| inviato il 26 Settembre 2024 ore 21:37
“ però non ho capito il fondo del tuo intervento Ironluke „ Era per riprendere la prova di prima, ma da... un altro punto di vista, e chiedersi poi "quando si guarda un'immagine 20x30, capita più abitualmente di starci a qualcosa tipo 35 cm, o 17, o 70?" Se la risposta è 35, si capisce cos'hanno di particolare le focali "normali" e dintorni: nelle condizioni tipiche con cui si guarda una fotografia, se questa è stata ripresa con quella focale se ne ha una visione prospetticamente corretta, mentre la foto con un grandangolo andrebbe in teoria vista più da vicino del solito e quella con un tele più da lontano. |
user81750 | inviato il 26 Settembre 2024 ore 21:43
@Ooo: intendevo senza possibilità di cambiare focale... |
| inviato il 26 Settembre 2024 ore 21:45
@Ironluke penso che tu abbia centrato in pieno e Laica credo che abbia fatto lo stesso ragionamento. ____ Alcuni posso convincresi che l'occhio umano corrisponda ad una focale differente perchè guardando nel mirino (di una reflex o di una ml) con un occhio e l'ambiente con l'altro, per raggiungere l'egualianza non stanno a 43mm ma ad altra focale (più lunga). è un falso. Poichè intanto il mirino dovrebbe riportare il 100% del frame fotografato e spesso non è così, Inoltre spesso il mirino ha un rapporto di ingrandimento che è uno 0,X. Senza contare che anche la sporgenza dell'ottica impiegata modifica le carte in gioco. Probabilmente è per questo che il 50mm è stato definito "il normale" pur essendo di fatto un minitele. @Alessandro Maggiore si infatti, però anche per questo fatto ci sono estimatori. |
user81750 | inviato il 26 Settembre 2024 ore 21:48
Ognuno conosce il proprio portafogli ed è libero di spendere i propri soldi come meglio crede... |
| inviato il 26 Settembre 2024 ore 21:52
Immagino di sì. La Leica Q, in tutte le sue forme, ha raggiunto dei volumi di vendita impressionanti (per Leica) surclassando ogni altro modello. |
| inviato il 26 Settembre 2024 ore 21:59
Anche perché nessun altra casa ha sinora avuto il coraggio di farle competizione, nel mondo FF |
| inviato il 26 Settembre 2024 ore 22:04
In realtà ci sono state la Sony Rx1 e Rx1r, e poi quella follia enorme della Zeiss Zx1. Diciamo che Leica è l'unica che ci prova e ci riesce |
| inviato il 26 Settembre 2024 ore 22:40
La Zeiss non appare nel data base delle fotocamere qui su Juza |
| inviato il 26 Settembre 2024 ore 22:41
Pensa a quante ne hanno vendute... |
| inviato il 26 Settembre 2024 ore 23:13
Perdonami Andrea.taiana ma oggi è stata una lunga giornata e sono rientrato solo ora. Riprendendo i nostri ragionamenti e volendo semplificare il mio concetto era: ho una fotografia scattata con il 28mm a f1.7 che ha una pdc ed una prospettiva ben definite. Che la fotografia sia stampata con il lato lungo di 40 cm o 100 cm poco conta! Metti anche che abbiamo al centro un vaso di fiori i cui fiori in primo piano iniziano ad essere sfuocati e quelli dietro idem… quindi con una pdc abbastanza ridotta. Ora prendiamo squadra e righello e ritagliamo la foto in modo che questo crop risulti essere corrispondente ad un 50mm rispetto all'intera foto che era un 28. La foto è la stessa e la pdc è la stessa, abbiamo solo fatto un crop che coincide con un obiettivo da 50mm. Sulla serie Q avviene lo stesso, infatti il jpg corrisponderà al 50mm mentre il DNG rimarrà quello del 28… gli altri parametri saranno invariati. Nella Q si evidenzia una cornicetta che, a partire dal centro, simula il crop calcolato di volta in volta su 35-50-75 per la Q2 le altre non ricordo perché non le ho. Il limite è che la risoluzione del crop diminuisce per cui se stampi una simulazione di un 75 avrai un file jpg che non potrai stampare su grande formato ma, la pdc che ti sfuoca i fiori in primo piano e dietro saranno sempre sfuocati alla stessa maniera. Stessa cosa che ottieni tu tagliando una foto fisicamente o con un software. Lavorando nel campo del design di prodotto ho da sempre l'abitudine di tagliare le fotografie a seconda dell'impaginazione delle stesse su un packaging o su un catalogo, per cui non mi scandalizzo rispetto a questa pratica. E, soprattutto, il crop è un concetto che prescinde dalla focale… se mi serve quadrato o stretto e alto, l'importante è che il soggetto mantenga una coerenza visiva. |
| inviato il 26 Settembre 2024 ore 23:58
Filo non sto a ripetere quello che ho già scritto dall'altra parte nella discussione sulla Q3. Il concetto di PdC è intimamente legato alla dimensione di stampa, (nella precedente discussione trovi un calcolatore di PdC con i tre esempi, ma qualsiasi calcolatore di profondità di campo ti chiede la dimensione di stampa o la dimensione del sensel se invece le foto vanno viste a monitor in zoom 100%). Del resto basti solo pensare a questo: faccio una foto con un 135mm a f2, un ritratto primo piano tagliato sopra le spalle, ipotizziamo che per errore io metta a fuoco la punta del naso, avrò gli occhi fuori fuoco. Ora, stampando in dimensione 10x15 gli occhi fuori fuoco si noteranno appena, ma se stampassi 40x60 si noterebbero talmente da rendere la stampa inguardabile, se invece vuoi usare la foto per il passaporto e stamparla cm 2x3 la puoi usare benissimo, sembrerà tutta a fuoco comprese le orecchie ed i capelli dietro di esse. Non sei convinto? Pensa allo schermo della tua fotocamera, quando scatti un ritratto e lo guardi completo a schermo pare a posto ma se vuoi essere sicuro di avere il fuoco sull'occhio devi per forza zoomare sullo schermo fino a zoom 1:1 e solo lì ti accorgi che magari un occhio è a fuoco mentre l'altro no. Quindi no, “ Che la fotografia sia stampata con il lato lungo di 40 cm o 100 cm poco conta! „ non è esatto, in quale dimensione la fotografia viene stampata conta eccome ai fini dell'apprezzamento della PdC! In dimensione francobollo tutto risulta perfettamente a fuoco, in dimensione A0 anche se scatti un paesaggio con un 43mm ad f16 vedi che primo piano e sfondo non hanno lo stesso fuoco |
| inviato il 27 Settembre 2024 ore 0:06
quello con gli screenshot del calcolatore di pdc è l'intervento che avevo fatto nell'altra discussione. Nel ritagliare la inquadratura di un 28mm e poi ingrandirla per avere la stessa dimensione di stampa della inquadratura ottenuta con un 42mm, il tuo 28mm passa da una PdC di 30,4mt (stampa di 40cm di lato) ad una PdC di soli 12,5 mt (stampa 60cm di lato tagliata a 40cm per avere stessa inquadratura della focale 42mm). Non arrivi alla Pdc di soli 7mt del 42mm stampato largo 40cm però non sei nemmeno a 30,4 mt come prima. |
| inviato il 27 Settembre 2024 ore 0:23
“ Il concetto di PdC non esiste in assoluto ma è relativo al circolo di confusione ed alla dimensione di stampa ed all'acutezza visiva di riferimento „ finalmente qualcuno ha scritto una cosa giusta : è cosi'. |
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