti che facciamo qui sul sito invece sono tutti da prendere con grande beneficio di inventario e alla fine ognuno resta del suo parere: chi non ha sott'occhio le stampe fisiche dirà che tutto sommato tra digitale e analogico non c'è poi questa grande differenza, mentre chi può fare il confronto potrebbe essere di parere avverso, e nessuno dei due potrà mai convincere l'altro. Se invece volessimo incontrarci e provare a fotografare lo stesso soggetto con le stesse luci sia in analogico che in digitale e poi vedere come differiscono i risultati, beh, questo sarebbe interessante. Se volessimo farlo in futuro parteciperei volentieri. Dico in futuro, perchè in questo periodo ho seri problemi ad assentarmi da casa. Comunque lancio l'idea, se qualcuno volesse farlo sarebbe una faccenda istruttiva, immagino. |
| inviato il 05 Marzo 2025 ore 14:22
Comunque lancio l'idea, se qualcuno volesse farlo sarebbe una faccenda istruttiva, immagino. ******************************************** L'idea, OVVIAMENTE, è interessantissima, ma di fatto è praticamente impossibile da realizzare. Il perché è presto detto: anche se in 4, 5, 6 o 10 persone riuscissimo a trovare una data comune fruibile per tutti, dovremmo poi anche individuare un luogo facilmente raggiungibile per tutti. Dovremmo procurarci un soggetto uguale per tutti, una illuminazione uguale per tutti e infine una pellicola uguale per tutti, e questi al limite neppure sarebbero i problemi maggiori... il grande problema diverrebbe però quello di trovare uno stampatore di sicura competenza, e qui potrei pure fare un nome, dal quale però doverci poi comunque ritrovare TUTTI INSIEME. Sarebbe un disastro. Senza contare che un simile sbattimento si potrebbe fare solo in negativo... perché dia adatte all'uopo Fuji non ne fa più. |
| inviato il 05 Marzo 2025 ore 14:44
Secondo me non bisogna essere troppo sofisti...... bisogna accontentarsi.... mi spiego: Se vado agli Uffizi e ammiro la "primavera" del Botticelli è chiaro che non potrà mai essere identica a una qualsiasi riproduzione (analogica o digitale che sia) anzi, la riproduzione sarà sicuramente meno impattante! A questo proposito ricordo benissimo l'emozione che provai, al Louvre, nel vedere la Gioconda, non avrei mai immaginato di poter essere letteralmente stregato da quel quadro che pensavo proprio di conoscere bene, viste le migliaia di volte che lo avevo visto su libri ed in TV..... Insomma l'originale è sempre meglio, quello che vogliamo replicare con tecnologia diversa potrà più o meno avvicinarcisi, ma non trasmette la stessa emozione, non c'è nulla da fare. Detto questo e tornando ai nostri argomenti attenzione... secondo me il discorso non vale solo nel passaggio da analogico a digitale, ma anche il contrario, da digitale ad analogico (ci sarebbe da ridere nel cercare di riprodurre la quasi perfezione del digitale con una pellicola....), da stampa a visione a monitor, ecc. ecc. |
| inviato il 05 Marzo 2025 ore 14:46
A mio parere l'unico che può dare un giudizio sulla naturalitá della foto e quale è più naturale o simile a una pellicola è l'autore che ha visto il soggetto.. Ammesso si possa ricordare in quella luce esattamente come era l'incarnato, successivamente alla sessione di scatto .. |
| inviato il 05 Marzo 2025 ore 16:04
“ La mia preferenza va a Resolve+Dehancer. „ Ho visto che molti usano Dehancer ma principalmente per i video, anche in produzioni medio-grandi, come lo trovi applicato alle foto? complicato? Hai un tutorial da suggerire specifico per Resolve e i dng? vorrei fare qualche test “ Nella terza Davinci Resolve+ Dehancer. „ ps. l'ultima foto che hai caricato è differente dalla terza nella prima pagina, sicuro tutte e due siano sviluppate con DaVinci? |
| inviato il 05 Marzo 2025 ore 16:23
(ci sarebbe da ridere nel cercare di riprodurre la quasi perfezione del digitale con una pellicola....), ******************************************** Eh Gian Carlo, dipende sempre dalla pellicola e, soprattutto, da come osservi la fotografia che genera. Certamente hai ben presente l'"effetto presenza" generato da una diapositiva, meglio se Velvia - ripresa con la luce migliore, perfettamente esposta e perfettamente sviluppata - osservata sul piano luminoso per il tramite di un loupe "all'altezza della situaziobe" oppure, meglio ancora, retro-proiettata. Anche lì siamo a livelli straordinari eh... |
| inviato il 05 Marzo 2025 ore 17:37
Da quando si lascia l' incarnato così com' è? Non e' compito del fotografo riprodurre l'incarnato esattamente come lo ha visto. Anzi. Credo che il fotografo debba custodire gelosamente i segreti della sala pose. |
| inviato il 05 Marzo 2025 ore 18:49
“ (ci sarebbe da ridere nel cercare di riprodurre la quasi perfezione del digitale con una pellicola....), ******************************************** Eh Gian Carlo, dipende sempre dalla pellicola e, soprattutto, da come osservi la fotografia che genera. Certamente hai ben presente l'"effetto presenza" generato da una dispositiva Velvia - ripresa con la luce migliore, perfettamente esposta e perfettamente sviluppata - osservata sul piano luminoso per il tramite di un loupe "all'altezza della situaziobe" oppure, meglio ancora, retro-proiettata. Anche lì siamo a livelli straordinari eh... „ Onestamente non ho mai provato il processo inverso (e forse non lo fa nessuno), quindi il mio è un ragionamento puramente teorico, a naso, a meno che non si usino lastre di grandi dimensioni, cioè si ragioni su formati "normali", il digitale ha diverse marce in più rispetto l'analogico, pertanto in un eventuale passaggio va abbastanza bene se passo da analogico a digitale, ma il passaggio inverso comporta inevitabili tagli di informazioni. La pellicola, ammesso che si abbia grossomodo la stessa risoluzione di un sensore, ha queste grosse rigidità e vincoli: - ISO fissi - gamma dinamica inferiore - temperatura del colore fissa - processo di sviluppo più critico e non correggibile - costi decisamente maggiori, il che limita oggettivamente le possibilità di sperimentazione. Insomma con quel processo inverso è come cercare di mettere tutta la "roba" che sta in un contenitore grande in uno più piccolo, inevitabilmente ne perdo una buona parte per strada. Teoria la mia è..... |
| inviato il 05 Marzo 2025 ore 18:59
Differenze insignificanti e poi ogni programma è inevitabilmente da risultati pochino diversi dall'altro |
| inviato il 05 Marzo 2025 ore 19:08
Bro, lasciamo stare i sofismi delle proiezioni che sono un po' scomode da fare se un filippino di Manila fosse interessato a vedere. Prendiamo uno scanner e scansioniamo una diapositiva. Abbiamo un file dove la parte più caratteristica è la pellicola, e lo scanner introduce pochi errori nella traduzione digitale. La questione è semplice: come si può simulare al meglio quelle caratteristiche senza sbattimenti di una pellicola che costa, non ha pre visualizzazione, e bisogna far sviluppare e aspettare e poi scansionare, ma con i vantadi una macchina digitale? Dai, è facile da capire senza tirar fuori il solito “ma la proiezione è un'altra cosa” e “ai miei tempi si stampava in camera oscura” |
| inviato il 05 Marzo 2025 ore 19:14
Maurese.. penso che si stia parlando di una cosa diversa. E- ovvio che se dobbiamo `uscire` su una stampa, magari di qualita' ma comunque digitale, tutta la trafila della pellicola e' troppo complessa. Ma se parliamo di una fotografia da realizzare su misura e con caratteristiche personali, per me la dia digitalizzata e' un plus non da poco. Un ritratto ben fatto scattato in pellicola e poi digitalizzato offre al cliente qualcosa che normalmente non si riceve. |
| inviato il 05 Marzo 2025 ore 19:23
La pellicola, ammesso che si abbia grossomodo la stessa risoluzione di un sensore, ha queste grosse rigidità e vincoli: - ISO fissi - gamma dinamica inferiore - temperatura del colore fissa - processo di sviluppo più critico e non correggibile - costi decisamente maggiori, il che limita oggettivamente le possibilità di sperimentazione. ******************************************** Si Gian Carlo, questi sono in effetti gli argomenti che hanno decretato il veloce, e per certi versi totale, successo del digitale. A ben guardare si potrebbero aggiungere anche altre frecce all'arco digitale: 1) la possibilità di variare le sensibilita pure in ogni singola ripresa; 2) la possibilità di decidere prima, durante e dopo, se fotografare a colori o in BW; 3) più in generale una maggiore flessibilità operativa; insomma i vantaggi sono tanti e ti assicuro che, se si parla di stampare, non c'e proprio da porsi il problema, le cose pero mutano se scegli di proiettare. Al punto che, ripeto, se accetti l'idea, a ben vedere non certo sbagliata, di fotografare solo quando sei nelle condizioni migliori per la pellicola, beh alla fine quel che può realmente offrire la pellicola è ancora tutto da scoprire. |
| inviato il 05 Marzo 2025 ore 19:31
Foto fatta col digitale o con l'analogico, a me non importa molto. Se é una buona foto non importa nemmeno con quale combo la si é eseguita. Piuttosto preferirei OSSERVARLA su stampa fotografica che su un display. Non so voi, ma personalmente mi é capitato di emozionarmi davanti ad una foto stampata. Non posso dire la stessa cosa su immagini viste a monitor. |
| inviato il 05 Marzo 2025 ore 19:58
Ti capisco perfettamente Mirko, è quello che capita a me con una diapositiva proiettata. La differenza è che se è facile, riprendendo in digitale, fare un confronto di una stessa foto sia in stampa che a monitor, diventa molto più difficile farlo se devi stampare un negativo, perché è divenuto davvero proibitivo, tanto per i costi che bisogna sostenere quanto per le complicazioni oggettive legate al procedimento, ottenere una ottima stampa partendo dalla pellicola. |
| inviato il 05 Marzo 2025 ore 20:02
Siete completamente fuori argomento. Qui si parla di digitale e di simulazione della pellicola nel digitale. “ Ho visto che molti usano Dehancer ma principalmente per i video, anche in produzioni medio-grandi, come lo trovi applicato alle foto? complicato? Hai un tutorial da suggerire specifico per Resolve e i dng? vorrei fare qualche test „ Con Adobe Dng Converter (o in Camera raw usando Ai) converti il raw in dng. (I dng lineari di Dxo non vengono letti da Resolve). In Resolve seleziona lo spazio BMD Film e aumenta l'esposizione. (Questo perché a differenza di Adobe ecc, Davinci non applica alcuna curva tonale al raw). Aggiungi un nuovo nodo e applica l'effetto Dehancer. Come camera imposta la Blackmagic Pocket 4k. Alla voce film seleziona Velvia 50 se cerchi un look con più dominanti o deseleziona la casella se vuoi un look più neutro e attenuato (come nell'ultima foto che ho caricato). Alla voce Print, stabilisci la curva. Attiva l'effetto halation, grana e bloom. Dehancer esiste anche per Adobe, ma non mi piace. ll risultato è molto diverso, più classico e "digitale".

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