| inviato il 25 Febbraio 2025 ore 8:09
Caravaggio non è arrivato secondo, è arrivato dopo. la differenza è il valore aggiunto che uno porta. |
| inviato il 25 Febbraio 2025 ore 8:19
La tua affermazione mi sembra più uno slogan pubblicitario che altro. La fotografia è relativamente recente ma in altre arti c'è già stato un oblio fisiologico che ha fatto "dimenticare" artisti nati per primi al pubblico. |
| inviato il 25 Febbraio 2025 ore 8:21
le tue invece sono molto miopi |
| inviato il 25 Febbraio 2025 ore 8:23
“ la differenza è il valore aggiunto che uno porta. „ credo che questo sia uno degli interventi più sensati fino ad ora. E' sempre provare a salire sulle spalle di chi è stato prima e guardare più lontano. |
| inviato il 25 Febbraio 2025 ore 9:16
“ ah, non sono un chitarrista ;-) „ Incredibile, ma forse uno strumento diverso? O forse sei solo l'eccezione che conferma la regola. “ La fotografia è relativamente recente ma in altre arti c'è già stato un oblio fisiologico che ha fatto "dimenticare" artisti nati per primi al pubblico. „ Beh, relativamente, ma tra qualche anno festeggeremo i 200 anni della fotografia. |
| inviato il 25 Febbraio 2025 ore 13:05
“ Incredibile, ma forse uno strumento diverso? O forse sei solo l'eccezione che conferma la regola. ;-) „ PizzaDiavolo io con uno strumento musicale in mano sarei da querelare per offesa alla Musica |
| inviato il 25 Febbraio 2025 ore 15:59
Io credo che non si possa rispondere questa domanda. HCB è HCB perchè ha scattato e vissuto in un certo periodo storico. Slegare l'autore dal contesto in cui si è formato, ha vissuto e lavorato, è impossibile. Ogni epoca storica ha i suoi geni o fuoriclasse che sono tali perchè hanno fatto quelle cose proprio in quel momento (nei più disparati ambiti, non solo artistici). Non riesco a pensarla diversamente, se inventi un genere, sarai ricordato soprattutto per questo e se arrivi dopo, o aggiungi qualcosa (mi piace l'esempio di Salgado che secondo me ha aggiunto a quanto fatto da HCB) non potrai mai essere come paragonato al primo. Oggi abbiamo i mezzi per scattare quelle foto, certamente, ma ci manca quel mondo da fotografare, che ha un suo peso nel giudicare il valore delle fotografie. Molte delle foto di HCB (e questa è solo una delle tanti chiavi di lettura) ci affascinano perchè rappresentano un mondo che non esiste più e che ci interessa vedere. Vado un po' OT e penso ad un altro autore della stessa importanza, Walker Evans. Tutti oggi siamo in grado di scattare quelle fotografie, ma farle 100 anni fa circa, rappresentare quel mondo in maniera quasi esclusiva, sono tutti elementi della sua fotografia che la rendono eccezionale. |
| inviato il 25 Febbraio 2025 ore 21:15
Concordo con quanto ha scritto Luca Ballotta. Aggiungerei solo che oggi la visione della fotografia contemporanea è molto cambiata. Il "cogli l'attimo" oggi non funziona più. La fotografia contemporanea è più riflessiva, più introspettiva, più d'indagine e riflessione, più concettuale. |
| inviato il 25 Febbraio 2025 ore 21:38
“ La fotografia contemporanea è più riflessiva, più introspettiva, più d'indagine e riflessione, più concettuale. „ Un lungo elenco. Chi, ad esempio, combina questo nelle proprie foto? |
| inviato il 25 Febbraio 2025 ore 23:23
Probabilmente sarebbe stato in grado di inventare un suo genere fotografico. La triste realtà che oggi con la storia della privacy non è più possibile raccontare la società. |
| inviato il 25 Febbraio 2025 ore 23:51
Più che altro: Quanti scatti portavano a casa quei fotografi veri e quanti di buoni ne ricavavano? Oggi tutta la marea di foto-collaudatori di fotocamere e ottiche quanti scatti portano a casa per ogni sessione e quanta percentuale è minimamente degna di essere postata sui forum? A diventare capolavori ovviamente i numeri cambiano in misura terrificante. |
| inviato il 26 Febbraio 2025 ore 0:22
“ quanta percentuale è minimamente degna di essere postata sui forum? „ Una piccola considerazione: Henri Cartier Bresson non postava nulla, ma lui le sue foto le vendeva, aveva committenti disposti e riconoscergli una professionalità, a pagare spese di trasferta. I libri da lui pubblicato erano acquistati da chi voleva leggerli. Puoi postare quanto vuoi tanto, è gratuito, puoi avere poi dei follower ma se non vieni pagato per questo non sei un professionista. Se il mercato non ti riconosce un valore magari sei il secondo Vivian Mayer ma non puoi paragonarti a qualcuno che viene pagato per i suoi scatti. Mi viene in mente Toscani, McCurry, paragoniamo professionisti con professionisti. |
| inviato il 26 Febbraio 2025 ore 9:29
Matteo Groppi +1 |
| inviato il 26 Febbraio 2025 ore 12:15
“ Una piccola considerazione: Henri Cartier Bresson non postava nulla, ma lui le sue foto le vendeva, aveva committenti disposti e riconoscergli una professionalità, a pagare spese di trasferta. I libri da lui pubblicato erano acquistati da chi voleva leggerli. „ Il fatto è che oggi una buona parte di "arte fotografica" è stata invasa con la stessa fantasia e applicazione di come si sfornano i popcorn a livello industriale e allora tutto viene diluito e separare il buono dal mediocre risulta difficoltoso. |
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